Daniela Maria Intravaia - Agenzia per l'Italia Digitale
Prospettive dell'Agenda Digitale dell'Umbria - Strumenti
Strumenti di programmazione, gestione e monitoraggio dei progetti ICT. Workshop #ADUMBRIA2018 #2 Orvieto - Palazzo comunale, sala consiliare, 5 novembre 2018.
http://www.regione.umbria.it/agenda-digitale/adumbria2018
3. Dalla Strategia per la Crescita Digitale al Piano Triennale
2015
La strategia
approvata dal Governo
4,6 miliardi di euro
2016
Il Modello strategico di
trasformazione digitale
della PA
2017
Il Piano Triennale definisce
gli obiettivi da raggiungere
3
5. Il Piano Triennale 2017-2019
Strumenti per la generazione
e diffusione servizi digitali
Ecosistemi
Modello di interoperabilità
Infrastrutture immateriali
Infrastrutture fisiche
Sicurezza
Data
analytics
framework
Gestione del
cambiamento
Spetta all’Agenzia per l'Italia Digitale predisporre il Piano Triennale
per l’Informatica nella pubblica amministrazione, che deve essere
approvato dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Ministro
delegato entro il 30 settembre di ogni anno (D.lgs. 8 marzo 2005, n.
52 e legge 28 dicembre 2015, n. 208)
Il Piano, costruito sulla base del «Modello strategico di evoluzione
del sistema informativo della PA», v. slide precedente, è un
documento di indirizzo strategico ed economico destinato a tutta la
Pubblica Amministrazione
Accompagna la trasformazione digitale del Paese e definisce le
linee operative di sviluppo dell’informatica pubblica, il Modello
strategico di evoluzione del sistema informativo della PA e gli
investimenti ICT del settore pubblico secondo le linee guida europee
e del Governo
5
6. Gli obiettivi strategici nazionali e locali
• Definire i passi per la trasformazione digitale della pubblica
amministrazione attraverso un modello condiviso di gestione e
utilizzo delle tecnologie digitali
• Definire regole di interoperabilità, usabilità, standard e
ontologie per le infrastrutture immateriali e materiali nazionali
• Definire il modello di cooperazione fra ecosistemi e piattaforme
abilitanti
• Accompagnare le PA locali nella realizzazione di servizi digitali
definiti dal modello strategico
• Integrare soluzioni «plug and play» per implementare le
infrastrutture immateriali nazionali (piattaforme abilitanti e dati
della PA)
• Creare nuovi servizi digitali organizzati in ecosistemi secondo i
bisogni di cittadini e imprese
• Coinvolgere i soggetti privati nello sviluppo di servizi integrati
ed interoperabili
• Incentivare il rapporto con il mercato, ponte tra pubblico e privato
6
7. Gli obiettivi strategici per macro-aree
● Completare realizzazione delle Piattaforme abilitanti e
favorirne l'adozione delle PA
● Aggiornare le Piattaforme abilitanti esistenti
implementando nuove funzionalità; progettarne di nuove
● Adesione di tutta la PA alle piattaforme immateriali
● Razionalizzare i Data Center esistenti
● Realizzare ambiente Cloud della PA, secondo elevati
standard di sicurezza
● Individuare risparmi di spesa derivanti dal consolidamento
dei data center e dalla migrazione dei servizi verso il cloud
● Realizzare servizi che semplifichino l’interazione dei
cittadini con la PA, attraverso un modello di
interoperabilità condiviso
● Definire regole e standard tecnici e organizzativi
replicabili
SICUREZZA
● Definire profili di sicurezza standard
● Individuare le «infrastrutture critiche»
● Agevolare l’adozione della Misure minime di
sicurezza da parte di tutte le PA
● Ampliare la constituency , il contesto di riferimento,
del CERT-PA 7
8. La sicurezza
