1. linee guida per la progettazione
4 enoizattegorp al rep adiug eenil
enoizattegorp al rep adiug eenil
_Organizzazione funzionale
_Ospedale e territorio
_Organismo architettonico
_Requisiti prestazionali
2. I contributi prodotti dal Sottoprogetto per la Progettazione si rivolgono
prevalentemente agli amministratori – quali responsabili politici, estensori di
bandi per la realizzazione di ospedali, responsabili degli uffici tecnici – e ai
progettisti chiamati a disegnare ospedali per acuti in conformità ai principi e
alle politiche indicati.
L’eterogeneità dei potenziali interlocutori cui la ricerca si rivolge ha richiesto
l’elaborazione di strumenti diversificati, organizzati in quattro parti
autonome anche se interrelate.
La prima parte, eminentemente teorico-applicativa, è quella delle Linee-
Guida per la Progettazione (Capitolo 4) che è concepita come un insieme
di indicazioni metodologiche, operative e funzionali da seguire nell’intero
percorso progettuale, dall’individuazione dell’area sino alla definizione 161
dell’organismo edilizio e delle sue componenti architettoniche, funzionali,
strutturali e impiantistiche. Si articola in quattro paragrafi e affronta questo
percorso di messa a punto del progetto sulla base di quattro temi prioritari:
organizzazione funzionale
ospedale e territorio
organismo architettonico
requisiti prestazionali
La seconda parte ribadisce il percorso metodologico che al termine
dell’elaborazione teorica dei principi informatori e delle politiche vuole
verificarne la fattibilità simulando una successiva fase di applicazione
operativa del modello in uno scenario decontestualizzato ma concreto.
Si è dunque proceduto con un’applicazione progettuale esemplificativa in
due scenari decontestualizzati ma realistici ovvero non in due luoghi
geograficamente definiti ma in due situazioni ricorrenti nel panorama
italiano – e comunitario – attuale: un ospedale urbano o metropolitano e un
ospedale d’area di dimensione media, nato dall’accorpamento di più
strutture esistenti al servizio di un territorio a urbanizzazione diffusa.
Per entrambi i casi, la metaprogettazione si è concretizzata nello sviluppo
04
3. dei layout organizzativi per aree funzionali, dello schema dei flussi primari e
di una sezione-guida (Capitolo 5).
Per l’esempio di dimensione maggiore, sono state anche sviluppate le piante
dei vari livelli, rappresentati poi in forma tridimensionale per verificarne
il funzionamento interno delle diverse aree funzionali.
Questo approfondimento progettuale è consultabile nel CD degli
allegati tecnici. La terza parte si rivolge prevalentemente ai progettisti di
ospedale: costituisce la messa a punto di una serie di schemi dei principali
elaborati tecnici richiesti in fase di progettazione. Non hanno ovviamente la
pretesa di essere esaustivi ma rappresentano una base da cui partire per la
redazione di quelli applicati ai diversi contesti locali.
Anche questi materiali sono consultabili nel CD degli allegati tecnici.
A completamento della terza parte e come ausilio ragionato alla
progettazione sono state inserite alcune note relative alle recenti normative
specifiche per gli ospedali in materia di prevenzione dagli incendi nonché
alcune considerazioni in merito allo sviluppo scientifico e normativo nel
campo della protezione sismica. Data la rilevanza di questi due aspetti, il
Sottoprogetto per la Progettazione ha coinvolto in questa riflessione –
e coinvolgerà in seguito per sviluppi futuri – specifici referenti istituzionali
quali l’Ispettorato Generale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per la
prevenzione incendi e il Servizio Sismico Nazionale. Il fine è di procedere
4 • LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
a una verifica incrociata tra gli obiettivi funzionali, gestionali e medico-
sanitari del nuovo modello di Ospedale e le finalità delle nuove normative
volte ad aumentare il grado complessivo di sicurezza delle strutture.
Anche questi materiali sono consultabili nel CD degli allegati tecnici.
La quarta parte si rivolge prevalentemente ai responsabili tecnici e politici
della programmazione sanitaria sul territorio; contiene come strumento
per la facilitazione operativa una scheda per la definizione del team di
progetto e di un programma edilizio/funzionale di un Ospedale modello.
