Terapia Metacognitiva per il Disturbo da Uso di Alcool - SITCC 2018
1. Terapia Metacognitiva per il Disturbo da Uso di
Alcool: una serie di casi
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Gabriele Caselli, Francesca Martino, Marcantonio M.
Spada, Adrian Wells
2. • Paradigma CBT
• Elementi comportamentali: schedule di rinforzo
• Elementi cognitivi: distorsioni, aspettative, credenze
• Limiti
• Teorici: perché solo una parte di coloro che usa alcolici sviluppa un problema? Le convinzioni
disfunzionali sono un elemento causale o un epifenomeno della dipendenza? Certe aspettative
positive sull’uso di alcool sono comuni anche alla popolazione non clinica (Caselli et al., 2008)
• Clinici: efficacia da bassa a moderata e poco stabile nel tempo (e.g. Project MATCH Research
Group, 1997; Anton et al., 2005; Balldin et al., 2003; Burtscheidt et al., 2002; Farren et al., 2014;
Litt et al., 2003; Wetzel et al., 2004; Wolwer et al., 2011)
• Studio di processi psicopatologici residuali (Caselli et al., 2010; Caselli & Spada, 2011;
Spada & Wells, 2008; Spada, Caselli & Wells, 2009; Spada, Caselli, Nikcevic & Wells, 2015)
Introduzione
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3. • La psicopatologia è retta da strategie volte alla regolazione degli stati
interni inefficaci e controproducenti (es. rimuginio) Sindrome Cognitivo
Attentiva
• Queste strategie sono sostenute da credenze metacognitive positive e
negative circa utilità, pericolosità o incontrollabilità dei pensieri e del
pensare
• L’interazione tra processi cognitivo-comportamentali e credenze
metacognitive può fornire una valida concettualizzazione del Disturbo da
Uso di Alcool (Spada & Wells, 2005; 2006; Spada et al., 2013, 2015; Caselli,
Gemelli, Spada & Wells, 2016)
Modello Metacognitivo (Wells, 2009)
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4. • Abbandono del monitoraggio metacognitivo durante il consumo
(Spada & Wells, 2005; 2008)
• Riduzione dell’attenzione a informazioni rilevanti per i propri scopi. Individui non
prestano attenzione a segnali di obiettivo raggiunto durante il consumo di alcool. Le
informazioni su cambiamento cognitivo-affettivo e su raggiungimento degli obiettivi
non sono elaborate. Il risultato è che il consumo procede disregolato e automatizzato
• Ruminazione e Rimuginio Desiderante (Caselli et al., 2010; Caselli & Spada,
2011, 2015, 2017)
• Processo volontario di elaborazione di informazioni e ricordi relativi all’esperienza di
assunzione di una sostanza o ingaggio in un’attività e ai suoi effetti positivi. Quando il
desiderio viene avvertito sotto forma di impulsi, sensazioni corporee, ricordi o
immagini mentali gli individui con disturbo da dipendenza psicologica si ingaggiano in
una attività mentale volontaria focalizzata sul desiderio il ché alimenta stress e
craving
Sindrome Cognitivo-Attentiva
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5. • Credenze Metacognitive
1. Quando inizio non riesco più a smettere
2. Quando ne ho voglia non riesco a smettere di pensarci
3. I pensieri mi portano a bere
4. Il mio cervello è danneggiato
5. L’alcool è necessario per controllare la mente
• Segnali di stop (quando smettere di bere?)
• Non lo so
• Estremi (fino a quando non riesco ad andare avanti)
• Controproducenti (fino a quando sto male)
Credenze Metacognitive
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6. • Rimuginio e uso di alcool: Caselli, Bortolai, Leoni, Rovetto & Spada, 2008; Caselli &
Spada, 2011; Caselli, Ferla, Mezzaluna, Rovetto & Spada, 2012; Caselli & Spada,
2015; Chakroun-Baggioni et al., 2017; Goldsmith, Tran, Smith & Howe, 2009; Smith
& Book, 2010, Caselli, Soliani & Spada, 2013; Caselli et al., 2013a, 2013b; Caselli,
Gemelli & Spada, 2017; Caselli & Spada, 2011, 2015, 2016; Caselli, Ferretti, Leoni,
Rebecchi, Rovetto & Spada, 2010; Martino et al., 2017).
