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Organizzazione aziendale
                    -
          Introduzione alle reti




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La gerarchia e il mercato sono due forme
     alternative di organizzazione delle
            attività economiche
         (Williamson, 1975 e 1991)




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Sul mercato
                 Sul mercato
 produttori e consumatori prendono le proprie
produttori e consumatori prendono le proprie
decisioni sulla base di informazioni locali e di
decisioni sulla base di informazioni locali e di
  un’informazione generale rappresentata dal
 un’informazione generale rappresentata dal
                     prezzo
                    prezzo




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Le condizioni essenziali per il buon
           Le condizioni essenziali per il buon
             funzionamento del mercato sono:
            funzionamento del mercato sono:

    la possibilità di uscita consentendo agli
•• la possibilità di uscita consentendo agli
    agenti economici di sostituire le controparti
   agenti economici di sostituire le controparti
    dei loro scambi con offerenti o acquirenti
   dei loro scambi con offerenti o acquirenti
    alternativi;
   alternativi;
•• la possibilità di trovare controparti
    la possibilità di trovare controparti
    alternative senza costi rilevanti (assenza di
   alternative senza costi rilevanti (assenza di
    monopolio).
   monopolio).

                                                  5
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Una situazione di monopolio può derivare:
     Una situazione di monopolio può derivare:


••  Da cause naturali;
   Da cause naturali;
••  Dall’offerta di beni differenziati, complessi,
   Dall’offerta di beni differenziati, complessi,
    su misura e innovativi;
   su misura e innovativi;
    Dalla nascita di relazioni specifiche tra gli
•• Dalla nascita di relazioni specifiche tra gli
    operatori che contribuiscono alla
   operatori che contribuiscono alla
    realizzazione di un prodotto finale.
   realizzazione di un prodotto finale.


                                                 6
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Cause di crisi del mercato:

   A) Le esternalità

   B) L’esistenza di economie di scala e scopo

   C) L’esistenza di costi di transazione


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A) Esternalità: i mercati non riescono a
    gestire efficientemente quegli scambi che
    hanno importanti conseguenze negative o
    positive su terze parti non coinvolte nello
                      scambio



          Es. L’inquinamento industriale è un
          tipico caso di “esternalità negativa”


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B) Le economie di scala e di scope sono fattori
 di crisi del mercato in quanto favoriscono la
   crescita delle dimensioni efficienti delle
                    imprese




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C) I costi di transazione includono tutti i costi di
     trasferimento di beni e servizi tra diversi attori
                        economici:


• Costi di ricerca dei partner
• Costi di valutazione della qualità dei beni e servizi
• Costi di decisione su quale scambio effettuare
• Costi di negoziazione dei termini dello scambio
• Costi di controllo sul rispetto delle condizioni
  pattuite
• Costi di trasporto o trasferimento fisico dei beni e
  servizi
                                                           10
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L’organizzazione,
  come alternativa al mercato nel governo (o
 coordinamento) delle attività economiche, è:


               • Interna all’impresa
               • Gerarchica o centralizzata




                                                11
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Causa di crisi dell’organizzazione
          Causa di crisi dell’organizzazione


           La variabilità ambientale,
        •• La variabilità ambientale,
che rende difficile definire oltre che contratti
che rende difficile definire oltre che contratti
       completi anche piani e programmi
      completi anche piani e programmi
                    completi
                    completi


     Forme di organizzazione adhocratiche e
      flessibili e accordi esterni con partner
    diversi consentono di gestire la variabilità
                                                   12
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La crescita interna di una organizzazione può
                  essere basata:


    1) Sulle risorse e le conoscenze
        (economie di scope)

    2) Sui costi di produzione e transazione



                                               13
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1) Economie di scope: i costi unitari di
  produzione diminuiscono allorché più tipi di
  beni o servizi siano prodotti congiuntamente
           utilizzando le stesse risorse




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2) Al crescere della specificità, dell’incertezza
      e della frequenza delle transazioni
l’organizzazione interna diventa relativamente
   più efficiente dell’organizzazione esterna




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Fattori che favoriscono la crescita
                             dimensionale dell’impresa
•Fattori di inerzia
•Obiettivi manageriali di crescita dell’impresa
       •La crescita favorisce l’accumulazione di slack resources
       •La crescita aumenta il prestigio, la visibilità e la sicurezza di
       chi presta lavoro nell’impresa



            Le imprese in cui gli obiettivi dei prestatori di
           lavoro hanno un peso rilevante, avranno confini
            efficienti maggiori di imprese che perseguono
                 obiettivi di redditività in senso stretto
                                                                     16
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I limiti alla crescita dimensionale dell’impresa
              sono rappresentati dai:


• Costi marginali di coordinamento, connessi
  all’aggregazione di un’ulteriore attività

• Costi di transizione o cambiamento da una
  forma organizzativa ad un’altra nella
  regolazione di un dato insieme di attività

                                               17
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Le reti sociali




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La rete tra imprese
è una forma organizzativa basata su due principi :


 • Un principio di differenziazione
   in funzione delle specificità locali e delle
   esigenze di specializzazione;

 • Un principio di integrazione
   tramite l’impiego di un mix di meccanismi
   del coordinamento.
                                                  19
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In relazione ai meccanismi del coordinamento
  che prevalgono, le reti tra imprese possono
                distinguersi in:


                      • Reti sociali

                      • Reti burocratiche

                      • Reti proprietarie

                                            20
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La rete sociale è:

• un insieme di imprese con relazioni di
  interdipendenza
• regolate da meccanismi del coordinamento
  dell’istituzionalizzazione non formali




                                             21
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Meccanismi del coordinamento
   dell’istituzionalizzazione non formali



