La conduzione del nervo surale dorsale in pazienti con carenza di vitamina B1...
Estrazione transvenosa di elettrocatetri mediante estrattore
1. 72° CONGRESSO NAZIONALE http://www2.sicardiologia.it/wsc2011/eabstract/html/431.htm
72° CONGRESSO NAZIONALE
della Società Italiana di Cardiologia
Roma, 10 – 12 dicembre 2011
ESTRAZIONE TRANSVENOSA DI ELETTROCATETERI MEDIANTE ESTRATTORE
MECCANICO EVOLUTION: INIZIALE ESPERIENZA DI UN SINGOLO CENTRO
Giuseppe Ciconte (a), Patrizio Mazzone (a), Gabriele Paglino (a), Alessandra Marzi (a), Nicoleta Sora
(a), Pasquale Vergara (a), Simone Gulletta (a), Paolo Della Bella (a)
(a) Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione Cardiaca, Ospedale San Raffaele, Milano, Italia
Introduzione. L’estrattore meccanico Evolution rappresenta un nuovo e utile strumento per l’estrazione
transvenosa di elettrocateteri, il quale, per mezzo di una lama rotante posizionata alla sua estremità
distale, permette la rimozione di elettrocateteri circondati da aderenze fibro-calcifiche. Obiettivo di
questo studio consiste nel riportare l’inziale esperienza del nostro centro nell’utilizzo del sistema
Evolution e nel valutare inoltre la sua sicurezza ed efficacia.
Metodi. Da Febbraio 2010 a Gennaio 2011, un totale di 40 pazienti sono stati sottoposti ad estrazione
transvenosa di elettrocateteri (TLE) mediante sistema Evolution (Cook Medical). Tutte le procedure
sono state eseguite nella sala di elettrofisiologia con stand-by cardochirurgico. La tecnica di estrazione
utilizzata prevedeva in prima istanza la trazione (con stiletto semplice o autobloccante) e, in caso di
fallimento, l’utilizzo del sistema Evolution. In caso di frattura di elettrocateteri, era previsto l’impiego di
un catetere snare mediante approccio femorale. Il successo della procedura è stato definito dalla
completa rimozione di tutti gli elementi intravascolari.
Risultati. Un totale di 40 pazienti (69.3% maschi, età media 63.4 anni, range 54-87) è stato sottoposto
ad estrazione di 68 elettrocateteri: 22 (32.3%) cateteri atriali (pacing leads, PLs), 42 (61.7%) cateteri per
ventricolo destro (24/42 ICD leads, 61.7%; 18/42 PLs, 42.9%) e 4 cateteri (5.9%) per la stimolazione
del ventricolo sinistro (LV). Il tempo mediano dall’impianto era 66.2 mesi (range 6-312). Nella maggior
parte dei casi, le indicazioni per TLE erano rappresentate da cause infettive in 37/68 pts (54.5%) e dalla
presenza di elettrocateteri non-funzionanti in 27/68 (39.7%). Il successo clinico completo è stato
ottenuto in 39/40 procedure (97.5%). Di 68 cateteri, 67 sono stati completamente rimossi (98.5%), un
solo catetere ICD ha richiesto un intervento chirurgico a causa dell’insorgenza di un tamponamento
cardiaco intra-procedurale. Al fine di raggiungere il successo completo, la rimozione di 4 elettrocateteri
(5.8%) ha richiesto l’utilizzo di un catetere snare a causa della frattura degli stessi durante estrazione.
Complicanze minori si sono verificate in 2 pazienti (ematoma di tasca). Nessun paziente è deceduto.
Conclusioni. Nella nostra esperienza, l’estrazione transvenosa di elettrocateteri mediante sistema
Evolution è sicura ed efficace, con bassa incidenza di complicanze se effettuata in centri ad alto volume.
Particolare attenzione deve essere posta quando i cateteri sono molto vicini tra di loro poiché, in tali
casi, il rischio di frattura non è irrilevante.
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