• Ridotto monitoraggio metacognitivo e uso di alcool: Nelson, Graf, Dunlosky,
Marlatt, Walker & Luce, 1998, Spada & Wells, 2006; Spada, Zandvoort & Wells,
2007; Spada & Wells 2006
• Collegamento tra processi cognitivi e credenze metacognitive: Cartwright-Hatton
& Wells, 1997; Wells & Cartwright-Hatton, 2004; Papageorgiou & Wells, 2003;
Wells & Papageorgiou, 1998, Spada & Wells, 2005; Spada, Zandvoort & Wells, 2007;
Caselli & Spada, 2010; 2011, Spada & Wells, 2009, Spada, Caselli & Wells, 2009,
Spada, Moneta & Wells, 2007; Spada & Wells, 2008, 2009.
• Efficacia di singole tecniche: Caselli, Gemelli, Spada & Wells, 2016
Oltre 80 studi di validazione del modello
teorico, qualitativi, correlazionali, longitudinali,
sperimentali, campioni clinici e non clinici
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7. • Ridurre l’attivazione di strategie disfunzionali (CAS)
• Cambiare la relazione con i pensieri associati al bere
• Aumento Monitoraggio Metacognitivo Funzionale durante il consumo
• Riduzione di Rimuginio e Soppressione dei pensieri durante il desiderio o
dopo il consumo
• Modifica delle Credenze Metacognitive
• Sviluppare nuove modalità di elaborazione
MCT per DUA
Obiettivi
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9. • Esaminare effetti del protocollo preliminare MCT per DUA in una serie
di pazienti
• Scopo del trattamento: controllo del consumo e riduzione episodi di
binge drinking
• Astinenza non incentivata a inizio terapia
Scopi dello Studio
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10. • Linee di base multiple non-concorrenti tra soggetti
• Verificare efficacia, adattabilità, verificare che il cambiamento fosse
strettamente dipendente dall’inizio del trattamento, controllare per effetti di
maturazione, esposizione al setting clinico, misure ripetute, regressione verso
la media.
• Valutatore esterno (assessment diagnostico, valutazione pre / post /
follow-up a 3 e 6 mesi)
• Baseline randomizzate
• MCT per Disturbi da Uso di Alcool (DUA): 12 sessioni di 1h.
Disegno sperimentale
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11. • Diagnosi primaria di DUA (SCID-5)
• Età tra 18 e 65 anni
• Assenza di BPD
• Assenza di altri interventi psicoterapeutici in concomitanza
• NO evidenze di sindrome astinenziale
• NO evidenze di traumi celebrali o deficit cognitivi
• NO elevato rischio suicidario
• NO terapia farmacologica
• NO attuale comorbilità con altre diagnosi di dipendenza patologica (a parte
nicotina)
• Comprensione lingua italiana parlate e scritta
Criteri di inclusione
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12. • Paziente 1: 25-30aa, in passato abuso di alcool, cannabis e cocaina; numerosi problemi legali,
professionali e relazionali a causa dell’alcool; tentativi inefficaci di interruzione, diverse terapie
precedenti sia pubbliche che private, rifiuto di farmaci, fuga da AA, comorbilità con DDM.
• Paziente 2: 25-30aa, uso di alcool fino allo stordimento in contesti sociali, sensazione di aver
perso il controllo, primo contatto con i servizi, comorbilità con Disturbo d’Ansia Sociale e tratti
evitanti
• Paziente 3: 35-40aa, disoccupato, 12 anni di consumo di alcool anche da solo, attuale ritiro
significativo dalle attività, comorbilità con DDM
• Paziente 4: 60-65aa, consumo di alcool quotidiano e continuativo nel corso della giornata anche
durante il lavoro, specie in condizione di stress, severi problemi familiari, approccio a servizi
pubblici ma rifiuta terapia con Disulfiram
• Paziente 5: 35-40aa, casalinga, consumo di alcool dall’adolescenza cresciuto sensibilmente negli
ultimi cinque anni, psicoterapia privata precedente che non ha sortito effetto sul sintomo, altre
sostanze in passato, problemi familiari, comorbilità con DDM.