SICUREZZA
Raccomandazioni,
strategie, norme tecniche
per sensibilizzare e
supportare le
amministrazioni sui temi
della sicurezza
informatica e delle
emergenze ad essa
collegate
• Definire i profili di sicurezza delle componenti
ICT della Pubblica amministrazione, fornire i
riferimenti tecnici e normativi che le Pubbliche
amministrazioni dovranno adottare
• Offrire alle Pubbliche amministrazioni supporto
alla prevenzione e al trattamento degli
incidenti di sicurezza informatica
• Provvedere a effettuare assessment
(valutazioni) e verifiche di sicurezza per
accertare l’applicazione delle regole di sicurezza
individuate da parte delle Pubbliche
amministrazioni
• Dare seguito alle attività in essere in materia di
accreditamento e verifica 8
9. Il percorso del Piano Triennale
Consolidamento
Costruzione
Completamento
Principali attori
• AGID
• Pubbliche Amministrazioni
• Enti aggregatori in grado di coordinare e
supportare la realizzazione delle attività
strategiche previste dal Piano
9
10. Il sito del Piano Triennale
https://pianotriennale-ict.italia.it/
10
11. Il coinvolgimento delle PPAA per il nuovo Piano Triennale
L’elaborazione della nuova versione del Piano triennale ha coinvolto finora
circa 70 Amministrazioni, allargando la platea della precedente edizione
dalle sole principali PAC alle amministrazioni locali attive nei processi di
trasformazione digitale del Paese e indicate nel PT 2017-2019 quali
“aggregatori territoriali”, in particolare le Regioni, le Città Metropolitane e i
relativi Comuni capoluogo
L’insieme delle PA che hanno partecipato è così costituito:
• 19 Amministrazioni Centrali (tutti i Ministeri, INPS, INAIL e ACI) - PAC
• 21 Amministrazioni Regionali e Province Autonome - PAL Regioni
• 14 Città Metropolitane - PAL
• 14 Comuni capoluogo delle Città Metropolitane
• (sopra i 150.000 abitanti) - PAL
• 5 società in house centrali e regionali
• 10 centrali di committenza nazionali e regionali 11
13. Lo stato di attuazione del Piano Triennale 2017-2019
Piano triennale
2017-2019
67 azioni totali
109 attività progettuali
48 Azioni avviate su 67
Le restanti saranno avviate nel corso del
triennio in linea con la pianificazione
triennale
71 attività progettuali avviate
su 109
Costituiscono il 65% delle attività
previste e le restanti saranno avviate nel
corso del triennio come previsto dalla
pianificazione
13
14. L’attività di coordinamento di AgID …
● RACCORDO CON LE ISTITUZIONI EUROPEE E LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI CHE SI
OCCUPANO DI PUBBLICI SERVIZI DIGITALI, quali:
COMMISSIONE EUROPEA E CONSIGLIO UE, OCSE, OPEN GOVERNMENT PARTNERSHIP, WORLD
ECONOMIC FORUM, INTERNET GOVERNANCE FORUM, UNITED NATIONS, CHINA-ITALY SCIENCE
TECHNOLOGY AND INNOVATION PROGRAMMES, etc.
● RAPPORTI CON GLI UFFICI GOVERNATIVI DI RIFERIMENTO:
FUNZIONE PUBBLICA, DIPARTIMENTO POLITICHE EUROPEE, AGENZIA PER LA
COESIONE TERRITORIALE, ETC.
● STUDI E RICERCHE IN MATERIA DI ICT, INCLUSE LE TECNOLOGIE EMERGENTI, INTELLIGENZA
ARTIFICIALE E BLOCKCHAIN
● RACCORDO CON LE AMMINISTRAZIONI CENTRALI E TERRITORIALI:
v. diapositiva seg. 14
15. … e il raccordo con le Amministrazioni centrali e territoriali
● RETE DEI RESPONSABILI DELLA TRANSIZIONE AL DIGITALE
■ CIRCOLARE n. 3 dell’1 OTTOBRE 2018 del MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
conferisce loro il ruolo di punti di contatto con AgID
■ UFFICIO PROGETTAZIONE NAZIONALE in costante rapporto con gli Enti Territoriali
■ INCONTRI CON LE REGIONI, CON LE CITTA’ DEL PON METRO, CON LE CITTA’
CAPOLUOGO, ETC.
