La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali
16 de Feb de 2014•0 recomendaciones•7,839 vistas
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Empresariales
Parte del seminario svolto in Right Management. Saper leggere i messaggi del corpo serve a comprendere gli altri in maniera più efficiente, a capire le reali intenzioni del tuo interlocutore e a migliorare le relazioni interpersonali.
2. Indice
1.
2.
Presentazione del corso
Interpretazione dei messaggi non verbali:
Comunicazione verbale
Paraverbale
Linguaggio del corpo
3.
Come applicare la CNV nelle relazioni interpersonali
◦ Empatia
◦ Assertività
4.
Discussione aperta
2
3. A cosa serve la Comunicazione Non Verbale
Saper leggere i messaggi del corpo serve a
comprendere gli altri in maniera più efficiente, a
capire le reali intenzioni del tuo interlocutore e
a migliorare le relazioni interpersonali
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4. Che cosa determina la
comprensione di un messaggio
7% Linguaggio Verbale
55% Linguaggio non Verbale
1
2
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38% Linguaggio Para Verbale
5. Il linguaggio verbale
7% Linguaggio
Verbale
Il linguaggio verbale
Parlare: ecco la via più sicura per fraintendere, per
rendere tutto piatto e insulso.
Herman Hesse
6. Il linguaggio paraverbale
38% Linguaggio
Para Verbale
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Linguaggio paraverbale
A che serve
Segnala lo stato emozionale
Condiziona il livello di persuasione
Sollecita/ inibisce il coinvolgimento
7. Linguaggio paraverbale
A che serve
Segnala lo stato emozionale
Condiziona il livello di persuasione
Sollecita/ inibisce il coinvolgimento
8. Linguaggio paraverbale
Intonazione, enfasi, pause, ritmo, silenzi…
Il timbro è l’insieme delle caratteristiche individuali della
voce gutturale, nasale, soffocata; è il colore della voce.
Il tono è principalmente un indicatore dell’intenzione e del
senso che si da alla comunicazione e può esprimere un
diverso entusiasmo
Il ritmo cioè le pause, la lentezza o velocità assolute
possono servire come fattori che sottolineano, accentuano
o sfumano il significato delle parole
Il volume riguarda l’intensità sonora
9. Il linguaggio non verbale
55% Linguaggio
non Verbale
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Il linguaggio non verbale
Alcuni consigli per interpretare
correttamente il linguaggio del corpo:
10. Il linguaggio non verbale
55% Linguaggio
non Verbale
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• Sistema prossemico (uso dello spazio)
• Sistema aptico (contatto corporeo)
• Sistema cinesico (mimica facciale, sguardo, gesti e postura, ecc.)
12. Sistema prossemico
• La distanza tra gli interlocutori
• L’orientazione (la posizione reciproca delle persone)
• Il modo di muoversi nell’ambiente
• L’organizzazione dello spazio e degli oggetti.
13. Sistema aptico
Come tocchiamo il
mondo
L’aptica è costituita dai messaggi
comunicativi espressi tramite contatto
fisico.
Contatto formale
(stretta di mano, bacio accademico)
Contatto informale
(abbraccio, pacca sulla spalla)
15. La postura
La posizione generale del corpo e il modo di muoversi
•Non rivelano chiaramente emozioni
•Indicano l’atteggiamento generale nei confronti degli altri
•Rivelano il grado di sicurezza
16. I segnali del corpo
55% Linguaggio
non Verbale
38% Linguaggio
Para Verbale
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I SEGNALI DEL CORPO
Quando vorremmo nasconderci dietro un fitto manto di
discorsi, i nostri gesti, il tono della voce, i movimenti
oculari mettono a nudo pensieri ed emozioni senza
chiederne il permesso.
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17. I SEGNALI DI RIFIUTO
Variazione della postura, corpo all’indietro
Chiusura (braccia incrociate, postura in difesa)
Sfregarsi il naso, grattarsi la fronte
Togliersi qualcosa dalla zona lacrimale
Sollevare o grattarsi un sopracciglio
Evitare lo sguardo
Togliersi un capello (immaginario) di dosso
Sfregarsi gli angoli della bocca
Raschiamento della voce
Accavallare le gambe in senso contrario all’interlocutore
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18. I SEGNALI DI GRADIMENTO
Accarezzamenti, massaggiarsi
Avvicinamento degli oggetti verso di sé
Variazione della postura in avanti
Annuire, cenni di assenso con il capo
Accavallare le gambe verso l’interlocutore
Mordicchiarsi il labbro, protendere le labbra
Segnali di apertura: allargare gambe e braccia
Passarsi la mano fra i capelli
Mostrare il collo
Manipolare oggetti, giocare con l’anello
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19. Le emozioni
55% Linguaggio
non Verbale
38% Linguaggio
Para Verbale
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Emozioni
Le emozioni sono reazioni naturali che ci permettono di metterci in
allerta in situazioni di rischio, minaccia, frustrazione, ecc.
