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UDC L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEI NOSTRI PASSI
1. Documentazione dell'Unità di
competenza:
L’insostenibile leggerezza
dei nostri passi
Istituto scolastico:
Istituto Comprensivo G. Chini - MONTECATINI TERME
Destinatari:
N. 2 Classi IV Primaria
N. 2 Classi I Secondaria primo grado
Ore dedicate al percorso:
N. ORE TOTALI CON LE ASSOCIAZIONI 32
N. ORE TOTALI DOCENTI 20
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3. Il progetto nasce dalla partecipazione al Corso di formazione sui cambiamenti climatici
tenutosi nel periodo settembre-novembre 2014.
Gli obiettivi del corso:
1.Sviluppare riflessioni su una didattica per competenze;
2.Attivare competenze su metodologie interattive;
3.Lavorare in gruppi misti insegnanti operatori dei territori;
4.Attivare buone pratiche nei territori;
5.Sviluppare comportamenti sostenibili.
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4. si integrano con quelli previsti nelle attività presenti nel POF dell'istituto legati
all’Educazione Ambientale e alla Cittadinanza attiva:
1. Sensibilizzare i bambini/gli adolescenti alle problematiche legate alla tutela
dell'ambiente;
2. Rendere consapevoli gli alunni che le scelte e le azioni sia collettive sia individuali
comportano conseguenze non solo nel presente ma anche nel futuro;
3. Conoscere e rispettare il territorio;
4. Educare i ragazzi a tenere comportamenti responsabili e virtuosi.
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5. L’interesse a realizzare un altro progetto (rispetto a quelli già attuati) è nato dall’obiettivo
di trasformare esperienze già presenti in:
•atteggiamenti consolidati e interiorizzati dai bambini/ragazzi attraverso un lavoro di
continuità primaria-secondaria;
•diffondere queste “buone pratiche” sia all'interno dell'istituto attraverso la peer-education
(alunni formatori a ricaduta per i compagni delle altre classi) sia in famiglia;
•legare queste esperienze attraverso un percorso interdisciplinare che vedesse coinvolte
più discipline ( italiano, geografia, scienze, tecnologia).
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6. I docenti che hanno partecipato all’attività sono stati cinque della scuola secondaria di
primo grado e tre della scuola primaria che si sono così suddivisi sui percorsi:
1.Rifiuto il rifiuto: tre insegnati della scuola secondaria e 23 alunni (Puccini, Bottaini,
Michi)
2.L’impronta ecologica in emissioni di CO2: due insegnanti della scuola secondaria
e 22 alunni (Galliano, Siani)
3.SOS acqua: tre insegnanti della scuola primaria e 21 alunni (Giancola, Elia, Spadoni)
4.L’acqua nelle cose: tre insegnanti della scuola primaria e 21 alunni (Giancola, Elia,
Spadoni)
Il progetto si articola in quattro unità:
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7. RIFIUTO IL RIFIUTO
Il percorso ha affrontato il concetto di cambiamento climatico e le conseguenze negative
sull'ambiente partendo dai segnali percepiti dai ragazzi nella loro vita quotidiana.
Si è cercato anche di indagare quanto siano familiari e comprensibili alcuni termini di uso
comune collegati ai cambiamenti climatici (effetto serra, surriscaldamento globale,
ecosistema…) in modo che possano meglio comprendere la complessità del fenomeno e
individuare comportamenti ecosostenibili per diminuire l'impronta negativa dell'uomo.
Attraverso l'intervento degli operatori esterni è stato affrontato il tema della riduzione dei
rifiuti partendo dalla spesa che i ragazzi fanno per l'acquisto di materiale scolastico e
alimenti della loro quotidianità.
Infine è stata calcolata l'impronta di CO2 attraverso uno strumento ludico-didattico
(improntometro) realizzato dai ragazzi e sono state evidenziate le buone pratiche per
contrastare l'effetto serra.
Al termine del percorso gli alunni hanno preparato una lezione da divulgare fra i ragazzi
delle classi prime che non avevano partecipato al progetto.
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8. L'IMPRONTA ECOLOGICA IN EMISSIONI DI CO2
Il percorso si è posto l’obiettivo di analizzare come le nostre azioni quotidiane abbiano
effetti significativi sull'ambiente.
Il percorso, attraverso l’utilizzo del brainstorming, è iniziato con una discussione su
termini quali: clima, meteo, effetto serra, cambiamenti climatici e successivamente,
attraverso slide e questionari, si è cercato di far comprendere come anche le nostre
azioni quotidiane influiscano sui cambiamenti climatici.
Con il gioco della spesa è stato mostrato ai ragazzi come ridurre i rifiuti e lo spreco di
imballaggi e con il gioco delle uova come utilizzare prodotti a km 0.
