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IL VOLONTARIATO IN SANITÀ: L’utilizzo moderno e mirato A.S.P.I.R. –  Volontariato Socio sanitario O rganizz.  N on  L ucrativa di  U tilità  S ociale Palermo, 20 giugno 2008  -  ore 17 Palazzo Jung – Via Lincoln
Due vie sono possibili all’uomo per modificare le imperfezioni della natura ,[object Object],[object Object]
Il pane…………..
La casa…….
La salute….
Il pane ,   la casa ,   la salute ,   non sono un “ privilegio ” ma un “ diritto ” inalienabile, fondamentale rispetto agli stessi diritti di cittadinanza. ,[object Object],[object Object],[object Object]
Invisibili…sono: “ LA SICILIA”  26 giugno 2005
Nell’etica di vivere l’uomo può scegliere: ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Convinti  che:
Murray elenca tre tipi di volontariato: ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
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LE  AMBIGUITÀ  DELL‘ALTRUISMO Si è fatta strada la convinzione che l'azione volontaria viva in simbiosi con il concetto di  gratuità . In un contesto di  volontariato maturo è l'azione reale  che svela  il significato profondo della relazione che si stabilisce tra “donatore” e “beneficato”. Le “ ambiguità ” dell'altruismo   sono reali solo là dove il volontariato è inteso ancora in  senso  assistenzialistico   e dove l'aiuto verso l'altro è vissuto come una  posizione di  potere  sull'altro . Il  gesto del dono  si riscatta attraverso l’operatività che evidenzia  non solo  la  crescita personale di chi “dona”   (lo sviluppo di un senso civico di responsabilità),   ma anche e soprattutto l'impegno per il superamento delle differenze iniziali  (io do - tu ricevi),  attraverso la promozione delle autonome capacità di gestire il proprio sistema di diritti e doveri da parte del “beneficato”, il tutto  in un quadro di condivisione di valori di uguaglianza.
I  SIGNIFICATI  DELLA  GRATUITÀ Vi è una  tradizione ingenua  del significato di gratuità che vuole il volontariato  completamente estraneo al rapporto con il denaro .  Una concezione astratta perché non considera che la forma più elementare di azione prosociale  è  proprio il  conferimento di denaro per una finalità sociale. La necessità del denaro per attivare azioni solidali, per promuovere interventi e implementare strutture di servizi, è una realtà. Non scontata e quindi fondamentale è invece la distinzione tra il  profit e il non profit ; nel secondo caso (ed è il caso delle associazioni e dei gruppi di volontariato) il denaro può essere raccolto per fini sociali e non a fini di lucro ed è questa la prima vera distinzione che conta. La natura dei servizi offerti dal volontariato esprime una forma di solidarietà sociale fondata sulla gratuità  e oggi, di fronte alla persistenza e all'accrescersi delle quote di disagio ed esclusione sociale, questo bagaglio di esperienza, motivazioni e valori va speso per elaborare  una nuova cultura della cittadinanza e per continuare a sperimentare nuove azioni senza perdere di vista l'adesione ai principi di giustizia.   1/2
Il volontariato cresce se poggia lo propria azione sull' attenzione ai gruppi dello svantaggio sociale,  sul senso di responsabilità e di partecipazione alla vita sociale, sul rispetto delle differenze e sulla capacità di progettazione e incisività politica. L’azione del volontariato sperimenta una  nuova sinergia tra la dimensione politica e quella solidale , ovvero prestando  servizi senza garanzia di restituzione, senza attendersi nulla in cambio dai destinatari dell'intervento, ma alimentando il legame sociale nell'implicita richiesta politica di allargamento delle maglie della cittadinanza e di giustizia.  La gratuità dell'azione del volontariato distingue dunque quei comportamenti che non vincolano l'altro all'obbligo della riconoscenza, che affermano la libertà del legame sociale e che validano azioni socialmente significative dei cui effetti beneficia l'intera comunità. 2/2 I SIGNIFICATI  DELLA  GRATUITÀ
“… .. l’autentica  legalità  trova la sua motivazione radicale nella  moralità  dell'uomo la cui condizione principale è la presenza di un vivo senso dell'etica come  dimensione fondamentale e irrinunciabile della persona …..”