                       La cultura,
   intesa come un sistema di norme – o modelli di
comportamento generali prescritti a tutti gli attori di
 un sistema di azione – accettato dai partecipanti e
  rilevante ai fini dell’azione economica e sociale

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In questo tipo di rete la fiducia è una
               componente molto importante
  Essa determina nella relazione tra le imprese una riduzione
 dell’incertezza endogena e favorisce il coordinamento tramite
       meccanismi dell’istituzionalizzazione non formali


 La fiducia è:
un’attitudine – senso di sicurezza che deriva da
un giudizio – un convincimento che qualcuno o qualcosa
sia conforme alle proprie
aspettative – attese o speranze

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La fiducia dipende da:


•    esistenza di obiettivi comuni
•    esistenza di una cultura comune
•    effetti di reputazione e prestigio
•    interazioni ripetute e frequenti tra gli attori
•    un numero non elevato di imprese interdipendenti e di
     materie da trattare




                                                             24
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Tipologie di reti sociali:


• Reti sociali                      •  Reti sociali
  simmetriche,                        asimmetriche,
dove le imprese operano             dove c’è un’impresa che
  in condizioni di parità             ha un controllo su
                                      risorse chiave ed
                                      esercita la leadership



                                                           25
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Le variabili organizzative nelle reti sociali:

•   Economie di specializzazione       alte
•   Economie di scala                  medio-basse
•   Economie di scope                  medie
•   Complementarità                    medie
•   Insostituibilità                   bassa
•   Incertezza endogena                bassa
•   Incertezza esogena                  alta
•   Conflitto di interessi             basso
•   Numero di attori coinvolti         basso
                                                     26
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Forme di interdipendenza

                            semplice          complessa



                           sequenziale        reciproca
transazionale




 associativa                 pooled           intensiva


                                                          27
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L’interdipendenza transazionale dà luogo a
                scambi nelle reti




     Anche nelle reti sociali tali scambi sono
     regolati da prezzi e contratti istantanei


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I contratti istantanei regolano l’allocazione
delle risorse in termini puramente “sostantivi”
                   o distributivi




         Essi non regolano aspetti di processo,
          pertanto il contenuto “procedurale”
                 del contratto è basso

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Nelle reti tra imprese



 Prezzo + Contratti istantanei =
           Mercato



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Interdipendenze e mix di meccanismi del
        coordinamento nelle reti sociali asimmetriche


                            semplice               complessa

                         sequenziale              reciproca
transazionale           Cultura, prezzo,       Cultura, prezzo,
                       Contratti istantanei   contratti istantanei,
                                                   autorità

                            Pooled                Intensiva
associativa                  cultura           Cultura, autorità



                                                                      31
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Esempi di reti sociali asimmetriche con
           interdipendenze complesse:


                      • Il putting-out

                      • La costellazione


               N.B. In queste forme organizzative è
                   presente un’impresa leader
                                                      32
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La costellazione
si caratterizza per la presenza di una impresa guida che si
configura come impresa di progettazione, assemblaggio e
     commercializzazione, la quale si approvvigiona
largamente da imprese esterne, configurando in tal modo
               una forte divisione del lavoro



                    L’impresa guida ha funzioni di
                   coordinamento e di controllo sulle
                           attività decentrate

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Relazioni tra imprese della costellazione




                                                  34
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Interdipendenze e mix di meccanismi del
         coordinamento nelle reti sociali simmetriche


                            semplice             complessa

                         sequenziale            reciproca
transazionale           Cultura, prezzo,      Cultura, gruppo,
                       Contratti istantanei   prezzo, contratti
                                                 istantanei

                            Pooled              Intensiva
associativa                  cultura          Cultura, gruppo



                                                                  35
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Nelle reti tra imprese




CULTURA + GRUPPO = CLAN




                                               36
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Il CLAN
si configura come un processo di socializzazione,
  relativamente completo, che, all’interno di un
contesto culturale simile, elimina le incongruenze
            tra gli obiettivi dei singoli




   Un ambiente privo di incongruenze richiede
      una forte volontà di collaborazione e lo
  sviluppo di un processo decisionale condiviso
                  da tutti gli attori
                                              37
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Nelle reti tra imprese




Cultura + Gruppo + Prezzo + Contratti istantanei =
                           Mercato C



                                                 38
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Limite dei Mercati C




     Sono sistemi ad accesso relativamente
  chiuso, e quindi potenzialmente iniqui verso
      gli aspiranti nuovi entranti, nonché
        potenzialmente poco innovativi

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Una possibile risposta a questo limite




             Contratti relazionali
    in cui sono combinate regole formali
incorporate nei contratti e norme socialmente
accettate non formalizzate e non difendibili in
                 termini legali

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Esempi di reti sociali simmetriche
     con interdipendenze complesse


                      • I distretti


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Il distretto viene definito come una
concentrazione territoriale di piccole imprese
  che cooperano tra loro (Lorenzoni, 1997)




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Elementi costitutivi del distretto:

• Delimitazione territoriale: il distretto nasce e si sviluppa
  su un’area geografica circoscritta, caratterizzata da una
  propria specificità rispetto alle aree limitrofe;
• Cultura omogenea: che induce le imprese locali ad una
  collaborazione spontanea;
• Sistema di piccole e medie imprese, tendenzialmente
  impegnate su specifiche lavorazioni di fase e in varia
  forma collegate alle altre imprese dell’area;
• Ruolo attivo degli attori istituzionali, attraverso
  l’erogazione di servizi, la predisposizione di infrastrutture
  e di corsi di formazione.

