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RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI DI ACQUISTO,
GESTIONE E VENDITA NELL’AMBITO DELLA
STRATEGIA PER LA CRESCITA DIGITALE
2014-2020
ROBERTO REALE
roberto.reale@agid.gov.it
1. EUROPA 2020 E AGENDA DIGITALE
2. LA STRATEGIA ITALIANA ALL’INNOVAZIONE DEL
PROCUREMENT PUBBLICO
3. MODELLI DI INNOVAZIONE PER LE IMPRESE E
IMPATTO ORGANIZZATIVO
1.
EUROPA 2020 E AGENDA DIGITALE
EUROPA 2020 E AGENDA DIGITALE
▪ La Strategia Europa 2020 punta a rilanciare l’economia europea e a
superare la crisi economica
▪ L’Unione Europea si prefigge in tal modo di creare un’economia
intelligente, sostenibile e solidale
▪ Gli obiettivi stabiliti in contesti chiave come occupazione, istruzione,
energia e innovazione andranno perseguiti entro il 2020
▪ L’Agenda Digitale Europea si propone come programma di
facilitazione all’utilizzo del digitale e di stimolo per investimenti e
innovazione
▪ Il digitale viene riconosciuto come precondizione e motore di crescita
prioritario per lo sviluppo dell’economia globale
▪ L’Agenda Digitale Italiana si focalizza sull’identificazione e l’avvio si
una serie di programmi e interventi per rilanciare la digitalizzazione del
Paese e superare i gap con i principali paesi europei
▪ L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha un ruolo di coordinamento e
indirizzo tecnologico per lo sviluppo della politica industriale del digitale
nel Paese
Modello strategico ICT della PA
Piano triennale
Strategia per la Crescita digitale
Rappresenta l’Agenda Digitale Italiana
approvata dal Governo e dalla Commissione Europea
Deliberato dal Comitato d’indirizzo di AgID, costituisce il
quadro di riferimento su cui innestare e rendere operativi i
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Strategia per la crescita digitale
Declina azioni e obiettivi da raggiungere per ogni elemento
del modello strategico
Programmazione nazionale Stabilisce le azioni da compiere per realizzare gli obiettivi
CRESCITA
DIGITALE
MODELLO
STRATEGICO
PIANO
TRIENNALE
ITALIA LOGIN
DALL’AGENDA DIGITALE AL PIANO TRIENNALE
2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 copertura
fabbisognoin milionidi euro già stanziate + FSC nuove risorse nazionali
e PON FESR - FEASR
nuove risorse regionali e
POR FESR, FEARS
TOTALE
SPC e WIFI 10 60 260 450 450 170 0 1200 150 50 1400
DIGITAL SECURITY PA 0 5 5 5 5 5 5 5 15 10 30
RAZIONALIZZA
ZIONE PATRIMONIO ICT 0 50 200 300 200 100 100 100 200 650 950
SPID 0 20 20 10 0 0 0 0 30 20 50
ANPR 1 19 10 5 0 0 0 20 10 5 35
PAGAMENTI ELETTRONICI 0.5 1 1 1 1 0.5 0 5 0 0 5
FATTURAZIONE ELETTRONICA 0.5 4 4 0.5 0.5 0 0 10 0 0 10
OPEN DATA 0 3 3 3 1 1 1 0 4 8 12
SANITA' DIGITALE 0 150 200 100 100 100 100 50 100 600 750
SCUOLA DIGITALE 0 10 10 10 0 0 0 0 20 10 30
TURISMO
DIGITALE 0 2 2 1 1 0 0 4 0 2 6
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DIGITALE 0 12 11 11 0 0 0 33 0 0 33
GIUSTIZIA DIGITALE 1 5 5 4 0 0 0 0 15 0 15
ITALIA LOGIN 0 100 150 150 150 100 100 50 600 100 755
COMPETENZE DIGITALI 0 20 20 20 20 20 20 0 50 70 120
SMART CITIES AND COMMUNITIES 0 25 100 100 100 50 25 0 50 350 400
TOTALE 33 468 993 1158 1026 546 351 1.477 1.244 1.875 4.686
STRATEGIA PER LA CRESCITA DIGITALE
Due programmi strategici per il Paese: il Piano nazionale Banda Ultra Larga e la Strategia per la
Crescita Digitale 2014-2020, approvati nel 2015 dal Consiglio dei Ministri
Tali piani, approvati nel 2016 dalla Commissione Europea, comportano una elevata fonte di
finanziamento che può determinare un reale cambiamento dell’ICT della PA in Italia
MODELLO STRATEGICO ICT PER LA PA
PIANO TRIENNALE: FUNZIONI E OBIETTIVI
Il Piano Triennale guida la trasformazione digitale della pubblica amministrazione
proponendo un modello diffuso e condiviso di gestione e utilizzo delle tecnologie digitali.
