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Teoria e tecniche dei nuovi media
                                    A.A. 2011/2012



 Alice Brunelli                     Federica Fulloni
 Matr. 754347                       Matr. 758621


Sarah Chiaramonte                   Simone Viscardi
Matr. 758524                        Matr. 753204
INTRODUZIONE ALL’ARGOMENTO

Nel corso del 2011 abbiamo assistito alla scomparsa di diversi
personaggi di spicco del mondo dello spettacolo, della politica e
dello sport.

La loro morte ha scatenato reazioni diverse nel mondo, che sono
state presentate in maniera più o meno approfondita da tutti i mass
media (vecchi e nuovi).

Ne abbiamo presi ad esempio quattro, tra uomini e donne, scelti in
base alla visione positiva o negativa che avevano di loro i mezzi di
comunicazione e l’opinione pubblica.
   Analizzeremo come gli organi di informazione tradizionali e moderni
    hanno trattato i diversi casi, la rilevanza che gli hanno dato e la durata
    dell’esposizione mediatica.
   In particolare prenderemo in esame :

   - Quotidiani
   - Televisioni                        MEDIA TRADIZIONALI
   - Radio

   - Video Online
   - Forum & Blog                      NUOVI MEDIA
   - Social Networks
I QUATTRO PERSONAGGI
  Marco Simoncelli : Pilota della MotoGP, molto amato
  dal pubblico (soprattutto giovane), Morto a causa di
  un incidente in gara il 23 Ottobre 2011 a 24 anni.


  Steve      Jobs         :     Genio          controverso
  dell’informatica, fondatore, tra le altre cose, di Apple.
  Deceduto dopo una lunga malattia il 5 Ottobre 2011 a
  56 anni.
  Amy      Winehouse      :     Celebre       cantante
  soul, caratterizzata da una vita di eccessi e
  scomparsa per un abuso di alcool il 23 Luglio 2011 a
  27 anni.
  Gheddafi : Dittatore libico, ucciso durante la cattura
  da parte del CNT il 20 Ottobre 2011 a 69 anni.
MEDIA TRADIZIONALI
QUOTIDIANI
Ecco come il Corriere della Sera, la principale testata italiana, ha dato risalto
agli eventi nelle sue prime pagine il giorno seguente al loro accadimento :




 La prima cosa che si può notare dalle immagini è che la morte di un personaggio politico
 come Gheddafi sia la notizia che trova più rilevanza, e di conseguenza più spazio, all’interno
 della prima pagina fin quasi ad occuparla per intero, titolo principale compreso. La scelta
 della redazione è quella di privilegiare la descrizione degli ultimi istanti di vita del
 Raìs, attraverso l’utilizzo di immagini macabre, rispetto agli sviluppi che essa porterà sulla
 scena politica internazionale. Per quanto riguarda Jobs e Simoncelli le scelte grafiche sono
 simili tra loro : le notizie sono poste al centro, con grandi immagini che richiamano subito
 l’attenzione del lettore (nonostante non siano le principali). Si nota inoltre come per una
 morte violenta come quella del pilota italiano vengano nuovamente preferite quelle più
 cruente della dinamica dell’incidente. Ultima per spazio concessole è Amy Winehouse, alla
 quale viene dedicato solamente un trafiletto in fondo alla pagina, con notizie scarne e il
 rimando al commento interno.
Così invece gli stessi temi sono stati trattati dalla stampa estera, con
particolare attenzione ai giornali dei paesi di provenienza dei personaggi.
                   La cosa più evidente che emerge dagli esempi è la
                   monotematicità della scelta editoriale : le notizie non solo
                   sono messe in primo piano ma occupano tutta la
                   pagina, quasi come se nel mondo non fosse successo altro.
                   Anche qui le immagini fungono da catalizzatori
                   dell’attenzione.
                   Per quanto riguarda la morte di Simoncelli abbiamo
                   riscontrato la sua pressochè totale assenza dalle prime
                   pagine dei quotidiani stranieri, mentre trova lo stesso risalto
                   nel principale quotidiano sportivo italiano : La Gazzetta dello
                   Sport .

