Relazione finale del progetto Ubiquitous Computing
1. Smart Move
UN MASH-UP PER LA MOBILITÀ INTELLIGENTE
Progetto per il corso di
Ubiquitous and Context-Aware Computing
A.A. 2012/2013
A cura di
Oscar Bertone Giordano - 724656
Valentina Tosca - 760392
Riccardo Venturato - 063153
Chiara Villa – 710337
2. 2
Introduzione al progetto
Cos'è la Smart Mobility?
Le App per una mobilità intelligente
. App Green
. Muoversi nel traffico
Il nostro progetto: Smart Move
. Caratteristiche
. Funzionalità
. Analisi costi
Sviluppi futuri
. L’idea di IBM
Il team
Bibliografia e sitografia
3. 3
In un futuro ormai vicino, la qualità della vita di miliardi di persone, se non
addirittura la sopravvivenza stessa del pianeta, dipenderà da quanto gli
agglomerati urbani sapranno diventare virtuosi nel risparmiare energia, ridurre le
emissioni e rendere più agevoli e semplici le condizioni di vita e lavoro al loro
interno. Diventa quindi una strada obbligata la trasformazione delle attuali città
in Smart Cities. Vale a dire centri urbani intelligenti, dove grazie alla tecnologia si
possono ottenere trasporti (pubblici e privati) più efficienti, risparmi energetici
consistenti, un calo drastico delle emissioni inquinanti e servizi pubblici più
accessibili per il cittadino. Proprio per questo i governi di molti paesi, e l’Unione
Europea in primis, stanno finanziando programmi per lo sviluppo di sistemi
intelligenti nelle città. In questo quadro, il ruolo che possono svolgere le aziende
di pubblico servizio, come le multiutility, è assolutamente strategico. Le aree
d’intervento in cui è possibile suddividere gli interventi per rendere più
intelligente una città sono fondamentalmente cinque: ambiente, mobilità, reti
(elettriche, gas, acqua, ecc.), illuminazione pubblica e servizi informativi.
La diffusione dei dispositivi mobili ha cambiato paradigma di fruizione dei servizi.
A seconda delle mete e della categoria d’utente avremo una scelta diversa degli
strumenti per l’orientamento e l’assistenza durante la guida.
Tutte le città, grandi e piccole, hanno la possibilità di evolvere e sviluppare le loro
infrastrutture per offrire ai cittadini un modo diverso di vivere la città, per essere
città intelligenti, città a misura d’uomo, “Smart Cities”, in cui i cittadini sono posti
nelle condizioni di contribuire attivamente al mantenimento e al miglioramento
dell’ambiente in cui vivono.
Una città intelligente risparmia energia e ricicla risorse, promuove modi di vita
ecosostenibili e una mobilità intelligente, utilizza le tecnologie digitali per
ottimizzare i flussi di persone, informazioni e cose, favorisce la diffusione della
cultura, è aperta a quanti vi si recano per lavoro, per svago o per turismo. Quello
di città intelligente è un concetto dalla forte valenza sociale: per questo lo
sviluppo di questo paradigma richiede il consenso informato dei cittadini e
presuppone la valorizzazione del capitale sociale e culturale delle città.
Tre pilastri sostengono l’idea di una città che riconosce il valore delle tecnologie e
che le utilizza per migliorare i servizi che offre:
1. Il coinvolgimento delle forze sociali ed economiche del tessuto urbano, in
grado di immettere energie, risorse e impegno nelle azioni di miglioramento della
loro città.
2. Le risorse pubbliche quali istruzione, sanità e turismo presenti all’interno della
città.
3. La connessione tra persone, tecnologie e risorse che unite danno un contributo
allo sviluppo economico sociale del paese e slancio alle città.
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Le città intelligenti si fondano sull’interoperabilità dei diversi sistemi che ne
gestiscono i processi, un linguaggio comune tecnologico in grado di superare i
differenti standard utilizzati. L’interoperabilità permette di superare la divisione
tra diverse tecnologie e applicazioni, creando una piattaforma unica e rendendo
così possibile un’efficace cooperazione tra le diverse applicazioni e i diversi
sistemi, come per esempio l’anagrafe municipale, quella catastale e quella
dell’ente per l’energia elettrica. Il cloud computing rappresenta un ulteriore
elemento abilitante per le soluzioni informatiche perché rende disponibile un
unico ambiente Web per erogare servizi e risorse informatiche, creando quello
che si può definire un Urban Operating System, un Sistema Operativo Urbano,
capace di abilitare le applicazioni della Smart City.