Documento di programmazione strategica ed economica che deve:
• Rifocalizzare la spesa delle amministrazioni in coerenza con gli obiettivi della Legge di
Stabilità 2016 (obiettivo di risparmio, per il triennio 2016-2018, fissato al 50% della
spesa annuale media, relativa al triennio 2013-2015, per la gestione corrente di tutto il
settore informatico)
• Definire le linee della strategia di sviluppo e realizzazione del sistema informativo della
pubblica amministrazione in un quadro organico rispetto a quanto previsto dagli
obiettivi dell’Agenda Digitale italiana
Costruzione Consolidamento Completamento
L’attuazione del Piano triennale prevede un percorso
graduale di coinvolgimento delle PA con affinamento
per il successivo triennio
2.
LA STRATEGIA ITALIANA PER
L’INNOVAZIONE DEL PROCUREMENT
PUBBLICO
LA VISIONE EUROPEA: IL SINGLE DIGITAL MARKET
• Mercato armonizzato e integrato, privo delle barriere che ostacolano l’uso
delle tecnologie e dei servizi digitali e online
• Garantisce parità di accesso a prodotti e servizi, crea un contesto favorevole a
sistemi innovativi, dinamici e sicuri in Europa, promuove l’innovazione digitale
• La libertà di muoversi in uno spazio senza demarcazioni potrebbe apportare
un contributo di circa 415 miliardi di euro l’anno all’economia europea e
creare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro
creazione delle condizioni affinché le PA possano
eseguire le proprie transazioni di acquisto digitalmente
a partire da ottobre 2018
100% di transazioni di
acquisto e negoziazione
in modalità digitale
digitalizzazione
dell’intero processo
“procure-to-pay”
digitalizzazione dell’intero ciclo degli acquisti della PA
mediante la realizzazione della necessaria
interoperabilità tra i diversi sistemi/attori che
intervengono nelle varie fasi delle procedure
1
2
OBIETTIVI DELL’E-PROCUREMENT
▪ I bandi e gli avvisi di gara sono trasmessi e pubblicati nella
Gazzetta Ufficiale europea in forma elettronica (art. 72).
Obbligatorio dal 18 aprile 2016
▪ Le amministrazioni aggiudicatrici offrono accesso gratuito,
illimitato e diretto, per via elettronica ai documenti di gara
a decorrere dalla data di pubblicazione di un avviso o di un
invito (art. 74). Obbligatorio dal 18 aprile 2016
▪ Il Documento di gara unico europeo (DGUE) è una
autodichiarazione utilizzata come prova preliminare in
sostituzione dei certificati rilasciati da autorità pubbliche o terzi
(art. 85). Obbligatorio dal 18 aprile 2018.
▪ e-Certis è un sistema elettronico, messo a disposizione e
gestito dalla Commissione europea, che effettua una
mappatura dei certificati equivalenti tra gli Stati membri. La
gestione dei requisiti italiani su e-Certis sarà a cura del MIT
(art. 88). Obbligatorio dal 18 aprile 2016
▪ Le comunicazioni e gli scambi di informazioni nell'ambito
delle procedure di acquisto e negoziazione delle pubbliche
amministrazioni dovranno essere eseguiti esclusivamente
utilizzando mezzi di comunicazione elettronici (art. 40).
Obbligatorio dal 18 ottobre 2018
Dlgs 50/2016
Pubblicazione
Procedure
telematiche
Accesso
DGUE
Certificati
IL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
MODELLO DI COOPERAZIONE DI RIFERIMENTO
• Interoperabilità tra i sistemi/dati coinvolti:
semplificare l’operatività degli utilizzatori
attraverso la capacità dei sistemi di
interoperare e scambiare informazioni
• La digitalizzazione delle procedure: si
utilizzano al meglio le tecnologie ICT
disponibili nel rispetto delle disposizioni
dettate dal Codice
3.