• Candidati esclusi dallo studio:
• 2 candidati (no soddisfacevano i criteri per il DUA) e 2 candidati (disturbo borderline di personalità)
Pazienti Inclusi
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13. • Alcohol Use Disorders Identification Test Consumption (AUDIT-C; Bush et al.,
1998)
• Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS; Zigmond & Snaith, 1983)
• Positive Alcohol Metacognitions Scale (PAMS; Spada & Wells, 2008).
• Negative Alcohol Metacognitions Scale (NAMS; Spada & Wells, 2008)
• The Penn Alcohol Craving Scale (PACS; Flannery, Volpicelli & Pettinati, 1999)
• Quantity Frequency Scale (QFS; Cahalan, Cisin & Crossley 1969)
• Cognitive-Attentional Scale Alcohol (CAS-A; Caselli & Spada, 2016)
Misure
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14. • Concettualizzazione e Familiarizzazione (S1)
• Modifica Credenze Metacognitive Negative (S2-S8)
• Incontrollabilità dell’uso di alcool (Se comincio a bere non riesco a fermarmi)
• Incontrollabilità del rimuginio (non riesco a smettere di rimuginare)
• Fusione Pensiero-Azione (i pensieri sul bere mi portano a bere)
• Convinzioni sul cervello ‘danneggiato’ (non ho controllo sul bere perchè il mio cervello è
danneggiato in qualche modo)
• Modifica Credenze Metacognitive Positive (S9-S10)
• Bere alcool è necessario per controllare la mia mente
• Prevenzione delle Ricadute (S11-S12)
Piano di Trattamento
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16. • Indice di esito primario: numero di unità alcoliche
settimanali
• Livello di consumo di alcool entro 1DS rispetto la
popolazione italiana, stabile al follow-up
• nessun BDE da metà trattamento e ai follow-up
• AUDIT-C sotto la soglia di identificazione consumo
problematico post terapia e ai follow-up
• Indice di esito secondario: grado di convinzione in
meta-credenze
• MC non significativamente differenti rispetto a valori di
un campione non clinico a fine terapia e nei follow-up
Risultati
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17. • Improved: RCI di 3.46 su AUDIT-C
• Recovered:
• AUDIT-C sotto cut-off clinico (5 per
uomini, 4 per donne)
• QFS sotto 14 unità settimanali per uomini
e 7 unità settimanali per donne
• SCID-5 sotto i due criteri
• Esito
• Pazienti 1, 2 e 4 classificati come
recovered
• Pazienti 3 e 5 classificati come improved
Significavità Clinica
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18. • Il trattamento è risultato efficace e stabile con questi pazienti nella
riduzione del consumo di alcool settimanale, annullamento episodi di
binge drinking riduzione di ansia, depressione e craving, modifica
delle credenze metacognitive
• Corrispondenza tra riduzione di credenze metacognitive e riduzione
della sintomatologia
• I pazienti hanno acquisito efficace autoregolazione nel consumo di
alcool ma anche nella gestione di stati emozionali di sofferenza
• Nessun paziente ha abbandonato la terapia o ha riportato
peggioramento della sintomatologia
Discussione
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19. • Limiti
• Campione ridotto, non è possibile generalizzare i dati
• Nessuna condizione di controllo dei fattori non-specifici
• Un solo terapista, impossibilità di isolare l’effetto del terapista
• Uso di misure self-report
• Assenza di una misura formale di adesione al trattamento
• Conclusioni
• Dati preliminari sostengono il potenziale valore dell’MCT nel trattamento dei
pazienti con DUA e la sostenibilità e utilità di un trial clinico randomizzato con
un campione più ampio.
Discussione
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20. Grazie dell’attenzione
Dr. Gabriele Caselli
Studi Cognitivi, Modena, Italy
Sigmund Freud University, Milano, Italy
London South Bank University, London, UK
g.caselli@studicognitivi.net