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Dura madre dall’interno, e tentorio del cervelletto
Seni venosi
Seno dello sfenoide
Seno del frontale
Cavità
nasali
Cavo orale
e lingua Vertebre
e dischi
Canale vertebrale
Falce cerebrale e tentorio in sezione frontale
Seni venosi
Falce cerebrale
Tentorio del
cervelletto
Tronco
encefalico e
cavità del 4°
ventricolo
• Faccia superiore o subtentoriale
• Faccia inferiore
• Circonferenza
• Ilo
• Due emisferi
• Verme cerebellare
• Falce cerebellare con seno venoso
6
Il mantello grigio corticale si presenta suddiviso in lobuli e
lamine ad opera delle scissure, che contengono circa i 9/10
della superficie corticale.
La corteccia cerebellare si organizza attorno al corpo
midollare di sostanza bianca (arbor vitae cerebelli).
7
Configurazione ad arbor vitae della sostanza bianca cerebellare, posta
internamente, rispetto alla sostanza grigia, posta esternamente a formare la corteccia
cerebellare.
• Lobo anteriore
• Fessura primaria
• Lobo posteriore
• Solco posterolaterale
• Lobo flocculonodulare
• Lobo flocculonodulare vestibolo cerebello archicerebello
• Verme e regione paravermiana spinocerebello paleocerebello
• Parte laterale degli emisferi cerebrocerbello neocerebello
ARCHICEREBELLUM
(Vestibolocerebello)
PALEOCEREBELLUM
(Spinocerebello)
NEOCEREBELLUM
(Cerebrocerebello)
Lobulo flocculo nodulare
(Nuclei Vestibolari)
Verme e emisferi (parte mediale)
Nuclei globoso, emboliforme, del
fastigio
Emisferi (parte laterale)
Nucleo dentato
Movimenti della
testa e degli occhi
Postura e movimenti
degli arti
Coordinazione muscolare,
pianificazione del movimento
Corteccia cerebellare
• 3 strati:
• Molecolare c stellate e dei canestri (interneuroni
inibitori)
• Del Purkinije c del Purkinije (inibitori sui nuclei
profondi)
• dei granuli granuli e c del Golgi (interneuroni
inibitori)
18
19
AFFERENZE CEREBELLARI:
1. fibre rampicanti dal complesso dei nuclei
olivari inferiori (nucleo olivare principale e
paraolive);
2. fibre muscoidi da tutte le altre sedi (nuclei
pontini, formazione reticolare, nuclei vestibolari e
midollo spinale).
COSTITUZIONE DEI PEDUNCOLI CEREBELLARI
Il peduncolo cerebellare superiore è composto da circa 800.000
fibre nervose, prevalentemente efferenti;
Fibre afferenti: fasci spino-cerebellare ventrale, spino-cerebellare
rostrale
Fibre efferenti: fibre dirette al nucleo rosso, al talamo (VL), alla FR
Il peduncolo cerebellare medio è composto da circa 20.000.000
fibre nervose, esclusivamente afferenti (fibre ponto-cerebellari)
Il peducolo cerebellare inferiore è composto da circa 500.000 fibre
nervose, prevalentemente afferenti.
Fibre afferenti: fasci spino-cerebellare dorsale, cuneo-cerebellare,
olivo-cerebellare, reticolo-cerebellare e vestibolo-cerebellare
Fibre efferenti: dirette ai nuclei vestibolari e alla FR
Il rapporto fra input (fibre afferenti) ed output cerebellare (fibre
efferenti) è di circa 20:1
Fibre rampicanti
• Originano dai neuroni olivo-
cerebellari di cui rappresentano le fibre
terminali
• Salgono attraverso lo strato granulare
• Finiscono nello strato molecolare con
un ciuffo di arborizzazioni terminali
• Si connettono ai dendriti delle cellule
del Purkinje (rapporto 1:1)
• Liberano il neurotrasmettitore
glutamato
Fibre muscoidi
• Originano da neuroni del ponte e
del midollo spinale
• Costituiscono tutte le rimanenti
afferenze cerebellari
• Si ramificano e terminano nello
strato granulare
• Hanno terminazioni dilatate
(rosette)
• Formano sinapsi con
– i dendriti delle cellule dei granuli
– gli assoni dei neuroni del Golgi del
II tipo
23
Cellule di Purkinje
Consistono di:
• Un ampio albero dendritico
nello strato molecolare, con
spine dendritiche a livello delle
sinapsi
• Un grosso soma
• Un assone che costituisce la via
efferente dalla corteccia, e manda
collaterali nello strato granulare.