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LA PRATICA DELLA GRATUITÀ Le problematiche inerenti al tema della gratuità sono strettamente legate alle modalità e alle forme dell'azione altruistica propria di un volontariato moderno, in grado di  gestire iniziative sociali  e di  incidere politicamente. Concretamente questo significa che  la gratuità , così come l'insieme dei riferimenti valoriali altruistici,  è una dimensione che si sceglie e si rinnova di continuo , che si cala nella sfera pubblica e che per questo ha  bisogno di essere orientata e di accompagnarsi a scelte mirate e professionali .
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Quella del  servizio  sul territorio, intesa come  risposta efficace , tempestiva ed efficiente alle attese della vita di relazione dei cittadini, alla necessità di una diversa qualità, più solidale e partecipata, con particolare attenzione e priorità ai soggetti in difficoltà materiali e post-materialistiche; E quella  politica , che non si lascia esaurire in un servizio prezioso ma insufficiente, di riparazione, ma punta alla  rimozione delle cause , ad opporsi all’esclusione sociale, collaborando con tutte le forze sociali del paese che perseguono non solo finalità esclusive di lucro ma fanno proprie le istanze sociali, di convivenza, d’uguaglianza, di migliore distribuzione delle risorse.
I Volontari: dove li troviamo ? ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
VOLONTARIATO IN AMBITO SOCIO-SANITARIO (Italia-censimento Fivol del 1997) CARATTERISTICHE OPERANO NEI SERVIZI DELLA SANITA’ (su 4.136) DI CUI OPERANO ESCLUSIVAMENTE O IN PREVALENZA  NEL SETTORE SANITARIO  (su 2.776) OPERANO  IN TOTALE IN ITALIA  (su 10.516)  Presenti nel Nord-Ovest 31,3 % 32,7 % 28,5 % Presenti in comuni medio-piccoli 70,8 % 75,8 % 58,3 % Organizzazioni affiliate 75,6 % 84,3 % 57,9 % Matrice culturale aconfessionale 71,3 % 80,2 % 61,2 % Numero medio di volontari 44,4 % 47,0 % 34,0 % Istruzione medio-alta dei volontari 45,1 % 43,3 % 55,9 % Volontari occupati oltre il 50 % 51,8 % 63,0 % 45,4 % Hanno un rapporto di convenzione con ente pubblico 45,0 % 53,3 % 31,9 % Hanno una convenzione con  una Asl 37,9 % 48,0 % 19,3 %
in Sicilia, su 744 Associazioni censite: Settore di intervento v.a. % Socio-assistenziale 341 45,8 Sanitario 153 20,6 Tutela e promozione diritti 57 7,7 Ambiente 53 7,1 Attività educative 54 7,3 Cultura 30 4,0 Sport – attività ricreative 19 2,6 Protezione civile 37 5,0 Totale 744 100
Caratteristiche del volontariato che eroga servizi  di tipo ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
A.S.P.I.R.  Volontariato Socio Sanitario (Associazione Siciliana Pazienti Insufficienza Respiratoria) Organizz. Non Lucrativa di Utilità Sociale costituita con atto notarile del 18 gennaio del  1996 , è iscritta nel Registro Generale Regionale delle Organizzazioni di Volontariato (Decr. Ass. EE.LL. n.514 del 30.03.2000) sez. A-B  ( socio sanitario - socio-assistenziale )   dell’art.6 L.R. n°22/94 sede legale : U.O. di Broncopneumologia dell’ARNAS  “Ospedale  Civico, Di Cristina, Ascoli ”; sede operativa : Via Volontari Italiani del Sangue, 3 di Palermo (locale confiscato alla mafia); Codice Fiscale : 97118340823 C.b. iban : 0102004797000000001431 E-mail:  aspir_onlus@yahoo.it  sito web:  aspironlus.interrfree.it
E’ stato realizzato dal Prof.  Totò Bonanno  per sintetizzare la  solidarietà  nella medicina  umanitaria   ( figurata nelle due mani che si incontrano, senza riconoscere chi dà e chi riceve ). Lo sfondo è il colore del volontariato.