Quali sono le caratteristiche che una città deve possedere per poter essere
considerata intelligente?
Innanzi tutto la Mobilità: per essere Smart infatti, una città deve essere in grado
di garantire un trasporto pubblico efficiente e affidabile, adottando soluzioni
avanzate di mobility management e di info-mobilità per gestire gli spostamenti
quotidiani dei cittadini ed essere in grado di soddisfare le loro esigenze, sia nelle
zone centrali che nelle zone periferiche. Inoltre, il trasposto pubblico in una
Smart City è impegnato a promuovere l’eco-sostenibilità e l’innovazione
utilizzando mezzi a basso impatto ecologico.
Una Smart City è capace di promuovere il proprio territorio attraverso un
rinnovamento basato sulla valorizzazione del patrimonio esistente e promuove
l’inclusione sociale eliminando le barriere che impediscono l’accesso ai servizi da
parte di tutti i cittadini. Una chiara strategia di sviluppo che guarda al futuro è un
presupposto che caratterizza ogni città intelligente. Visione strategica, linee di
azione, gestione e uso delle tecnologie: ogni Smart City si sviluppa attorno a
questi punti per guardare alla propria crescita e al proprio sviluppo senza
dimenticare la propria storia e la propria identità.
Il nostro progetto sarà sviluppato secondo uno dei principi base dell’Ubiquitous
Computing, illustrati da Mark Weiser all’interno dell'articolo Open House:
“L’utente si deve occupare solo al fare e non al come”.
5. 5
La Smart Mobility è un interessante ambito di ricerca e progettazione degli spazi
urbani e non urbani e di tutto ciò che è coinvolto nei trasporti di merci, persone,
informazioni, risorse ed energie.
Quando si parla di Smart Mobility non ci si riferisce solo alle città verdi o all'auto
elettrica, ma ad un ripensamento architettonico e tecnologico dell'intero
ambiente umano, che tocca molti più aspetti di quelli che vengono in mente di
primo acchito.
Innanzitutto, "smart" significa "intelligente, furba", e una delle chiavi per rendere
"intelligente" la mobilità è integrare i suoi aspetti cruciali con l'ottimizzazione di
tutti i prodotti e i servizi che possono incidere sul risultato finale.
Per concepire un sistema di Smart Mobility, innanzitutto bisogna pensare alle vie
di comunicazione. Ogni via di comunicazione deve essere adeguata a ciò che va
trasportato, devono essere adeguate alla quantità di veicoli e al tipo di carico.
Una grossa arteria transnazionale che taglia in due una città è un elemento
evidentemente mal progettato. Un vicolo acciottolato trasformato in camionabile
è inadeguato. Una superstrada che collega il parco giochi alla scuola di quartiere
è sovradimensionata e sottrae spazio vitale a elementi più funzionali per quel
tipo di ambiente.
Il tipo di infrastruttura ideale (terrestre su gomma o su rotaia, marina o aerea)
va progettata e realizzata in modo conforme alle previsioni di traffico che si
svolgeranno lungo ogni singola direttrice e va integrata con i progetti dei mezzi
di trasporto stessi.
6. 6
In ambiente urbano, va considerata la presenza o la fattibilità di restrizioni al
traffico per certi mezzi di trasporto. C'è un centro storico? C’è un'area verde? C’è
una zona universitaria? Vanno evidenziati i punti caldi e i loro collegamenti più
plausibili: zone industriali, dogane, idroscali, aree commerciali, aree fieristiche ed
espositive, raccordi ferroviari e aeroporti. Il tutto tenendo conto del tipo di pianta
della città: ad esempio, quello che vale a Parigi, città a pianta radiale, non vale a
New York, città costruita a griglia, o ad Amsterdam, che è percorsa dai canali. Se
si progetta una smart city dal principio, va posta particolare attenzione alla
dislocazione di zone produttive, abitative, aree verdi, servizi, in modo da
scongiurare avvenimenti critici (congestione del traffico, tratti pericolosi, episodi
di impercorribilità dovuti a cause naturali o incidenti) e di ridurre gli spazi di
rischio ed errore introducendo pratiche e sistemi automatizzati ed integrati
facilmente fruibili e riparabili.