                   In linea con quanto visto in Italia, il giornale Newyorkese
                   Daily News, trattando la morte del dittatore libico
                   Gheddafi, non lesina l’utilizzo di immagini relative
                   all’uccisione     con una terminologia molto forte e
                   dispregiativa (« Un codardo fino alla fine »).
Curiosa la scelta iconografica fatta dal New York Post per
diffondere la notizia della morte di Steve Jobs : il fondatore
di Apple è ritratto in una posa che ricorda molto una
preghiera, accompagnata da un asciutto annuncio del
decesso e da una frase dalla connotazione positiva.




Il tabloid inglese The Sun si concentra sul ritrovamento
della cantante e sulla causa della morte, tendendo subito
a escludere la possibilità che questa abbia a che vedere
con la nota vita dissoluta che Amy conduceva.
DURATA DELL’ESPOSIZIONE
Con il passare dei giorni, esaurita la «notizia principale», agli accadimenti
vengono dedicati spazi interni di approfondimento e/o di celebrazione.

 A Simoncelli sono stati
 dedicati da parte dei giornali
 numerosi articoli dal forte
 impatto       emotivo       e
 proposte, arrivate anche da
 parte dei fan, per rendere
 «immortale» il ricordo del
 pilota.

                                                      La morte di Amy Winehouse
                                                      ha invece riaperto il tema
                                                      della    «Maledizione   del
                                                      27», che riconduce alla
                                                      scomparsa di altri celebri
                                                      musicisti accomunati dalla
                                                      medesima età.
La morte di Jobs ha dato l’input
                                   per la nascita di un filone
                                   letterario basato sulla vita e sulle
                                   sue invenzioni.
                                   Con grande velocità, nei giorni
                                   seguenti al decesso, sono stati
                                   pubblicati        molti         libri
                                   «agiografici»,              venduti
                                   velocemente.


Nei giorni seguenti
all’assassinio di
Gheddafi, l’attenzione dei
giornali nostrani è rimasta
focalizzata sugli aspetti legati
alla morte stessa piuttosto che
sulle possibili implicazioni
politiche che ne sarebbero
derivate.
TELEVISIONI
Così     come     i   loro    colleghi   della    carta
                                             stampata, anche i redattori delle maggiori testate
                                             telegiornalistiche scelgono di non porre in primo
                                             piano la tragica scomparsa di Amy Winehouse.
                                             Nelle loro edizioni delle ore 20.00 del 24 luglio 2011
                                             TG1, TG5 e TG LA7 inseriscono la notizia a circa
                                             metà scaletta dopo importanti fatti di cronaca come
                                             l’attentato a Oslo. Sky TG24, invece, decide di
                                             trattare l’argomento in chiusura, addirittura dopo lo
                                             sport.
    Ben altro risalto lo ottiene la morte di Steve Jobs. I tre telegiornali delle maggiori tv
    generaliste aprono le loro edizioni serali del 20 ottobre 2011 con l’annuncio del decesso del
    geniale imprenditore statunitense. Sky TG24 affronta la notizia a circa metà
    telegiornale, subito dopo i temi di politica interna e prima della politica estera.
    Occorre però sottolineare la natura all news del canale satellitare, che ha dato ampio
    respiro all’accaduto durante l’arco della giornata.