20. Emozioni
Le emozioni sono reazioni naturali che ci permettono di
metterci in allerta in situazioni di rischio, minaccia,
frustrazione, ecc.
21. Emozioni
Le emozioni riconosciute come universali sono: rabbia, disgusto,
disprezzo, tristezza, sorpresa, paura e gioia.
Principali canali espressivi delle emozioni:
Volto: espressioni facciali e sguardo
Voce: tono, ritmo e volume
22. Come usare la CNV per migliorare le relazioni
Saper leggere i messaggi del corpo serve a
comprendere gli altri in maniera più efficiente, a
capire le reali intenzioni del tuo interlocutore e
a migliorare le relazioni interpersonali
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23. Come migliorare le relazioni interpersonali?
Per migliorare le relazioni interpersonali bisogna
saper creare sintonia, fiducia e affinità reciproca
con l'interlocutore durante la comunicazione.
24. Competenze utili a migliorare le relazioni interpersonali
Empatia
Assertività
25. Empatia
Serve a rafforzare le relazioni e a migliorare la qualità
dei nostri rapporti con gli altri
Empatia
L’empatia è capacità di “mettersi nei panni dell’altro”
26. Il ricalco
Il ricalco è un sistema per creare con il nostro interlocutore un "rapporto
empatico", basato sulla fiducia e la sintonia emotiva e serve per:
Entrare in sintonia con le altre persone
Essere più persuasivo
Avere una comunicazione di successo
27. Le tecniche del ricalco
Linguaggio del corpo
Verbale
Paraverbale
Idee e convinzioni (stato d’animo)
Rispecchiamento delle espressioni facciali, gestualità, postura, inclinazione della testa,
contatto oculare, etc.
Ricalcare il linguaggio verbale, lo stile espressivo e la lunghezza delle frasi. Dire le
espressioni che la persona utilizza più frequentemente oppure ripetere sotto forma di
domanda le ultime parole dette.
Ricalcare il tono della voce (stato emotivo), il ritmo (velocità dell’eloquio) e il volume.
Allinearsi ai valori e alle convinzioni è uno dei modi più potenti per stabilire sintonia.
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28. Assertività
Consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie
emozioni e opinioni senza tuttavia offendere né aggredire l'interlocutore
Assertività
Comunicazione assertiva
Esprimersi senza pretendere di avere ragione e senza squalificare i contenuti o la posizione
dell’altro. E’ la differenza tra dire “Hai torto” e “Io la penso cosi”.
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29. Assertività
Capacità di ascolto
Non interrompere innanzitutto
Ascoltare sempre tutto il messaggio
Prima capire, poi farsi capire
Ascoltare con gli occhi, non solo con le orecchie
Adeguarsi allo stile altrui
Incoraggiare gli altri a esprimersi
Dimostrare interesse (autentico) all’interlocutore
Segnali gestuali di apertura
Fare domande aperte e pertinenti (chi domanda comanda)
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30. Assertività
Feedback
Il Feedback è importante nel processo di comunicazione per
verificare costantemente, attraverso la lettura del linguaggio del
corpo, l’attenzione e il gradimento del nostro interlocutore. Il
Feedback è utile per correggere, se necessario, il nostro
comportamento.
Valutare lo stato di interesse: modificare il tono e il ritmo,
l’enfasi, ecc. (paraverbale)
Controllare il gradimento: azioni di ricalco, gesti, ecc.
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31. Per concludere
Sorridere (incredibile: il sorriso si sente anche a telefono)
Fare domande aperte per far scorrere la comunicazione (verbale)
Mantenere un tono di voce pacato e tranquillo (paraverbale)
Utilizzare dei gesti aperti ed essere congruenti (cinesica)
Comprendere la “distanza” per evitare di essere invasivi (prossemica)
Mantenere il contatto oculare e postura adeguata (attenzione)
Esprimere interesse, ricalcare e fare cenni di assenso (empatia)
Positività (atteggiamento mentale)
Mantenere un comportamento assertivo
Ottenere feedback per adeguare il nostro comportamento
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32. Bibliografia
Paul Ekman: I volti della menzogna, Giunti Editore, 1989-2011;
Allan Pease: Body Language, Sheldon Press, 1997;
Bonino S., Lo Coco A., Tani F., Empatia. I processi di condivisione delle
emozioni, Giunti Editore, 2010;
Sociologia della comunicazione, di Luciano Paccagnella, ed. Il Mulino 2004;
Pacori M., Come interpretare i messaggi del corpo, DVE Editore Milano 2007;
Pacori M., I Segreti della Comunicazione, DVE Editore, Milano 2007;
Anolli L., Fondamenti di psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna
2006
Marrone C., I segni dell'inganno. Semiotica della crittografia, Nuovi Equilibri,
Viterbo 2010
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