4. _Organizzazione funzionale
_Aree funzionali omogenee
La definizione di un nuovo modello di Ospedale implica innanzi tutto una verifi-
ca approfondita del modello di organizzazione interna. Dall’analisi della mission rin-
novata sono state desunte le funzioni che permettono di elaborare un programma
edilizio “appropriato”, definito nelle sue parti principali e corredato dei layout più si-
gnificativi.
L’obiettivo di contenere i costi di costruzione e di gestione e, soprattutto di otti- 163
mizzare la dimensione complessiva dell’organismo ospedaliero in ragione del suo
funzionamento costituisce il principale parametro di riferimento. Questo richiede una
completa disarticolazione per Aree Funzionali Omogenee e, in sequenza, la defini-
zione per ciascuna di esse di un quadro sinottico nel quale siano riportate la filoso-
fia di approccio e le caratteristiche ambientali, dimensionali, funzionali e relazionali al-
la luce degli obiettivi più generali del modello.
Così il metaprogetto originario della Commissione ministeriale è stato sottopo-
sto a un processo di scomposizione e individuazione delle principali Aree Funzionali
omogenee.
La verifica ha investito sia il modello nel suo complesso, sia le aree omogenee
che lo compongono e, grazie alla natura multidisciplinare del team della ricerca, ha
avuto carattere gestionale, procedurale, economico, funzionale, architettonico, pre-
stazionale/impiantistico, strutturale e relazionale.
04
5. . le aree funzionali
Sono state individuate 32 Aree Funzio- servizi speciali di diagnosi e cura
nali Omogenee elencate qui a lato.
01_diagnostiche per immagini
02_medicina nucleare
Le singole Aree Funzionali sono state
03_radioterapia
sottoposte a una doppia analisi particola-
04_prericoveri
reggiata: la prima, endogena, volta a com-
05_endoscopia
prenderne e ottimizzarne il funzionamento
06_prelievi
interno in termini di layout spaziale, di si-
07_centro trasfusionale
stema relazionale e di definizione delle sin-
08_riabilitazione
gole unità ambientali minime; la seconda,
09_ambulatori
esogena, volta a evidenziarne il sistema e il
10_laboratorio analisi cliniche
grado di relazioni con le altre aree funzio-
11_laboratorio anatomia patologica
nali, anche qui con l’obiettivo di ottimizzar-
ne la posizione in rapporto al sistema dei degenze
flussi e dei percorsi, visti nella duplice otti-
degenza di terapia intensiva
ca del paziente e del personale sanitario, al
livello di privatezza, al grado di flessibilità e 12_degenze intensive care (massima intensità assistenziale)
di espandibilità richiesti. degenza ordinaria
Al fine di definire correttamente i re- 13_degenza high care (alta intensità assistenziale)
quisiti spaziali e organizzativi delle diverse 14_degenza low care (bassa intensità assistenziale)
aree funzionali per impostare un program-
degenza diurna
ma edilizio, è stata poi realizzata una com-
parazione tra le unità ambientali minime ri- 15_degenza diurna medica
chieste dalla ricerca applicata e dalla legis- 16_degenza diurna oncologica
lazione vigente. 17_degenza diurna chirurgica
Sulla base di questa comparazione so- blocchi operatori
no stati definiti i requisiti spaziali e organiz-
zativi delle Aree Funzionali individuate con 18_sale operatorie
una doppia articolazione: gli ambienti stret- 19_radiologia interventistica
tamente necessari per rispondere alle esi- punto nascita
genze innovative del modello e gli ambien-
4 • LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
ti ulteriori – opzionali – per garantire un li- 20_punto nascita
vello ottimale di attuazione dei principi-gui- emergenza-urgenza
da (in corsivo).
