5. Premessa
• Antico giornalista: 35 anni da professionista
• 18 (più della metà) nel giornalismo digitale
• I «nuovi mezzi» sono «vecchi»
• …e non sono neanche (solo) «media»
6. Premessa
• Antico giornalista: 35 anni da professionista
• 18 (più della metà) nel giornalismo digitale
• I «nuovi mezzi» sono «vecchi»
• …e non sono neanche (solo) «media»
7. Digitale
• Di che parliamo, allora?
• Di una cultura, la «cultura digitale»
• Digitale non è una «tecnica»
(non sono un ingegnere: laurea in Lettere!)
• E’ uno sviluppo tecnologico che ha creato
un universo radicalmente nuovo
• Che va compreso…
• …ma per comprenderlo va vissuto
8. Digitale
• Digitali non sono i «mezzi» che usiamo
• Digitale è il mondo nel quale viviamo
• Giornalista digitale non è chi scrive per il web
• Giornalista digitale è chi vive nel mondo di
oggi – che è digitale
• Se redigo un giornale di pergamena oggi dovrò
comunque vivere e conoscere quell’universo
9. Pianeti e universi
• Perché «universo»?
– Non abbiamo scoperto «nuovi» pianeti oltre
Urano (che seguono le stesse leggi della Terra)
– Non sono «nuovi» mezzi aggiuntivi (che seguono
le stesse leggi della Stampa, della Radio, della Tv)
• Abbiamo scoperto che il nostro «sistema
solare» (Stampa, Radio, Tv, ecc.) è immerso in
un universo più ampio
• Ci serve una «fisica» diversa: Newton Einstein
10. Nuove leggi
• La nuova «Fisica sociale» controintuitiva come
la Fisica «moderna» (ha 110 anni pure lei!)
• Problema maggiore nelle redazioni
e nelle aziende editoriali è «culturale»…
• …accettare l’esistenza di nuove leggi…
• …comprenderne la portata sovvertitrice
11. Nuove leggi
• Dove andremo a finire? Non sappiamo, ma
possiamo cercare di capire.
• Come alla fine del ‘400
– Gutemberg voleva solo «copiare più in fretta», ma:
• La cultura portatile
• La «bibbia in ogni casa» la Riforma
• Il metodo scientifico
• L’Illuminismo
• Ecc.
• Le rivoluzioni sono sanguinose e noi viviamo
una rivoluzione, non una evoluzione
12. Nuove leggi
1. Salta il continuum spazio-temporale
2. Confini incerti, approssimazione statistica
vs. «completezza»
3. Regna la disintermediazione
(e salta il concetto di «media»)
4. Confusione di ruoli e funzioni tra produttori
e fruitori
5. Commistione di mezzi e canali
13. Nuove leggi
6. Ibridazione dei mezzi narrativi
7. Disaggregazione dei contenitori
8. Google nuovo paradigma della conoscenza
9. Socializzazione della conoscenza, reti sociali
nuovi filtri della conoscenza
10. Etos della condivisione e del crowdsourcin
14. Spazio/tempo
• Spazi virtualmente infiniti (ma non l’attenzione)
• Pubblici geograficamente indeterminati
– Parlo a Pisa o parlo a Santiago del Cile? A tutti e due?
• Esplosione del mobile:
– “At the start of 2015, 39 of the top 50 digital news websites have more traffic to their sites and associated
applications coming from mobile devices than from desktop computers, according to Pew Research Center’s
analysis of comScore data”.
– Anche se sono a Pisa, dove sono? Che sto facendo?
• Rinegoziare il pubblico e il contesto
– NYT-Upshot: The Best and Worst Places to Grow Up: How Your Area Compares
15. Spazio/tempo
• Tempi di fruizione indefiniti
– “Web solo immediatezza, flusso”? Balla colossale
– Il web è il luogo della permanenza
• Necessità di ridefinire costantemente dei “limiti”
• Che senso ha parlare di «quotidiano»
(o di «settimanale») in questo contesto?
• Ma anche di sfruttare queste possibilità:
Aprirsi alla costruzione di significato nel tempo!
• Possibile giornalismo «anticiclico»
(desk a «breve» e a «lungo» termine)
16. Spazio/tempo
• Spazi virtualmente infiniti (ma non l’attenzione)
• Pubblici geograficamente indeterminati
• Tempi di fruizione indefiniti
– “Web solo immediatezza, flusso”? Balla colossale
– Il web è il luogo della permanenza
• Necessità di ridefinire costantemente dei “limiti”
• Ma anche di sfruttare queste possibilità:
Aprirsi alla costruzione di significato nel tempo!
17. Confini incerti
• E’ l’universo del post-post-post moderno,
il mondo delle sfumature di grigio
• E’, specialmente, l’universo del «quanto basta»
• files musicali .wav conto .mp3
• le traduzioni automatiche di Google Translate
• Anche l’informazione del «quanto basta»?