                                                         43
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I distretti industriali in Italia si
                             caratterizzano per:

          il coordinamento informale di catene di
       transazioni tra stadi di lavorazione svolti tra
      diverse imprese della stessa zona (nello stesso
             contesto culturale ed istituzionale)

                                  oppure
      la concertazione informale sul tipo di divisione
         del lavoro e i livelli e i tipi di output nelle
       relazioni orizzontali tra imprese caratterizzate
      dallo stesso tipo di produzione e di Know how

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Le reti burocratiche




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La rete burocratica è:


• Un insieme di imprese con relazioni di
  interdipendenza

• regolate da meccanismi
  dell’istituzionalizzazione formalizzati




                                                 46
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Meccanismi dell’istituzionalizzazione formalizzati
              nelle reti burocratiche :

  contratti obbligativi che definiscono non solo obblighi
  reciproci a carattere patrimoniale ma anche altre
  relazioni organizzative



Es. Diritti reciproci di
informazione, divisione dei
compiti, definizione delle
responsabilità, diritti di
ricompensa.
                                                        47
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Nelle reti burocratiche i contratti obbligativi
          sono tipicamente incompleti




 Le parti interessate aggiungono a tali contratti
esterni dei patti interni che specificano ulteriori
  procedure, programmi di attività, sistemi di
         supervisione e arbitrato interno

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Tipologie di reti burocratiche:

• Reti burocratiche             • Reti burocratiche
  simmetriche, dove le            asimmetriche, dove
  imprese operano in              c’è un’impresa che ha
  condizioni di parità            un controllo sulle
                                  risorse chiave ed
                                  esercita la leadership




                                                       49
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Le variabili organizzative nelle reti burocratiche:


• Economie di specializzazione            alte
• Economie di scala                       medio-basse

• Economie di scope                       medie
• Complementarità                         medie
• Insostituibilità                        medio- alta

• Incertezza endogena                     alta
• Incertezza esogena                      alta
• Conflitto di interessi                  alto
                                                        50
www.profland.135.it di attori coinvolti
• Numero                                  alto
Forme di interdipendenza

                            semplice          complessa



                           sequenziale        reciproca
transazionale




 associativa                 pooled           intensiva


                                                          51
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Interdipendenze e
                 mix di meccanismi del coordinamento
                         nelle reti burocratiche
                           semplice           complessa


                          Sequenziale        Reciproca
transazionale            Regole formali e   Regole formali,
                             prezzo         prezzo, autorità



 associativa                 Pooled           Intensiva
                         Regole formali     Regole formali,
                                               autorità
                                                               52
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Esempi di reti burocratiche


            • Franchising

            • Federazioni

            • Contratto di consorzio


                                                    53
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Esercizio dell’autorità
    nelle diverse tipologie di reti burocratiche


• Il contratto assegna l’autorità ad una delle
  parti (es. franchising);

• Il contratto assegna l’autorità ad un organo
  super partes (es. consorzi e federazioni)


                                                   54
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Il franchising
 è una forma di rete che regola le transazioni tra
un’impresa centrale (franchisor) ed altre imprese
              affiliate (franchisee)




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Franchisor
                      Franchisor




   franchisee         franchisee   franchisee




                                                56
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Concessione d’uso del proprio
                       marchio, immagine e nome,
                       trasferimento di know how
                         tecnico e manageriale



Franchisor                                   Franchisee


                       Pagamento delle royalities



                                                      57
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Nel franchising
  il contratto formalizza l’autorità del
        franchisor sul franchisee




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La federazione
                      è una forma di rete:


    • composta da tre o più organizzazioni
    • che condividono risorse informative,
      finanziarie ed umane
    • per il raggiungimento di obiettivi comuni
    • attraverso azioni coordinate


                                              59
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Caratteri delle federazioni:


• Generalmente sono presenti numerosi partecipanti;
• Definizione di criteri per l’acquisizione ed il
  mantenimento della membership;
• Il coordinamento interno è garantito da meccanismi
  di pianificazione e controllo;
• Esistenza di un organismo centrale super partes con
  poteri di guida e di supervisione sull’attività dei
  membri


                                                      60
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Contratto di consorzio



         Associazione tra imprese al fine di
         condurre in comune alcune fasi o
         sottoprogetti dell’attività di
         diverse imprese
                                               61
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Il consorzio:

• È costituito per consentire ai suoi membri di
  svolgere in comune alcune attività;
• Ha una sua autonomia giuridica;
• mantiene una separazione dei diritti di proprietà e
  degli utili fra i suoi membri;
• Dà luogo ad una organizzazione formalizzata, nel
  senso di un’assegnazione stabile dei compiti e
  lavori;
• Designa autorità interne con funzioni di ispezione,
  supervisione e arbitrato.
                                                   62
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Le Federazioni sportive
                 operano a due diversi livelli:



              • Federazioni internazionali

              • Federazioni nazionali




                                                  63
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Le Federazioni internazionali:


    • Sono reti di relazioni inter-organizzative

    • Sono composte da Federazioni nazionali che
      presiedono una stessa disciplina sportiva

    • Organizzano in comune attività mettendo in
      comune risorse complementari


                                                   64
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Le attività delle Federazioni internazionali:


1) Regolamentazione e gestione delle competizioni;

2) Promozione e sviluppo dello sport;

3) Coordinamento delle relazioni con gli altri attori
   del Movimento Olimpico


                                                        65
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1) Regolamentazione e gestione delle competizioni


• Definizione delle regole del gioco e di eleggibilità
  alle competizioni;
• Definizione dei programmi degli eventi;
• Selezione degli arbitri, giudici, ed altri ufficiali;
• Definizione delle regole mediche per la tutela
  della salute e per contrastare il fenomeno doping




                                                      66
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L’attività di regolamentazione
   dei Giochi Olimpici deve essere conforme a
       quanto disposto nella Carta Olimpica
     ed è sottoposta all’approvazione del Cio




                                                67
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2) Promozione e sviluppo dello sport