21_dipartimento emergenza-urgenza
servizi generali
22_farmacia (incluso deposito)
23_sterilizzazione
24_magazzini generali
25_cucina
26_mensa
27_archivi sanitari
28_accettazione
(accoglienza, informazioni, prenotazioni)
29_locali rifiuti e materiale speciale da smaltire
30_servizi mortuari
31_spogliatoi
32_fisica sanitaria
7. 01. servizi speciali di diagnosi e cura
diagnostiche per immagini
_servizi speciali di diagnosi e cura Il progresso delle tecniche d’osservazione e diagnostica del paziente ha
avuto negli ultimi anni, soprattutto con l’introduzione del digitale, un impulso così vigoroso da rendere inimmagi-
nabile il corso dei futuri sviluppi.
Già oggi il tempo di obsolescenza di alcune attrezzature medicali si è ridotto a circa cinque/sette anni.
La diagnostica, dunque, è la grande incognita: quello che è certo e che occuperà uno spazio fisico sempre più am-
pio e centrale nell’organizzazione ospedaliera.
Quest’area specifica raggruppa tutte le funzioni diagnostiche programma architettonico
dalla radiologia tradizionale: Radiologia, Senologia, TAC,
Risonanza Magnetica, MOC, Ecografia, ecc., oltre alla area accesso / uscita pazienti
medicina nucleare ed endoscopia che vengono trattate • area attesa pazienti esterni
separatamente per le caratteristiche spaziali funzionali • area attesa pazienti interni
afferenti. • servizi igienici per i pazienti
• accettazione
Il servizio sarà dotato di almeno due accessi per pazienti, uno
per gli ambulatoriali e l’altro per i pazienti interni (degenti
area lavoro personale
ordinari e diurni, e quelli provenienti dal Dipartimento
• studi medici
emergenza-urgenza). Un terzo accesso secondario,
• studi tecnici
eventualmente articolato in ragione dei flussi afferenti, sarà • area refertazione
riservato al personale e alle merci. • segreteria / amministrazione
In corrispondenza dell’accesso dei pazienti ambulatoriali, • area lavoro infermieristico pulito
sarà predisposto un punto accettazione-cassa-restituzione • area lavoro infermieristico sporco
referti. • sala riunione
Le aree di attesa dovranno essere distribuite in • servizi igienici e area armadietti per il personale
corrispondenza d’ogni sala o gruppo di sale diagnostiche, • tisaneria / area ristoro / riposo personale
dove il paziente viene indirizzato direttamente
dall’accettazione. area operativa
4 • LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
(radiologia / tac / moc / ecografia / mammografia / risonanza magnetica)
In corrispondenza dell’ingresso degli interni andrà invece
• sala diagnostica
realizzata un’area d’attesa centralizzata, predisposta per
• spogliatoi pazienti
pazienti barellati, in carrozzina e deambulanti. • servizio igienico
Ciascuna diagnostica è dotata di almeno un servizio igienico • area comandi, controllo ed apparecchiatura
e doppio spogliatoio passante per il paziente ambulatoriale, • area sviluppo stampa
tra la zona d’attesa e la sala stessa, per permettere una
maggiore efficienza e minori tempi d’attesa, un’area di servizi annessi
controllo e comandi per il lavoro personale e un ulteriore • deposito materiale sporco
accesso per il personale e i pazienti interni. • deposito materiale pulito (e materiale vergine)
Le postazioni di controllo saranno poste all’esterno delle sale • deposito attrezzature / strumentario
diagnostiche; saranno tra loro comunicanti e afferenti all’area • deposito materiale sensibile
di servizio dove sono localizzati gli studi medici, le aree per la • deposito farmaci
• locale pulizie
refertazione, i servizi per il personale e lo sviluppo.
• archivio
• locale / spazio ad accesso controllato per la raccolta e
l’immagazzinamento dei rifiuti tossici nocivi,
fino al loro allontanamento
9. 02. servizi speciali di diagnosi e cura
medicina nucleare
La medicina nucleare ipotizzata in questo modello svolge programma architettonico
solo attività diagnostica; l’attività terapeutica verrà effettuata
nei centri specialistici. area accesso / uscita pazienti – area fredda
Il servizio sarà dotato di più ingressi separati, uno per i • area attesa pazienti
pazienti (ambulatoriali e degenti), uno per il personale e le • servizi igienici per i pazienti
merci. Grande attenzione richiede il sistema degli accessi e • accettazione
dei percorsi del personale e della merce per evitare
area lavoro personale
contaminazioni: è indispensabile prevedere adeguati filtri
• studi medici
d’accesso e spazi per la decontaminazione in caso di
• ambulatori
“incidenti”.
