"Growth" significa crescita. "Hacking" significa "risolvere problemi grazie a soluzioni non convenzionali".
IL GROWTH HACKING È INFATTI UN NUOVO MODO DI FARE MARKETING: UN METODO SCIENTIFICO CHE SI BASA INTERAMENTE SUI DATI E ABBATTE LE PARETI TRA IL DESIGN, LA PROGRAMMAZIONE E LA COMUNICAZIONE.
Nata nel 2010, al giorno d’oggi, il growth hacker è una figura chiave nell’ecosistema delle startup e delle grandi aziende. Il suo compito consiste nell’ottimizzare le risorse a disposizione di un'impresa in modo da garantire ritorni e risultati nel minor tempo possibile.
Durante la Growth Hacking Masterclass Luca Barboni e Federico Simonetti (autori del 1° libro italiano sul tema del Growth Hacking) introdurranno il tema presentando casi studio, strumenti pratici e modalità di gestione del team. Seguirà una sessione di Q&A con l'audience.
Luca Barboni Growth Hacker, imprenditore e public speaker.
Tra i primi ad occuparsi di Growth Hacking in Italia. Nel 2016 organizza il primo evento europeo sul tema e il primo corso intensivo italiano. Nel 2017 pubblica il primo libro sul tema dedicato ad un pubblico italiano. Lavora con startup e grandi aziende implementando sistemi di marketing scientifico. Appassionato di grafici che puntano in alto a destra.
Federico Simonetti Growth Hacker, esperto di SEO e Web Analytics.
Si occupa di marketing e comunicazione sui motori di ricerca, di social network, dell'impatto che i media hanno sulle capacità di organizzazione umana. Vive a Roma, lavora in tutta Europa, partecipa ad eventi di web marketing in giro per l'Italia.
23. Growth = crescita
Il growth hacker deve individuare la
metrica più significativa per il business
e accrescerla.
24.
25. Il concetto di crescita implica la
misurazione di una tendenza.
L’attenzione ai dati, quindi, è
fondamentale per il growth hacking.
26.
27. Hacking =
In un primo senso “to hack” significa “tagliare
con l’accetta”, arrivare dritti al punto, senza
fronzoli.
28. Hacking =
In un secondo senso fa riferimento agli hacker,
informatici che, grazie a un pensiero diagonale,
riescono ad applicare problem solving non
convenzionale.
29. Growth Hacking
Quindi Growth Hacking significa trovare nuovi
approcci, rapidi e non convenzionali alla
crescita, in un ambiente aziendale dove la
crescita è tutto.
32. 98%
È la percentuale delle startup che falliscono.
Nel 2011 Eric Ries è partito da una semplice
domanda: “perché falliscono”?
33. Molto spesso chi fa startup investe tempo e
risorse e solo dopo si rende conto di aver creato
un prodotto che non interessa realmente a
nessuno
SOCIAL MEDIA DEFINE & PLAN BUILD ITERATE
34.
35.
36. Il growth hacking applica i principi
di lean startup al marketing.
In entrambi i casi c’è un fortissimo
focus sull’apprendimento validato
dai dati.
37. Sean Ellis, 2010
“You've overcome the biggest
challenge in any startup – creating
a “must have” product”
41. Il Product Market Fit indica il
momento in cui lo sviluppo del
prodotto sta riuscendo a rispondere
in maniera significativa ad
un’esigenza del mercato.
43. Raggiungere il Product Market Fit
significa essere arrivati a un punto
in cui la soluzione che proponiamo
si allinea pienamente con il
problema di cui soffre il nostro
target.
44.
45. Se hai già gestito un sito o un blog
avrai sicuramente sentito parlare di
visualizzazioni, tempo medio di una
visita, percentuale di rimbalzo,
conversioni...
49. Nel marketing tradizionale ci sono
molti framework che ci vengono in
aiuto per schematizzare il contesto,
individuare dei dati e prendere
decisioni strategiche.
53. Tutti questi framework sono
integrabili in modi e in fasi diverse
della vita di una startup.
Ma c’è un solo framework che
funziona come un faro nella rotta di
un growth hacker: le Pirate Metrics
59. Come fanno gli utenti a raggiungerti?
Gli utenti cominciano subito a usare il tuo servizio?
Dopo il primo utilizzo, gli utenti tornano?
Come fai a fare i soldi?
I tuoi utenti parlano di te ad altri?
60.
61. Le Pirate Metrics riassumono passo
dopo passo il percorso che affronta
un nostro visitatore prima di
diventare un cliente.
62.
63. ● ha offerto una nuova soluzione a un problema
● ha creato un prodotto affidabile e indispensabile
● ha offerto gratuitamente un servizio a pagamento
● ha sfruttato un passaparola positivo tra utenti
66. ● ha offerto una soluzione migliore a un problema
● ha creato un prodotto affidabile e indispensabile
● ha generato aspettativa sfruttando la scarsità
● ha reso desiderabile e virale il suo prodotto
67.
68.
69. ● ha offerto una soluzione nuova a un problema
● ha identificato una nicchia di mercato decisiva
● ha capito qual’era la sua metrica chiave (il CAC)
● ha regalato soldi anziché spenderli in marketing
70.
71. Anche i prodotti migliori hanno problemi ad avere
successo in canali sovraffollati e popolati da brand
con budget infinitamente più grandi del tuo.
Non basta avere un ottimo prodotto: se non riesci a
risolvere (o “hackerare”) il problema di avere una
buona strategia di distribuzione… beh, hai un fottuto
problema.
72. Molte aziende vedono le risorse umane come
un centro di costo.
Così come tante aziende percepiscono i dipendenti come
dei tacchini da imbottire di lavoro, nell’ottica del “ti pago,
quindi più lavoro entra nella tua giornata, più ci guadagno”.