-     TG1 del 24 luglio 2011: la notizia viene annunciata al minuto
      34, anche dopo gli aggiornamenti metereologici.
      http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-77ae2699-
      ff23-4ab6-911d-d38278dc4ecc-tg1.html
Il medesimo discorso fatto per Jobs si può fare anche
                                      per Gheddafi: Sky TG24 non apre con questa notizia
                                      ma ne parla a lungo nel corso della giornata.
                                      Negli altri tg presi in esame l’esecuzione del Rais
                                      occupa ampio spazio, viene raccontata e descritta
                                      molto dettagliatamente, accompagnata da video ed
                                      immagini cruente (come abbiamo già notato nei
                                      giornali).
                                      Unico a differenziarsi è il TG LA7 di Enrico Mentana
                                      (ritratto nella foto) che oltre alla mera cronaca dedica
                                      attenzione anche ai possibili sviluppi in termini politici.
                                      (edizioni delle ore 20.00 del 20 ottobre 2011)

Con la morte di Simoncelli sono più visibili le singole scelte editoriali delle testate: TG5, Sky
TG24 e TG1 stravolgono le loro scalette dell’edizione serale del 23 ottobre 2011 inserendo
la news in apertura (anche se il TG della rai lascia il primissimo spazio per il terremoto in
Turchia).
LA7 si differenzia nuovamente optando per lasciare la notizia nella sezione sportiva
posta, come di consuetudine, in fondo al tg.




 (Fonte: businesspeople.it)
RADIO
L’unico materiale che siamo stati in grado di reperire è tratto da Radio24, in
particolare dal programma America24.
Dei casi analizzati, il conduttore Mario Platero (ritratto nella foto in basso a
destra) ha dedicato spazio solo a Jobs e a Gheddafi, trasmettendo parti dei
discorsi dell’imprenditore e del presidente Obama mentre annuncia la fine della
dittatura libica.
Di Simoncelli e della Winehouse hanno parlato brevemente nelle rassegne
stampa.
È curioso notare come la commemorazione di Steve Jobs si sia focalizzata più
sulla celebrazione dei suoi prodotti che sulla persona stessa.
NUOVI MEDIA
VIDEO ONLINE
Il tema di fondo è sempre lo stesso, che
                                                   siano giornali, telegiornali o comuni utenti
                                                   del web, le immagini che catalizzano di
                                                   più l’attenzione sono quelle più crude che
                                                   ritraggono il Rais nei suoi ultimi momenti
                                                   di vita e         quelli   immediatamente
                                                   successivi.
                                                   Sono video amatoriali ripresi dai ribelli e
                                                   se ne contano a decine su YouTube.




Anche per Simoncelli possiamo notare il
gran numero di tribute video creati e messi
in rete dai numerosi fans.
Sono tutti caratterizzati da foto sorridenti o
dei       momenti       in      pista        del
pilota, accompagnate da colonne sonore di
forte impatto emotivo.
Ciò deriva dalla vicinanza che lega gli italiani
a un giovane connazionale scomparso
tragicamente.
I video ricorrenti sotto il nome
                                        di Steve Jobs sono tutti
                                        riguardanti i lanci dei suoi
                                        prodotti o il famoso discorso
                                        del 2005 all’università di
                                        Stanford, California, ripreso e
                                        tradotto in varie lingue.