• area lavoro infermieristico pulito
Il servizio è sezionato in due aree: un’area fredda composta
• area lavoro infermieristico sporco
dall’attesa, accettazione, eventuali sale visita e servizi di • sala riunione
supporto; e un’area calda che è costituita da un’attesa con • servizi igienici e area armadietti per il personale
servizi (i cui reflui sono raccolti in vasche di decadimento), • riposo personale
area lavoro personale e laboratori, locali di • refertazione
somministrazione, gamma camera e PET, opportunamente • segreteria / amministrazione
filtrati e con soluzioni impiantistiche controllate e isolate dal
resto della struttura. Le aree di comando e controllo saranno area operativa (trattamenti) – area calda
all’esterno dalle sale diagnostiche. • locale filtro / decontaminazione per i pazienti
• locale filtro / decontaminazione per il personale
• area attesa pazienti “calda”
• locale somministrazione
• locale scanner captatore
• laboratorio (RIA)
• locale conservazione / manipolazione dotato
di filtro (camera calda)
• area comando, controllo e computer
• servizi igienici per pazienti con scarichi controllati
• deposito rifiuti radioattivi
servizi annessi
4 • LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
• deposito materiale sporco
• deposito materiale pulito
• deposito attrezzature / strumentario
• locale pulizie
• area monitoraggio scarichi
Nota
Se si prevede la realizzazione della PET, il reparto dovrà
contare su un locale per lo scanner captatore, locale ciclotrone
e un locale preparazione farmaci (quest’ultima attività potrebbe
essere svolta in Laboratorio)
10. corridoio tecnico
relazioni interne
visitatori
ambulatoriali
degenti
medici
personale
urgenze
pulito
sporco
- medici-pazienti
accesso
filtro
aree operative
aree di servizio
corridoio pubblico
169
relazioni esterne
diagnosi e cura
degenza
punto nascita
- emergenza
servizi generali
MEDICINA relazione spaziale
NUCLEARE obbligatorio
raccomandabile
opportuna
relazione funzionale
alta
media
bassa
04
11. 03. servizi speciali di diagnosi e cura
radioterapia
La radioterapia si presenta come un servizio riservato, dove programma architettonico
viene svolta l’attività diagnostica, terapeutica e il follow-up.
Il servizio avrà delle aree nettamente differenziate: l’area area accesso/uscita pazienti
diagnostica costituita principalmente da sale ambulatoriali • area attesa pazienti
per visite diagnostiche e follow-up, un’area di terapia con i • servizi igienici per i pazienti
bunker per i trattamenti e studi diagnostici mirati ai • accettazione
trattamenti (TAC-simulatore, ecc.). Ogni area avrà i propri
area lavoro personale
spazi d’attesa.
• studi medici
Gli ingressi principali sono due, uno per i pazienti
• area lavoro infermieristico pulito
ambulatoriali e l’altro per i pazienti interni e quelli trasferiti
• area lavoro infermieristico sporco
da altre strutture; un ulteriore accesso è necessario per il
• sala riunione
personale e le merci (eventualmente separati). In • servizi igienici e area armadietti per il personale
corrispondenza dell’accesso per il paziente, sarà localizzata • riposo personale
l’area accettazione/segreteria. Il paziente, dopo essere stato • segreteria / amministrazione
accettato, sarà indirizzato verso l’area d’attesa corrispondente
(area ambulatoriale o area trattamenti). area operativa (trattamenti)
L’unità avrà al suo interno gli spazi per il servizio di Fisica • area attesa pazienti
Sanitaria. • sale visita
Questo schema funzionale non prevede l’effettuazione di • sala simulazione (le centrature con Tac verranno realizzate
nelle sale di radiologia diagnostica)
brachiterapia o terapie metaboliche.
