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IL NUOVO REGOLAMENTO DEL SENATO

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IL NUOVO REGOLAMENTO DEL SENATO

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Il 27 luglio 2022 l’Assemblea del Senato ha approvato, con 210 voti favorevoli, 11 contrari e 2 astensioni, la riforma del proprio Regolamento. I Senatori della XIX legislatura saranno 200, invece di 315, mentre il numero dei Deputati passa da 630 a 400.

Il 27 luglio 2022 l’Assemblea del Senato ha approvato, con 210 voti favorevoli, 11 contrari e 2 astensioni, la riforma del proprio Regolamento. I Senatori della XIX legislatura saranno 200, invece di 315, mentre il numero dei Deputati passa da 630 a 400.

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  1. 1. IL NUOVO REGOLAMENTO DEL SENATO Settembre 2022
  2. 2. UNA RIFORMA NECESSARIA Il 27 luglio 2022 l’Assemblea del Senato ha approvato, con 210 voti favorevoli, 11 contrari e 2 astensioni, la riforma del proprio Regolamento; un atto necessario, dopo che la L. Cost. n. 1/2020 ha stabilito la riduzione del numero dei parlamentari, a partire dallo scioglimento delle Camere successivo all’entrata in vigore della Legge. Riduzione confermata dall’esito del Referendum del 17 luglio 2020. I Senatori della XIX legislatura saranno 200, invece di 315, mentre il numero dei Deputati passa da 630 a 400.
  3. 3. UN LUNGO LAVORO L’iter di modifica del Regolamento è iniziato a settembre 2020, quando si è svolta la prima di una lunga serie di riunioni della Giunta per il Regolamento. viene basato su un criterio proporzionale per la ridefinizione dei quorum e delle soglie numeriche previste. 18 GENNAIO 2022 La Giunta approva all’unanimità il testo base redatto dal Comitato ristretto. 3 NOVEMBRE 2021 Viene formato un Comitato ristretto, con il compito di redigere la prima bozza di testo, che viene completata il 21 dicembre dello stesso anno. L’adattamento alla riduzione del numero dei parlamentari “
  4. 4. LA NUOVA COMPOSIZIONE DEI GRUPPI PARLAMENTARI/1 La disciplina dei Gruppi parlamentari è stata modificata non soltanto per armonizzare il sistema al numero ridotto dei Senatori, ma anche per – ad esempio – arginare il fenomeno della mobilità parlamentare, i cd. cambi di casacca. I Gruppi saranno composti da almeno 6 Senatori, invece che 10, e dovranno rappresentare un partito o movimento politico che abbia partecipato alle elezioni con un proprio simbolo, ottenendo almeno un seggio in Senato. È consentita la costituzione di nuovi Gruppi nel corso della legislatura, a condizione che siano formati da almeno 9 senatori e che rappresentino partiti o movimenti politici, e che i loro candidati siano stati eletti ad elezioni politiche, regionali o del Parlamento Europeo.
  5. 5. LA NUOVA COMPOSIZIONE DEI GRUPPI PARLAMENTARI/2 I Senatori eletti possono decidere di non aderire a nessun Gruppo parlamentare, e questa, fino ad oggi, era una prerogativa esclusiva dei Senatori di diritto e a vita. In caso di fuoriuscita dal proprio Gruppo parlamentare, il Senatore tuttavia non potrà più confluire nel Gruppo Misto, a meno che una componente politica presente nel Gruppo Misto lo accolga tra i propri appartenenti. Un altro strumento di contrasto al transfughismo è la riduzione del 50% del contributo finanziario che ogni Gruppo parlamentare riceve dal Consiglio di Presidenza per ciascun Senatore, qualora un Senatore cessi di farne parte: il 30% di questo contributo sarà trasferito al Gruppo di destinazione, mentre il restante 20% tornerà a disposizione del Bilancio del Senato.