■ SUPPORTO ALLE REGIONI QUALI SOGGETTI AGGREGATORI
● GRUPPI DI LAVORO INTER-AMMINISTRAZIONI, in particolare GRUPPO SULLA SEMPLIFICAZIONE
● RILEVAZIONI DI DATI E CENSIMENTI SULLO STATO DELL’ICT NELLE PPAA
● SVILUPPO DI SITI DI DATI APERTI DELLA PA
○ dati.gov.it – Catalogo nazionale dei metadati relativi ai dati in formato aperto delle PPAA,
Catalogo dei servizi della PA, etc.
○ geodati.gov.it – Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali
15
16. Le LINEE GUIDA, strumenti di attuazione del Piano
LINEE GUIDA più recenti:
• RAZIONALIZZAZIONE DELLA INFRASTRUTTURA DIGITALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
•https://www.agid.gov.it/sites/default/files/repository_files/linee_guida/linee-guida-
razionalizzazione-ced_0.pdf
• DESIGN SERVIZI DIGITALI DELLA PA
•https://www.agid.gov.it/it/design-servizi/linee-guida-design-servizi-digitali-pa
• DESIGN PER I SERVIZI WEB DELLA PA
https://design-italia.readthedocs.io/it/stable/
Ulteriore strumento: comunicaitalia, su come fare comunicazione pubblica a mezzo web;
http://comunica.italia.it/
• VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO INFORMATIVO PUBBLICO
•https://lg-patrimonio-pubblico.readthedocs.io/it/latest/ ./. 16
17. Le LINEE GUIDA, strumenti di attuazione del Piano
Segue LINEE GUIDA più recenti:
• ACCESSIBILITA’
•https://www.agid.gov.it/sites/default/files/repository_files/linee_guida/guida_pratica_creazione_
word_accessibile_2.pdf
• PIANI DI PROGETTO REGIONALI PER IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO, SPECIFICHE
D’INTEROPERABILITA’
• https://www.agid.gov.it/it/piattaforme/sanita-digitale
• MISURE MINIME PER LA SICUREZZA INFORMATICA
•https://www.cert-
pa.it/documents/10184/27607/CircolareAgID_170418_n_2_2017_Mis_minime_sicurezza_ICT_P
A-GU-103-050517.pdf/7ca821ea-f8cc-4310-9fad-3c6ec1ca7f85
• COMPETENZE DIGITALI
•https://www.agid.gov.it/sites/default/files/repository_files/linee_guida_-professioni-ict.pdf
17
18. Ulteriore supporto reso disponibile da AgID agli Enti Territoriali
● ACCORDI CON LE SINGOLE REGIONI, sulla base dell’ACCORDO QUADRO PER LA CRESCITA E LA
CITTADINANZA DIGITALE VERSO GLI OBIETTIVI EU2020, stipulato da AGID e CONFERENZA REGIONI il 18
febbraio 2018, NEL LORO RUOLO DI SOGGETTI AGGREGATORI, contenenti schede progettuali per
obiettivi ICT, verificate dalle aree di competenza AGID
Due tipologie di assistenza tecnica/organizzativa, a far data dalla stipula dell’accordo:
○ una, generalista (Project Management Office)
○ altre, specializzate per materia:
■ consolidamento data centre e cloud enabling (rif.: rellini@agid.gov.it)
■ sicurezza informatica (rif.: pietro.marchionni@agid.gov.it)
■ web accessibility per la verifica di accessibilità dei siti web delle PPAA (rif.: celeghin@agid.gov.it)
■ aggregazione della PA al nodo eIDAS italiano, per consentire l’interoperabilità transfrontaliera dei
sistemi di identità digitali (eID) e la circolarità delle identità digitali nell’UE (contatto:
pucciarelli@agid.gov.it)
○ Tali supporti sono attivabili anche con gli Enti Territoriali diversi dalle Regioni – Città
Metropolitane, Città Capoluogo del PON Metro, Comuni ed Aggregazioni di Comuni interessati –
previo scambio di note 18
20. Come si articola
STRUMENTI PREVISTI DAL PIANO TRIENNALE:
- SEZIONE GESTIONE DEL CAMBIAMENTO
- ALTRI indicati nelle diverse sezioni tematiche
- Rinvio agli indicatori della Strategia Crescita Digitale
STRUMENTI ATTIVATI DALLE SINGOLE AREE/UFFICI/SERVIZI DI AGID dai
referenti per i singoli obiettivi:
- incontri con i portatori d’interesse (PPAA interessate, eventuali soggetti
privati – provider di servizi digitali, mondo delle imprese, banche, etc. )
- siti ad hoc (v. slide seguenti)
- censimenti di risorse ICT
- stessi strumenti di raccordo con le altre PPAA già indicati alla slide 15
20
21. Dal Piano Triennale. Sezione Gestione del cambiamento
10.2 Obiettivi strategici
Definire e realizzare un processo strutturato di governance delle azioni necessarie per
l’esecuzione del processo di trasformazione digitale della PA, inclusa la pianificazione di
logiche di switch-off.