• bunker di terapia
• area controllo
• un locale per la conformazione dei campi di irradiazione,
per la immobilizzazione e la protezione dell’utente in corso
di terapia, per la verifica dosimetrica;
• locale dosimetria
• sale visita
• servizi igienici per i pazienti (divisi per sesso)
• spogliatoi per i pazienti in relazione ai bunker e alle sale
visite presenti e comunicanti con le stesse
servizi annessi
4 • LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
• deposito materiale sporco
• deposito materiale pulito
• deposito attrezzature / strumentario
• locale pulizie
Nota
Se si prevede attività di Brachiterapia, sono da predisporre:
un locale per trattamenti farmacologici brevi e un locale per
la conservazione e manipolazione sostanze radioattive.
13. 04. servizi speciali di diagnosi e cura
pre-ricoveri
Il servizio di pre-ricoveri, come il punto prelievi, deve essere programma architettonico
collocato nelle vicinanze dell’atrio principale, con accesso
diretto dall’area pubblica. Questo servizio consente di poter area accesso/uscita pazienti
svolgere sui pazienti una serie d’esami e procedure • area attesa pazienti
propedeutiche a un intervento chirurgico, in regime di • soggiorno
ricovero o, in degenza diurna, in regime ambulatoriale (pre- • servizi igienici
• accettazione
ospedalizzazione).
• segreteria / amministrazione
L’attività diagnostica è generalmente costituita da: radiografia
del torace, visita specialistica, ECG, prelievo di sangue, visita
area lavoro personale
anestesiologica, svolte in sale-visita comunicanti, dotate di
• servizi igienici e area armadietti per il personale
spogliatoio e collegate alla sala per la radiografia del torace.
• tisaneria / area ristoro / riposo personale
L’obiettivo è che al paziente siano eseguite in contemporanea
visita, prelievo e radiografia del torace, evitando tempi area diagnostica
d’attesa e spostamenti. • sala visita dotata di spogliatoio
• box prelievi
• sala visita specialistica (cardiologia / anestesia) dotata di
spogliatoio
• sala RX (con servizi annessi) dotata di spogliatoio
• servizio igienico per i pazienti
servizi annessi
• deposito materiale sporco
• deposito materiale pulito
• deposito attrezzature / strumentario
• locale pulizie
4 • LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
14. corridoio tecnico
relazioni interne
visitatori
ambulatoriali
degenti
medici
personale
urgenze
pulito
sporco
medici-pazienti
accesso
filtro
aree operative
aree di servizio
corridoio pubblico
173
relazioni esterne
diagnosi e cura
degenza
punto nascita
- emergenza
servizi generali
relazione spaziale
PRERICOVERI obbligatorio
raccomandabile
opportuna
relazione funzionale
alta
media
bassa
04
15. 05. servizi speciali di diagnosi e cura
endoscopia
Il servizio di endoscopia sarà dotato di doppio accesso per i programma architettonico
pazienti, uno per i pazienti ambulatoriali e l’altro per i
pazienti interni (degenti ordinari, degenti diurni e pazienti area accesso/uscita pazienti
provenienti dal Dipartimento emergenza-urgenza). • area attesa pazienti
Un ulteriore accesso sarà predisposto per il personale e le • servizi igienici
merci. • accettazione
In corrispondenza dell’accesso degli esterni, si collocano
area lavoro personale
l’accettazione e attesa centralizzate, per accedere
• studi medici
all’ambulatorio, alla sala diagnostica o all’apposita area di
• area refertazione
preparazione, secondo la tipologia dell’indagine diagnostica.