• Contribuire al raggiungimento degli obiettivi
  stabiliti nella Carta Olimpica
• Fornire assistenza tecnica nell’implementazione
  del programma di Solidarietà Olimpica
• Promuovere la pratica degli sport attraverso
  l’attività dei propri membri e attraverso interventi
  specifici



                                                     68
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Le Federazioni Nazionali
   sono organizzazioni responsabili nell’ambito dei
 confini nazionali per il sostegno e la diffusione dello
                 sport cui presiedono



          In un Paese, per ogni disciplina sportiva
           esiste un’unica Federazione Nazionale
            responsabile, cui spettano compiti di
         governo nazionale della disciplina sportiva


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Nell’ambito del Movimento Olimpico le FN
          rispondono a due “linee di comando”:

• Una rappresentata dalle Federazioni Internazionali
  (dimensione tecnico-processuale);

• L’altra rappresentata dai Comitati Olimpici
  Nazionali (dimensione geografica)




                                                   70
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Le FN nel proprio Paese curano:

• La promozione dello sport
• L’organizzazione delle competizioni e definizione dei
  relativi programmi;
• L’addestramento, preparazione e selezione degli atleti e
  delle squadre che partecipano alle competizioni
  nazionali ed internazionali;
• La verifica della conformità degli impianti sportivi ai
  requisiti tecnici definiti dalle regole nazionali ed
  internazionali;
• La ricerca e la gestione delle risorse finanziarie,
  tecniche ed umane richieste dalla federazione
                                                      71
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Il ruolo delle FI nel Movimento Olimpico
 risponde ad un criterio di specializzazione per
                      processo




                Gli attori e le attività sono collegati dalla
               presenza di forti affinità delle competenze e
                 delle tecniche utilizzate, il cui sviluppo è
                favorito proprio dal loro raggruppamento
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In quanto membri della rispettiva FI, le FN sono
         tenute a rispettare una serie di obblighi
                      internazionali:


• Obblighi statuari, il cui rispetto rappresenta una
  condizione necessaria per ottenere e mantenere la
  membership;
• Obblighi tecnico sportivi, definiti al fine di
  garantire correttezza ed uniformità nella disciplina
  del rispettivo sport in tutte le parti del mondo.



                                                       73
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Le imprese aderenti al Conad sono:


 • Imprenditori associati (dettaglianti e titolari
   di esercizi commerciali);
 • Cooperative (grandi centri di acquisto e
   distribuzione);
 • Consorzio nazionale



                                                74
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Conad: nascita ed evoluzione

• 1950-1960: nascono le prime cooperative di
  dettaglianti e gruppi di acquisto;
• 1962: viene costituito a Bologna il Consorzio
  Nazionale Dettaglianti (Co.Na.D) con 420 soci;
• 1964: viene definito un primo programma
  commerciale e a due persone viene delegata la
  rappresentanza della società;
• 1966: viene assunta la prima persona a tempo
  pieno al fine di mantenere i collegamenti tra i
  gruppi.

                                                    75
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Conad: evoluzione


• 1968: viene definita una prima politica di marchio comune
  e si sviluppa la prima campagna pubblicitaria a carattere
  nazionale, sostenuta da un Comitato di direzione composto
  da cinque persone;
• 1969-1972: vengono aperte alcune agenzie e viene
  realizzata collegialmente una prima programmazione
  organica e per obiettivi sia dei gruppi che del Consorzio;
• 1974-1976: si passa da una politica di stretto mutualismo
  ad una politica di tipo imprenditoriale, e da un
  associazionismo rivolto agli acquisti ad uno rivolto alle
  vendite

                                                       76
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Limiti strutturali del Conad:


    • Carenza di visione strategica;
    • Lentezza dei processi decisionali;
    • Forte frammentazione e disomogeneità
      della base sociale;
    • Difficile combinazione degli interessi dei
      singoli associati con quelli complessivi del
      gruppo.

                                                  77
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Politiche per il superamento dei limiti
                       strutturali
• Costruzione di un “sistema di imprese” fortemente
  integrato;
• Strategia di sviluppo qualitativo;
• Processo di concentrazione ed integrazione dei
  gruppo associati;
• Selezione della rete di vendita al fine di:




   Costruire una struttura   Razionalizzare i      Rafforzare
   più snella                servizi a monte del   l’immagine
                                                        78
www.profland.135.it          punto di vendita
Strumenti per la realizzazione delle politiche:


• Canalizzazione e selezione della rete di
  vendita
• Marca commerciale
• Alleanze
• Aggregazione tra cooperative in poli


                                               79
www.profland.135.it
Il Conad ha realizzato una rete di società collegate
     che forniscono servizi specializzati agli associati:


• Unico: sostiene lo sviluppo della rete distributiva
  Conad nel Mezzogiorno;
• SND (Società Nazionale Discount): gestisce tutta la
  contrattualistica nazionale per il canale hard discount;
• Leasinvest: assiste la progettazione finanziaria sugli
  investimenti;
• Gardas: società di garanzia fidi che favorisce l’accesso
  al credito alle imprese associate;
• Conad Program: opera nell’area dell’innovazione
  tecnologica
                                                            80
 www.profland.135.it
Le attività operative
      del consorzio possono essere di due tipi:

• Attività diretta (limitata all’area dei prodotti
  a marchio Conad);

• Attività indiretta; la centrale si limita alla
  definizione dei contratti nazionali e
  all’incasso delle provvigioni


                                                   81
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                                sezione Profstudio
             http://profland.altervista.org/profstudio/profstudio.htm

                         oppure da qualche mirror, come:
                      www.profland.cjb.net www.profland.135.it

                      o dalla pagina dedicata su slideshare.net:
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                                                                              82
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Appunti di Organizzazione aziendale: introduzione alle reti