Per Amy Winehouse il popolo della
rete non ha prodotto molti video
celebrativi, ma ha preferito cliccare
sui     suoi       numerosi     video
musicali, ricordando la cantante per
la sua bella voce.
BLOG E FORUM
Scorrendo tra i diversi commenti nei blog motoristici si legge nuovamente tutto
il dolore dei fan, più o meno accaniti del «Sic». Ciò che ci appare evidente è
l’eccessiva disperazione per una persona che, in fondo, non si conosceva.
Sembra una sorta di gara a chi posta il commento più commovente per il
malcapitato personaggio di turno.
Diversamente da quanto abbiamo visto per Simoncelli, sulla morte di Amy
Winehouse non sono piovuti centinaia di commenti commossi, bensì un
notevole numero di attacchi al suo stile di vita e a quello di molti suoi «colleghi».
Ciò naturalmente è dovuto alle diverse circostanze del suo decesso e
probabilmente anche alla sua diversa nazionalità. Il pubblico si mostra quindi
più freddo e «cinico» nell’analizzare l’accaduto.
Un elemento comune nelle reazioni del mondo
dei blog e dei forum alle notizie delle morti di
Steve Jobs e Muammar Gheddafi è la
massiccia presenza di post aventi come filo
conduttore il cercare di mostrare l’altra faccia
dell’accaduto.
Per quanto riguarda il visionario fondatore di
Apple ciò si traduce in una feroce critica ai
metodi di lavoro e alle condizioni sanitarie delle
sue fabbriche in Asia, spesso, a detta del blog
in                                      questione
(InformazioneConsapevole), inumane e in
pieno contrasto con i suoi discorsi.
Su Gheddafi invece l’attenzione si sposta, cosa
rara nei media tradizionali, sui possibili
cambiamenti negli scenari politici post Rais, in
particolare della Libia.
SOCIAL NETWORKS
Il tema ricorrente nel mondo di Facebook è sempre lo
                                  stesso: viene celebrato sia «il Sic», grande pilota, che
                                  «il Marco», giovane ragazzo della porta accanto.
                                  Scorrendo tra le molte pagine si possono trovare
                                  esclusivamente commenti positivi e a tratti
                                  commoventi.




Anche per Steve Jobs il tenore delle molteplici
pagine create dopo la sua scomparsa è
prevalentemente commemorativo; fatta eccezione
per alcune voci fuori dal coro che lo attaccano in
quanto simbolo della multinazionale Apple.
Ciò che ci ha fatto riflettere è il numero
impressionante di pagine chiamate «RIP Steve
Jobs» quasi come fosse un amico o parente
(fenomeno riscontrato anche per Simoncelli).
Per quanto riguarda il nostro Paese non abbiamo
                                      riscontrato particolare interesse per la prematura
                                      scomparsa di Amy Winehouse, tutte le pagine presenti
                                      sono antecedenti alla sua morte.
                                      L’eccezione alla regola è data dal buon numero di sue
                                      canzoni postate dagli utenti per celebrarla.




Contro Gheddafi sono sorte come funghi moltissime
pagine denigratorie, a carattere sarcastico, con un
marcato black humor. Non vi è rispetto per la morte ne
tanto meno per la persona, vi è quindi la totale assenza
del senso di fratellanza per Simoncelli e del rispetto quasi
divino per Steve Jobs.
STATISTICAMENTE…
A. Winehouse                                            S. Jobs




Effettuando una ricerca statistica con Google Insight, utilizzando come parola chiave
semplicemente il nome dei personaggi presi in esame, abbiamo notato come il picco di
ricerche sul web per ognuno di loro si sia avuto proprio nei giorni delle loro morti. Per
Gheddafi era stato raggiunto già un notevole numero di click nei mesi della guerra civile in
Libia. Simoncelli e S.Jobs sono stati poco cercati in rete anche in occasione dei loro successi
personali. Della Winehouse si può vedere la sua ascesa e il declino del successo.

M. Simoncelli                                           M. Gheddafi
CONCLUSIONI
Tirando le fila di questa ricerca possiamo dire che le nostre ipotesi iniziali, riguardanti
l’opinione dei media e delle singole persone sui quattro personaggi, sono confermate.
Su Simoncelli abbiamo trovato solo riscontri positivi, a tratti anche esageratamente
appassionati, sia da parte degli organi di informazione che degli utenti del Web.
Esattamente l’opposto succede per Gheddafi, disprezzato tanto da vivo quanto da
morto. Sulla fine del dittatore nordafricano non si spreca nemmeno un ricordo positivo o
quantomeno rispettoso, non mancano invece toni dispregiativi sia dal fronte dei Social
Network che da quello dei mezzi di comunicazione. Vi è la totale assenza di
coinvolgimento emotivo, i dettagli sanguinolenti sono presentati freddamente.
Come già immaginato nelle premesse, Steve Jobs e Amy Winehouse si collocano in
una posizione intermedia tra i due poli estremi. Per il primo da parte dei media
tradizionali abbiamo potuto vedere una sorta di «idolatria», sia per il suo genio che per i
frutti del suo lavoro, mentre nel Web accanto alle doverose commemorazioni si sono
levate anche voci fuori dal coro e calunnie.
Per la cantante inglese invece non si sono smossi grossi sentimenti come per il
«Sic», però nemmeno astio o disprezzo come per Gheddafi. Alla freddezza è seguito il
rispetto per la scomparsa, ma non senza una critica al suo stile di vita.
Osservando i dati statistici infine abbiamo potuto vedere come il fascino morboso della
morte sia attraente per tutti noi, ci coinvolga e ci prenda fin quasi ad ipnotizzarci.

