La patologia della dipendenza e la dimensione trigenerazionale [capitolo 3 ...
Disturbi infantili e configurazioni familiari distorte [cap 4 bambino]
1. DISTURBI INFANTILI E CONFIGURAZIONI FAMILIARI
DISTORTE
Importante cogliere le configurazioni familiari distorte per
comprendere le forme di organizzazione affettiva della famiglia
In tale organizzazione vanno collocati i disturbi del
bambino
2. LA DIADE DISFUNZIONALE
C'è solo un genitore
Bambino rischia di diventare partner del genitore (il più delle
volte madre-bambino)
Il bambino attraverso un processo di identificazione distorta
assume il ruolo di compagno della madre come se lo fosse
realmente
3. TRE ASPETTI TIPICI DELLA DIADE DISFUNZIONALE
Accudimento invertito
inversione dei ruoli, inversione della protettività; così
bambino risulta più a rischio e suo processo evolutivo
potrebbe essere compromesso
Rischio diventa patologico quando bambino costruisce
immagine di sé come colui che deve costantemente
proteggere la madre
4. Sintomi infantili come “copertura” della rabbia/impotenza
dei genitori
bambino convoglia su di sé la tensione emotiva della madre
(caregiver)
La famiglia d'origine come terzo conflittuale
spesso i rapporti con le famiglie d'origine sono
problematici e interrotti, contatti rari e conflittuali
5. OBIETTIVO TERAPEUTICO:
Giocare con i sintomi infantili e valorizzarli in chiave relazionale
Presentificare il terzo che non c'è
Rompere il circuito della protettività
Far uscire bambino dalla stanza da letto dei genitori
Dall'accudimento invertito all'accudimento condiviso
Curare sintomi infantili in modo indiretto
Aiutare la madre ad acquisire una Posizione Io
Aiutare la madre a ricostruire/trasformare i suoi legami con la
famiglia d'origine
Aiutare la madre a ricercare risorse sociali per accrescere
l'autostima
6. LA FAMIGLIA XANG
Lawrence, bambino cinese di 11 anni vive con la madre
da quando è nato; portato in seduta perché iperattivo
In seduta:
Madre arrabbiata perché sola; bambino come porta
d'ingresso
Pianto della madre attiva movimenti protettivi automatici del
bambino
Tentativi terapeutici di sostenere la madre per accudire il
bambino
Madre chiama i suoi genitori e ritrova la forza che si è
sempre negata
Lawrence migliorerà quando madre recupererà un'immagine
di sé più competente e sicura
7. IL MATRIMONIO A TRE
Quando in una famiglia il bambino nasce prima che per i
genitori ci sia stata la possibilità di costruire una vera intesa
di coppia; è il bambino che “fa sposare i genitori”.
Il bambino diventa il centro dell'universo familiare
8. I sintomi infantili e la tirannia del controllo sugli adulti
bambino ha controllo sull'intera famiglia, tentativo di riempire i
vuoti e le insicurezze degli adulti
La delega della responsabilità: gli adulti chiedono il
permesso al figlio
tendenza a cedere alle pretese del figlio, cosa che alimenta il suo
senso di insicurezza e di onnipotenza
La fratria divisa
il bambino speciale e i fratellini che non contano
9. OBIETTIVO TERAPEUTICO:
Giocare con i sintomi infantili e valorizzarli in chiave
relazionale
Il do ut des della relazione terapeutica con il bambino
terapeuta toglie al bambino il controllo dei genitori,
prendendosi cura di lui, in modo tale che il bambino torni a
fare il bambino
Far riposare il genitore in seduta e definire confine tra adulti
e piano dei figli
Riorganizzare i legami affettivi con le famiglie d'origine che
spesso alimentano il comportamento sintomatico del figlio
10. LA FAMIGLIA DOSI
Il pianto di Lucia: l'inizio della complicità terapeutica
sintomo: mal di pancia
patto terapeutico: “rivedo i tuoi genitori se tu mi aiuti e starai
meglio” restituzione del valore relazionale al sintomo
Ci si può risposare in due?
- importanza del tornare in dietro per andare avanti
- definizione del confine di coppia
11. LA PSEUDO-SEPARAZIONE E IL BAMBINO CHE
TIENE UNITI
Configurazione in cui la separazione della coppia è
incompleta e bambino fa da collante
Separazione necessita l'elaborazione del lutto della rottura del
legame + recupero di immagine autonoma di sé; non basta
separazione fisica
Difficile spiegare ai figli che hanno ancora due genitori, ma che
non sono una coppia; bambino usato dalla coppia come
“braccio armato” o come “bagaglio” mettendo a rischio il suo
sviluppo armonico
12. Separazioni incomplete e sintomi infantili
separazione evento critico per bambino, che deve
essere rassicurato rispetto a fantasie di perdita e
attraverso chiara definizione del non essere più una
coppia
L'incastro relazionale tra il partner che scappa e
il partner che insegue
- uno evita l'altro insegue usando bambino come arma di
ricatto
- ex coniugi sono “incastrati” tanto da dimenticarsi del
bambino
13. Il mancato svincolo dalle famiglie d'origine
importante indagare processi di maturazione dell'adulto
- chi “scappa” può aver sperimentato taglio emotivo
- chi “insegue” può aver sperimentato iperdipendenza
modalità complementari di non separazione che alimentano
l'incastro
Il bambino problematico sul piedistallo
attenzione al sintomo, bambino estremamente visibile e
potente
La seduzione di crescere come un bambino
speciale che tiene unita la famiglia
costruzione di un falso sé
14. OBIETTIVO TERAPEUTICO E USO DELLA
PROVOCAZIONE
Provocazione usata per:
- ridefinire i sintomi e valorizzare competenza del bambino in
famiglia
Nei confronti del bambino attraverso il gioco
- La metafora che scotta
- La ridefinizione del sintomo
Nei confronti della coppia
Il rito terapeutico del divorzio
Riorganizzare i legami affettivi con le famiglie d'origine
15. La famiglia Mazzi
Obiettivo della terapia è quello di attivare una separazione
completa della coppia e una ricostruzione dell'alleanza
genitoriale (attenzione a non colludere)
- ridefinizione relazionale del sintomo tramite la provocazione