• GABA è il principale
neurotrasmettitore: output
inibitorio
• ogni cellula di Purkinje riceve una fibra rampicante, che
può formare fino a 26.000 contatti sinaptici con il suo albero
dendritico
• ogni cellula di Purkinje riceve inoltre circa 175.000 contatti
sinaptici dalle fibre parallele (nel ratto)
• ogni fibra parallela prende contatto con numerosissime
cellule di Purkinje
• gli assoni delle cellule di Purkinje costituiscono la principale
via efferente del cervelletto, attraverso i nuclei cerebellari.
Ciascun assone forma circa 1000 contatti con le cellule dei
nuclei. Il neurotrasmettitore liberato è il GABA.
Cellule dei granuli
• sono neuroni molto piccoli (7mm), sterttamente
impachettati
• Piccolo albero dendritico nello strato granulare
• Un assone amielinico
– che si dirige verso lo strato molecolare (centrifugo)
– e si divide a T per formare la fibra parallela
– Le fibre parallele decorrono longitudinalmente
lungo le lamelle
– Incrociano I dendriti di molte cellule del Purkinje
cells
• Liberano glutamato come neurotransmettitore
Cellule di Golgi
sono localizzate nello strato granulare; il
loro assone, insieme alle fibre muscoidi e
ai dendriti delle cellule dei granuli
costituiscono il glomerulo.
Nel glomerulo cerebellare il terminale assonico di una fibra muscoide (in blu) invia
messaggi circa stimoli sensoriali a circa 50 cellule granulari (in rosso).
Glomerulo cerebellare
E’un complesso di sinapsi tra la terminazione di una fibra muscoide
al centro, e: 1) dendriti di cellule granulari, 2) assoni di neuroni del
Golgi del II tipo
Terminazione di
una fibra muscoide
Dendrite di un
granulo
Fibra muscoide
Assone di una
cellula del Golgi
Dendrite di un
granulo
Fibra muscoide
Assone di una
cellula del Golgi
36
38
Circuiti cerebellari di base
Il circuito di base è lo stesso in tutte le parti del cervelletto. Esso è costituito da tre parti
1. Via diretta : l’input afferente proietta
direttamente ai sistemi motori attraverso i
nuclei profondi senza passare per la
corteccia.
3. Le fibre rampicanti mandano un input
alle cellule del Purkinje. Questo è l’input
di rilevamento dell’errore. Questo circuito
è usato per l’apprendimento.
Nucleo cerebellare
profondo
Input
(dagli organi di senso)
Output
(ai sistemi motori)
cellula
granulare
cellula del
Purkinje
fibra
muscoide
fibra
rampicante
2. Circuito laterale indiretto: input delle
fibre muscoidi alle cellule granulari, da
queste mediante le fibre parallele alle
cellule del Purkinje, e da queste ritorno ai
nuclei profondi del cervelletto. Questo
circuito è usato per correggere le risposte
riflesse.
41
Tipo cellulare Azione
sinaptica
Distribuzione
laminare
Destinazione
postsinaptica
Neurone
proiettivo
Cellule del
Purkinje
Inibitoria Strato delle cellule
del Purkinje
Nuclei profondi
Nuclei vestibolari
Interneuroni Cellule granulo Eccitatoria Strato granulare Cellule del
Purkinje,
stellate, a canestro
e del Golgi
Cellule a
canestro
Inibitoria Strato molecolare Cellule del Purkinje
Cellule stellate Inibitoria Strato molecolare Cellule del Purkinje
Cellule del
Golgi
Inibitoria Strato granulare Cellule granulo
CELLULE DELLA CORTECCIA CEREBELLARE
Vestbolocerebello
Nuclei vestibolari
III, IV e VI paio
spinocerebello
Connessioni del cervelletto
Spinocerebello
Efferenze (Raggiungono le sedi di origine dei fasci
discendenti motori)
Nucleo del fastigio
Fasci discendenti mediali
1. Reticolo spinale
2. Vestibolo spinale
3. Corticospinale ventrale
Nucleo interposito
Fasci discendenti laterali
1. Rubro spinale
2. Corticospinale laterale
• Il cervelletto influenza i sistemi motori
principalmente controllando l’esecuzione
ma anche la programmazione del
movimento
• Tuttavia, il cervelletto NON dàinizio al
movimento volontario: questo è ruolo della
corteccia motoria
• Il cervelletto :
• Èin grado di valutare la differenza fra
l’intenzione e l’azione, ovvero fra il