Natura: ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
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Soci ordinari (pazienti o  parenti di infermi con patol. Respiratorie)   n° 34 Soci sostenitori (Cittadini che contribuiscono alla vita dell’Associazione, Personale ospedaliero,Medici, Infermieri   n° 48 Volontari impegnati a tempo pieno (pensionati, infermieri, casalinghe, medici)   n°14 Volontari del Servizio Civile    n°  - Unità di lavoro a tempo determinato ( progetto a termine )   n°  1
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dal 2004,  curiamo  il locale confiscato alla mafia di Via Volontari Italiani del Sangue, con lo scopo di  offrire gratuitamente  un  Centro Ascolto, Accoglienza e Supporto , ad infermi e parenti di pazienti che ricorrono alle cure dell’ A zienda di  R ilievo  N azionale di  A lta  S pecializzazione  “Ospedale Civico, Di Cristina e Ascoli”  ed all’Istituto Mediterraneo per i Trapianti  ( ISMETT )
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Il nostro volontariato nasce dall’ incontro  e trova nell’incontro il luogo d’elezione del suo operare tra i volontari con l’utenza col sociale con le istituzioni
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… Arricchisce …
Accresce, migliora e valorizza
La nostra utenza: 110 nuclei familiari cui 76 con r eddito inferiore al reddito sociale , il 78% ha nel contesto familiare infermi con patologie cronico-invalidanti, inoltre, sono stati presi in  totale carico   n. 18 famiglie di immigrati con infermi trapiantati o in attesa di trapianto  (con una presenza media nella nostra città di 7 mesi) 27% 29% 13% 7% 5% 13% 6% 1 bambino o ragazzo 2 bambini o ragazzi 3 bambini o ragazzi 4 bambini o ragazzi 5 ragazzi senza figli famiglie trapiantati
Il territorio (+  ARNAS e ISMETT )
al centro dei nostri pensieri…
… .. il Centro Storico
I bambini
animazione con i piccoli
animazione con i grandi
animazione con i grandi…..problemi  e….
una festa per noi….
Animazione nei quartieri
Esempio:  Befanando nei quartieri del Centro Storico
Come prendiamo contatto con l’utenza ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
L’azione del Volontario nasce da desideri e bisogni: del volontario... “ fare   con ” “ fare per” fare   qualcosa
I bisogni degli utenti ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Richieste Le Famiglie sin dal primo contatto sono censite  tramite colloquio  volto ad individuare la tipologia e l’entità delle necessità…. 40% 38% 13% 9% alimenti problemi lavorativi (disoccupazione, lavoro in nero, etc…) indumenti e generi vari assistenza amministrativa
Come rispondiamo ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
1 - Assistenza alimentare
1 - Assistenza alimentare Consistenze alimentari distribuite negli ultimi due anni (maggio 2006 ad aprile 2008) Latte  litri 2.376 Pasta  kg 3.915 Riso  kg 360 Pecorino  kg 195 Provolone  kg 490 Grana  kg 1.112 Biscotti  Kg 922 Zucchero  kg 500 Marmellate  kg 108 Burro  kg 100 Altro….. e  alimenti particolari per specifiche patologie
2 - Abbigliamento e generi vari  Circa 150 consegne u.a. ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
2 - armadio a costo zero
3 - Ascolto (mai abbastanza) delle famiglie seguite su contatto diretto mediazione culturale (26 casi)
4 - Supporto Sanitario ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
4 - Supporto Sanitario
4 a - Supporto socio assistenziale
5 - Supporto amministrativo  (esenzioni, ISEE, istanze pensioni, accompagnamento, etc...)