  6. 6. LA RIDUZIONE DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI Le Commissioni passeranno da 14 a 10, e le competenze saranno redistribuite, secondo due criteri: › affinità tematica; › carichi di lavoro ordinari. Nascono quindi la Commissione Affari esteri e Difesa, Ambiente e Lavori pubblici, Lavoro e Sanità, Industria e Agricoltura. Le Commissioni Affari Costituzionali, Giustizia, Bilancio, Finanze, Cultura e Politiche UE hanno mantenuto la stessa struttura e le proprie competenze, in ragione dell’elevato numero di provvedimenti solitamente loro assegnati.
  7. 7. LE NUOVE COMMISSIONI PARLAMENTARI Le Commissioni parlamentari saranno così articolate: 1ª Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell’interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione 2ª Giustizia 3ª Affari esteri e difesa 4ª Politiche dell’Unione Europea 5ª Programmazione economica, bilancio 6ª Finanze e tesoro 7ª Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport 8ª Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica 9ª Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare 10ª Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale
  8. 8. COMMISSIONE POLITICHE DELL’UE E GIUNTA DELLE ELEZIONI I membri del Parlamento Europeo eletti in Italia potranno essere invitati a partecipare, senza diritto di voto, alle sedute della Commissione Politiche dell’UE, per esprimersi su specifici provvedimenti. Inoltre, possono formulare osservazioni e proposte sui lavori della Commissione. La Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari sarà composta da 19 membri, invece di 23. Inoltre, il Presidente dovrà essere eletto tra coloro che fanno parte dei Gruppi parlamentari d’opposizione, e questo requisito dovrà durare per tutta la durata dell’incarico, pena la decadenza e la conseguente nomina di un nuovo Presidente.
  9. 9. L’ORGANIZZAZIONE DELLE AGENDE Per evitare che le sedute delle Commissioni avvengano in contemporanea, e quindi che lo stesso Senatore debba essere presente a più riunioni allo stesso orario, i Presidenti delle Commissioni, incluse quelle speciali, potranno stabilire un Calendario coordinato delle sedute. La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, nel caso di Disegni di legge già iscritti nel Calendario dei lavori, può fissare il termine entro il quale questi Ddl devono essere posti in votazione in Assemblea. A seconda dello stato di avanzamento dell’iter legislativo del Ddl in questione, l’Assemblea voterà: › la versione originaria del testo presentato dai Senatori firmatari al Senato › la versione approvata alla Camera e trasmessa al Senato › la versione approvata dalla Commissione parlamentare competente.
  10. 10. I PARERI DELLE COMMISSIONI “FILTRO”/1 Per rendere più veloce il processo legislativo, i pareri della 1ª (Affari costituzionali) e della 5ª Commissione (Bilancio), le cd. Commissioni “filtro”, saranno resi solo sugli emendamenti approvati nel corso dell’esame della Commissione competente. Inoltre, in assenza del parere della Commissione Bilancio, l’incarico di riferire all’Assemblea non potrà essere conferito al Relatore prima di 15 giorni dal Parere della Commissione competente per materia.
  11. 11. I PARERI DELLE COMMISSIONI “FILTRO”/2 P Per evitare che, in assenza della quantificazione degli oneri finanziari degli emendamenti presentati, la Commissione Bilancio renda automaticamente Parere contrario, il Governo sarà obbligato ad inviare la Relazione tecnica entro 5 giorni dalla presentazione dell’emendamento. Se invece il Governo non presenta alcuna Relazione, si presuppone automaticamente che la proposta normativa non implichi alcun onere per lo Stato. Come si legge nella Relazione illustrativa, l’intenzione è superare una prassi ormai consolidata [e] non adeguata, in quanto gli emendamenti in questione potrebbero in realtà non presentare in concreto profili di onerosità […] “
