1. Arte all' aperto Tra i monti e sui laghi la
bellezza en plein air
IL RICHIAMO della foresta ha colpito gli artisti. Che in questi giorni di caldo africano sgusciano
da musei e gallerie per offrire al pubblico interventi a cielo aperto e rifuggono la città per cercare
ispirazione fra boschi e montagne. Per vederli e, magari, coglierli al lavoro, si può seguire una
mappa di iniziative che offrono un posto al sole per opere pensate in armonia con la natura. A
caccia di questi sentieri dell' arte, è d' obbligo un giro dei laghi, da quello di Como, al Maggiore al
Lago d' Orta, teatro di rassegne periodiche dedicate al contemporaneo. A guidare la cordata c' è
"Arte Natura Poesia. Interventi a Morterone" che, a partire dagli anni Ottanta, su iniziativa dell'
Associazione Amici di Morterone, ospita opere disseminate in angoli incontaminati. Qui, nel
comune più piccolo d' Italia, incastonato fra i piedi del manzoniano monte Resegone e la Valle
Remota, i lavori lasciati in passato dall' artista cinetico Gianni Colombo o da David Tremlett, che
dipinse le sue geometrie liriche sotto un capitello della chiesa, da Grazia Varisco o Mauro Staccioli,
con 27 metri di scultura stesa all' aria fresca, hanno creato uno straordinario museo en plein air.
Oggi, per la nuova edizione del ciclo, inaugurato sabato scorso, si sono illuminati invece quattro
grandi spicchi di luna proiettati dal francese Michel Verjux su alberi e facciate di antiche dimore.
Una notte magica lunga tutta un' estate animata anche dall' opera di François Morellet, una porta
visionaria di neon blu che s' invola dalla parete di una casa; o dal domino in acciaio di Nicola
Carrino, 11 metri di radici astratte dipanate sul limitare di un bosco; o, ancora, dalle impronte sui
muri dallo svizzero Niele Toroni, simbolo di una pittura che contagia lo spazio. Cambiando
panorama, scendendo dalla montagna al lago Maggiore, fra Stresae l' Isola Bella s' è aperta in questi
giorni la nuova edizione dello "Spirito del Lago", manifestazione ideata nel 1996 da Gian Piero
Zanzi, ex albergatore con la passione per il contemporaneo, che ha trasformato lo storico albergo
Helvetia in un cenacolo d' artisti italiani e tedeschi. Una trentina di loro ancora oggi sono chiamati
ad abitare stanze e cortili della più sfarzosa fra le Isole Borromeo, accolti pure dal principe che ha
concesso le antiche case dei pescatori come spazi espositivi. Proprio qui Daniel Spoerri ha issato i
suoi assemblaggi surreali, mentre Garbelli ha posto una coppia di guerrieri a guardia dello Spazio
Luparia di Stresa. Duro e puro della performance, Peter Gilles è sbarcato sull' isola con i suoi dipinti
di carne e sangue. Accanto a lui Ferdinando Greco ha srotolato un trittico di 4 metri con una danza
della vita, citando il tema Lust for life che, in inglese e in tedesco, significa "gioia", ma anche
"voglia", dal retrogusto erotico. Non a caso, sul limite del pontile, una plastica monumentale di
Svenja Ritter evoca altre danze di gesti, mentre il più giovane Di Giovanni fa sognare il cielo con
un telescopio che ruba le stelle al cosmo. Dopo una sosta all' Isola Madre, conquistata già da un
mese dalle sculture di Velasco, il papà dei cani randagi e degli esuli forgiati nel bronzo, si riparte
alla volta del terzo lago. Sulle sponde del Lago d' Orta, nell' ambito dell' ottava edizione di "Studi
Aperti", lanciata ad Ameno dall' Associazione Asilobianco per creare un museo diffuso nello spazio
aperto, si è inaugurato un itinerario fra colline e risaie novaresi sulle orme delle sculture di Angelo
Bozzola. Da vedere, invece, nel cuore verde di Ameno, la mostra dei bozzetti per il percorso
outdoor di 13 opere che punteggeranno da settembre la via del Sempione, la strada "romantica" da
Domodossola a Briga, presto tempestata di sculture, di Pistoletto, Gilardi, Enrica Borghi e Kaarina
Kaikkonen. Contemporaneo e selvatico.