• Che cosa è la «qualità» di cui ci vantiamo
nell’universo del «quanto basta»?
18. Confini incerti
• L’universo dell’approssimazione statistica vs.
Completezza
o Google approssima il mito del superamento di Babele
o …e quello della biblioteca universale
• Big Data e computing predittivo > Isaac Asimov
si sbagliava: dal campione all’intero universo
• L’effetto «coda lunga»
19. Disintermediazione
• Prima:
– fonti/eventi selezionatori/narratori fruitori
• Definizione giuridica di “Giornalismo”
– “Per attività giornalistica deve intendersi la prestazione di lavoro intellettuale volta alla raccolta, al
commento e alla elaborazione di notizie destinate a formare oggetto di comunicazione interpersonale
attraverso gli organi di informazione.
Il giornalista si pone pertanto come mediatore intellettuale tra il fatto e la diffusione della
conoscenza di esso...... differenziandosi la professione giornalistica da altre professioni intellettuali
proprio in ragione di una tempestività di informazione diretta a sollecitare i cittadini a prendere
conoscenza e coscienza di tematiche meritevoli, per la loro novità, della dovuta attenzione e
considerazione”
(Cass. Civ., sez. lav., 20 febbraio 1995, n. 1827).
• I mediatori (media) non sono più necessari
20. Disintermediazione
• Smontare “L’eterno Bogart” in noi
• “L’ultima minaccia” di Richard Brooks, 1952. La famosa
battuta in inglese diceva…
“…that’s the press – baby - the press, and there’s nothing you can do
about it. Nothing”.
• Press = Stampa”
…ma anche “macchina di stampa” > “rotativa”
• “Freedom of the press is guaranteed only
to those who own one”
A. J. Liebling 1904-1903
21. Disintermediazione
• Che cosa resta oggi? Che può restare?
• Se non c’è più - e non ci può essere - più
Humphrey Bogart, non ci sarà più neppure il
giornalismo?
• Conseguenze per la democrazia nelle società di
massa?
• Dobbiamo salvare i giornali? I giornalisti?
• In definitiva: ci può essere UN giornalismo dopo
IL «Giornalismo»?
22. Ruoli confusi
• Oggi:
– fruitori possono essere anche narratori
– fonti possono narrare in proprio (es. Pordenone)
– Fonti possono entrare in contatto diretto con i fruitori (es.: Pisa)…
– …con gli stessi strumenti disponibili ai giornali (es.: Il Tirreno)…
– …e ai cittadini (es.: piste ciclabili Roma)
• Altri esempi:
– Milwakee Police News vs. Milwakee Journal Sentinel
– @matteorenzi o @IDFSpokesperson vs. @hamasinfo
– Pepsicola.com > Brand Journalism
– #Kony2012
• Un rischio, ma anche una occasione
• Riscoprire le ragioni nostre per fare Informazione…
…che cosa ci fa differenti?
23. Mix di mezzi
• Un giornalismo più libero
• Possiamo scegliere il mezzo o il mix di mezzi più adatti
- alla storia che vogliamo raccontare
- al pubblico che vogliamo raggiungere
- nel momento più adatto
• Il mezzo originario non ci imprigiona più
- che immagini per il pezzo politico del tg?
- che parole per descrivere su carta lo tsunami?
• NB: non necessariamente “tutti devono far tutto”: è la testata
che può pensare se stessa in questi termini
24. Narrazioni ibride
• Nuovi strumenti narrativi
– Informazione «strutturata» > basi di dati vs. «articoli»
• Ricette; TrovaCinema
• HomicideWatch; CinciNavigator > Memoriale vittime del
Vajont
– Informazione «calcolabile» > giornalismo dei dati
– Informazione «giocabile» (simulazioni)
25. Disaggregazione
• Contenuti “atomici” contenitori
– Musica > giornali > pagina…
– …ma anche HomePage > Ogni pagina è una HP (F.Badaloni,
Snodi)
• Giornali: dalla “cattedrale di senso” al “flusso”
• Ma resta il problema strategico:
– come ri-costruire senso con i contenuti liquidi
– come aprirsi ai “significati possibili”
26. Google
• Zerocalcare
«I vecchi che usano il pc»
• Il motore di ricerca nuovo
paradigma della conoscenza
• Come si «scrive» per Google?
• SEO, tag…
27. Socializzazione
• La rete è abitata, abitiamola
– Per comunicare in questo universo le nuove tecniche
(girare un video, usare i tag ecc.) sono utili, ma non basta…
– …occorre viverci e per viverci occorre ESSERCI,
sporcarsi le mani
• Reti sociali, media sociali nuovi filtri
• Facebook nuova «edicola» o nuovo «editore»?
28. Socializzazione
• Ritorno al passato?