MODELLI DI INNOVAZIONE PER LE IMPRESE
COME I DATI CAMBIANO IL BUSINESS
Source: Forbes
AI: PREVISIONI DI IMPATTO
Source: McKinsey Global Institute (MGI)
DALL’INNOVAZIONE CHIUSA ALL’INNOVAZIONE APERTA
• Open Innovation (Chesborough, 2004)
• User innovation (von Hippel, 1978)
• Collective invention (Allen, 1983)
• Università
• Crowdsourcing
chi fa cosa?
attori
settori
uffici/unità funzionali
come si opera?
processi/fasi/attività
interazione
su quali dati?
dati esistenti
nell’organizzazione
interfacce
dati prodotti ed in uscita
modello organizzativo
modello processivo
modello informativo
PROCESSI DI ANALISI E CUSTOMIZZAZIONE
Dalla definizione dell'AS-IS, all'identificazione dei requisiti
applicativi, infrastrutturali e Gap Analysis, si passa alla
definizione del TO-BE e l'identificazione della soluzione target,
fino alla realizzazione della soluzione e alla gestione del post
implementation (manutenzione/aggiornamento).
Dipartimenti?
Direzioni?
Centri di costo?
Centri di profitto?
Uffici di back office?
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ANALISI DEL MODELLO ORGANIZZATIVO
Contabilità
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Gestione attività
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ANALISI DEI PROCESSI E WORKFLOW
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ANALISI DEL MODELLO INFORMATIVO E GESTIONE DEI FLUSSI
TECNOLOGIE, ORGANIZZAZIONE E LIVELLI DI SERVIZIO
Archivio fisico non ordinato non
informatizzato
Archivio fisico ordinato
informatizzato
Archivio totalmente informatizzato
1. Aumentare i livelli di servizio del “sistema archivio” comporta
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La Strategia per la Crescita Digitale 2014-2020

  • 1.
  • 2. RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI DI ACQUISTO, GESTIONE E VENDITA NELL’AMBITO DELLA STRATEGIA PER LA CRESCITA DIGITALE 2014-2020 ROBERTO REALE roberto.reale@agid.gov.it
  • 3. 1. EUROPA 2020 E AGENDA DIGITALE 2. LA STRATEGIA ITALIANA ALL’INNOVAZIONE DEL PROCUREMENT PUBBLICO 3. MODELLI DI INNOVAZIONE PER LE IMPRESE E IMPATTO ORGANIZZATIVO
  • 4. 1. EUROPA 2020 E AGENDA DIGITALE
  • 5. EUROPA 2020 E AGENDA DIGITALE ▪ La Strategia Europa 2020 punta a rilanciare l’economia europea e a superare la crisi economica ▪ L’Unione Europea si prefigge in tal modo di creare un’economia intelligente, sostenibile e solidale ▪ Gli obiettivi stabiliti in contesti chiave come occupazione, istruzione, energia e innovazione andranno perseguiti entro il 2020 ▪ L’Agenda Digitale Europea si propone come programma di facilitazione all’utilizzo del digitale e di stimolo per investimenti e innovazione ▪ Il digitale viene riconosciuto come precondizione e motore di crescita prioritario per lo sviluppo dell’economia globale ▪ L’Agenda Digitale Italiana si focalizza sull’identificazione e l’avvio si una serie di programmi e interventi per rilanciare la digitalizzazione del Paese e superare i gap con i principali paesi europei ▪ L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha un ruolo di coordinamento e indirizzo tecnologico per lo sviluppo della politica industriale del digitale nel Paese
  • 6. Modello strategico ICT della PA Piano triennale Strategia per la Crescita digitale Rappresenta l’Agenda Digitale Italiana approvata dal Governo e dalla Commissione Europea Deliberato dal Comitato d’indirizzo di AgID, costituisce il quadro di riferimento su cui innestare e rendere operativi i progetti, le piattaforme e i programmi descritti nella Strategia per la crescita digitale Declina azioni e obiettivi da raggiungere per ogni elemento del modello strategico Programmazione nazionale Stabilisce le azioni da compiere per realizzare gli obiettivi CRESCITA DIGITALE MODELLO STRATEGICO PIANO TRIENNALE ITALIA LOGIN DALL’AGENDA DIGITALE AL PIANO TRIENNALE