Il punto cruciale per la progettazione della Smart Mobility è l'integrazione di
tutti i sistemi coinvolti: infrastrutture di trasporto, mezzi di trasporto,
produzione di energia elettrica, distribuzione e ottimizzazione dell'energia
elettrica (le famose smart grid). La progettazione di ogni singola unità urbana
secondo la Smart Mobility si vanifica se le unità limitrofe non fanno altrettanto.
Inoltre, per disciplinare il settore dei trasporti e migliorare le infrastrutture, serve
un impegno che va oltre la singola città, e si espande a livello continentale per il
trasporto su terra, e planetario per il trasporto marino e aereo.
Per riuscire a integrare con successo tutti i fattori, è necessario che la Smart
Mobility sia posta in alto nelle agende della politica nazionale del maggior
numero di Paesi possibile. In questo modo è possibile creare una massa critica
che trascini virtuosamente tutti i Paesi e tutti i settori economici e sociali verso
un miglioramento ambientale, economico e sociale.
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Cosa si può fare in attesa della rivoluzione della Smart Mobility? Già fin d’ora
possiamo cominciare a pensare smart e vivere smart, rivedendo le nostre
esigenze di mobilità e i nostri mezzi di trasporto.
Innanzitutto, è auspicabile ridurre al minimo gli spostamenti; cercare di
ottimizzare i tragitti e le necessità, infilando i viaggi per scuola/lavoro/spesa in
meno viaggi possibili. Esiste il car pooling, in altre parole il classico passaggio in
auto, ma qui è organizzato e ottimizzato in una modalità mai vista prima: chi
deve compiere un viaggio può pubblicare il proprio tragitto in anticipo e cercare
compagni di viaggio con cui condividere i soldi del carburante.
Oltre alle possibilità di gestione del veicolo, esistono anche utili accessori che
facilitano una mobilità smart nelle nostre città "poco smart", come ad esempio le
mappe interattive integrate nei navigatori satellitari, che ci avvisano in anticipo
delle condizioni di traffico, evitando di farci imbottigliare in ingorghi e
rallentamenti.
La forza del vivere smart è aiutata dalla rete, in tutti i sensi: sul web vengono
pubblicati ogni giorno annunci per condividere mezzi e percorsi, per fare la spesa
per tutto il gruppo; a casa, a scuola, al lavoro basta cambiare ottica e
organizzarsi insieme per avere già un nuovo inizio "smart" che ci aprirà ulteriori
possibilità mano a mano che viene praticato e diffuso.
8. 8
Come abbiamo visto la mobilità sostenibile si attua attraverso la rete, che
favorisce l'integrazione dei sistemi esistenti. Le app che propongono di adottare
spostamenti urbani più ecologici, contribuendo alla realizzazione di una smart
mobility, sembrano inserirsi nell’ambito della sussidiarietà quotidiana. Questo
concetto, secondo Christian Iaione1
, sta ad indicare "il cittadino che nella propria
vita privata o nella gestione di beni privati tiene una condotta orientata alla
riduzione o, addirittura, alla eliminazione di problemi collettivi (o, meglio, per la
collettività) e che, conseguentemente, contribuisce a ridurre/eliminare la
necessità di organizzare una risposta pubblica."
Molte di queste app, pur condividendo l'obiettivo della riduzione delle emissioni di
gas a effetto serra e, di conseguenza, dell'inquinamento ambientale e acustico,
sono specializzate nell'offerta di diversi servizi, perlopiù relativi all'infomobilità.
Vediamo alcuni esempi.
APP GREEN
iPhev
iPhev è un progetto ambientale indipendente che nasce con l'obiettivo di
geolocalizzare tutti gli impianti di rifornimento per veicoli elettrici, ideato per
essere implementato ed aggiornato attraverso le segnalazioni degli utenti grazie
all'utilizzo di un'applicazione gratuita per Smartphone.
Il progetto è partito nel 2011 da un'idea di Matteo Cozzi e Benedetto Pillon, che
si avvalgono del supporto dell'agenzia Mitric Srl per lo sviluppo dell'applicazione
lanciata a gennaio 2012 su Appstore, a breve disponibile anche per Android e
Windows mobile.