  12. 12. PIÙ ELEMENTI INFORMATIVI Le Commissioni potranno acquisire notizie e informazioni dalle Amministrazioni o dagli Enti pubblici competenti, formulando una richiesta ad hoc, non solo sui temi e provvedimenti che stanno esaminando, ma anche in generale su profili di loro competenza. La Giunta ha così voluto “rivitalizzare” una disposizione che esiste da tempo, ampliando al contempo l’ambito di applicazione di questa norma, sino ad oggi ristretto al novero dei disegni di legge e degli affari formalmente assegnati “
  13. 13. L’ESAME DEI DECRETI-LEGGE È stata superata la riproposizione in Assemblea, ai fini del voto, degli emendamenti approvati e fatti propri dalla Commissione in sede referente, per evitare che un eccessivo numero di modifiche alteri la comprensibilità del testo, e per snellire l’iter di conversione in Legge dei Decreti Legge: il testo che il Relatore presenterà in Aula sarà quello emendato ed approvato dalla Commissione competente. L’obiettivo del legislatore è favorire una marcata razionalizzazione del procedimento di esame dei decreti legge in Senato “
  14. 14. LE PROPOSTE DI RISOLUZIONE Dopo le Comunicazioni del Governo, ciascun Senatore continua ad avere la facoltà di proporre una Risoluzione, che sarà discussa e votata secondo l’ordine di presentazione. Tuttavia, qualora il Governo dichiari di accettare una o più proposte di Risoluzione presentate, si voteranno prima quelle. Il correttivo dovrebbe parificare il regime di esame delle Risoluzioni che seguono le Comunicazioni del Governo rispetto a quello per il Documento di Economia e Finanza e per le Relazioni sulla partecipazione dell’Italia all’Unione Europea.
  15. 15. IL COMITATO PER LA LEGISLAZIONE E LA COMMISSIONE PER LE QUESTIONI REGIONALI Sarà istituito un Comitato per la Legislazione, composto da 8 Senatori i quali si alterneranno nel ruolo di Presidente. Il Comitato sarà chiamato ad esprimersi, oltre che sui disegni di legge, anche sulla valutazione d’impatto e sulla qualità dei testi legislativi. A partire dalla prossima Legislatura, la Commissione parlamentare per le questioni regionali (Art. 126 Cost. e L. 62/1953), che è composta da 20 Deputati e 20 Senatori nominati dai Presidenti delle rispettive Camere ed esprime Pareri preventivi sullo scioglimento dei Consigli regionali da parte del Presidente della Repubblica ed altro, potrà invitare a partecipare alle proprie sedute i rappresentanti delle Regioni, delle Province autonome e degli Enti locali, per formulare le proprie osservazioni su specifici provvedimenti.
  16. 16. ...E ALLA CAMERA DEI DEPUTATI? La XIX legislatura inizierà senza il nuovo Regolamento. La riforma del Regolamento non è arrivata neppure in Assemblea. Durante l’ultima seduta della Giunta per il Regolamento, il 9 agosto 2022, il Presidente Roberto Fico ha constatato la mancanza di convergenza persino su un testo base limitato ai correttivi necessari in vista della prossima legislatura. I Gruppi non sono stati disponibili a proseguire il lavoro sulle proposte in discussione, sottolineando la difficoltà di trovare un accordo con le altre forze politiche, su una riforma che invece avrebbe richiesto la maggioranza assoluta.
  17. 17. La mancata revisione del Regolamento pone tuttavia una serie di questioni: › la penalizzazione delle formazioni politiche più piccole che avranno maggiore difficoltà a costituire dei gruppi autonomi; › la necessaria revisione del numero e delle competenze delle Commissioni, per garantire l’adeguata rappresentanza di tutte le componenti politiche in ognuna, oltre che per assicurare la loro operatività. Saranno i Deputati eletti nella prossima legislatura a dover affrontare la questione. QUESTIONI QUESTIONILCONCORRENZA
  18. 18. Palazzo Doria Pamphilj Via del Plebiscito 107 Roma 00186 T. +39 06 69940838 telos@telosaes.it www.telosaes.it facebook.com/Telosaes twitter.com/Telosaes youtube.com/telosaes linkedin.com/company/telos-a&s pinterest.com/telosaes/ instagram.com/telos_analisi_strategie/ slideshare.net/telosaes TELOS ANALISI & STRATEGIE

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