• lavaggio endoscopi e alta disinfezione
Le sale diagnostiche saranno tra loro collegate e servite da
• area lavoro infermieristico pulito
percorso separato cui accedono le aree di supporto • area lavoro infermieristico sporco
necessarie (area refertazione, area lavaggi endoscopi e • sala riunione
disinfezione degli strumenti, depositi, ecc.). • servizi igienici e area armadietti per il personale
Quando necessario, dopo l’esame, il paziente viene trasferito • tisaneria / area ristoro / riposo personale
in un’“attesa-osservazione protetta” per il controllo, riposo e • segreteria / amministrazione
recupero post indagine.
sala esami
• sala visita
• sale esami endoscopici (tubo digerente alto, tubo digerente
basso e urologiche, broncoscopie, procedure endoscopiche
miste con RX)
• area di preparazione paziente pre-procedura
• area di riposo e sosta post-esami
• spogliatoio pazienti
• servizio igienico
servizi annessi
• deposito materiale sporco
• deposito materiale pulito
• deposito attrezzature / strumentario
4 • LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
• locale pulizie
16. corridoio tecnico
relazioni interne
visitatori
ambulatoriali
degenti
medici
personale
urgenze
pulito
sporco
medici-pazienti
-
accesso
filtro
aree operative
aree di servizio
175
corridoio pubblico
relazioni esterne
diagnosi e cura
degenza
punto nascita
- emergenza
servizi generali
relazione spaziale
ENDOSCOPIA obbligatorio
raccomandabile
opportuna
relazione funzionale
alta
media
bassa
04
17. 06. servizi speciali di diagnosi e cura
prelievi
È un servizio rivolto esclusivamente ai pazienti esterni. Il programma architettonico
centro prelievi è differenziato dai laboratori ma deve essere
area accesso/uscita pazienti
ubicato preferibilmente in un’area in diretta connessione con
• attesa pazienti con servizi igienici
i laboratori per l’invio dei campioni.
• accettazione / cassa
È una zona collocata vicino all’ingresso, direttamente
accessibile dalla piazza pubblica, dove con procedura veloce
area raccolta campioni / sangue
il paziente viene accettato. – distribuzione referti
L’area prelievo avrà sostanzialmente un ingresso per i • area raccolta campioni
pazienti e uno per il personale, la merce e i • sistema di collegamento coi laboratori
campioni/provette. • area smistamento referti
In corrispondenza dell’accesso per i pazienti è prevista • segreteria / archivio
un’importante area d’attesa per l’accettazione-cassa; il
paziente accede poi a una sub-attesa dove gli vengono area lavoro personale
consegnate le provette predisposte per gli esami; in seguito il • area lavoro pulito
paziente viene chiamato per l’esecuzione del prelievo. • area lavoro sporco
È auspicabile che l’accesso e l’uscita dall’area prelievi (sub- • servizi igienici e area armadietti per il personale
• tisaneria / area ristoro / riposo personale
attesa/area box) siano separati. In quest’area entrano
esclusivamente i pazienti sottoposti a esami; solo le persone
area prelievi
diversamente abili e i pazienti pediatrici potranno essere
• sub-attesa pazienti
accompagnati.
• servizi igienici
Ogni box sarà attrezzato in modo che il paziente possa stare
• servizio igienico per raccolta campioni
seduto o sdraiato durante il prelievo, garantendone il rispetto • area consegna provette
della privacy; i box saranno comunicanti con un’area di • box standard (q.tà in base all’attività)
selezione prelievi dedicata al personale. • box prelievi pediatrici
Un punto prelievi sarà attrezzato per prelievi pediatrici, • box prelievi speciali
uno/due per prelievi speciali (ginecologici, ecc.). In area • area emergenza /osservazione
collegata al lavoro infermieristico, è previsto un ambiente per • tisaneria / area ristoro
eventuali emergenze o imprevisti.
servizi annessi
• deposito materiale sporco
4 • LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
• deposito materiale pulito
• deposito attrezzature / strumentario /materiale
• deposito pulizie
18. corridoio tecnico
relazioni interne
visitatori
ambulatoriali
degenti
medici
personale
urgenze
pulito
sporco
medici-pazienti
-
accesso
filtro
aree operative
aree di servizio
177
corridoio pubblico
relazioni esterne
diagnosi e cura
degenza
punto nascita
emergenza
servizi generali
relazione spaziale
PRELIEVI obbligatorio
raccomandabile
opportuna
relazione funzionale
alta
media
bassa
04
19. 07. servizi speciali di diagnosi e cura
centro trasfusionale
Il centro trasfusionale comprende sia l’area donazione sia i programma architettonico
laboratori/emoteca collegati (aree di controllo, registro,
manipolazione, rielaborazione e stoccaggio di sangue ed area accesso/uscita pazienti
emoderivati). • attesa pazienti con servizi igienici
È posto preferibilmente vicino all’ingresso principale • accettazione - segreteria / archivio
dell’ospedale, direttamente accessibile dalla piazza pubblica, • registrazione
• ambulatorio
dove il donatore, con un iter separato, viene accettato,
visitato, e subisce il prelievo senza tempi d’attesa.