Il progetto si pone l’obiettivo di diventare una vera e propria community non solo
per chi possiede un veicolo elettrico, ma anche per chi è interessato allo sviluppo
del settore della mobilità sostenibile, grazie al canale news sempre aggiornato
sulle novità del settore e sulle politiche ambientali.
iPhev è stata la prima applicazione con queste funzioni e dal carattere totalmente
indipendente in Italia.
L'applicazione iPhev può essere scaricata gratuitamente su Appstore di Apple e
tutte le informazioni sono sul sito dell’applicazione (www.iphev.it).
Con iPhev si può:
Trovare il punto di ricarica più vicino e il percorso per raggiungerlo,
1
Christian Iaione è professore aggregato di diritto pubblico presso l'Università degli
studi Niccolò Cusano e direttore di Labsus, una rivista online.
9. 9
Segnalare nuove colonnine, semplicemente fotografandole.
Carpooling.it
Carpooling.it è la piattaforma italiana di carpooling che
promuove una nuova modalità di spostamento, basata
sulla condivisione dell'auto da parte di più persone che
percorrono lo stesso itinerario, per risparmiare tempo e
costi di viaggio, diminuire la congestione stradale,
contribuire così alla riduzione di CO2, e, non da ultimo,
fare nuove amicizie.
Con carpooling.it viaggiare insieme è facile e sicuro
grazie ad opzioni quali
l'autenticazione del proprio profilo
(attraverso copia della carta
d'identità), il carpooling per le
donne (passaggi al femminile) ed
il sistema di prenotazione. Il
servizio è, inoltre, disponibile anche in versione mobile,
come Carpooling iPhone e Carpooling Android App ed
anche come applicazione Facebook.
Non vi è alcuna commissione da pagare per la mediazione
dei passaggi. Altrettanto gratuita è la pubblicazione di
annunci per richieste/offerte di passaggio. Il passeggero
paga al conducente solamente un contributo spese del
viaggio. L'importo di tale somma deve essere concordato
direttamente con il conducente e di regola si aggira per passeggero fra 5 e 8
10. 10
euro ogni 100 km (escluso l'eventuale pedaggio autostradale). È possibile trovare
e offrire passaggi anche strada facendo direttamente dal telefono.
Il portale è attivo con siti dedicati anche in Germania, Austria, Svizzera, Francia,
Gran Bretagna, Spagna, Polonia e Grecia ed ha più di 4 milioni di utenti iscritti e
più di 750.000 opportunità giornaliere di viaggio.
iATM e ATMmobile
Molte applicazioni puntano a disincentivare il ricorso al mezzo privato, a favore di
quelli pubblici, offrendo percorsi personalizzati, tempi di attesa o indicando
fermate di treni, bus e tram più vicini. È il caso, per esempio, dell'applicazione di
ATM, l'azienda per i trasporti milanesi.
Le applicazioni mobile firmate ATM, iATM per iPhone/iPad e ATM Mobile per
smartphone (Android, BlackBerry, Nokia Symbian, Windows 6.x e 7), consentono
di sfruttare le innovative funzionalità dei telefonini di nuova generazione per
servirsi di bus, tram e metro con maggiore facilità. Tra le operazioni possibili
troviamo: il calcolo dei percorsi, la visualizzazione della fermata più vicina e le
indicazioni per raggiungerla, i tempi d’attesa, le frequenze delle corse.
Nel dettaglio, l’applicazione iATM, realizzata in collaborazione con Speakage,
società specializzata nello sviluppo di piattaforme avanzate per il Web e il mobile,
è dedicata al mondo Apple. iATM è risultato di un esame comparativo tra le più
importanti applicazioni di trasporto pubblico a livello globale ed è l’unica che ne
integra tutte le migliori funzionalità esistenti. Installandola su qualsiasi iPhone o
iPad è possibile, attraverso la mappa navigabile, visualizzare le fermate di
superficie e metropolitana, consultare gli orari completi di tutte le linee e
accertarsi in tempo reale dei tempi di attesa di bus, filobus e tram. È possibile,
inoltre, salvare le fermate preferite per la consultazione veloce e geolocalizzare la
propria posizione via gps. Grazie alla funzionalità della realtà aumentata è
possibile visualizzare le fermate con le indicazioni grafiche sulla direzione da
seguire per raggiungerle. Prevista dall’applicazione c’è anche un’area news con
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InfoTraffico e ATM Informa per conoscere tutte le variazioni di percorso.