  • 1. Organizzazione aziendale - Introduzione alle reti www.profland.135.it
  • 2. Si ricorda che: l'uso degli appunti qui presenti è consentito per solo uso personale e di studio; la consultazione è gratuita ed ogni forma atta a ricavarne lucro è vietata! gli appunti sono fatti da studenti che non possono assumersi nessuna responsabilità in merito; il materiale qui presente non è sostitutivo ma complementare ai libri di testo: - devi (e ti consiglio) di consultare e comprare i libri di testo; il materiale qui presente è distribuito con licenza Creative Commons Ti ricordo che se vuoi contribuire mandando degli appunti o quant'altro possa essere utile ad altri puoi farlo inviando il materiale tramite: http://profland.altervista.org/mail.htm Profman Il file è stato scaricato/visualizzato in forma gratuita da Profland: http://profland.altervista.org sezione Profstudio http://profland.altervista.org/profstudio/profstudio.htm oppure da qualche mirror, come: www.profland.cjb.net www.profland.135.it o dalla pagina dedicata su slideshare.net: www.slideshare.net/profman 2 www.profland.135.it
  • 3. La gerarchia e il mercato sono due forme alternative di organizzazione delle attività economiche (Williamson, 1975 e 1991) www.profland.135.it
  • 4. Sul mercato Sul mercato produttori e consumatori prendono le proprie produttori e consumatori prendono le proprie decisioni sulla base di informazioni locali e di decisioni sulla base di informazioni locali e di un’informazione generale rappresentata dal un’informazione generale rappresentata dal prezzo prezzo www.profland.135.it
  • 5. Le condizioni essenziali per il buon Le condizioni essenziali per il buon funzionamento del mercato sono: funzionamento del mercato sono: la possibilità di uscita consentendo agli •• la possibilità di uscita consentendo agli agenti economici di sostituire le controparti agenti economici di sostituire le controparti dei loro scambi con offerenti o acquirenti dei loro scambi con offerenti o acquirenti alternativi; alternativi; •• la possibilità di trovare controparti la possibilità di trovare controparti alternative senza costi rilevanti (assenza di alternative senza costi rilevanti (assenza di monopolio). monopolio). 5 www.profland.135.it
  • 6. Una situazione di monopolio può derivare: Una situazione di monopolio può derivare: •• Da cause naturali; Da cause naturali; •• Dall’offerta di beni differenziati, complessi, Dall’offerta di beni differenziati, complessi, su misura e innovativi; su misura e innovativi; Dalla nascita di relazioni specifiche tra gli •• Dalla nascita di relazioni specifiche tra gli operatori che contribuiscono alla operatori che contribuiscono alla realizzazione di un prodotto finale. realizzazione di un prodotto finale. 6 www.profland.135.it
  • 7. Cause di crisi del mercato: A) Le esternalità B) L’esistenza di economie di scala e scopo C) L’esistenza di costi di transazione 7 www.profland.135.it
  • 8. A) Esternalità: i mercati non riescono a gestire efficientemente quegli scambi che hanno importanti conseguenze negative o positive su terze parti non coinvolte nello scambio Es. L’inquinamento industriale è un tipico caso di “esternalità negativa” www.profland.135.it
  • 9. B) Le economie di scala e di scope sono fattori di crisi del mercato in quanto favoriscono la crescita delle dimensioni efficienti delle imprese www.profland.135.it
  • 10. C) I costi di transazione includono tutti i costi di trasferimento di beni e servizi tra diversi attori economici: • Costi di ricerca dei partner • Costi di valutazione della qualità dei beni e servizi • Costi di decisione su quale scambio effettuare • Costi di negoziazione dei termini dello scambio • Costi di controllo sul rispetto delle condizioni pattuite • Costi di trasporto o trasferimento fisico dei beni e servizi 10 www.profland.135.it
  • 11. L’organizzazione, come alternativa al mercato nel governo (o coordinamento) delle attività economiche, è: • Interna all’impresa • Gerarchica o centralizzata 11 www.profland.135.it
  • 12. Causa di crisi dell’organizzazione Causa di crisi dell’organizzazione La variabilità ambientale, •• La variabilità ambientale, che rende difficile definire oltre che contratti che rende difficile definire oltre che contratti completi anche piani e programmi completi anche piani e programmi completi completi Forme di organizzazione adhocratiche e flessibili e accordi esterni con partner diversi consentono di gestire la variabilità 12 www.profland.135.it
  • 13. La crescita interna di una organizzazione può essere basata: 1) Sulle risorse e le conoscenze (economie di scope) 2) Sui costi di produzione e transazione 13 www.profland.135.it
  • 14. 1) Economie di scope: i costi unitari di produzione diminuiscono allorché più tipi di beni o servizi siano prodotti congiuntamente utilizzando le stesse risorse www.profland.135.it
  • 15. 2) Al crescere della specificità, dell’incertezza e della frequenza delle transazioni l’organizzazione interna diventa relativamente più efficiente dell’organizzazione esterna www.profland.135.it
  • 16. Fattori che favoriscono la crescita dimensionale dell’impresa •Fattori di inerzia •Obiettivi manageriali di crescita dell’impresa •La crescita favorisce l’accumulazione di slack resources •La crescita aumenta il prestigio, la visibilità e la sicurezza di chi presta lavoro nell’impresa Le imprese in cui gli obiettivi dei prestatori di lavoro hanno un peso rilevante, avranno confini efficienti maggiori di imprese che perseguono obiettivi di redditività in senso stretto 16 www.profland.135.it