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  • 1.
  • 2. Teoria e tecniche dei nuovi media A.A. 2011/2012 Alice Brunelli Federica Fulloni Matr. 754347 Matr. 758621 Sarah Chiaramonte Simone Viscardi Matr. 758524 Matr. 753204
  • 3. INTRODUZIONE ALL’ARGOMENTO Nel corso del 2011 abbiamo assistito alla scomparsa di diversi personaggi di spicco del mondo dello spettacolo, della politica e dello sport. La loro morte ha scatenato reazioni diverse nel mondo, che sono state presentate in maniera più o meno approfondita da tutti i mass media (vecchi e nuovi). Ne abbiamo presi ad esempio quattro, tra uomini e donne, scelti in base alla visione positiva o negativa che avevano di loro i mezzi di comunicazione e l’opinione pubblica.
  • 4. Analizzeremo come gli organi di informazione tradizionali e moderni hanno trattato i diversi casi, la rilevanza che gli hanno dato e la durata dell’esposizione mediatica.  In particolare prenderemo in esame :  - Quotidiani  - Televisioni MEDIA TRADIZIONALI  - Radio  - Video Online  - Forum & Blog NUOVI MEDIA  - Social Networks
  • 5. I QUATTRO PERSONAGGI Marco Simoncelli : Pilota della MotoGP, molto amato dal pubblico (soprattutto giovane), Morto a causa di un incidente in gara il 23 Ottobre 2011 a 24 anni. Steve Jobs : Genio controverso dell’informatica, fondatore, tra le altre cose, di Apple. Deceduto dopo una lunga malattia il 5 Ottobre 2011 a 56 anni. Amy Winehouse : Celebre cantante soul, caratterizzata da una vita di eccessi e scomparsa per un abuso di alcool il 23 Luglio 2011 a 27 anni. Gheddafi : Dittatore libico, ucciso durante la cattura da parte del CNT il 20 Ottobre 2011 a 69 anni.
  • 8. Ecco come il Corriere della Sera, la principale testata italiana, ha dato risalto agli eventi nelle sue prime pagine il giorno seguente al loro accadimento : La prima cosa che si può notare dalle immagini è che la morte di un personaggio politico come Gheddafi sia la notizia che trova più rilevanza, e di conseguenza più spazio, all’interno della prima pagina fin quasi ad occuparla per intero, titolo principale compreso. La scelta della redazione è quella di privilegiare la descrizione degli ultimi istanti di vita del Raìs, attraverso l’utilizzo di immagini macabre, rispetto agli sviluppi che essa porterà sulla scena politica internazionale. Per quanto riguarda Jobs e Simoncelli le scelte grafiche sono simili tra loro : le notizie sono poste al centro, con grandi immagini che richiamano subito l’attenzione del lettore (nonostante non siano le principali). Si nota inoltre come per una morte violenta come quella del pilota italiano vengano nuovamente preferite quelle più cruente della dinamica dell’incidente. Ultima per spazio concessole è Amy Winehouse, alla quale viene dedicato solamente un trafiletto in fondo alla pagina, con notizie scarne e il rimando al commento interno.
  • 9. Così invece gli stessi temi sono stati trattati dalla stampa estera, con particolare attenzione ai giornali dei paesi di provenienza dei personaggi. La cosa più evidente che emerge dagli esempi è la monotematicità della scelta editoriale : le notizie non solo sono messe in primo piano ma occupano tutta la pagina, quasi come se nel mondo non fosse successo altro. Anche qui le immagini fungono da catalizzatori dell’attenzione. Per quanto riguarda la morte di Simoncelli abbiamo riscontrato la sua pressochè totale assenza dalle prime pagine dei quotidiani stranieri, mentre trova lo stesso risalto nel principale quotidiano sportivo italiano : La Gazzetta dello Sport . In linea con quanto visto in Italia, il giornale Newyorkese Daily News, trattando la morte del dittatore libico Gheddafi, non lesina l’utilizzo di immagini relative all’uccisione con una terminologia molto forte e dispregiativa (« Un codardo fino alla fine »).
