SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 2
"APPELLO PER LA FONDAZIONE DI UN NUOVO UMANESIMO
SCIENTIFICAMENTE CONSAPEVOLE"- Perché continuiamo a dividere la sapienza
dalla conoscenza, l'Essere dal Divenire e quindi, in definitiva, il cosiddetto spirito
dalla cosiddetta materia? - Quale approccio alla Sapienza, anche frutto delle migliori
intuizioni, è possibile se non è continuamente risolto il nostro rapporto con le cose
che appaiono ai nostri sensi che, per quanto fallaci, sono gli unici strumenti che
possediamo per indagarle?- Dopo quindici giorni di digiuno alimentare, cosa rimane
delle capacità del nostro strumento cerebrale che è poi quello che ci consente di
pensare e di intuire?- E dopo una vita di digiuno dalle nozioni scientifiche su tutto ciò
che è in divenire, da cosa potranno scaturire le nostre intuizioni su ciò che é
l'Essere?Io penso che per la ricerca della verità, siamo costretti a partire dall'uomo,
anche perché così come è, è già il paradigma della realtà in toto, poiché è dotato
dei sensi per entrare in rapporto con il Divenire, e così può alimentare di dati la sua
struttura neuronale che gli consente di indagare l'Essere.Infatti, solo analizzando ciò
che ci appare, siamo arrivati a conoscere i comportamenti fino al livello quantistico,
di quella che ancora chiamiamo materia, e vi abbiamo trovato principi di
indeterminazione e di non località che abbiamo sempre attribuito all'Essere.E solo
analizzando le radici bio-chimiche neuronali di quello che ancora chiamiamo Spirito,
abbiamo trovato principi di determinazione causale che sono propri del Divenire.
Arrivati a questo punto, non ci resta che accettare che la realtà sia biunivoca, e si
rivela come risultato sempre raggiunto e mai consolidato del continuo confronto di
quelle due forze primeve contrapposte, che sono alla base della costituzione della
nostra dimensione e che determinano l'esistenza di quella unica cosa che da oggi
potremo chiamare "spiriteria". Infatti la constatazione di una sorta di "spiritualità"
della materia a livello quantistico e di una sorta di "materialità" biochimica degli atti
dello spirito, ci portano a questo approdo che ci obbliga ad indagare tutto il
comportamento umano con tutte le sue proposizioni di tutti i tempi e di tutte le civiltà
con occhi nuovi, che non consentono più apprezzamenti morali e giudizi sui nostri atti
spirituali e materiali, se non avvengono alla luce della necessità di sopravvivenza
dettate dal libero arbitrio, che a loro volta sono frutto delle necessità della Spiriteria.
Perché tutto ciò che pensiamo e facciamo è sempre il risultato di una sola regola: la
continua ricerca dell'equilibrio da parte di ogni individuo, sia tra i suoi stati fisici e
psichici interni che nel suo rapporto con l'ambiente naturale e sociale che lo
accoglie. E, forse per questo che, anche se in modo inconsapevole, un certo grado
di sapienza mi sembra sia stata sempre continuamente raggiunta e difesa, ed
consistita nella capacità di continuare ad esistere come specie, utilizzando senza
distruggerlo totalmente e definitivamente, il substrato che ci determina, cioè la
Biosfera del nostro Pianeta. Questo, in varia misura (e magari nel caso della civiltà
occidentale degli ultimi tre secoli nel peggiore dei modi) la maggioranza degli uomini
lo ha sempre fatto, altrimenti non saremmo ancora qui, e sono convinto che con la
attuale maggiore consapevolezza del baratro ambientale e umano su cui ci troviamo,
lo faremo ancora in avvenire a patto che noi, con la nostra cultura umanistica, la
smettiamo di annaspare nella spiegazione delle spiegazioni passate, cercando la
verità nella somma delle ipotesi sulla verità che furono formulate da pensatori, che
nel migliore dei casi erano fondate sui dati scientifici disponibili nel loro tempo.
Perché è così facendo che oggi ci tocca di assistere impotenti alla formulazione di
ipotesi sulla realtà in toto, da parte di scienziati e tecnocrati che indagano il Divenire
per come appare nei loro esperimenti e non curano o addirittura deridono le nostre
indagini sull'Essere.Quindi noi che aspiriamo alla Sapienza, dobbiamo avere l'umiltà
di sforzarci di conoscere i dati disponibili sui fatti del Divenire, magari finendo per
contribuire ad ampliarli con le nostre intuizioni, perché solo così potremo tentare di
formulare e divulgare ipotesi nuove sulla reale posizione dell'uomo nell'universo.
Questo è quello che intendo per UMANESIMO SCIENTIFICAMENTE
CONSAPEVOLE.Per capire l'utilità e la necessità di tutto questo sforzo intellettuale,
proviamo ad immaginare quali risultati avrebbero ottenuto uomini come Kant o
Freud, se per indagare la realtà fisica e psichica avessero avuto a portata di mano i
dati scientifici e gli strumenti di indagine tecnologici che oggi sono a nostra
disposizione, ma che molti di noi ignorano con la supponenza di chi non vuole uscire
dai propri schemi culturali e si guarda bene dall'esplorare nuove realtà che li
potrebbero mettere in discussione.Quindi dobbiamo attuare un programma di
unificazione della cultura umanistica e scientifica partendo dall'unificazione delle
varie posizioni che vi sono all'interno di ognuna di essePer tutto questo molto resta
da fare, perché solo dopo la correlazione in parallelo di tutti i dati umanistici e
scientifici in nostro possesso (magari utilizzando quelle stesse tecnologie
informatiche che tanto ci angustiano), si potrà tentare di sviluppare e divulgare una
Teoria del Tutto che serva a farci passare dalla conoscenza umanistico-scientifica
alla Sapienza. Condizione indispensabile per lo sviluppo armonico dei rapporti umani
e del rapporto dell'umanità con l'Universo.Questo, secondo me, è il mandato che
dobbiamo assolvere se vogliamo che il ruolo degli umanisti abbia ancora una
qualche utilità per lo sviluppo dell'umanità futura. francesco.pelillo@tin.it