6 - Accessi quotidiani al Centro Accoglienza ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
7- Assistenza a pazienti  e familiari di trapiantati  -  (Ismett-Arnas Civico) 18 Famiglie ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
6 - Accessi quotidiani al Centro
7 - Assistenza a pazienti trapiantati – (….prima)
7 - Assistenza a pazienti trapiantati (Ismett-Arnas Civico) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
7 - Assistenza a pazienti trapiantati – (…. dopo)
Marzo 2005 Marzo 2006
Ottobre 2005 Dicembre 2005 Novembre 2005 Giugno 2005 Maggio 2005 Settembre 2005
Il problema empatia: ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
7 - amici di………… due anni….
8 - Animazione territoriale ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
8 - Animazione territoriale
9 - Animazione e informazione
11 – Formazione: che tipo di formazione ha bisogno  il Volontario ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Per conseguire tali bisogni non si può prescindere da: ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
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Giovani dentro   (luglio 2007, ………….attuazione di un  Centro di  aggregazione   per  anziani  nella IV  circoscrizione di Palermo)
Donazione e trapianto  d’organi e di midollo osseo: aspetti medico-psico-sociali  (all’ISMETT 11 febbraio 2006) * Il Volontariato nei  luoghi di vita del paziente : una prospettiva ergonomica  (al Centro  7 marzo 2006) * Il  Terzo Settore:  una prospettiva di rete  (al Centro 14 aprile 2006) * Il Volontariato nei  l uoghi di cura:  prospettive e modalità di intervento nei contesti ospedalieri  (al Centro 22 .05.2007) * Volontariato e Istituzioni per gli  Extracomunitari : esperienze, confronto e verifica delle politiche sociali di sostegno ai piani di  intervento umanitario  in sanità  (al Centro 29 febbraio 2008) * Ed  in  accrescimento.......... 12 - formare e informare..........
Il Volontariato Sanitario  (all’Ismett 29 gennaio 2005)
Il Volontariato all’interno del sistemi familiari e scolastici: problematiche sociali e aspetti psicologici  ( Istituto Alberghiero 1 dicembre 2005)
Dai contesti della disabilità alla cultura dell’integrazione  (23 febbraio 2007)
I bambini e i volontari: prendersi per mano per crescere insieme  (26 marzo 2007)
Il mondo degli anziani fra esigenze esplicite e bisogni nascosti  (al Centro 22.04.2007)
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A.S.P.I.R.  Volontariato Socio Sanitario O rganizz.  N on  L ucrativa di  U tilità  S ociale Via Volontari Italiani del Sangue, 3 - Palermo C.b. iban :  0102004797000000001431
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Presentazione

  • 1. IL VOLONTARIATO IN SANITÀ: L’utilizzo moderno e mirato A.S.P.I.R. – Volontariato Socio sanitario O rganizz. N on L ucrativa di U tilità S ociale Palermo, 20 giugno 2008 - ore 17 Palazzo Jung – Via Lincoln
  • 2.
  • 6.
  • 7. Invisibili…sono: “ LA SICILIA” 26 giugno 2005
  • 8.
  • 10.
  • 11.
  • 12.
  • 13. LE AMBIGUITÀ DELL‘ALTRUISMO Si è fatta strada la convinzione che l'azione volontaria viva in simbiosi con il concetto di gratuità . In un contesto di volontariato maturo è l'azione reale che svela il significato profondo della relazione che si stabilisce tra “donatore” e “beneficato”. Le “ ambiguità ” dell'altruismo sono reali solo là dove il volontariato è inteso ancora in senso assistenzialistico e dove l'aiuto verso l'altro è vissuto come una posizione di potere sull'altro . Il gesto del dono si riscatta attraverso l’operatività che evidenzia non solo la crescita personale di chi “dona” (lo sviluppo di un senso civico di responsabilità), ma anche e soprattutto l'impegno per il superamento delle differenze iniziali (io do - tu ricevi), attraverso la promozione delle autonome capacità di gestire il proprio sistema di diritti e doveri da parte del “beneficato”, il tutto in un quadro di condivisione di valori di uguaglianza.