Successivamente, sempre con il gioco della spesa, i ragazzi hanno riflettuto
sull’origine dei cibi e sulla biodiversità (assaggio e valutazione di mele in diverse
varianti).
Infine, dopo l’utilizzo dell’improntometro, gli alunni hanno realizzato un decalogo su
come sia possibile contribuire a ridurre l’inquinamento attraverso l'adozione di
comportamenti responsabili quali:
•Spesa sostenibile in rapporto alla riduzione dei rifiuti;
•L'importanza delle scelte e spesa a Km 0 e stagionalità;
•Valorizzazione del commercio equo e solidale.
Al termine del percorso gli alunni hanno preparato una lezione da presentare ai
genitori.
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9. L'ACQUA NELLE COSE
Ogni volta che facciamo la spesa "consumiamo" acqua.
Partendo da questo dato e attraverso la simulazione dell'acquisto di materiale di uso
comune da parte dei ragazzi (cibo, vestiario, materiale scolastico...) è stata calcolata la
nostra impronta idrica ed è stato spiegato ai bambini come ogni nostra azione può
essere rivista.
E’ stato costruito un semplice strumento per visualizzare il consumo d'acqua e
attraverso il percorso sono stati individuati i comportamenti corretti (regola delle 3 R:
riduco, riutilizzo, riciclo) per modificare le nostre azioni da "consumatori" a
"conservatori" di acqua, cosa comprare ma anche quanto "non comprare".
Al termine del percorso gli alunni hanno preparato una lezione da presentare ai
genitori.
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10. SOS ACQUA
Il percorso ha affrontato il tema dell'emergenza idrica (carenza di acqua vs eventi
catastrofici) come uno degli effetti negativi dei cambiamenti climatici collegando il
discorso alle responsabilità dell'uomo per arrivare a individuare i comportamenti
virtuosi da adottare per la salvaguardia della risorsa acqua e per diminuire la
propria impronta idrica.
L'attività è stata presentata alla classe con un messaggio video proveniente da un
Pianeta il cui clima ha subito un tale cambiamento da rendere deserti quelle che
una volta erano foreste rigogliose. Attraverso l'analisi di questo scenario, gli alunni
sono stati invitati ad analizzare possibili strategie per sopravvivere in un ambiente
così al limite prendendo spunto da quello che avviene in ambienti simili presenti
sul nostro Pianeta, dove la risorsa acqua è bene sempre più prezioso per animali,
piante e uomini.
Gli alunni hanno lavorato per aiutare Kato, l'extra-terrestre loro interlocutore, a
salvare il pianeta Elos e nello stesso tempo si sono resi conto come i cambiamenti
climatici già in atto sul nostro pianeta stiano modificando anche gli ambienti dove
viviamo e ci costringano a correre ai ripari in caso di eventi estremi.
Al termine del percorso è stata realizzata una stazione di rilevamento meteo con
materiale riciclato (pluviometro, anemometro, barometro). 10
11. Descrizione del percorso didattico, dove siano
chiaramente individuabili lo sviluppo
concettuale e l’approccio metodologico
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12. Unità di Competenze
L’acqua nelle cose
L’ Unità è stata realizzata a Maggio nella classe IV del plesso don Facibeni insieme agli
esperti del Laboratorio delle Biodiversità dello zoo di Pistoia; il percorso prevedeva n. 4
incontri così suddivisi:
•n. 3 lezioni in cui gli esperti, utilizzando varie metodologie inclusive (Brainstorming,
laboratori in classe, didattica ludica, lavori di gruppo), introducevano il tema
dell'emergenza idrica come uno degli effetti negativi dei cambiamenti climatici, collegando
il discorso alle responsabilità dell'uomo per arrivare a individuare i comportamenti virtuosi
da adottare per la salvaguardia della risorsa acqua e per diminuire la propria impronta
idrica;
•n.1 lezione in cui i bambini diventavano educatori dei loro coetanei e dei loro genitori
dimostrando, in una lezione aperta, quanto avevano appreso ed invitando i loro genitori a
“giocare” per verificare quale sia la loro impronta riguardo al tipo di spesa effettuata e il
loro consumo d’acqua.
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13. Nelle prime due lezioni l’esperto ha iniziato con un’ attività di feedback e successivo
approfondimento del tema attraverso le slide, le esperienze personali dei bambini, la
lettura di immagini, l’osservazione dell’acqua; da questo primo approccio i bambini
hanno compreso l’importanza dell’acqua nella nostra vita quotidiana e per la nostra
sopravvivenza.
Gli alunni hanno riconosciuto i luoghi ricchi di acqua dolce, fiumi, laghi, falde
acquifere, nuvole e pioggia e gli ambienti privi di acqua, quali i deserti.