area lavoro personale
Non c’è sostanziale differenza di trattamento tra chi fa
• area lavoro pulito
donazione o predeposito.
• area lavoro sporco
In corrispondenza dell’accesso al servizio è prevista l’attesa e
• servizi igienici e area armadietti per il personale
l’accettazione: il donatore viene accettato, passa a una sub- • locale distribuzione
attesa da dove verrà chiamato in sala visita per accertamenti • laboratorio
e visita; solo in seguito verrà accompagnato in sala donatori, • emoteca - locale frigo
dove verrà eseguito il prelievo. • tisaneria / area ristoro / riposo personale
Ogni postazione-donatore sarà attrezzata in modo che il • caposala
paziente possa stare seduto o sdraiato durante il prelievo
garantendone il rispetto della privacy. Le postazioni potranno area prelievi
essere separate da tende scorrevoli, che permettano al • servizi igienici
donatore di scegliere di socializzare o essere isolato; in area • area donatori (in open plan)
collegata al lavoro infermieristico, sarà prevista un’area- • area emergenza /osservazione
• tisaneria / area ristoro
emergenze.
Questa attività richiede un servizio di ristorazione post
servizi annessi
donazione.
• deposito materiale sporco
• deposito materiale pulito
• deposito attrezzature / strumentario /materiale
• deposito pulizie
4 • LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
20. corridoio tecnico
relazioni interne
visitatori
ambulatoriali
degenti
medici
personale
urgenze
pulito
sporco
medici-pazienti
(, ,
)
accesso
filtro
aree operative
aree di servizio
179
corridoio pubblico
relazioni esterne
diagnosi e cura
degenza
punto nascita
- emergenza
servizi generali
CENTRO
relazione spaziale
TRASFUSIONALE
obbligatorio
raccomandabile
opportuna
relazione funzionale
alta
media
bassa
04
21. 08. servizi speciali di diagnosi e cura
riabilitazione
L’area di riabilitazione e fisioterapia sta acquistando sempre programma architettonico
maggiore importanza come momento fondamentale del
processo clinico. È riservata alla preparazione agli interventi e area accesso / uscita pazienti
alla riabilitazione immediata post-acuta in pazienti degenti o • area attesa pazienti separata per interni ed esterni, in
corrispondenza con gli accessi al reparto
ambulatoriali, pre o post ricovero recente, affetti da disabilità
• servizi igienici
derivanti da patologie di carattere ortopedico, neurologico,
• deposito carrozzine
pneumologico, uroginecologico, cardiologico e
gastroenterologico.
area lavoro personale
Il servizio di riabilitazione verrà strutturato in due aree
• accettazione
attrezzate, una per attività di gruppo (palestre statiche e • segreteria / amministrazione
dinamiche) e un’altra per terapie individuali (box per attività • sale visita
di massoterapia, terapia fisica e strumentale e manipolazioni • studi medici
articolari), oltre ad ambulatori. • area lavoro infermieristico
Il servizio sarà dotato di due accessi per i pazienti, uno per i • sala riunione/programmazione
pazienti in regime ambulatoriale e un altro per gli interni: a • servizi igienici e area armadietti per il personale
ogni accesso corrisponde un’area attesa, accettazione e • spogliatoio personale
deposito per carrozzine. L’attività del servizio sarà • riposo personale
interamente programmata, quindi i tempi d’attesa presso il
area trattamenti
servizio dei pazienti, sia interni sia esterni, saranno minimi.