  • 10. Curiosa la scelta iconografica fatta dal New York Post per diffondere la notizia della morte di Steve Jobs : il fondatore di Apple è ritratto in una posa che ricorda molto una preghiera, accompagnata da un asciutto annuncio del decesso e da una frase dalla connotazione positiva. Il tabloid inglese The Sun si concentra sul ritrovamento della cantante e sulla causa della morte, tendendo subito a escludere la possibilità che questa abbia a che vedere con la nota vita dissoluta che Amy conduceva.
  • 11. DURATA DELL’ESPOSIZIONE Con il passare dei giorni, esaurita la «notizia principale», agli accadimenti vengono dedicati spazi interni di approfondimento e/o di celebrazione. A Simoncelli sono stati dedicati da parte dei giornali numerosi articoli dal forte impatto emotivo e proposte, arrivate anche da parte dei fan, per rendere «immortale» il ricordo del pilota. La morte di Amy Winehouse ha invece riaperto il tema della «Maledizione del 27», che riconduce alla scomparsa di altri celebri musicisti accomunati dalla medesima età.
  • 12. La morte di Jobs ha dato l’input per la nascita di un filone letterario basato sulla vita e sulle sue invenzioni. Con grande velocità, nei giorni seguenti al decesso, sono stati pubblicati molti libri «agiografici», venduti velocemente. Nei giorni seguenti all’assassinio di Gheddafi, l’attenzione dei giornali nostrani è rimasta focalizzata sugli aspetti legati alla morte stessa piuttosto che sulle possibili implicazioni politiche che ne sarebbero derivate.
  • 14. Così come i loro colleghi della carta stampata, anche i redattori delle maggiori testate telegiornalistiche scelgono di non porre in primo piano la tragica scomparsa di Amy Winehouse. Nelle loro edizioni delle ore 20.00 del 24 luglio 2011 TG1, TG5 e TG LA7 inseriscono la notizia a circa metà scaletta dopo importanti fatti di cronaca come l’attentato a Oslo. Sky TG24, invece, decide di trattare l’argomento in chiusura, addirittura dopo lo sport. Ben altro risalto lo ottiene la morte di Steve Jobs. I tre telegiornali delle maggiori tv generaliste aprono le loro edizioni serali del 20 ottobre 2011 con l’annuncio del decesso del geniale imprenditore statunitense. Sky TG24 affronta la notizia a circa metà telegiornale, subito dopo i temi di politica interna e prima della politica estera. Occorre però sottolineare la natura all news del canale satellitare, che ha dato ampio respiro all’accaduto durante l’arco della giornata. - TG1 del 24 luglio 2011: la notizia viene annunciata al minuto 34, anche dopo gli aggiornamenti metereologici. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-77ae2699- ff23-4ab6-911d-d38278dc4ecc-tg1.html
  • 15. Il medesimo discorso fatto per Jobs si può fare anche per Gheddafi: Sky TG24 non apre con questa notizia ma ne parla a lungo nel corso della giornata. Negli altri tg presi in esame l’esecuzione del Rais occupa ampio spazio, viene raccontata e descritta molto dettagliatamente, accompagnata da video ed immagini cruente (come abbiamo già notato nei giornali). Unico a differenziarsi è il TG LA7 di Enrico Mentana (ritratto nella foto) che oltre alla mera cronaca dedica attenzione anche ai possibili sviluppi in termini politici. (edizioni delle ore 20.00 del 20 ottobre 2011) Con la morte di Simoncelli sono più visibili le singole scelte editoriali delle testate: TG5, Sky TG24 e TG1 stravolgono le loro scalette dell’edizione serale del 23 ottobre 2011 inserendo la news in apertura (anche se il TG della rai lascia il primissimo spazio per il terremoto in Turchia). LA7 si differenzia nuovamente optando per lasciare la notizia nella sezione sportiva posta, come di consuetudine, in fondo al tg. (Fonte: businesspeople.it)
