La rete di trasmissione nazionale è sottoposta ad un costante processo di sviluppo ed aggiornamento, in relazione ai cambiamenti in corso nel settore energetico e segnatamente elettrico.
Il soggetto concessionario Terna SpA, guidata da Flavio Cattaneo, è in condizioni di assicurare un flusso costante di investimenti infrastrutturali, finanziati direttamente da una componente delle tariffe elettriche senza contributi diretti a carico dell’erario.
1. Terna SpA, guidata da Flavio Cattaneo, è in condizioni di assicurare
un flusso costante di investimenti infrastrutturali
La rete di trasmissione nazionale è sottoposta ad un costante processo di sviluppo
ed aggiornamento, in relazione ai cambiamenti in corso nel settore energetico e
segnatamente elettrico.
Il soggetto concessionario Terna SpA, guidata da Flavio Cattaneo, è in condizioni di
assicurare un flusso costante di investimenti infrastrutturali, finanziati direttamente da una
componente delle tariffe elettriche senza contributi diretti a carico dell'erario.
1. Fermi restando l'obbligo di predisposizione annuale di un Piano di sviluppo della
rete di trasmissione nazionale e le procedure di valutazione, consultazione pubblica
ed approvazione previste dall'articolo 36, comma 12, del decreto legislativo 1° giugno
2011, n. 93, il medesimo Piano è sottoposto annualmente alla verifica di assoggettabilità
a procedura VAS di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ed è
comunque sottoposto a procedura VAS ogni tre anni.
RELAZIONE
La rete di trasmissione nazionale è sottoposta ad un costante processo di sviluppo ed
2. aggiornamento, in relazione ai cambiamenti in corso nel settore energetico e
segnatamente elettrico.
Il soggetto concessionario (Terna SpA) è in condizioni di assicurare un flusso costante di
investimenti infrastrutturali, finanziati direttamente da una componente delle tariffe
elettriche senza contributi diretti a carico dell'erario.
Una migliore infrastrutturazione di rete, inoltre, garantisce efficienze di funzionamento del
settore elettrico, riduzione dei costi, allineamento dei prezzi registrati nelle diverse zone di
mercato (come dimostra il caso della Sardegna), miglioramento dell'interscambio con
l'estero.
Si può accelerare la procedura di approvazione del Piano agendo sulla procedura di
Valutazione Ambientale Strategica (VAS), in modo peraltro conforme a quanto previsto dal
Codice dell'ambiente.
Oggi la procedura VAS è svolta dal Ministero dell'Ambiente ogni anno: il Piano di Terna è
deliberato e trasmesso al Mise a gennaio, lo svolgimento della VAS impiega un tempo
variabile da 6 a 8 mesi e si arriva a conclusione più o meno alla fine dell'anno.
Ad esempio, il parere VAS sul piano 2011 è stato prodotto a fine dicembre 2011; con i vari
passaggi mancanti, si arriverà ad approvazione a primavera 2012.
Il meccanismo si reitera già a partire dal mese di gennaio dell'anno successivo, su un
Piano sostanzialmente molto simile a quello dell'anno precedente.
La continua reiterazione della procedura VAS rallenta la realizzazione del Piano, senza che
ci siano seri motivi di carattere ambientale, tenuto anche conto che ciascuna opera
rilevante prevista dal Piano deve poi essere sottoposta a VIA.
La proposta è di:
- conservare la previsione di realizzazione da parte di Terna di un Piano annuale di
sviluppo, come previsto anche dalle direttive UE e dal decreto legislativo 93/2011, che
individui gli investimenti programmati e da realizzare nel triennio successivo
- prevedere la realizzazione della VAS sul Piano nel primo anno di ciascun triennio, in
modo da valutare l'effetto ambientale cumulato e dare le prescrizioni necessarie
- nei due anni successivi - in cui il Piano dovrebbe rappresentare più che altro uno stato di
avanzamento di quanto programmato e già approvato l'anno precedente - prevedere
l'applicazione della procedura di "verifica di assoggettabilità" di cui all'articolo 12 del
Codice dell'ambiente, da concludersi entro 90 giorni (termine, se possibile, perentorio). In
tal modo, il MATTM potrebbe verificare solo eventuali effetti significativi sull'ambiente
eventualmente non considerati nell'esame dell'anno precedente.
La semplificazione, da applicare a partire dal Piano 2012, farebbe guadagnare circa sei
mesi all'anno sui tempi di avvio delle attività e delle specifiche procedure autorizzative
relative ai singoli progetti.
FONTE: Sole24Ore