L’applicazione ATM Mobile è stata invece sviluppata da ATM grazie alla
collaborazione con Between, società di consulenza strategica e tecnologica nel
settore dell’Information & Communication Technology, e Modomodo, l’azienda
italiana più innovativa nelle Mobile Consumer Application. Scaricando ATM Mobile
è possibile calcolare su qualsiasi smartphone il percorso tramite geolocalizzazione
della propria posizione, visualizzare le fermate con indicazioni sulle linee presenti
nelle vicinanze e i tempi di attesa, salvare le fermate preferite per la
consultazione veloce e l’avvio del calcolo percorso, ricercare aree di sosta e
rivendite con informazioni come orari di chiusura, costi e titoli di viaggio in
vendita. ATM Mobile è stata pensata per fornire all’utente informazioni in tempo
reale in modo semplice e intuitivo. Inoltre l’App è in versione multilingua affinché
non solo i cittadini ma anche i turisti in visita a Milano possano muoversi
agevolmente. È prevista per questa applicazione un’area news con Info Traffico
per conoscere tutte le variazioni di percorso e le diverse attività.
Le applicazioni iATM e ATM Mobile sono scaricabili gratuitamente nei diversi
application store (AppStore, Android Market, App World, Ovi e Windows
Markeplace).
Da oggi è online anche un’altra novità: il GiroMilano mobile, versione del “calcolo
percorso” ottimizzata per la navigazione da qualsiasi cellulare collegato al web.
Non è necessario scaricare alcuna applicazione, basta collegarsi al sito ATM
Mobile e cliccare su GiroMilano per adoperare la funzionalità calcolo percorso in
grado di utilizzare il gps del cellulare; tempi di attesa in fermata e Info Traffico
per verificare la presenza di variazioni di percorso per ogni singola linea.
MUOVERSI NEL TRAFFICO
Google Maps Navigation
Google Maps Navigation, applicazione integrata fra
Google Maps e Google Street View, si sviluppa su due
livelli: da un lato rileva i dati storici del traffico nel
percorso scelto dall’utente, per verificare se si tratta di
una zona facilmente soggetta a intasamento
automobilistico; dall’altro monitora in tempo reale la
situazione sulle strade da percorrere prima che
l’utente le raggiunga, cambiando automaticamente
l’itinerario per risparmiare tempo e benzina.
Google Maps può localizzare la tua posizione sulla
mappa attraverso il GPS integrato nel tuo telefono.
Basta poi indicare la destinazione prescelta,
scrivendola nell'apposito campo o usando un comando
vocale, e il programma creerà sulla cartina di Google
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Maps il percorso pedonale o stradale da seguire.
Google Maps permette inoltre di salvare in cache le
mappe visualizzate per la loro consultazione offline.
Basta indicare un punto esatto e il programma
indicherà la mappa corrispondente per un raggio di
circa 16Km. Utile per memorizzare punti di interesse
per viaggi all'estero o per consultare le mappe
quando non si dispone di una connessione dati.
Google Maps Navigation consente di visualizzare le
mappe tradizionali o satellitari, include il pieno
supporto a Street View e supporta i comandi vocali. Il
software supporta anche la visione in 3D delle mappe
di oltre 100 città ed è possibile chiedere al
programma di mettere in risalto punti di ristoro,
stazioni di rifornimento, e ottenere informazioni sul
traffico che puoi incontrare lungo il percorso.
In più, dalla versione 6.0 è presente una nuova
funzionalità: le mappe indoor, pensate per orientarti all'interno di stazioni,
aeroporti, centri commerciali o altri ambienti chiusi. Per usare la funzione di
navigazione vocale (anche in italiano) è necessario disporre dell'applicazione Text
to Speech, che può essere già preinstallata su alcuni dispositivi.