  • 17. I limiti alla crescita dimensionale dell’impresa sono rappresentati dai: • Costi marginali di coordinamento, connessi all’aggregazione di un’ulteriore attività • Costi di transizione o cambiamento da una forma organizzativa ad un’altra nella regolazione di un dato insieme di attività 17 www.profland.135.it
  • 19. La rete tra imprese è una forma organizzativa basata su due principi : • Un principio di differenziazione in funzione delle specificità locali e delle esigenze di specializzazione; • Un principio di integrazione tramite l’impiego di un mix di meccanismi del coordinamento. 19 www.profland.135.it
  • 20. In relazione ai meccanismi del coordinamento che prevalgono, le reti tra imprese possono distinguersi in: • Reti sociali • Reti burocratiche • Reti proprietarie 20 www.profland.135.it
  • 21. La rete sociale è: • un insieme di imprese con relazioni di interdipendenza • regolate da meccanismi del coordinamento dell’istituzionalizzazione non formali 21 www.profland.135.it
  • 22. Meccanismi del coordinamento dell’istituzionalizzazione non formali La cultura, intesa come un sistema di norme – o modelli di comportamento generali prescritti a tutti gli attori di un sistema di azione – accettato dai partecipanti e rilevante ai fini dell’azione economica e sociale www.profland.135.it
  • 23. In questo tipo di rete la fiducia è una componente molto importante Essa determina nella relazione tra le imprese una riduzione dell’incertezza endogena e favorisce il coordinamento tramite meccanismi dell’istituzionalizzazione non formali La fiducia è: un’attitudine – senso di sicurezza che deriva da un giudizio – un convincimento che qualcuno o qualcosa sia conforme alle proprie aspettative – attese o speranze www.profland.135.it
  • 24. La fiducia dipende da: • esistenza di obiettivi comuni • esistenza di una cultura comune • effetti di reputazione e prestigio • interazioni ripetute e frequenti tra gli attori • un numero non elevato di imprese interdipendenti e di materie da trattare 24 www.profland.135.it
  • 25. Tipologie di reti sociali: • Reti sociali • Reti sociali simmetriche, asimmetriche, dove le imprese operano dove c’è un’impresa che in condizioni di parità ha un controllo su risorse chiave ed esercita la leadership 25 www.profland.135.it
  • 26. Le variabili organizzative nelle reti sociali: • Economie di specializzazione alte • Economie di scala medio-basse • Economie di scope medie • Complementarità medie • Insostituibilità bassa • Incertezza endogena bassa • Incertezza esogena alta • Conflitto di interessi basso • Numero di attori coinvolti basso 26 www.profland.135.it
  • 27. Forme di interdipendenza semplice complessa sequenziale reciproca transazionale associativa pooled intensiva 27 www.profland.135.it
  • 28. L’interdipendenza transazionale dà luogo a scambi nelle reti Anche nelle reti sociali tali scambi sono regolati da prezzi e contratti istantanei www.profland.135.it
  • 29. I contratti istantanei regolano l’allocazione delle risorse in termini puramente “sostantivi” o distributivi Essi non regolano aspetti di processo, pertanto il contenuto “procedurale” del contratto è basso www.profland.135.it
  • 30. Nelle reti tra imprese Prezzo + Contratti istantanei = Mercato www.profland.135.it
  • 31. Interdipendenze e mix di meccanismi del coordinamento nelle reti sociali asimmetriche semplice complessa sequenziale reciproca transazionale Cultura, prezzo, Cultura, prezzo, Contratti istantanei contratti istantanei, autorità Pooled Intensiva associativa cultura Cultura, autorità 31 www.profland.135.it
  • 32. Esempi di reti sociali asimmetriche con interdipendenze complesse: • Il putting-out • La costellazione N.B. In queste forme organizzative è presente un’impresa leader 32 www.profland.135.it
  • 33. La costellazione si caratterizza per la presenza di una impresa guida che si configura come impresa di progettazione, assemblaggio e commercializzazione, la quale si approvvigiona largamente da imprese esterne, configurando in tal modo una forte divisione del lavoro L’impresa guida ha funzioni di coordinamento e di controllo sulle attività decentrate www.profland.135.it
  • 34. Relazioni tra imprese della costellazione 34 www.profland.135.it
  • 35. Interdipendenze e mix di meccanismi del coordinamento nelle reti sociali simmetriche semplice complessa sequenziale reciproca transazionale Cultura, prezzo, Cultura, gruppo, Contratti istantanei prezzo, contratti istantanei Pooled Intensiva associativa cultura Cultura, gruppo 35 www.profland.135.it
  • 36. Nelle reti tra imprese CULTURA + GRUPPO = CLAN 36 www.profland.135.it
  • 37. Il CLAN si configura come un processo di socializzazione, relativamente completo, che, all’interno di un contesto culturale simile, elimina le incongruenze tra gli obiettivi dei singoli Un ambiente privo di incongruenze richiede una forte volontà di collaborazione e lo sviluppo di un processo decisionale condiviso da tutti gli attori 37 www.profland.135.it
  • 38. Nelle reti tra imprese Cultura + Gruppo + Prezzo + Contratti istantanei = Mercato C 38 www.profland.135.it
  • 39. Limite dei Mercati C Sono sistemi ad accesso relativamente chiuso, e quindi potenzialmente iniqui verso gli aspiranti nuovi entranti, nonché potenzialmente poco innovativi www.profland.135.it
  • 40. Una possibile risposta a questo limite Contratti relazionali in cui sono combinate regole formali incorporate nei contratti e norme socialmente accettate non formalizzate e non difendibili in termini legali www.profland.135.it
  • 41. Esempi di reti sociali simmetriche con interdipendenze complesse • I distretti www.profland.135.it
  • 42. Il distretto viene definito come una concentrazione territoriale di piccole imprese che cooperano tra loro (Lorenzoni, 1997) www.profland.135.it