  • 7. 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 copertura fabbisognoin milionidi euro già stanziate + FSC nuove risorse nazionali e PON FESR - FEASR nuove risorse regionali e POR FESR, FEARS TOTALE SPC e WIFI 10 60 260 450 450 170 0 1200 150 50 1400 DIGITAL SECURITY PA 0 5 5 5 5 5 5 5 15 10 30 RAZIONALIZZA ZIONE PATRIMONIO ICT 0 50 200 300 200 100 100 100 200 650 950 SPID 0 20 20 10 0 0 0 0 30 20 50 ANPR 1 19 10 5 0 0 0 20 10 5 35 PAGAMENTI ELETTRONICI 0.5 1 1 1 1 0.5 0 5 0 0 5 FATTURAZIONE ELETTRONICA 0.5 4 4 0.5 0.5 0 0 10 0 0 10 OPEN DATA 0 3 3 3 1 1 1 0 4 8 12 SANITA' DIGITALE 0 150 200 100 100 100 100 50 100 600 750 SCUOLA DIGITALE 0 10 10 10 0 0 0 0 20 10 30 TURISMO DIGITALE 0 2 2 1 1 0 0 4 0 2 6 AGRICOLTURA DIGITALE 0 12 11 11 0 0 0 33 0 0 33 GIUSTIZIA DIGITALE 1 5 5 4 0 0 0 0 15 0 15 ITALIA LOGIN 0 100 150 150 150 100 100 50 600 100 755 COMPETENZE DIGITALI 0 20 20 20 20 20 20 0 50 70 120 SMART CITIES AND COMMUNITIES 0 25 100 100 100 50 25 0 50 350 400 TOTALE 33 468 993 1158 1026 546 351 1.477 1.244 1.875 4.686 STRATEGIA PER LA CRESCITA DIGITALE Due programmi strategici per il Paese: il Piano nazionale Banda Ultra Larga e la Strategia per la Crescita Digitale 2014-2020, approvati nel 2015 dal Consiglio dei Ministri Tali piani, approvati nel 2016 dalla Commissione Europea, comportano una elevata fonte di finanziamento che può determinare un reale cambiamento dell’ICT della PA in Italia
  • 9. PIANO TRIENNALE: FUNZIONI E OBIETTIVI Il Piano Triennale guida la trasformazione digitale della pubblica amministrazione proponendo un modello diffuso e condiviso di gestione e utilizzo delle tecnologie digitali. Documento di programmazione strategica ed economica che deve: • Rifocalizzare la spesa delle amministrazioni in coerenza con gli obiettivi della Legge di Stabilità 2016 (obiettivo di risparmio, per il triennio 2016-2018, fissato al 50% della spesa annuale media, relativa al triennio 2013-2015, per la gestione corrente di tutto il settore informatico) • Definire le linee della strategia di sviluppo e realizzazione del sistema informativo della pubblica amministrazione in un quadro organico rispetto a quanto previsto dagli obiettivi dell’Agenda Digitale italiana
  • 10. Costruzione Consolidamento Completamento L’attuazione del Piano triennale prevede un percorso graduale di coinvolgimento delle PA con affinamento per il successivo triennio
  • 11. 2. LA STRATEGIA ITALIANA PER L’INNOVAZIONE DEL PROCUREMENT PUBBLICO
  • 12. LA VISIONE EUROPEA: IL SINGLE DIGITAL MARKET • Mercato armonizzato e integrato, privo delle barriere che ostacolano l’uso delle tecnologie e dei servizi digitali e online • Garantisce parità di accesso a prodotti e servizi, crea un contesto favorevole a sistemi innovativi, dinamici e sicuri in Europa, promuove l’innovazione digitale • La libertà di muoversi in uno spazio senza demarcazioni potrebbe apportare un contributo di circa 415 miliardi di euro l’anno all’economia europea e creare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro
  • 13. creazione delle condizioni affinché le PA possano eseguire le proprie transazioni di acquisto digitalmente a partire da ottobre 2018 100% di transazioni di acquisto e negoziazione in modalità digitale digitalizzazione dell’intero processo “procure-to-pay” digitalizzazione dell’intero ciclo degli acquisti della PA mediante la realizzazione della necessaria interoperabilità tra i diversi sistemi/attori che intervengono nelle varie fasi delle procedure 1 2 OBIETTIVI DELL’E-PROCUREMENT