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La nostra idea di app ricalca il modello di aggregatore di informazioni. Questo
Mash-Up è un'applicazione basata sul web, che raggruppa dati provenienti da
due o più sorgenti, in una soluzione singola integrata. Il modello più diffuso è
rappresentato dalla combinazione dei dati delle Google Maps, con informazioni
sulle attività commerciali del luogo riprese da un elenco online o da un'altra
sorgente di dati. Ne è un tipico esempio quello che permette agli utilizzatori di
cercare un ristorante a Venezia e ricevere una piantina della città con la
posizione dei ristoranti e con, in allegato, un sommario dei rispettivi menu.
Il progetto è partito quindi dall'analisi dei Mash-Up esistenti e di quelli in
evoluzione, e ha delineato una sorta di categorizzazione degli stessi. La maggior
parte ha come riferimento le Google Maps ma numerosi sono anche quelli basati
su maps fornite da altre società. Se ne incontrano poi alcuni che utilizzano come
base le notizie prodotte da agenzie di stampa e altri ancora in fase sperimentale
nell'ambito di notiziari televisivi.
CARATTERISTICHE
L’app Smart Move si basa sulla raccolta di dati provenienti da diverse fonti dei
più svariati servizi, presentandole in un modo user-friendly.
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La comodità di questa app risiede nel fatto che un utente in viaggio non
necessita di altre sorgenti per ottenere le informazioni che potrebbero migliorare
la qualità del suo viaggio. I dati che Smart Move ricava sono presentati con
un’interfaccia semplice e intuitiva in base alle necessità dell’utente.
Smart Move raccoglie un’incredibile mole di dati su cose ed attività, entrambe
accompagnate anche da una precisa localizzazione geografica. Tutti questi
insiemi di dati che contengono anche informazioni geografiche possono
finalmente essere rappresentati anche attraverso l’uso delle mappe. Uno degli
eventi che ha catalizzato l’avvento dei mash-up è stato l’introduzione da parte di
Google delle Google Maps API. In astratto, la nostra app include un minor carico
delle risorse del server e un’esperienza utente più fluida.
FUNZIONALITÀ
Lo schema seguente illustra le funzioni che Smart Move offre all’utente. Ha
funzioni di navigatore con, implementate al suo interno, informazioni di mobilità
(traffico, orari, ritardi, lavori in corso) presentate automaticamente all’utente e
considerate nel calcolo del percorso migliore.
15. 15
ANALISI COSTI
I costi per lo sviluppo di APP relativamente semplici partono da poche centinaia
di euro, comunicando a molti l'impressione che lo sviluppo di un’app sia
relativamente semplice e quindi non oneroso in termini economici. Il costo basso,
dettato forse anche dall’elevata competizione esistente e dalla crisi recessiva in
atto, è legato alla percezione che le app siano un prodotto software semplice da
realizzare, pubblicare e distribuire. Questa percezione non deve portare a
conclusioni errate e soprattutto non deve trarre in inganno chi alle app guarda
per risolvere problemi di business.
I costi sono spesso legati all'ambito applicativo in cui si vuole introdurre un’app
ma anche dalla necessità di seguire metodologie di sviluppo consolidate dalla
16. 16
pratica e dalle conoscenze aziendali. Metodologie che sembrano obsolete rispetto
alla rapidità con cui si muove il mondo mobile ma che sono spesso necessarie se
si vuole garantire l'integrazione del nuovo con il vecchio, la sicurezza e il delivery
su un numero elevato di utilizzatori.
Per quanto concerne l’app oggetto di questo progetto, abbiamo ipotizzato un
probabile costo di design e sviluppo, tenendo in considerazione i kit di sviluppo
necessari alla progettazione dell’app sui sistemi operativi mobile più conosciuti e
utilizzati. Nella tabella sottostante sono indicati anche altri fattori che dovrebbero
tenere conto della gestione dell’app e di possibili ritardi, ma per questi non è
stato indicato un costo, poiché troppo aleatorio.
Componente Costo
SDK Development Kit
Apple (iOS) €75/anno
Android €20/account
Blackberry OS ~ €30/anno
Windows Phone ~ €30/anno
Designer Variabile/ora
Project Management Variabile
hosting fees (web site, mail)
debugging
ritardi imprevisti
Totale ~ €155+
Analisi costi
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Le sorgenti da cui Smart Move riceve i dati che poi propone agli utenti hanno dei
limiti intrinseci dipendenti dal sistema con cui sono organizzate. Se si
presentassero dei ritardi di qualche tipo all’interno del sistema, Smart Move ne
rimarrebbe condizionata, portando con sé questo problema fino all’utente.
