biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024
L'ho fatto perche' era giusto
1. La classe I D Linguistico dell’ I.I.S.
Croce-Aleramo
Presenta:
“L’ho fatto perché
era giusto”
2. Maria Amendola
Maria Cupertino e il pastore
Daniele Cupertino
Vincenzo Fagiolo
Il cardinale Pietro Palazzini
16 ottobre 1943: ‘Resciudde’
3. Chi salva una vita salva il mondo intero
(dal Talmud)
La storia che raccontiamo riguarda la salvezza
del giovane Michael Tagliacozzo a cui
contribuirono molti soccorritori, una specie di
catena di soccorritori.
Il giorno della grande retata,il 16 ottobre del 1943
Michael riuscì a scappare grazie alla parola
“Resciudde” (Scappate) in dialetto ebraico
romanesco, pronunciato dalla madre della sua
fidanzata che fu poi arrestata e uccisa insieme alla
sua famiglia ad Auschwitz.
4. Michael trovò rifugio dapprima presso la casa della sua
insegnante di lettere, Maria Amendola, ma rimase poco
tempo per la scarsità di cibo. Venne trasferito prima presso
un convento dei Benedettini e poi presso la parrocchia di S.S.
Venanzio e Fabiano in via Terni dove Tagliacozzo conobbe un
giovane e coraggioso prete, Vincenzo Fagiolo. Questi stabilì un
contatto con Pietro Palazzini che accoglieva rifugiati presso il
Pontificio Seminario Maggiore ed ospitò altri ricercati politici
oltre a numerosi ebrei. Sfuggirono anche ad una perquisizione
e così Michael insieme a un altro ebreo venne spostato presso
la casa del pastore protestante Daniele Cupertino facendolo
credere un suo parente sfuggito dalla guerra.
5. La tessera annonaria non consentiva di prendere cibo ogni
giorno per tutti i rifugiati e cosi il signor Palazzini fornì il cibo
necessario. Michael Tagliacozzo lasciò la famiglia Cupertino il
10 aprile del 1944 e ritornò da Palazzini sperando di trovare
alloggio in Vaticano. E questi gli diede aiuto anche se era già
sospettato dai fascisti. Alla fine Tagliacozzo trovò ospitalità
presso i frati Francescani dove rimase fino alla liberazione di
Roma avvenuta il 4 giugno del 1944.
6. Il 26 maggio del
1983,Yad Vashem ha
riconosciuto Maria
Amendola,monsignor
Vincenzo Fagiolo,il
cardinale Pietro
Palazzini,il pastore
Daniele Cupertino e
sua moglie Teresa
Cupertino (nata
Morelli) come Giusti
tra le Nazioni. Dossier
3292
7. Lastoriadelfascistachesalvòtuttigli
ebreichepoteva.Solo’’perchéera
giusto’’
• Pochi giorni prima del 16 ottobre del 1943 la famiglia
Limentani avvertì che la deportazione degli ebrei era già
iniziata. Il capofamiglia ordinò alle sue tre figlie di andare in
casa di un ingegnere, che aveva promesso aiuto in caso di
bisogno. Egli, però, ospitava già altri ebrei e soltanto la più
piccola riuscì ad entrare. Le altre due sorelle Limentani
vennero accolte da un fascista che si chiamava Ferdinando
Natoni. Non aveva simpatia nei confronti degli ebrei e con
la famiglia Limentani non aveva mai scambiato parola.
8. Quando ormai le SS erano sulle scale, Natoni fece entrare le
ragazze nel suo appartamento ; disse ai soldati che quelle
due ragazze erano figlie sue e, convinti i militari, scese in
strada, deciso a salvare quanti più ebrei possibili. Le SS ,
vedendolo liberare altri ebrei e sospettando che fosse
troppo giovane per avere due figlie cosi grandi, lo
arrestarono. Natoni riuscì a salvarsi grazie al suo alto grado
nella milizia fascista. Nel frattempo i genitori delle ragazze,
scampati alla retata, ripresero le figlie e tornarono a casa. A
fine guerra la famiglia Limentani si salvò e ogni 16 ottobre,
per ricordare quel magnifico gesto, portava doni alla casa di
Natoni.
9. Però, pensando che semplici doni fossero poco, per
ringraziarlo, la famiglia Limentani volle raccontare la
storia, per far sì che Natoni fosse riconosciuto come
Giusto tra le Nazioni. Proprio mentre il Capo Rabbino di
Roma stava per consegnare la medaglia, Natoni disse:
”Devo precisare che però al fascismo io ci credo ancora,
sono e resto fascista e lo sarò per sempre!”. Con questo
teneva a dire, che aveva messo in pericolo la sua vita e
quella dei suoi famigliari per salvare degli ebrei,
soltanto perché era giusto.
10. Il 14 novembre
del 1944, Yad
Vashem ha
riconosciuto
Ferdinando
Natoni come
Giusto tra le
Nazioni.
Dossier 2444