  • 14. ▪ I bandi e gli avvisi di gara sono trasmessi e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale europea in forma elettronica (art. 72). Obbligatorio dal 18 aprile 2016 ▪ Le amministrazioni aggiudicatrici offrono accesso gratuito, illimitato e diretto, per via elettronica ai documenti di gara a decorrere dalla data di pubblicazione di un avviso o di un invito (art. 74). Obbligatorio dal 18 aprile 2016 ▪ Il Documento di gara unico europeo (DGUE) è una autodichiarazione utilizzata come prova preliminare in sostituzione dei certificati rilasciati da autorità pubbliche o terzi (art. 85). Obbligatorio dal 18 aprile 2018. ▪ e-Certis è un sistema elettronico, messo a disposizione e gestito dalla Commissione europea, che effettua una mappatura dei certificati equivalenti tra gli Stati membri. La gestione dei requisiti italiani su e-Certis sarà a cura del MIT (art. 88). Obbligatorio dal 18 aprile 2016 ▪ Le comunicazioni e gli scambi di informazioni nell'ambito delle procedure di acquisto e negoziazione delle pubbliche amministrazioni dovranno essere eseguiti esclusivamente utilizzando mezzi di comunicazione elettronici (art. 40). Obbligatorio dal 18 ottobre 2018 Dlgs 50/2016 Pubblicazione Procedure telematiche Accesso DGUE Certificati IL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
  • 15. MODELLO DI COOPERAZIONE DI RIFERIMENTO • Interoperabilità tra i sistemi/dati coinvolti: semplificare l’operatività degli utilizzatori attraverso la capacità dei sistemi di interoperare e scambiare informazioni • La digitalizzazione delle procedure: si utilizzano al meglio le tecnologie ICT disponibili nel rispetto delle disposizioni dettate dal Codice
  • 16. 3. MODELLI DI INNOVAZIONE PER LE IMPRESE
  • 17.
  • 18. COME I DATI CAMBIANO IL BUSINESS Source: Forbes
  • 19. AI: PREVISIONI DI IMPATTO Source: McKinsey Global Institute (MGI)
  • 20. DALL’INNOVAZIONE CHIUSA ALL’INNOVAZIONE APERTA • Open Innovation (Chesborough, 2004) • User innovation (von Hippel, 1978) • Collective invention (Allen, 1983) • Università • Crowdsourcing
  • 21. chi fa cosa? attori settori uffici/unità funzionali come si opera? processi/fasi/attività interazione su quali dati? dati esistenti nell’organizzazione interfacce dati prodotti ed in uscita modello organizzativo modello processivo modello informativo PROCESSI DI ANALISI E CUSTOMIZZAZIONE Dalla definizione dell'AS-IS, all'identificazione dei requisiti applicativi, infrastrutturali e Gap Analysis, si passa alla definizione del TO-BE e l'identificazione della soluzione target, fino alla realizzazione della soluzione e alla gestione del post implementation (manutenzione/aggiornamento).
  • 22. Dipartimenti? Direzioni? Centri di costo? Centri di profitto? Uffici di back office? Archivi? Rete di sportelli/front office? Comunicazione? ANALISI DEL MODELLO ORGANIZZATIVO
  • 23. Contabilità Controllo di gestione Tesoreria Gestione attività peculiari Acquisti Risorse Umane Protocollo ANALISI DEI PROCESSI E WORKFLOW
  • 24. Master record: Personale Fornitori Documenti back-office Fatture Istanze Email Viste applicative utenti/uffici: Personale Contabilità e Bilancio URP Sportelli ANALISI DEL MODELLO INFORMATIVO E GESTIONE DEI FLUSSI
  • 25. TECNOLOGIE, ORGANIZZAZIONE E LIVELLI DI SERVIZIO Archivio fisico non ordinato non informatizzato Archivio fisico ordinato informatizzato Archivio totalmente informatizzato 1. Aumentare i livelli di servizio del “sistema archivio” comporta un investimento ingente 2. Predisporre un sistema che eroghi livelli di servizio in “tempo reale” anche quando non necessario è un inutile spreco di risorse Archivio su Cloud