• aree attrezzate per attività di gruppo (palestre), per attività
Il paziente sarà accompagnato nell’area di terapia individuale
statiche e dinamiche;
ovvero, attraverso degli spogliatoi/filtro, alle palestre. • aree attrezzate per attività individuali (motorie, respiratorie,
Un ulteriore accesso al servizio sarà riservato al personale e neuropsicologiche, ecc.)
alle merci. • box (o stanze di dimensioni contenute) per attività di
massoterapia, terapia fisica e strumentale e manipolazione
articolare;
• area attrezzata per il trattamento, qualora previsto, dei
disturbi comunicativi / integrativi;
• ambulatori medici per visite specialistiche e valutazioni
diagnostico-prognostiche cliniche attinenti alle patologie
trattate;
• servizi igienici per disabili
4 • LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
• spogliatoi per gli utenti (maschili e femminili)
servizi annessi
• deposito materiale sporco
• deposito materiale pulito
• deposito attrezzature / strumentario
• locale pulizie
23. 09. servizi speciali di diagnosi e cura
ambulatori
Anche l’attività ambulatoriale è una funzione in espansione in programma architettonico
quanto riveste un ruolo fondamentale nel più generale
processo di deospedalizzazione, ovvero nella ricerca di un area accesso/uscita pazienti
sistema che individui appropriate modalità di trattamento in • area attesa pazienti esterni
rapporto alle reali esigenze terapeutiche. • area attesa pazienti interni
Svolge, oggi, un’insostituibile attività di filtro e controllo • soggiorno
• servizi igienici
evitando il ricorso a forme di ricovero indiscriminate e
• accettazione
improprie.
• cassa
Gli ambulatori sono preposti all’erogazione di prestazioni
• segreteria / amministrazione
specialistiche (diagnostiche, terapeutiche e riabilitative) anche
sofisticate, afferenti alle varie discipline mediche e area lavoro personale
chirurgiche, che non richiedono il ricovero del paziente. • studi medici
Gli specialisti impegnati operano in stretto contatto con le • sala riunione
attività proprie dell’Ospedale contribuendo a diminuire i • area lavoro infermieristico pulito
giorni di degenza, sia mediante la prescrizione e la • area lavoro infermieristico sporco
valutazione degli accertamenti diagnostici e multispecialistici • sala riunione
utili prima del ricovero, sia per il follow-up dei pazienti • servizi igienici
dimessi. • tisaneria / area ristoro / riposo personale
Essendo destinati soprattutto ai pazienti esterni, gli
ambulatori non sono correlati, in termini strutturali, alle aree sala esami
di degenza dell’Ospedale. Sono collocati in una zona • sale visita standard
• sale visita specialistiche
direttamente accessibile dalla piazza pubblica, dove il
• sale strumentali
paziente viene accettato e indirizzato all’area d’attesa
• sala esami funzionali
corrispondente all’ambulatorio/gruppo di ambulatori dove
• servizi igienici
verrà svolta la visita/procedura. Gli ambulatori potrebbero
essere in parte portati all’esterno dell’Ospedale soprattutto servizi annessi
per quanto riguarda gli ambulatori indifferenziati (utilizzabili • deposito materiale sporco
da diverse discipline specialistiche senza particolare • deposito materiale pulito
dotazione strumentale). • deposito attrezzature / strumentario
Gli ambulatori saranno collegati alle altre aree diagnostiche e • deposito farmaci
4 • LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
i flussi dei pazienti esterni e interni saranno differenziati. • locale pulizie
È opportuno che gli ambulatori siano progettati in modo da
facilitare la riconversione per specialità diverse con
l’eventuale sostituzione delle attrezzature medicali
specialistiche.
Gli ambulatori hanno ampie zone riservate alle attese e punti
d’accoglienza dedicati adiacenti agli ingressi, aree di sub-
attesa in corrispondenza dei servizi infermieristici e degli
ambulatori in comune con i pazienti interni.
Sarà predisposto un secondo accesso per degenti che
debbano sottoporsi a esami o visite specialistiche (connesse
con l’attrezzatura diagnostica che richiede lo spostamento del
paziente) e ulteriori accessi riservati al personale e alle merci,
in coincidenza con le zone di lavoro medico-infermieristico e
i depositi.