  • 16. RADIO
  • 17. L’unico materiale che siamo stati in grado di reperire è tratto da Radio24, in particolare dal programma America24. Dei casi analizzati, il conduttore Mario Platero (ritratto nella foto in basso a destra) ha dedicato spazio solo a Jobs e a Gheddafi, trasmettendo parti dei discorsi dell’imprenditore e del presidente Obama mentre annuncia la fine della dittatura libica. Di Simoncelli e della Winehouse hanno parlato brevemente nelle rassegne stampa. È curioso notare come la commemorazione di Steve Jobs si sia focalizzata più sulla celebrazione dei suoi prodotti che sulla persona stessa.
  • 20. Il tema di fondo è sempre lo stesso, che siano giornali, telegiornali o comuni utenti del web, le immagini che catalizzano di più l’attenzione sono quelle più crude che ritraggono il Rais nei suoi ultimi momenti di vita e quelli immediatamente successivi. Sono video amatoriali ripresi dai ribelli e se ne contano a decine su YouTube. Anche per Simoncelli possiamo notare il gran numero di tribute video creati e messi in rete dai numerosi fans. Sono tutti caratterizzati da foto sorridenti o dei momenti in pista del pilota, accompagnate da colonne sonore di forte impatto emotivo. Ciò deriva dalla vicinanza che lega gli italiani a un giovane connazionale scomparso tragicamente.
  • 21. I video ricorrenti sotto il nome di Steve Jobs sono tutti riguardanti i lanci dei suoi prodotti o il famoso discorso del 2005 all’università di Stanford, California, ripreso e tradotto in varie lingue. Per Amy Winehouse il popolo della rete non ha prodotto molti video celebrativi, ma ha preferito cliccare sui suoi numerosi video musicali, ricordando la cantante per la sua bella voce.
  • 23. Scorrendo tra i diversi commenti nei blog motoristici si legge nuovamente tutto il dolore dei fan, più o meno accaniti del «Sic». Ciò che ci appare evidente è l’eccessiva disperazione per una persona che, in fondo, non si conosceva. Sembra una sorta di gara a chi posta il commento più commovente per il malcapitato personaggio di turno.
  • 24. Diversamente da quanto abbiamo visto per Simoncelli, sulla morte di Amy Winehouse non sono piovuti centinaia di commenti commossi, bensì un notevole numero di attacchi al suo stile di vita e a quello di molti suoi «colleghi». Ciò naturalmente è dovuto alle diverse circostanze del suo decesso e probabilmente anche alla sua diversa nazionalità. Il pubblico si mostra quindi più freddo e «cinico» nell’analizzare l’accaduto.
  • 25. Un elemento comune nelle reazioni del mondo dei blog e dei forum alle notizie delle morti di Steve Jobs e Muammar Gheddafi è la massiccia presenza di post aventi come filo conduttore il cercare di mostrare l’altra faccia dell’accaduto. Per quanto riguarda il visionario fondatore di Apple ciò si traduce in una feroce critica ai metodi di lavoro e alle condizioni sanitarie delle sue fabbriche in Asia, spesso, a detta del blog in questione (InformazioneConsapevole), inumane e in pieno contrasto con i suoi discorsi. Su Gheddafi invece l’attenzione si sposta, cosa rara nei media tradizionali, sui possibili cambiamenti negli scenari politici post Rais, in particolare della Libia.