  • 14. I SIGNIFICATI DELLA GRATUITÀ Vi è una tradizione ingenua del significato di gratuità che vuole il volontariato completamente estraneo al rapporto con il denaro . Una concezione astratta perché non considera che la forma più elementare di azione prosociale è proprio il conferimento di denaro per una finalità sociale. La necessità del denaro per attivare azioni solidali, per promuovere interventi e implementare strutture di servizi, è una realtà. Non scontata e quindi fondamentale è invece la distinzione tra il profit e il non profit ; nel secondo caso (ed è il caso delle associazioni e dei gruppi di volontariato) il denaro può essere raccolto per fini sociali e non a fini di lucro ed è questa la prima vera distinzione che conta. La natura dei servizi offerti dal volontariato esprime una forma di solidarietà sociale fondata sulla gratuità e oggi, di fronte alla persistenza e all'accrescersi delle quote di disagio ed esclusione sociale, questo bagaglio di esperienza, motivazioni e valori va speso per elaborare una nuova cultura della cittadinanza e per continuare a sperimentare nuove azioni senza perdere di vista l'adesione ai principi di giustizia. 1/2
  • 15. Il volontariato cresce se poggia lo propria azione sull' attenzione ai gruppi dello svantaggio sociale, sul senso di responsabilità e di partecipazione alla vita sociale, sul rispetto delle differenze e sulla capacità di progettazione e incisività politica. L’azione del volontariato sperimenta una nuova sinergia tra la dimensione politica e quella solidale , ovvero prestando servizi senza garanzia di restituzione, senza attendersi nulla in cambio dai destinatari dell'intervento, ma alimentando il legame sociale nell'implicita richiesta politica di allargamento delle maglie della cittadinanza e di giustizia. La gratuità dell'azione del volontariato distingue dunque quei comportamenti che non vincolano l'altro all'obbligo della riconoscenza, che affermano la libertà del legame sociale e che validano azioni socialmente significative dei cui effetti beneficia l'intera comunità. 2/2 I SIGNIFICATI DELLA GRATUITÀ
  • 16. “… .. l’autentica legalità trova la sua motivazione radicale nella moralità dell'uomo la cui condizione principale è la presenza di un vivo senso dell'etica come dimensione fondamentale e irrinunciabile della persona …..”
  • 17.
  • 18. LA PRATICA DELLA GRATUITÀ Le problematiche inerenti al tema della gratuità sono strettamente legate alle modalità e alle forme dell'azione altruistica propria di un volontariato moderno, in grado di gestire iniziative sociali e di incidere politicamente. Concretamente questo significa che la gratuità , così come l'insieme dei riferimenti valoriali altruistici, è una dimensione che si sceglie e si rinnova di continuo , che si cala nella sfera pubblica e che per questo ha bisogno di essere orientata e di accompagnarsi a scelte mirate e professionali .
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  • 24. Quella del servizio sul territorio, intesa come risposta efficace , tempestiva ed efficiente alle attese della vita di relazione dei cittadini, alla necessità di una diversa qualità, più solidale e partecipata, con particolare attenzione e priorità ai soggetti in difficoltà materiali e post-materialistiche; E quella politica , che non si lascia esaurire in un servizio prezioso ma insufficiente, di riparazione, ma punta alla rimozione delle cause , ad opporsi all’esclusione sociale, collaborando con tutte le forze sociali del paese che perseguono non solo finalità esclusive di lucro ma fanno proprie le istanze sociali, di convivenza, d’uguaglianza, di migliore distribuzione delle risorse.
  • 25.