comando motorio inviato(riceve copia del
comando inviato al midollo spinale) e
l’effettivo movimento eseguito(riceve
afferenze propriocettivedal midollo spinale
e afferenze visive)
ccorteccia motoria
Spinocervelletto
Informazioni sui
comandi motori
Makes adjustments
as necessary
Comandi motori
ai centri inferiori
Informazioni
propriocettive
Recettori muscolari
ed articolari Movimento Muscoli scheletrici
Aggiustamento del
comando motorio
Comandi motori dai
centri inferiori ai
muscoli
• E’in grado di correggere un movimento on
line (proiezioni dirette al tronco
dell’encefalo ed alla corteccia motoria,
strutture che controllano direttamente i
circuiti spinali)
• E’in grado di correggere un piano motorio
(apprendimento motorio, proiezioni alla
corteccia motoria e premotoria); le sinapsi
del cervelletto sono modificabili con
l’esperienza
pontocerebello
Cerebrocerebello
Afferenze
Dalla corteccia cerebrale,
attraverso i nuclei pontini
Efferenze
Nucleo dentato
nucleo VL talamo
corteccia
(aree 4, 6 e
associativa prefrontale)
(….anche funzioni superiori:
percezione, emozioni, linguaggio)
Deficit cerebellari
• Lesioni del cervelletto NON alterano le soglie
sensoriali e NON provocano paralisi o debolezza
della contrazione muscolare
• Gli effetti di lesioni cerebellari sono:
• Compromissione dell’equilibrio
• Perdita di accuratezza spaziale e temporale della
coordinazione del movimento
• Compromissione dell’apprendimento motorio e di
alcune funzioni cognitive
Deficit cerebellari
• tre deficit fondamentali:
• l'ipotonia cioè la diminuizione di resistenza
al movimento passivo degli arti,
• l'atassia cioè le anomalie nell'esecuzione dei
movimenti volontari ed
• il tremore cinetico od intenzionale
PROGRAMMA MOTORIO
•Corteccia motoria: seleziona un programma per ottenere un dato
risultato
•Gangli della base: avviano il programma prescelto e bloccano tutti
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  • 1. Dura madre dall’interno, e tentorio del cervelletto Seni venosi Seno dello sfenoide Seno del frontale Cavità nasali Cavo orale e lingua Vertebre e dischi Canale vertebrale
  • 2. Falce cerebrale e tentorio in sezione frontale Seni venosi Falce cerebrale Tentorio del cervelletto Tronco encefalico e cavità del 4° ventricolo
  • 3. • Faccia superiore o subtentoriale • Faccia inferiore • Circonferenza • Ilo • Due emisferi • Verme cerebellare • Falce cerebellare con seno venoso
  • 4.
  • 5.
  • 6. 6 Il mantello grigio corticale si presenta suddiviso in lobuli e lamine ad opera delle scissure, che contengono circa i 9/10 della superficie corticale. La corteccia cerebellare si organizza attorno al corpo midollare di sostanza bianca (arbor vitae cerebelli).
  • 7. 7 Configurazione ad arbor vitae della sostanza bianca cerebellare, posta internamente, rispetto alla sostanza grigia, posta esternamente a formare la corteccia cerebellare.
  • 8. • Lobo anteriore • Fessura primaria • Lobo posteriore • Solco posterolaterale • Lobo flocculonodulare
  • 9.
  • 10.
  • 11.
  • 12.
  • 13.
  • 14. • Lobo flocculonodulare vestibolo cerebello archicerebello • Verme e regione paravermiana spinocerebello paleocerebello • Parte laterale degli emisferi cerebrocerbello neocerebello
  • 15. ARCHICEREBELLUM (Vestibolocerebello) PALEOCEREBELLUM (Spinocerebello) NEOCEREBELLUM (Cerebrocerebello) Lobulo flocculo nodulare (Nuclei Vestibolari) Verme e emisferi (parte mediale) Nuclei globoso, emboliforme, del fastigio Emisferi (parte laterale) Nucleo dentato Movimenti della testa e degli occhi Postura e movimenti degli arti Coordinazione muscolare, pianificazione del movimento
  • 16. Corteccia cerebellare • 3 strati: • Molecolare c stellate e dei canestri (interneuroni inibitori) • Del Purkinije c del Purkinije (inibitori sui nuclei profondi) • dei granuli granuli e c del Golgi (interneuroni inibitori)
  • 17.