Questo problema potrebbe essere risolto se tutti i servizi cittadini fossero
integrati e correlati tra di loro, all’interno di un sistema più grande e intelligente.
In questo caso ci sarebbe uno scambio di informazioni in tempo reale tra i vari
servizi e le informazioni che Smart Move scaricherebbe sarebbero più immediate
e precise.
L’IDEA DI IBM
Si chiama The Issue e potrebbe rivoluzionare il mondo della viabilità. Questo
progetto europeo ha lo scopo di gestire in modo intelligente il traffico per ridurre
la congestione nelle strade e l’inquinamento dell’aria. Il nome è un acronimo che
sta per Traffic Health Environment Intelligent Solutions Sustaining Urban
Economies ed è frutto della collaborazione di diversi gruppi di ricerca europei, tra
cui spicca quello italiano (molisano per la precisione), che potranno utilizzare 2,7
milioni di euro di finanziamenti utili alla ricerca di un sistema per ridurre la
congestione del traffico nelle strade. IBM sta testando un sistema in grado di
fornire informazioni su ciò che succede sulle strade cittadine, in modo da far
conoscere a ogni automobilista in tempo reale le condizioni della viabilità e per
migliorare l’ambiente urbano.
Nonostante la crisi abbia colpito duramente il mercato dell’auto, ogni giorno
milioni di persone restano
puntualmente imbottigliate
nelle strade che percorrono
per andare e tornare dal
lavoro, portare i figli a scuola
e fare la spesa. Le condizioni
peggiori in assoluto le vivono i
pendolari, costretti a
trascorrere ore e ore in auto.
Certo, i GPS sono stati una
bella rivoluzione, specie per
chi non ha un grande senso dell’orientamento, ma la strada… verso la “strada
intelligente” è ancora lontana.
Il progetto, come detto ancora in fase di test, è frutto della collaborazione tra
IBM Research, il Dipartimento dei Trasporti della California e il California Center
18. 18
for Innovative Transportation (CCIT). L’attenzione, per una volta, non è posta
sulle auto ma sulle strade: queste ultime, infatti, sono disseminate di sensori che
elaborano dati che vengono sommati a quelli resi disponibili dai sistemi di
navigazione satellitare; in questo modo il guidatore può essere avvertito in
anticipo del congestionamento di una data via e può seguire un percorso
alternativo. Particolare enfasi è posta sulla pervasività del servizio che, a detta
dei tecnici che l’hanno elaborato, si attiverebbe solo in casi di vera urgenza,
senza seccare il guidatore con decine di avvisi inutili.
Ripensare il modo di spostarsi da un punto A ad un punto B comporta l’adozione
di nuove tecnologie e linee di condotta al posto di vecchie convinzioni e abitudini.
La congestione del traffico richiede nuovi approcci. In tutto il mondo, le città
devono affrontare un aumento della domanda e un’incapacità di realizzare
infrastrutture sufficienti a soddisfarla. Ad esempio, negli Stati Uniti, tra il 1982 e
il 2001 la popolazione è aumentata di circa il 20%, mentre il traffico ha subìto un
incremento pari al 236%.
Spesso non è possibile realizzare nuove strade e nuove corsie, ma è certamente
possibile rendere intelligenti strade e automobili, con l’utilizzo di sensori ubicati
lungo le carreggiate, tag a radio frequenza e sistemi di posizionamento globale. A
Stoccolma, un nuovo sistema di pedaggio intelligente ha consentito di ridurre il
traffico e le emissioni di anidride carbonica in misura notevole. A Londra, un
sistema tariffario legato alla congestione del traffico ne ha riportato il volume ai
livelli risalenti alla metà degli anni ’80. A Singapore, un sistema di previsione del
traffico sta contribuendo a controllarne e gestirne il flusso all’interno dell’intera
area urbana, evitando la formazione di code ed ingorghi.
I sistemi di gestione del traffico sono parte di un sistema più ampio.
