Cesare Fumagalli. Intervento alla Giornata nazionale della previdenza 2013
1. Terza edizione della Giornata Nazionale della Previdenza – GNP 2013 Cesare Fumagalli - Segretario Generale Confartigianato Milano, 16 maggio 2013
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Terza edizione della Giornata Nazionale della Previdenza – GNP 2013
Spunti per intervento Cesare Fumagalli
Segretario Generale Confartigianato
Milano, 16 maggio 2013
2. Terza edizione della Giornata Nazionale della Previdenza – GNP 2013 Cesare Fumagalli - Segretario Generale Confartigianato Milano, 16 maggio 2013
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Nel lungo periodo IV trim. 2008-IV trim.2012 si
contano 1.324.900 occupati under 35 in meno
Dinamica nel lungo periodo degli occupati 15-64 anni per classi di età
IV trimestre 2012-variazioni assolute in migliaia rispetto IV trimestre 2008
Nel periodo che va dal IV trimestre 2008 (dopo il picco occupazionale di aprile 2008) al
IV trimestre 2012:
- i giovani under 35 diminuiscono di 1.324.900 unità (-19,1%)
- i senior over 35 crescono di 780.600 unità (+4,8%)
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat-Conti nazionali del 1 marzo 2013 e MEF (DEF 2013 del 10 aprile 2013)
-121,2
-216,9
-385,8
-601,0
780,6
-800,0
-600,0
-400,0
-200,0
0,0
200,0
400,0
600,0
800,0
1.000,0
15-19 anni 20-24 anni 25-29 anni 30-34 anni 35-64 anni
-1.324,9
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Nel lungo periodo persi quasi 1 milione di
occupati under 35 per cause economiche
Calo dell'occupazione: effetto della crisi e del calo demografico
IV trimestre 2008 e IV trimestre 2012 - valori in migliaia
Neutralizzando l'effetto demografico negativo dei giovani tra IV trimestre 2008 e IV
trimestre 2012 abbiamo stimato quasi un milione di giovani occupati (949.000) in meno
è stato causato da motivi economici.
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
-949
-376
-1.000,0
-900,0
-800,0
-700,0
-600,0
-500,0
-400,0
-300,0
-200,0
-100,0
0,0
Minori occupati dovuti a fattori economici Minori occupati dovuti a fattori demografici
In 4 anni per motivi economici:
650 giovani under 35
occupati
in meno al giorno
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4
88,3
100,0
128,3
80,0
85,0
90,0
95,0
100,0
105,0
110,0
115,0
120,0
125,0
130,0
1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Under 40 anni Over 40 anni
Ultimi 20 anni: -11,7% per i giovani under 40 e
+28,3% per gli over 40
La forbice di un Paese che invecchia
Anni 1991-2011. Dati al 31 dicembre di ogni anno, indice 1991=100
Nell'ultimo ventennio a fronte del calo dell’11,7% dei giovani under 40, la popolazione
over 40 sale del 28,3%: per ogni giovane in meno oltre 2 senior in più.
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
In 10 anni, tra il 2001 e il 2011, tra i giovani sono scesi di più quelli tra 18 e 34 anni: sono
1.682.864 in meno, un calo del 12,6%, quasi 3 volte maggiore di quello registrata nell'UE a 27
Giovani under 40 nel 1991:
30.141.358
Giovani under 40 nel 2001:
26.655.306
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Italia penultima in Europa
per quota di under 40 su popolazione totale
Quota di cittadini europei di 15-39 anni nell’Unione Europea a 27
IV trimestre 2012-incidenza su popolazione
A fine 2012 nei 27 paesi dell’Unione vivono 157.731.500 cittadini tra i 15 ed i 39 anni, pari
quasi ad un terzo (31,8%) della popolazione.
In Italia la quota è del 29,6%, al penultimo posto e poco meglio della Germania (29,3%).
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
38,1
37,5
36,3
35,7 35,5 35,3
34,7 34,6 34,4 34,3
33,2 32,8 32,6 32,5 32,4 32,3 32,3 32,2 31,8 31,7 31,3 30,9 30,9 30,8 30,7 30,7 30,6
29,6 29,3
25,0
30,0
35,0
40,0
Rep.Slovacca
Cipro
Romania
Polonia
Irlanda
Malta
Ungheria
Rep.Ceca
Lussemburgo
Estonia
Lettonia
Spagna
Slovenia
RegnoUnito
Lituania
Portogallo
Bulgaria
Svezia
Uea27
Austria
Belgio
Grecia
Danimarca
AreaEuro
Francia
PaesiBassi
Finlandia
Italia
Germania
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Sostenibilità del Welfare in pericolo: calano gli
occupati under 35, salgono gli inattivi over 65
Sempre meno giovani occupati under 35 e più inattivi over 65
Anni 2004-2012, valori in migliaia
Tra il 2004 e il 2012 evidente una divaricazione che rende fragili le basi del nostro
sistema di welfare:
- giovani occupati under 35 sono scesi di 2.433.000 unità (-26,0%)
- inattivi di 65 anni ed oltre sono saliti di 1.382.000 (+13,1%)
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
9.343
9.005 8.936
8.729 8.588
7.943
7.499
7.231
6.910
10.584
10.863
11.062
11.229 11.374 11.530 11.645 11.773
11.966
6.000
7.000
8.000
9.000
10.000
11.000
12.000
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Giovani occupati under 35 Inattivi 65 anni ed oltre
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Nel periodo 2007-2011 la spesa pubblica sale di 2,4 punti di PIL, ma la crescita è
concentrata nella spesa per pensioni - protezione sociale per vecchiaia e superstiti - che
sale di 1,8 punti di PIL mentre la spesa per istruzione scende di 0,3 punti di PIL.