  • 26. VOLONTARIATO IN AMBITO SOCIO-SANITARIO (Italia-censimento Fivol del 1997) CARATTERISTICHE OPERANO NEI SERVIZI DELLA SANITA’ (su 4.136) DI CUI OPERANO ESCLUSIVAMENTE O IN PREVALENZA NEL SETTORE SANITARIO (su 2.776) OPERANO IN TOTALE IN ITALIA (su 10.516) Presenti nel Nord-Ovest 31,3 % 32,7 % 28,5 % Presenti in comuni medio-piccoli 70,8 % 75,8 % 58,3 % Organizzazioni affiliate 75,6 % 84,3 % 57,9 % Matrice culturale aconfessionale 71,3 % 80,2 % 61,2 % Numero medio di volontari 44,4 % 47,0 % 34,0 % Istruzione medio-alta dei volontari 45,1 % 43,3 % 55,9 % Volontari occupati oltre il 50 % 51,8 % 63,0 % 45,4 % Hanno un rapporto di convenzione con ente pubblico 45,0 % 53,3 % 31,9 % Hanno una convenzione con una Asl 37,9 % 48,0 % 19,3 %
  • 27. in Sicilia, su 744 Associazioni censite: Settore di intervento v.a. % Socio-assistenziale 341 45,8 Sanitario 153 20,6 Tutela e promozione diritti 57 7,7 Ambiente 53 7,1 Attività educative 54 7,3 Cultura 30 4,0 Sport – attività ricreative 19 2,6 Protezione civile 37 5,0 Totale 744 100
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  • 29. A.S.P.I.R. Volontariato Socio Sanitario (Associazione Siciliana Pazienti Insufficienza Respiratoria) Organizz. Non Lucrativa di Utilità Sociale costituita con atto notarile del 18 gennaio del 1996 , è iscritta nel Registro Generale Regionale delle Organizzazioni di Volontariato (Decr. Ass. EE.LL. n.514 del 30.03.2000) sez. A-B ( socio sanitario - socio-assistenziale ) dell’art.6 L.R. n°22/94 sede legale : U.O. di Broncopneumologia dell’ARNAS “Ospedale Civico, Di Cristina, Ascoli ”; sede operativa : Via Volontari Italiani del Sangue, 3 di Palermo (locale confiscato alla mafia); Codice Fiscale : 97118340823 C.b. iban : 0102004797000000001431 E-mail: aspir_onlus@yahoo.it sito web: aspironlus.interrfree.it
  • 30. E’ stato realizzato dal Prof. Totò Bonanno per sintetizzare la solidarietà nella medicina umanitaria ( figurata nelle due mani che si incontrano, senza riconoscere chi dà e chi riceve ). Lo sfondo è il colore del volontariato.
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  • 34. Soci ordinari (pazienti o parenti di infermi con patol. Respiratorie) n° 34 Soci sostenitori (Cittadini che contribuiscono alla vita dell’Associazione, Personale ospedaliero,Medici, Infermieri n° 48 Volontari impegnati a tempo pieno (pensionati, infermieri, casalinghe, medici) n°14 Volontari del Servizio Civile n° - Unità di lavoro a tempo determinato ( progetto a termine ) n° 1
  • 35.
  • 36. dal 2004, curiamo il locale confiscato alla mafia di Via Volontari Italiani del Sangue, con lo scopo di offrire gratuitamente un Centro Ascolto, Accoglienza e Supporto , ad infermi e parenti di pazienti che ricorrono alle cure dell’ A zienda di R ilievo N azionale di A lta S pecializzazione “Ospedale Civico, Di Cristina e Ascoli” ed all’Istituto Mediterraneo per i Trapianti ( ISMETT )
  • 37.
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  • 40.
  • 41. Il nostro volontariato nasce dall’ incontro e trova nell’incontro il luogo d’elezione del suo operare tra i volontari con l’utenza col sociale con le istituzioni
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  • 44. Accresce, migliora e valorizza
  • 45. La nostra utenza: 110 nuclei familiari cui 76 con r eddito inferiore al reddito sociale , il 78% ha nel contesto familiare infermi con patologie cronico-invalidanti, inoltre, sono stati presi in totale carico n. 18 famiglie di immigrati con infermi trapiantati o in attesa di trapianto (con una presenza media nella nostra città di 7 mesi) 27% 29% 13% 7% 5% 13% 6% 1 bambino o ragazzo 2 bambini o ragazzi 3 bambini o ragazzi 4 bambini o ragazzi 5 ragazzi senza figli famiglie trapiantati
  • 46. Il territorio (+ ARNAS e ISMETT )
  • 47. al centro dei nostri pensieri…
  • 48. … .. il Centro Storico
  • 50. animazione con i piccoli
  • 52. animazione con i grandi…..problemi e….