Accompagnare le PA selezionate per svolgere il ruolo di aggregatore [… ] nella
realizzazione delle attività organizzative e strumentali.
Promuovere l’adempimento da parte delle amministrazioni dell’obbligo di
identificazione dell’ufficio responsabile della transizione al digitale di cui all’articolo 17
del CAD.
Monitorare il processo di trasformazione ai fini del coordinamento del Piano e
della eventuale rendicontazione europea attraverso la misurazione dello stato
di avanzamento delle attività, anche utilizzando gli indicatori previsti nella
“Strategia per la crescita digitale”. [grassetto e corsivo Intr.] 21
10.1
24. Dal Piano Triennale. Sezione Gestione del cambiamento
24
10.3 Linee di azione
Per il conseguimento degli obiettivi del Piano è necessario definire un modello che,
da un lato, permetta la governance nel rispetto del fabbisogno delle amministrazioni
e, dall’altro, risulti sufficientemente agile da favorire la conduzione delle attività di
trasformazione digitale nei tempi definiti nella Strategia per la Crescita digitale […]
attraverso l’interazione di più soggetti:
● amministrazioni di livello nazionale quali, ad esempio, Ministeri, Agenzie e
Autorità che dettano regole o gestiscono basi di dati nazionali
● amministrazioni e/o enti di livello intermedio e enti strumentali quali, ad
esempio, le Regioni, le società in house e altri soggetti aggregatori
● amministrazioni di front office, ossia le PA che erogano i servizi al cittadino e
alle imprese quali, ad esempio, le province, i comuni, i tribunali e le ASL
[grassetto e corsivo Intr.]
25. Dal Piano Triennale. Sezione Gestione del cambiamento
25
(segue) 10.3 Linee di azione
La strategia nazionale - elaborata in collaborazione con la Conferenza delle Regioni
e delle Province Autonome - individua le priorità, le modalità di intervento e le
azioni da compiere ed enfatizza la complementarietà tra il livello nazionale e quello
regionale, nonché l’integrazione tra le stesse iniziative regionali.
La Figura 8 rappresenta graficamente come le soluzioni realizzate da singole amministrazioni
possano contribuire alla realizzazione di servizi digitali attraverso logiche di collaborazione che
ne amplificano il valore.
Ad esempio, le basi di dati di interesse nazionale, generalmente in carico ad amministrazioni di
livello centrale, possono contribuire alla realizzazione di servizi erogati da altre amministrazioni
anche attraverso il coinvolgimento di enti intermedi e strumentali (es. ANPR). Con la stessa
logica, anche le basi di dati realizzate da enti di livello intermedio, pur non coinvolgendo
necessariamente gli organismi di livello nazionale, possono contribuire, in logica cooperativa,
alla realizzazione di servizi offerti al cittadino da altre amministrazioni (es. Fascicolo sanitario
elettronico). [grassetto Intr.]
29. Ulteriori azioni: benchmarking
● Nel dialogo costante con le Amministrazioni Centrali e Territoriali,
AgID potrà individuare le migliori pratiche e favorirne la diffusione, in
particolare degli Sportelli Unificati di Servizi digitali e delle altre
soluzioni di semplificazione amministrativa realizzate
● Le iniziative digitali già avviate, per il miglioramento della qualità dei
servizi a cittadini ed imprese, meritano di essere considerate come
modello di riferimento ed ampiamente dispiegate, specialmente
quando sono coerenti con le politiche europee sui servizi digitali one
stop shop, o single point of contact, ed è auspicabile che se ne possa
trasferire il paradigma ad altri contesti territoriali
grazie per l’attenzione 29