  • 43. Elementi costitutivi del distretto: • Delimitazione territoriale: il distretto nasce e si sviluppa su un’area geografica circoscritta, caratterizzata da una propria specificità rispetto alle aree limitrofe; • Cultura omogenea: che induce le imprese locali ad una collaborazione spontanea; • Sistema di piccole e medie imprese, tendenzialmente impegnate su specifiche lavorazioni di fase e in varia forma collegate alle altre imprese dell’area; • Ruolo attivo degli attori istituzionali, attraverso l’erogazione di servizi, la predisposizione di infrastrutture e di corsi di formazione. 43 www.profland.135.it
  • 44. I distretti industriali in Italia si caratterizzano per: il coordinamento informale di catene di transazioni tra stadi di lavorazione svolti tra diverse imprese della stessa zona (nello stesso contesto culturale ed istituzionale) oppure la concertazione informale sul tipo di divisione del lavoro e i livelli e i tipi di output nelle relazioni orizzontali tra imprese caratterizzate dallo stesso tipo di produzione e di Know how www.profland.135.it
  • 46. La rete burocratica è: • Un insieme di imprese con relazioni di interdipendenza • regolate da meccanismi dell’istituzionalizzazione formalizzati 46 www.profland.135.it
  • 47. Meccanismi dell’istituzionalizzazione formalizzati nelle reti burocratiche : contratti obbligativi che definiscono non solo obblighi reciproci a carattere patrimoniale ma anche altre relazioni organizzative Es. Diritti reciproci di informazione, divisione dei compiti, definizione delle responsabilità, diritti di ricompensa. 47 www.profland.135.it
  • 48. Nelle reti burocratiche i contratti obbligativi sono tipicamente incompleti Le parti interessate aggiungono a tali contratti esterni dei patti interni che specificano ulteriori procedure, programmi di attività, sistemi di supervisione e arbitrato interno www.profland.135.it
  • 49. Tipologie di reti burocratiche: • Reti burocratiche • Reti burocratiche simmetriche, dove le asimmetriche, dove imprese operano in c’è un’impresa che ha condizioni di parità un controllo sulle risorse chiave ed esercita la leadership 49 www.profland.135.it
  • 50. Le variabili organizzative nelle reti burocratiche: • Economie di specializzazione alte • Economie di scala medio-basse • Economie di scope medie • Complementarità medie • Insostituibilità medio- alta • Incertezza endogena alta • Incertezza esogena alta • Conflitto di interessi alto 50 www.profland.135.it di attori coinvolti • Numero alto
  • 51. Forme di interdipendenza semplice complessa sequenziale reciproca transazionale associativa pooled intensiva 51 www.profland.135.it
  • 52. Interdipendenze e mix di meccanismi del coordinamento nelle reti burocratiche semplice complessa Sequenziale Reciproca transazionale Regole formali e Regole formali, prezzo prezzo, autorità associativa Pooled Intensiva Regole formali Regole formali, autorità 52 www.profland.135.it
  • 53. Esempi di reti burocratiche • Franchising • Federazioni • Contratto di consorzio 53 www.profland.135.it
  • 54. Esercizio dell’autorità nelle diverse tipologie di reti burocratiche • Il contratto assegna l’autorità ad una delle parti (es. franchising); • Il contratto assegna l’autorità ad un organo super partes (es. consorzi e federazioni) 54 www.profland.135.it
  • 55. Il franchising è una forma di rete che regola le transazioni tra un’impresa centrale (franchisor) ed altre imprese affiliate (franchisee) www.profland.135.it
  • 56. Franchisor Franchisor franchisee franchisee franchisee 56 www.profland.135.it
  • 57. Concessione d’uso del proprio marchio, immagine e nome, trasferimento di know how tecnico e manageriale Franchisor Franchisee Pagamento delle royalities 57 www.profland.135.it
  • 58. Nel franchising il contratto formalizza l’autorità del franchisor sul franchisee www.profland.135.it
  • 59. La federazione è una forma di rete: • composta da tre o più organizzazioni • che condividono risorse informative, finanziarie ed umane • per il raggiungimento di obiettivi comuni • attraverso azioni coordinate 59 www.profland.135.it
  • 60. Caratteri delle federazioni: • Generalmente sono presenti numerosi partecipanti; • Definizione di criteri per l’acquisizione ed il mantenimento della membership; • Il coordinamento interno è garantito da meccanismi di pianificazione e controllo; • Esistenza di un organismo centrale super partes con poteri di guida e di supervisione sull’attività dei membri 60 www.profland.135.it
  • 61. Contratto di consorzio Associazione tra imprese al fine di condurre in comune alcune fasi o sottoprogetti dell’attività di diverse imprese 61 www.profland.135.it
  • 62. Il consorzio: • È costituito per consentire ai suoi membri di svolgere in comune alcune attività; • Ha una sua autonomia giuridica; • mantiene una separazione dei diritti di proprietà e degli utili fra i suoi membri; • Dà luogo ad una organizzazione formalizzata, nel senso di un’assegnazione stabile dei compiti e lavori; • Designa autorità interne con funzioni di ispezione, supervisione e arbitrato. 62 www.profland.135.it
  • 63. Le Federazioni sportive operano a due diversi livelli: • Federazioni internazionali • Federazioni nazionali 63 www.profland.135.it
  • 64. Le Federazioni internazionali: • Sono reti di relazioni inter-organizzative • Sono composte da Federazioni nazionali che presiedono una stessa disciplina sportiva • Organizzano in comune attività mettendo in comune risorse complementari 64 www.profland.135.it
  • 65. Le attività delle Federazioni internazionali: 1) Regolamentazione e gestione delle competizioni; 2) Promozione e sviluppo dello sport; 3) Coordinamento delle relazioni con gli altri attori del Movimento Olimpico 65 www.profland.135.it