– ‘600-’700: tecnologia di stampa, rete trasporti, alfabetizzazione:
difficile raggiungere gran numero di persone, pubblici ridotti
– Informazioni di bocca in bocca: mercati,
averne, lettere
– Libri, opuscoli, giornali passati di mano
in mano, newsletter clandestine
– Cultura dei caffé
– Informazioni all’interno di gruppi sociali
comunità ristrette: poca distinzione tra
produttori e consumatori di informazioni
29. Socializzazione
• Nella Inghilterra della restaurazione Stuart (1660) stampa
di nuovo sottoposta a stretto controllo
• Newsletters circolano e sono discusse
nelle coffee house. E allora…
…nel 1675 abolite le coffee house:
“…in tali case e in occasione degli
incontri che vi avvengono di tali persone,
diverse false, maliziose e scandalose
notizie risultano inventate e diffuse,
a diffamazione del Governo
di Sua Maestà”.
• Ci ricorda qualche questione recente?
30. Condivisione
• Fare i conti con la logica del “Web 2.0”. Parole d’ordine:
commentabilità, condivisione, collaborazione
• Conversare ha i suoi vantaggi:
• Maggiore trasparenza > maggiore credibilità
• Maggiore profondità informativa
• Maggiore fidelizzazione (il sito diventa snodo, piattaforma rotante
dell’informazione che conta) > la gente ritorna
• Distribuzione capillare dei nostri materiali via blog, link, RSS,
motori di ricerca, siti di networking sociale > aumento quantitativo del
pubblico
• La vita di un pezzo comincia con la sua pubblicazione
31. • Crowdsourcing: i lettori diventano collaboratori nel
servizio, ovvero: open source journalism?
• Es. elementare: Quanto costa l’insalata? (WNYC)
• Es. scemo: Dove sono le Sirene d’allarme?
• Esempio importante:
Memoriale delle vittime del terremoto L’Aquila
• 15 ottobre 2014 a Reggio Emilia: crollo rete TIM
33. Pregiudizi
• Toppa peggiore del buco:
…il CTS sottolinea che la ratio dell’inserimento della domanda era
quella di far riflettere sulla differenza fra carta stampata e internet
soprattutto in relazione alla velocità di composizione dei pezzi.
E’ innegabile che, per sua natura, Internet sia più “reattivo” rispetto
alla carta stampata che ha invece tempi più dilatati.
È altresì innegabile che gli sviluppi dell’informazione sembrano
portare nella direzione “suggerita” in qualche modo dalla domanda: se
vorrà sopravvivere, la carta stampata dovrà approfondire i temi che
Internet sarà in grado di sviluppare in tempo reale.
34. Pregiudizi
• E’ invece assolutamente «negabile» che la
carta abbia «tempi più dilatati»
• E’ il sito web che è «per sempre»
35. • E’ assolutamente «negabile»
– Che gli sviluppi dell’informazioni puntino alla
divisione del lavoro carta-approfondimento,
internet-tempo reale
– E’ una scelta dei gruppi editoriali italiani, non una
legge di natura
– In tutto il mondo (e in buona parte dell’Italia) non
è così
– Un pre-giudizio culturale che va smontato
36. Pregiudizi
• Se approfondimento=carta, e
internet=superficialità non avremmo futuro
• Fortunatamente non è così
• Il digitale consente di costruire nessi
informativi impossibili nell’analogico
37. Nuove opportunità
• Oltre il tempo
– Possibile pubblicare quando si vuole
(es.: quando si è «certi»?)
– Creazione di significato diacroniche
(es.: «tag», «topics»)
– Il passato è presente > archivi come profondità
– Organizzazione del lavoro per funzione
informativa: «a breve» e «a lungo» termine
38. Nuove opportunità
• Oltre lo spazio
– Nessuna costrizione di pagine/righe: si dà quello
che riteniamo giusto
– Nessuna costrizione di pubblico: possiamo trovarci
il pubblico/i pubblici in qualunque parte del
mondo > informazione di «macro-nicchia» =
informazione di approfondimento = informazione
monetizzabile
39. Nuove opportunità
• Oltre la forma-articolo e la forma-video
– Giornalismo dei dati, giornalismo «calcolabile»,
informazione strutturata, inchieste multimediali…
• The best and the worst places to grow
• Memoriale delle vittime dell’Aquila
• Speciale Grande Guerra
• The Migrant Files
• Open Parlamento
• Homicide Watch
• Lobotomy Files (WSJ)…
• I web doc Medialab La Stampa
• L’inutile idrovia (già nel 2004!)
41. Vi ricordate?
Internet è la struttura e insieme la metafora
dell’universo digitale – nel quale tutti viviamo
42. Il giornalismo all’epoca
dei social media
Grazie!
Mario Tedeschini Lalli
• Giornalismo d’altri: bit.ly/blogmario
• Materiali di approfondimento
– Aziende editoriali come aziende tecnologiche: le redazioni
tra cultura dei contenuti e cultura dei dati
– Giornalismo e universo digitale: il «quotidiano» oltre il
tempo e lo spazio (con Claudio Giua)
• Twitter: @tedeschini
• Mail: mario.tedeschini.lalli@gmail.com