  • 18. 18
  • 19. 19 AFFERENZE CEREBELLARI: 1. fibre rampicanti dal complesso dei nuclei olivari inferiori (nucleo olivare principale e paraolive); 2. fibre muscoidi da tutte le altre sedi (nuclei pontini, formazione reticolare, nuclei vestibolari e midollo spinale).
  • 20. COSTITUZIONE DEI PEDUNCOLI CEREBELLARI Il peduncolo cerebellare superiore è composto da circa 800.000 fibre nervose, prevalentemente efferenti; Fibre afferenti: fasci spino-cerebellare ventrale, spino-cerebellare rostrale Fibre efferenti: fibre dirette al nucleo rosso, al talamo (VL), alla FR Il peduncolo cerebellare medio è composto da circa 20.000.000 fibre nervose, esclusivamente afferenti (fibre ponto-cerebellari) Il peducolo cerebellare inferiore è composto da circa 500.000 fibre nervose, prevalentemente afferenti. Fibre afferenti: fasci spino-cerebellare dorsale, cuneo-cerebellare, olivo-cerebellare, reticolo-cerebellare e vestibolo-cerebellare Fibre efferenti: dirette ai nuclei vestibolari e alla FR Il rapporto fra input (fibre afferenti) ed output cerebellare (fibre efferenti) è di circa 20:1
  • 21. Fibre rampicanti • Originano dai neuroni olivo- cerebellari di cui rappresentano le fibre terminali • Salgono attraverso lo strato granulare • Finiscono nello strato molecolare con un ciuffo di arborizzazioni terminali • Si connettono ai dendriti delle cellule del Purkinje (rapporto 1:1) • Liberano il neurotrasmettitore glutamato
  • 22. Fibre muscoidi • Originano da neuroni del ponte e del midollo spinale • Costituiscono tutte le rimanenti afferenze cerebellari • Si ramificano e terminano nello strato granulare • Hanno terminazioni dilatate (rosette) • Formano sinapsi con – i dendriti delle cellule dei granuli – gli assoni dei neuroni del Golgi del II tipo
  • 23. 23
  • 24. Cellule di Purkinje Consistono di: • Un ampio albero dendritico nello strato molecolare, con spine dendritiche a livello delle sinapsi • Un grosso soma • Un assone che costituisce la via efferente dalla corteccia, e manda collaterali nello strato granulare. • GABA è il principale neurotrasmettitore: output inibitorio
  • 25.
  • 26.
  • 27.
  • 28.
  • 29. • ogni cellula di Purkinje riceve una fibra rampicante, che può formare fino a 26.000 contatti sinaptici con il suo albero dendritico • ogni cellula di Purkinje riceve inoltre circa 175.000 contatti sinaptici dalle fibre parallele (nel ratto) • ogni fibra parallela prende contatto con numerosissime cellule di Purkinje • gli assoni delle cellule di Purkinje costituiscono la principale via efferente del cervelletto, attraverso i nuclei cerebellari. Ciascun assone forma circa 1000 contatti con le cellule dei nuclei. Il neurotrasmettitore liberato è il GABA.
  • 30.
  • 31.
  • 32. Cellule dei granuli • sono neuroni molto piccoli (7mm), sterttamente impachettati • Piccolo albero dendritico nello strato granulare • Un assone amielinico – che si dirige verso lo strato molecolare (centrifugo) – e si divide a T per formare la fibra parallela – Le fibre parallele decorrono longitudinalmente lungo le lamelle – Incrociano I dendriti di molte cellule del Purkinje cells • Liberano glutamato come neurotransmettitore Cellule di Golgi sono localizzate nello strato granulare; il loro assone, insieme alle fibre muscoidi e ai dendriti delle cellule dei granuli costituiscono il glomerulo.
  • 33.
  • 34.
  • 35. Nel glomerulo cerebellare il terminale assonico di una fibra muscoide (in blu) invia messaggi circa stimoli sensoriali a circa 50 cellule granulari (in rosso). Glomerulo cerebellare E’un complesso di sinapsi tra la terminazione di una fibra muscoide al centro, e: 1) dendriti di cellule granulari, 2) assoni di neuroni del Golgi del II tipo Terminazione di una fibra muscoide Dendrite di un granulo Fibra muscoide Assone di una cellula del Golgi Dendrite di un granulo Fibra muscoide Assone di una cellula del Golgi
  • 36. 36
  • 37.
  • 38. 38
  • 39.