  • 53. una festa per noi….
  • 55. Esempio: Befanando nei quartieri del Centro Storico
  • 56.
  • 57. L’azione del Volontario nasce da desideri e bisogni: del volontario... “ fare con ” “ fare per” fare qualcosa
  • 58.
  • 59.
  • 60. Richieste Le Famiglie sin dal primo contatto sono censite tramite colloquio volto ad individuare la tipologia e l’entità delle necessità…. 40% 38% 13% 9% alimenti problemi lavorativi (disoccupazione, lavoro in nero, etc…) indumenti e generi vari assistenza amministrativa
  • 61.
  • 62. 1 - Assistenza alimentare
  • 63. 1 - Assistenza alimentare Consistenze alimentari distribuite negli ultimi due anni (maggio 2006 ad aprile 2008) Latte litri 2.376 Pasta kg 3.915 Riso kg 360 Pecorino kg 195 Provolone kg 490 Grana kg 1.112 Biscotti Kg 922 Zucchero kg 500 Marmellate kg 108 Burro kg 100 Altro….. e alimenti particolari per specifiche patologie
  • 64.
  • 65. 2 - armadio a costo zero
  • 66. 3 - Ascolto (mai abbastanza) delle famiglie seguite su contatto diretto mediazione culturale (26 casi)
  • 67.
  • 68.
  • 69. 4 - Supporto Sanitario
  • 70. 4 a - Supporto socio assistenziale
  • 71. 5 - Supporto amministrativo (esenzioni, ISEE, istanze pensioni, accompagnamento, etc...)
  • 72.
  • 73.
  • 74. 6 - Accessi quotidiani al Centro
  • 75. 7 - Assistenza a pazienti trapiantati – (….prima)
  • 76.
  • 77. 7 - Assistenza a pazienti trapiantati – (…. dopo)
  • 78.
  • 80. Ottobre 2005 Dicembre 2005 Novembre 2005 Giugno 2005 Maggio 2005 Settembre 2005
  • 81.
  • 82. 7 - amici di………… due anni….
  • 83.
  • 84. 8 - Animazione territoriale
  • 85. 9 - Animazione e informazione
  • 86.
  • 87.
  • 88.
  • 89. Giovani dentro (luglio 2007, ………….attuazione di un Centro di aggregazione per anziani nella IV circoscrizione di Palermo)
  • 90. Donazione e trapianto d’organi e di midollo osseo: aspetti medico-psico-sociali (all’ISMETT 11 febbraio 2006) * Il Volontariato nei luoghi di vita del paziente : una prospettiva ergonomica (al Centro 7 marzo 2006) * Il Terzo Settore: una prospettiva di rete (al Centro 14 aprile 2006) * Il Volontariato nei l uoghi di cura: prospettive e modalità di intervento nei contesti ospedalieri (al Centro 22 .05.2007) * Volontariato e Istituzioni per gli Extracomunitari : esperienze, confronto e verifica delle politiche sociali di sostegno ai piani di intervento umanitario in sanità (al Centro 29 febbraio 2008) * Ed in accrescimento.......... 12 - formare e informare..........
  • 91. Il Volontariato Sanitario (all’Ismett 29 gennaio 2005)
  • 92. Il Volontariato all’interno del sistemi familiari e scolastici: problematiche sociali e aspetti psicologici ( Istituto Alberghiero 1 dicembre 2005)
  • 93. Dai contesti della disabilità alla cultura dell’integrazione (23 febbraio 2007)
  • 94. I bambini e i volontari: prendersi per mano per crescere insieme (26 marzo 2007)
  • 95. Il mondo degli anziani fra esigenze esplicite e bisogni nascosti (al Centro 22.04.2007)
  • 96.
  • 97. A.S.P.I.R. Volontariato Socio Sanitario O rganizz. N on L ucrativa di U tilità S ociale Via Volontari Italiani del Sangue, 3 - Palermo C.b. iban : 0102004797000000001431
  • 98.