  • 66. 1) Regolamentazione e gestione delle competizioni • Definizione delle regole del gioco e di eleggibilità alle competizioni; • Definizione dei programmi degli eventi; • Selezione degli arbitri, giudici, ed altri ufficiali; • Definizione delle regole mediche per la tutela della salute e per contrastare il fenomeno doping 66 www.profland.135.it
  • 67. L’attività di regolamentazione dei Giochi Olimpici deve essere conforme a quanto disposto nella Carta Olimpica ed è sottoposta all’approvazione del Cio 67 www.profland.135.it
  • 68. 2) Promozione e sviluppo dello sport • Contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nella Carta Olimpica • Fornire assistenza tecnica nell’implementazione del programma di Solidarietà Olimpica • Promuovere la pratica degli sport attraverso l’attività dei propri membri e attraverso interventi specifici 68 www.profland.135.it
  • 69. Le Federazioni Nazionali sono organizzazioni responsabili nell’ambito dei confini nazionali per il sostegno e la diffusione dello sport cui presiedono In un Paese, per ogni disciplina sportiva esiste un’unica Federazione Nazionale responsabile, cui spettano compiti di governo nazionale della disciplina sportiva www.profland.135.it
  • 70. Nell’ambito del Movimento Olimpico le FN rispondono a due “linee di comando”: • Una rappresentata dalle Federazioni Internazionali (dimensione tecnico-processuale); • L’altra rappresentata dai Comitati Olimpici Nazionali (dimensione geografica) 70 www.profland.135.it
  • 71. Le FN nel proprio Paese curano: • La promozione dello sport • L’organizzazione delle competizioni e definizione dei relativi programmi; • L’addestramento, preparazione e selezione degli atleti e delle squadre che partecipano alle competizioni nazionali ed internazionali; • La verifica della conformità degli impianti sportivi ai requisiti tecnici definiti dalle regole nazionali ed internazionali; • La ricerca e la gestione delle risorse finanziarie, tecniche ed umane richieste dalla federazione 71 www.profland.135.it
  • 72. Il ruolo delle FI nel Movimento Olimpico risponde ad un criterio di specializzazione per processo Gli attori e le attività sono collegati dalla presenza di forti affinità delle competenze e delle tecniche utilizzate, il cui sviluppo è favorito proprio dal loro raggruppamento www.profland.135.it
  • 73. In quanto membri della rispettiva FI, le FN sono tenute a rispettare una serie di obblighi internazionali: • Obblighi statuari, il cui rispetto rappresenta una condizione necessaria per ottenere e mantenere la membership; • Obblighi tecnico sportivi, definiti al fine di garantire correttezza ed uniformità nella disciplina del rispettivo sport in tutte le parti del mondo. 73 www.profland.135.it
  • 74. Le imprese aderenti al Conad sono: • Imprenditori associati (dettaglianti e titolari di esercizi commerciali); • Cooperative (grandi centri di acquisto e distribuzione); • Consorzio nazionale 74 www.profland.135.it
  • 75. Conad: nascita ed evoluzione • 1950-1960: nascono le prime cooperative di dettaglianti e gruppi di acquisto; • 1962: viene costituito a Bologna il Consorzio Nazionale Dettaglianti (Co.Na.D) con 420 soci; • 1964: viene definito un primo programma commerciale e a due persone viene delegata la rappresentanza della società; • 1966: viene assunta la prima persona a tempo pieno al fine di mantenere i collegamenti tra i gruppi. 75 www.profland.135.it
  • 76. Conad: evoluzione • 1968: viene definita una prima politica di marchio comune e si sviluppa la prima campagna pubblicitaria a carattere nazionale, sostenuta da un Comitato di direzione composto da cinque persone; • 1969-1972: vengono aperte alcune agenzie e viene realizzata collegialmente una prima programmazione organica e per obiettivi sia dei gruppi che del Consorzio; • 1974-1976: si passa da una politica di stretto mutualismo ad una politica di tipo imprenditoriale, e da un associazionismo rivolto agli acquisti ad uno rivolto alle vendite 76 www.profland.135.it
  • 77. Limiti strutturali del Conad: • Carenza di visione strategica; • Lentezza dei processi decisionali; • Forte frammentazione e disomogeneità della base sociale; • Difficile combinazione degli interessi dei singoli associati con quelli complessivi del gruppo. 77 www.profland.135.it
  • 78. Politiche per il superamento dei limiti strutturali • Costruzione di un “sistema di imprese” fortemente integrato; • Strategia di sviluppo qualitativo; • Processo di concentrazione ed integrazione dei gruppo associati; • Selezione della rete di vendita al fine di: Costruire una struttura Razionalizzare i Rafforzare più snella servizi a monte del l’immagine 78 www.profland.135.it punto di vendita
  • 79. Strumenti per la realizzazione delle politiche: • Canalizzazione e selezione della rete di vendita • Marca commerciale • Alleanze • Aggregazione tra cooperative in poli 79 www.profland.135.it
  • 80. Il Conad ha realizzato una rete di società collegate che forniscono servizi specializzati agli associati: • Unico: sostiene lo sviluppo della rete distributiva Conad nel Mezzogiorno; • SND (Società Nazionale Discount): gestisce tutta la contrattualistica nazionale per il canale hard discount; • Leasinvest: assiste la progettazione finanziaria sugli investimenti; • Gardas: società di garanzia fidi che favorisce l’accesso al credito alle imprese associate; • Conad Program: opera nell’area dell’innovazione tecnologica 80 www.profland.135.it
  • 81. Le attività operative del consorzio possono essere di due tipi: • Attività diretta (limitata all’area dei prodotti a marchio Conad); • Attività indiretta; la centrale si limita alla definizione dei contratti nazionali e all’incasso delle provvigioni 81 www.profland.135.it
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