  • 40. Circuiti cerebellari di base Il circuito di base è lo stesso in tutte le parti del cervelletto. Esso è costituito da tre parti 1. Via diretta : l’input afferente proietta direttamente ai sistemi motori attraverso i nuclei profondi senza passare per la corteccia. 3. Le fibre rampicanti mandano un input alle cellule del Purkinje. Questo è l’input di rilevamento dell’errore. Questo circuito è usato per l’apprendimento. Nucleo cerebellare profondo Input (dagli organi di senso) Output (ai sistemi motori) cellula granulare cellula del Purkinje fibra muscoide fibra rampicante 2. Circuito laterale indiretto: input delle fibre muscoidi alle cellule granulari, da queste mediante le fibre parallele alle cellule del Purkinje, e da queste ritorno ai nuclei profondi del cervelletto. Questo circuito è usato per correggere le risposte riflesse.
  • 41. 41 Tipo cellulare Azione sinaptica Distribuzione laminare Destinazione postsinaptica Neurone proiettivo Cellule del Purkinje Inibitoria Strato delle cellule del Purkinje Nuclei profondi Nuclei vestibolari Interneuroni Cellule granulo Eccitatoria Strato granulare Cellule del Purkinje, stellate, a canestro e del Golgi Cellule a canestro Inibitoria Strato molecolare Cellule del Purkinje Cellule stellate Inibitoria Strato molecolare Cellule del Purkinje Cellule del Golgi Inibitoria Strato granulare Cellule granulo CELLULE DELLA CORTECCIA CEREBELLARE
  • 42.
  • 45.
  • 46. Connessioni del cervelletto Spinocerebello Efferenze (Raggiungono le sedi di origine dei fasci discendenti motori) Nucleo del fastigio Fasci discendenti mediali 1. Reticolo spinale 2. Vestibolo spinale 3. Corticospinale ventrale Nucleo interposito Fasci discendenti laterali 1. Rubro spinale 2. Corticospinale laterale
  • 47.
  • 48.
  • 49. • Il cervelletto influenza i sistemi motori principalmente controllando l’esecuzione ma anche la programmazione del movimento • Tuttavia, il cervelletto NON dàinizio al movimento volontario: questo è ruolo della corteccia motoria
  • 50. • Il cervelletto : • Èin grado di valutare la differenza fra l’intenzione e l’azione, ovvero fra il comando motorio inviato(riceve copia del comando inviato al midollo spinale) e l’effettivo movimento eseguito(riceve afferenze propriocettivedal midollo spinale e afferenze visive)
  • 51. ccorteccia motoria Spinocervelletto Informazioni sui comandi motori Makes adjustments as necessary Comandi motori ai centri inferiori Informazioni propriocettive Recettori muscolari ed articolari Movimento Muscoli scheletrici Aggiustamento del comando motorio Comandi motori dai centri inferiori ai muscoli
  • 52. • E’in grado di correggere un movimento on line (proiezioni dirette al tronco dell’encefalo ed alla corteccia motoria, strutture che controllano direttamente i circuiti spinali)
  • 53. • E’in grado di correggere un piano motorio (apprendimento motorio, proiezioni alla corteccia motoria e premotoria); le sinapsi del cervelletto sono modificabili con l’esperienza
  • 54.
  • 55. pontocerebello Cerebrocerebello Afferenze Dalla corteccia cerebrale, attraverso i nuclei pontini Efferenze Nucleo dentato nucleo VL talamo corteccia (aree 4, 6 e associativa prefrontale) (….anche funzioni superiori: percezione, emozioni, linguaggio)
  • 56. Deficit cerebellari • Lesioni del cervelletto NON alterano le soglie sensoriali e NON provocano paralisi o debolezza della contrazione muscolare • Gli effetti di lesioni cerebellari sono: • Compromissione dell’equilibrio • Perdita di accuratezza spaziale e temporale della coordinazione del movimento • Compromissione dell’apprendimento motorio e di alcune funzioni cognitive
  • 57. Deficit cerebellari • tre deficit fondamentali: • l'ipotonia cioè la diminuizione di resistenza al movimento passivo degli arti, • l'atassia cioè le anomalie nell'esecuzione dei movimenti volontari ed • il tremore cinetico od intenzionale
  • 58.
  • 59.
  • 60. PROGRAMMA MOTORIO •Corteccia motoria: seleziona un programma per ottenere un dato risultato •Gangli della base: avviano il programma prescelto e bloccano tutti gli altri •Tronco encefalico e midollo: effettuano i singoli passaggi del programma quando arriva il segnale dai centri superiori •Cervelletto: confronta i risultati attesi con quelli osservati