Questa attività ha coinvolto in particolare i sensi della vista e del tatto.
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15. Il percorso poi è continuato nell’ascoltare il racconto delle abitudini e dei
comportamenti che i bambini hanno sia nelle azioni quotidiane sia nell’acquisto di
prodotti e cibo, in modo da farli riflettere sul fatto che “ogni volta che facciamo la
spesa consumiamo acqua”.
Successivamente in classe è stata creata la simulazione di un mercato con una serie
di prodotti solitamente acquistati dai ragazzi; gli alunni, divisi in gruppi, dovevano
scegliere dei prodotti e motivare tale decisione.
Alla fine del gioco, l’esperto indicava se l’acquisto era stato corretto mostrando cosa
è necessario osservare e cercare sulle confezioni dei prodotti.
In seguito i bambini, lavorando a gruppo, hanno calcolato i loro consumi di acqua in
tre situazioni diverse: in cucina, in bagno e in spiaggia e quelli delle loro famiglie.
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17. Ogni gruppo ha riportato i propri dati e le docenti hanno assegnato agli alunni il compito di
redigere un decalogo per il risparmio idrico da utilizzare in famiglia.
DECALOGO
REGOLE QUOTIDIANE SUL BUON USO DELL’ACQUA
1.Non lasciamo scorrere l’acqua quando si lavano i denti.
2.Fare la doccia e non il bagno.
3.Fare attenzione ad usare lo sciacquone: ogni volta che lo usiamo scarichiamo 10 litri
d’acqua potabile.
4.Se laviamo i piatti a mano insaponiamo tutto e usiamo una bacinella per risciacquarli.
5.Usare la lavastoviglie e la lavatrice a pieno carico.
6.Quando fa caldo innaffiare il giardino solo la sera, dopo il tramonto, così l’acqua si
disperderà di meno.
7.Riciclare l’acqua piovana o quella usata per sciacquare frutta e verdura per innaffiare.
8.Se vogliamo lavare l’auto di famiglia usiamo un secchio al posto della canna che fa
scorrere acqua in continuazione, oppure andiamo all’autolavaggio self service.
9.Comprare frutta e verdura di stagione perché le coltivazioni in serra richiedono più acqua.
10.Comprare quaderni realizzati con carta riciclata perché per produrla ci vuole meno
acqua.
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18. Nella terza lezione I bambini vengono divisi in gruppi e viene mostrato loro un
improntometro con le domande a cui rispondere per calcolare la loro impronta idrica.
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19. Gli alunni rispondono alle domande predisposte e vedono direttamente quanto
pianeta “occupano”; successivamente inizia un confronto/dibattito su come
migliorare il proprio comportamento per diventare consumatori consapevoli.
Infine i bambini realizzano loro stessi un improntometro e una serie di domande da
somministrare nella lezione conclusiva ai genitori.
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20. I bambini, con l’aiuto delle docenti della classe, prima della lezione conclusiva, hanno
ricollegato il lavoro svolto ai progetti realizzati durante quest’anno scolastico:
•“Tutti a tavola” in collaborazione con l’istituto alberghiero “F. Martini” di Montecatini Terme
•Partecipazione alla manifestazione Expo Rurale 2014 – Parco delle Cascine - Firenze
•Creazione di un orto (in continuità con la scuola dell’Infanzia)
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21. Nell’ultima lezione, gli alunni sono diventati formatori/docenti per gli adulti descrivendo il
percorso svolto e coinvolgendo i genitori nelle attività realizzate da loro in classe.
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Vi è stata un’ulteriore lezione rivolta agli studenti dell’Istituto alberghiero “F. Martini”
( con i quali avevano realizzato durante l’anno il progetto «Tutti a Tavola») in cui sono
stati loro i docenti spiegando, attraverso un gioco di ruolo, quali prodotti utilizzare.
Da ultimo hanno consegnato loro dei piatti di plastica con scritto dietro delle ricette
regionali che utilizzano prodotti stagionali, biologici ed a km 0.
24. Il progetto ha avuto una ricaduta positiva sia per gli alunni della scuola Primaria sia
per quelli della Secondaria perché:
•poter lavorare in continuità verticale/orizzontale ha permesso ai ragazzi di
affrontare gli argomenti in modo più ampio;
•poter “fare” ha dato loro maggior consapevolezza, infatti utilizzare una didattica
partecipativa che adotta il metodo cooperativo, i giochi di ruolo, la peer education
stimola maggiormente gli alunni ad interagire in modo attivo;
•poter collegare il progetto alle attività curricolari in modo interdisciplinare ha aiutato
i ragazzi a comprendere meglio quello che hanno appreso e a calarlo nel loro
quotidiano;
•Hanno imparato che questo bagaglio culturale deve diventare uno stile di vita.
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