3. Programma
• Definizione di etica.
• Definizione di comunicazione.
• Etica generale ed etiche applicate
• I significati e le forme della comunicazione.
• L’etica nei media e nel discorso.
• Etica della (o nella ) comunicazione Vs Etica dei
media.
• L’approccio deontologico.
4. Approccio al problema
• Di cosa parliamo: Etica & Comunicazione
• Sguardo ai media e alla scuola, ma anche
al mondo esterno.
• Necessità di legare alla media education.
6. Definizione di etica
• Etimologia: ɛθοσ ma anche ηθοσ.
• Ɛθοσ invoca la prassi e il costume
individuali, e sta a significare
comportamento, consuetudine, costume
• Ηθοσ accentua il legame di ogni
comportamento rispetto alla comunità.
• Etica è quindi riflessione sui fatti
all’interno di un contesto (sociale)
allargato.
7. • Etica si differenzia dalla morale: la morale
non si limita a descrivere, e neppure a
comprendere, ma indica all’uomo la
norma che deve osservare nel suo agire.
E’ dunque per sua essenza normativa.
• ‹‹La morale comanda, l’etica
raccomanda››.
8. L’etica
• È una misura qualitativa del comportamento che
permette di ragionare su atti e agire umano.
• Nomina anche il complesso di criteri che guidano
l’azione , i principi e le consuetudini che regolano i
comportamenti del singolo o di una comunità.
• Studia i fondamenti oggettivi e razionali che
permettono di distinguere i comportamenti umani
in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai
comportamenti ritenuti cattivi o moralmente
inappropriati.
9. Etica è
• Teoria dei principi che guidano le azioni
degli uomini.
• Fondamento della praxis, da cui nascono
gli atti umani.
• Basata sulla comprensione (fatta da
ragione ed emozione) e sulla
conoscenza.
10. Definizione di etica
• Etica è questione centrale dalla filosofia greca,
con Aristotele, ed ha percorso tutto il pensiero
occidentale passando per Kant fino a coloro che
si sono occupati di etica della comunciazione:
Karl Otto Apel e Jurgen Habermas.
• L’etica è un concetto di valori condivisi e dinamici
nello sviluppo di ogni civiltà.
• L’etica si modifica con l’avanzare della civiltà, dei
sistemi sociali e dei concetti filosofico politici che
sottintendono a detti sistemi.
• Basti pensare all’etica del lavoro.
11. La questione è duplice:
• individuare e analizzare sia la linguisticità dell'ethos
(dunque il carattere linguistico-comunicativo delle
abitudini condivise, dei doveri, degli affetti e delle passioni
-> veicolo) che l'eticità del linguaggio (dunque le
implicazioni morali insite in qualsiasi enunciazione, anche
in quelle soltanto descrittive -> etica della comunicazione
-> veicolato).
• In tutte le civiltà i comportamenti etici individuali derivano
da impostazioni culturali e religiose che vengono
accettate per il loro valore spirituale che sono al
contempo anche una proposta di modelli di
comportamento funzionali alla vita sociale.
12. • Nella vita quotidiana non occorre
scomodare i massimi sistemi
filosofici; basta pensare, nell’utilizzo
dei mezzi di comunicazione, alle
funzioni che vari strumenti tecnici
messi a disposizione possono
svolgere.
• E difatti è la tecnica una delle grandi
imputate di questo asservimento dei
mezzi al giudizio.
• Etiche applicate -> mettono in dubbio
13. Etica ed Etica
• Etica esiste non solo • Evitare di derespon-
nelle speculazioni sabilizzare l’agire
filosofiche ma anche tecnico.
nella pratica e nella • Rischio di autonomia
tecnica. della tecnica
Etica generale ed etiche applicate.
Il perché di un
plurale.
14. Nella pratica….
• Per Apel: “La vera sfida sta nel
distinguere una comunicazione in grado
di emanciparci, da una comunicazione
fondata sulla dissimulazione tesa a
sostenere una visione paricolare, dove la
dissimulazione nasce da un racconto
presumibilmente veritiero o corretto ma
che in realtà sottintende orientamenti ben
definiti”.
15. Le domande dell’etica
• Cosa sto facendo? Come lo sto facendo?
Spinto da quale istanza? Per quale
scopo?
16. Aristotele
• Da domande si ricava che l’etica studia non solo i
comportamenti, sarebbe pragmatica, ma i comportamenti buoni,
giusti.
• Il bene è fine e scopo dell’umanità. L’agire stesso dell’uomo è
un processo che mira a realizzare uno scopo. È lo stesso
essere dell’uomo, come soggetto dell’azione, a venire
individuato nel tendere alla realizzazione del bene. È un
tendere naturale.
• L'etica non è più scienza dell'essere, ma scienza del divenire (e in
divenie).
• Individua scala di beni, in cima bene supremo: eudaimonia.
• Tenta di instaurare doppio equilibrio:interno al singolo uomo; fra
tutti gli uomini.
17. • Il bene dei singoli individui si riconduce
alla dimensione del bene comune che i
vari uomini per natura perseguono, anche
se non sempre è facilmente riconoscibile.
• Esiste un bene comune?
• Secondo altri approcci il bene si ritrova in
Dio e nella religione, e da questi è dettato.
18. Media Education
La Media Education è una disciplina di studio
che si pone epistemologicamente al confine tra
le Scienze della Comunicazione e le Scienze
dell’Educazione.
19. • Media svolgono ruolo fondamentale nella
società -> Società dell’informazione
• Questo ruolo consiste nella trasmissione
delle conoscenze
MA
• I media non si limitano ad una semplice
funzione di trasmissione di contenuti, essi
partecipano attivamente a questo
processo condizionandolo.
20. L’ambiente mediatico
• Pervasività dei mezzi di comunicazione
• Convergenza mediatica delle conoscenze
e dei contenuti culturali
• Potere modellizzante dei mezzi
di comunicazione, da comprendere,
neutralizzare e volgere al proprio utile
Necessità di coltivare e sviluppare una quarta
dimensione dell’apprendimento, oltre a
“leggere, scrivere e fare di conto”
21. • Il termine inglese di Media Education si presta meglio di
altri usati nelle lingue latine (educazione ai media,
éducation à l’actualité, educación para los medios, lectura
critica, ecc.) per indicare, in modo diretto e sintetico, il
rapporto tra il mondo dell’educazione e quello della
comunicazione mediale:
• “educazione con i media”, considerati come strumenti
della didattica,
• “educazione ai media”, con riferimento alla compren-
sione critica dei media, intesi come linguaggio, risorsa,
ambiente e cultura.
• “educazione per i media” (formazione dei professionisti).
22. Didattica e Media
CARATTERISTICHE ME COME
1930 Prospettiva difensiva. Educazione
I media come attacco alla cultura alta (scuola). contro i media
1960
Pubblico dei minori come soggetto da
proteggere.
1960 Attenzione per linguaggio cinematografico. Educazione tra
i media
Attività di selezione di opere e autori
1970
meritevoli.
Questione del valore .
1970 Ampliamento dei confini contenutistici. Educazione
a/con i media
Estensione metodologica.
1990
I media come sistema.