L’adozione di nuove tecnologie e linee di condotta al posto di vecchie convinzioni
e abitudini significa offrire agli automobilisti un’esperienza migliore, non solo nei
luoghi e nei momenti in cui
utilizzano i propri autoveicoli. E
potrebbe determinare progressi
nelle automobili che guidiamo, nelle
strade che percorriamo e
nell’utilizzo del trasporto pubblico in
alternativa a quello privato.
Il traffico è stato uno dei temi
trattati nel corso della conferenza
Global Innovation Outlook
organizzata da IBM, durante la
quale ad alcuni tra gli esperti più
prestigiosi è stato chiesto come
rendere più efficienti le automobili,
le strade, il trasporto pubblico e
delle merci. Dalla città di Colonia,
in Germania, ha preso il via il progetto pilota IBM per il controllo digitale del
traffico. Si tratta di un software chiamato “Software Traffic Prediction Tool”, in
19. 19
grado di predire le aree di ingorgo almeno 30 minuti prima dell'evento,
sviluppato all'interno del programma “Intelligent trasportation”. Il Comune di
Colonia ha già implementato e adattato il software, scandagliando circa il 90%
del flusso dei veicoli. Gli esperti di trasporti e i ricercatori IBM hanno lavorato per
analizzare i dati provenienti dalle stazioni di monitoraggio del traffico di Colonia,
lungo la riva sinistra del Reno, per un periodo di sei settimane, con l’aiuto delle
soluzioni IBM Traffic Prediction Tool e IBM Intelligent Transportation. I risultati
dettagliati, che confrontano l’accuratezza del tool di predizione del traffico con i
dati in tempo reale, hanno rivelato un’accuratezza delle previsioni a breve
termine con un anticipo di 30 minuti pari al 94% per la velocità dei veicoli e
all’87% per il volume del traffico.
Il Traffic Prediction Tool, inventato da IBM Research, è una componente del
software Intelligent Operation Center di IBM, che attinge all’esperienza acquisita
dai progetti Smarter Cities realizzati con varie città del mondo.
Avere la possibilità di generare elementi di conoscenza immediatamente
utilizzabili dai dati di monitoraggio del traffico consente di gestire meglio gli
ingorghi e fornire ai cittadini informazioni più precise.
Le città potranno essere in grado in futuro di sviluppare un autocontrollo del
traffico e dei potenziali incidenti, e ridurre gli sprechi e le emissioni di NOX,
ovvero gli ossidi di azoto.
L’attuazione di un approccio concreto alla sostenibilità passa necessariamente
attraverso le nostre città. Le tecnologie dell’informazione possono fare molto per
renderle più “intelligenti” e più smart, ottimizzando le risorse già disponibili,
razionalizzando i flussi di merci e di persone che attraversano le nostre strade,
eliminando molti degli sprechi che ancor oggi si verificano.
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Oscar Bertone Giordano
Intraprende la strada di Informatica Magistrale per poi approdare a Teoria e
Tecnologia delle Comunicazione. Appassionato di app usability e di web usability,
ora guarda con curiosità al game design. Ha conseguito anche una laurea in
Biotecnologie.
Valentina Tosca
Laureata in Scienze della Comunicazione scritta e ipertestuale con una tesi sulla
Net Neutrality, ha lavorato come web designer alla SpazioTempo s.r.l. Orientata
verso le nuove tecnologie, si interessa alle nuove forme di comunicazione.
Riccardo Venturato
Dopo gli studi superiori, consegue la laurea in Informatica, sua grande passione,
con una tesi sul cloud computing. Si interessa alla fotografia e all’utilizzo di
programmi di grafica. Lavora come analista presso la Infront Business & IT.
Chiara Villa
Laureata in Psicologia e Comunicazione, ha lavorato presso l’ufficio
comunicazione del comune di Monza. Appassionata del mondo digitale e
dell’editoria multimediale nel campo della moda.
21. 21
Granelli Andrea, “Città Intelligenti? Per una via italiana alle Smart Cities”, Luca
Sossella Editore, Roma, 2012
Francesca Carraro, “Smart mobility: muoversi meglio per vivere meglio”, Pianeta
Green, 4 gen 2013
Giannattasio Paola, “Modello di trasformazione urbana”, Editore Gangemi, 2012
Annalisa Mantelli, “La scorciatoia delle Apps per muoversi in città”, Labsus, 25
giu 2012
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