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
La crescita della spesa pubblica trainata da
quella in pensioni. Poche risorse all'istruzione
La dinamica della spesa per funzioni: sale la spesa per pensioni, scende quella per l'istruzione
anno 2007-2011 - variazione in % del PIL
0,2 0,2 0,2
-0,5
0,6
-0,4 -0,3
2,4
1,8
0,6
-1,0
-0,5
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
Servizigenerali
Difesa
Ordinepubblicoe
sicurezza
Affarieconomici
Protezione
dell'ambiente
Abitazionieassettodel
territorio
Sanità
Attivitàricreative,
culturaliecc
Istruzione
TOTALEUSCITE
Welfare:vecchiaiae
superstiti
Welfare:altro
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8
20,6
18,5
16,1
15,3
13,9
16,7 16,4
10,0
12,0
14,0
16,0
18,0
20,0
22,0
Italia
Francia
Germania
Regnounito
Spagna
Ue15
Ue27
In Italia la quota di spesa per Vecchiaia, Superstiti e
Sanità per anziani è il 20,6% del PIL, di 4,2 punti di
PIL superiore alla media europea.
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
Il welfare per anziani è un quinto del Pil, 15,7
volte la spesa per le famiglie (1,3% del PIL)
In Italia è molto elevata la spesa di welfare per anziani
Anno 2010 - % del PIL spesa per Vecchiaia, Superstiti e Sanità per anziani (44,4% del totale della spesa sanitaria)
Welfare per anziani 15,7 volte
maggiore rispetto la Spesa sociale
per le famiglie (1,3% del PIL)
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9
35.229
22.572
16.506
74.307
-4.985
69.322
-10.000
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
80.000
pensioni interessi altra spesa
corrente
spesa corrente spesa in conto
capitale
totale spesa
pubblica
Le ultime previsioni presenti nel DEF per il periodo 2012-2017 indicano che l'aumento
delle spese delle P. A. è completamente imputabile alla spesa corrente trainata da:
- Pensioni (+35,2 mld di euro, pari al il 47,4% dell’incremento della spesa corrente)
- Interessi passivi (+22,6 mld di euro)
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze 2013
2012-2017: la spesa pubblica aumenterà per
pagare pensioni ed interessi
Periodo 2012-2017: la dinamica della spesa del bilancio pubblico
Variazioni in milioni di euro
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Le pensioni pagate nel 2011 sono salite in un anno di 7.565 milioni di euro (+2,9%).
Le pensioni oltre i 3.000 euro salgono dell'11,6% e i 3.955 milioni in più spiegano più della
metà della crescita (52,3%) nonostante queste pensioni siano solo il 4,0% del totale.
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat-Inps-dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali
Pensioni generose oggi,
dubbie domani
Dinamica dell’importo lordo annuale pagato in pensioni per classe di importo mensile
var. % dell'importo complessivo erogato per pensioni tra 2011 e 2010
11,6
1,6
2,9
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
14,0
pensioni sotto 3.000 euro al mese pensioni di 3.000 euro e più al mese totale
Al 2050 spesa pensionistica/PIL in
linea con quella del 2010
• popolazione +5,3%.
• occupati +10,9%
• PIL +72,4% (7 x)
Produttività:
• 2010-2050 +1,1%,
• 1995-2007 0,3%
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11
158,4
135,4 133,2
92,4
90,0
100,0
110,0
120,0
130,0
140,0
150,0
160,0
170,0
Capitale umano under 35 su
Ricchezza in abitazioni famiglie
Capitale umano under 35 su
Stock capitale netto imprese
Capitale umano under 35 su
Ricchezza finanziaria famiglie
Capitale umano under 35 su
Ricchezza totale famiglie
Nel 2011 il capitale umano - basato sul valore attuale dei redditi futuri e ponderato per
la probabilità di sopravvivenza - è per oltre la metà (55,7%) generato dai giovani under
35 e vale quasi otto miliardi di euro (7.962 miliardi).
E' pari a 5 volte il PIL e oltre una volta e mezzo la ricchezza della famiglie in abitazioni.
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat, Eurostat e Banca d'Italia
Il Capitale umano dei giovani under 35 è stimato
in 7.962 miliardi di euro: 5 volte il PIL
Capitale umano dei giovani 15-35 anni in rapporto ad altre "ricchezze"
Anno 2011-incidenze
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