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Storytelling: istruzioni per l'uso.

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Storytelling: istruzioni per l'uso.

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Una comunicazione aziendale efficace ed efficiente ruota attorno ad un nucleo centrale che è il “racconto aziendale”. Lo storytelling è quell’insieme di discipline che permette di sfruttare appieno i meccanismi che governano il “pensiero narrativo”, attraverso il quale la cultura codifica e cataloga le esperienze quotidiane, rendendo possibile realizzare “storie” in grado di coinvolgere il pubblico.
Per approfondimenti sull'evento: http://www.treatabit.com/article/storytelling-istruzioni-per-l-uso

Una comunicazione aziendale efficace ed efficiente ruota attorno ad un nucleo centrale che è il “racconto aziendale”. Lo storytelling è quell’insieme di discipline che permette di sfruttare appieno i meccanismi che governano il “pensiero narrativo”, attraverso il quale la cultura codifica e cataloga le esperienze quotidiane, rendendo possibile realizzare “storie” in grado di coinvolgere il pubblico.
Per approfondimenti sull'evento: http://www.treatabit.com/article/storytelling-istruzioni-per-l-uso

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Storytelling: istruzioni per l'uso.

  1. 1. istruzioni per l’uso
  2. 2. Fare Storytelling d'impresa non significa semplicemente raccontare l'azienda usando un italiano corretto e, magari, con uno stile accattivante. Questo lo può fare qualsiasi bravo copy.
  3. 3. Il lavoro dello storyteller è meno fantasioso e più tecnico di quanto si immagini. Possiamo individuare tre fasi di lavoro.
  4. 4. La prima fase consiste nel raccogliere quante più informazioni possibili dai vari soggetti coinvolti, identificare quali sono i valori sui quali l'azienda si fonda e delinearne con la maggior precisione possibile quali sono i contorni identitari. Sarà dunque il momento di individuare con attenzione il target al quale ci si rivolge e studiare un percorso narrativo.
  5. 5. La seconda fase è quella più tecnica. Si andrà a costruire un lemmario di parole chiave (che saranno attentamente studiate, analizzate e comparate con le parole trend), si individueranno i competitors e si analizzerà la loro comunicazione. Infine si individueranno i canali comunicativi più adatti.
  6. 6. Solo a questo punto si potrà passare alla terza fase: la stesura del racconto, tenendo però conto di tutti i dati e le variabili emerse dalle precedenti fasi e declinandolo dunque secondo i singoli oggetti comunicativi.
  7. 7. (e per una buona comunicazione)
  8. 8. Arrivare ad ottenere una comunicazione efficace ed efficiente è un percorso lungo che si basa su una condizione ineludibile: bisogna avere una chiara identità in grado di differenziarci da tutti gli altri. Per arrivare a questo è necessario:
  9. 9. 1- un buon racconto aziendale 2- individuare chiaramente la promessa e la reason why. Definiti questi due aspetti gran parte del lavoro è fatto.
  10. 10. Presentazione dell’ “Eroe” ---> chi compone il team? Che tipo di formazione hanno? Mancanza ---> a quale tipo di domanda di prodotti/servizi vogliamo dare una risposta? (implica anche: come ci differenziamo dai nostri eventuali concorrenti?)
  11. 11. Impresa ---> come ci proponiamo di agire? Quale percorso? Con quali mezzi? Aiutante/mezzo magico ---> qual è il nostro vantaggio competitivo? Sanzione positiva ---> quale risultato finale possiamo offrire?
  12. 12. Altro passaggio fondamentale (strettamente connesso col primo) è definire la promessa e la reason why: cioè il beneficio che offriamo al cliente (“La giusta comunicazione per tutti”) e il modo in cui intendiamo arrivare a questo risultato (“siamo un'agenzia di comunicazione. Progettiamo e sviluppiamo la tua identità digitale e non solo”).
  13. 13. Obiettivo del laboratorio: iniziare ad imbastire un racconto aziendale andando a individuare le funzioni e gli attanti di cui sopra.
  14. 14. NB: questo non implica assolutamente realizzare una “fiaba” per bambini: bisogna avere ben presente a chi ci si rivolge e adottare uno stile e un tono adatto.

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