  • 27. Il tema ricorrente nel mondo di Facebook è sempre lo stesso: viene celebrato sia «il Sic», grande pilota, che «il Marco», giovane ragazzo della porta accanto. Scorrendo tra le molte pagine si possono trovare esclusivamente commenti positivi e a tratti commoventi. Anche per Steve Jobs il tenore delle molteplici pagine create dopo la sua scomparsa è prevalentemente commemorativo; fatta eccezione per alcune voci fuori dal coro che lo attaccano in quanto simbolo della multinazionale Apple. Ciò che ci ha fatto riflettere è il numero impressionante di pagine chiamate «RIP Steve Jobs» quasi come fosse un amico o parente (fenomeno riscontrato anche per Simoncelli).
  • 28. Per quanto riguarda il nostro Paese non abbiamo riscontrato particolare interesse per la prematura scomparsa di Amy Winehouse, tutte le pagine presenti sono antecedenti alla sua morte. L’eccezione alla regola è data dal buon numero di sue canzoni postate dagli utenti per celebrarla. Contro Gheddafi sono sorte come funghi moltissime pagine denigratorie, a carattere sarcastico, con un marcato black humor. Non vi è rispetto per la morte ne tanto meno per la persona, vi è quindi la totale assenza del senso di fratellanza per Simoncelli e del rispetto quasi divino per Steve Jobs.
  • 29. STATISTICAMENTE… A. Winehouse S. Jobs Effettuando una ricerca statistica con Google Insight, utilizzando come parola chiave semplicemente il nome dei personaggi presi in esame, abbiamo notato come il picco di ricerche sul web per ognuno di loro si sia avuto proprio nei giorni delle loro morti. Per Gheddafi era stato raggiunto già un notevole numero di click nei mesi della guerra civile in Libia. Simoncelli e S.Jobs sono stati poco cercati in rete anche in occasione dei loro successi personali. Della Winehouse si può vedere la sua ascesa e il declino del successo. M. Simoncelli M. Gheddafi
  • 30. CONCLUSIONI Tirando le fila di questa ricerca possiamo dire che le nostre ipotesi iniziali, riguardanti l’opinione dei media e delle singole persone sui quattro personaggi, sono confermate. Su Simoncelli abbiamo trovato solo riscontri positivi, a tratti anche esageratamente appassionati, sia da parte degli organi di informazione che degli utenti del Web. Esattamente l’opposto succede per Gheddafi, disprezzato tanto da vivo quanto da morto. Sulla fine del dittatore nordafricano non si spreca nemmeno un ricordo positivo o quantomeno rispettoso, non mancano invece toni dispregiativi sia dal fronte dei Social Network che da quello dei mezzi di comunicazione. Vi è la totale assenza di coinvolgimento emotivo, i dettagli sanguinolenti sono presentati freddamente. Come già immaginato nelle premesse, Steve Jobs e Amy Winehouse si collocano in una posizione intermedia tra i due poli estremi. Per il primo da parte dei media tradizionali abbiamo potuto vedere una sorta di «idolatria», sia per il suo genio che per i frutti del suo lavoro, mentre nel Web accanto alle doverose commemorazioni si sono levate anche voci fuori dal coro e calunnie. Per la cantante inglese invece non si sono smossi grossi sentimenti come per il «Sic», però nemmeno astio o disprezzo come per Gheddafi. Alla freddezza è seguito il rispetto per la scomparsa, ma non senza una critica al suo stile di vita. Osservando i dati statistici infine abbiamo potuto vedere come il fascino morboso della morte sia attraente per tutti noi, ci coinvolga e ci prenda fin quasi ad ipnotizzarci.