Más contenido relacionado

La actualidad más candente

S. Tommaso D'Aquino
S. Tommaso D'AquinoS. Tommaso D'Aquino
S. Tommaso D'Aquino
Elisa2088
 
Aspetti epistemici ed etici nella pratica clinica
Aspetti epistemici ed etici nella pratica clinicaAspetti epistemici ed etici nella pratica clinica
Aspetti epistemici ed etici nella pratica clinica
Pier Paolo Dal Monte
 
Presentazione Bacone
Presentazione BaconePresentazione Bacone
Presentazione Bacone
marychicca
 
La filosofia scolastica
La filosofia scolasticaLa filosofia scolastica
La filosofia scolastica
Elisa2088
 
1. renato cartesio 1
1. renato cartesio 11. renato cartesio 1
1. renato cartesio 1
Elisa2088
 
Tommaso D’Aquino
Tommaso D’AquinoTommaso D’Aquino
Tommaso D’Aquino
lorenzomaggi
 
Tommaso D’Aquino
Tommaso D’AquinoTommaso D’Aquino
Tommaso D’Aquino
AnTo.eLy
 
S. Agostino di Ippona
S. Agostino di IpponaS. Agostino di Ippona
S. Agostino di Ippona
Elisa2088
 

La actualidad más candente (20)

4 a la nuova concezione della ragione
4 a la nuova concezione della ragione4 a la nuova concezione della ragione
4 a la nuova concezione della ragione
 
Fides et ratio
Fides et ratioFides et ratio
Fides et ratio
 
S. Tommaso D'Aquino
S. Tommaso D'AquinoS. Tommaso D'Aquino
S. Tommaso D'Aquino
 
Aspetti epistemici ed etici nella pratica clinica
Aspetti epistemici ed etici nella pratica clinicaAspetti epistemici ed etici nella pratica clinica
Aspetti epistemici ed etici nella pratica clinica
 
Presentazione Bacone
Presentazione BaconePresentazione Bacone
Presentazione Bacone
 
Cartesio di Gaetano Iannucci
Cartesio di Gaetano IannucciCartesio di Gaetano Iannucci
Cartesio di Gaetano Iannucci
 
Cartesio
CartesioCartesio
Cartesio
 
La filosofia scolastica
La filosofia scolasticaLa filosofia scolastica
La filosofia scolastica
 
David Hume
David HumeDavid Hume
David Hume
 
Meditazioni metafisiche
Meditazioni metafisicheMeditazioni metafisiche
Meditazioni metafisiche
 
1. renato cartesio 1
1. renato cartesio 11. renato cartesio 1
1. renato cartesio 1
 
Tommaso D’Aquino
Tommaso D’AquinoTommaso D’Aquino
Tommaso D’Aquino
 
Spinoza e hobbes
Spinoza e hobbesSpinoza e hobbes
Spinoza e hobbes
 
Empirismo inglese
Empirismo ingleseEmpirismo inglese
Empirismo inglese
 
Tommaso D’Aquino
Tommaso D’AquinoTommaso D’Aquino
Tommaso D’Aquino
 
Presentazione Sant' Agostino
Presentazione Sant' AgostinoPresentazione Sant' Agostino
Presentazione Sant' Agostino
 
Filosofia cristiana
Filosofia cristianaFilosofia cristiana
Filosofia cristiana
 
S. Agostino di Ippona
S. Agostino di IpponaS. Agostino di Ippona
S. Agostino di Ippona
 
Filosofia
FilosofiaFilosofia
Filosofia
 
Sostenibilità e rischio sistemico.
Sostenibilità e rischio sistemico. Sostenibilità e rischio sistemico.
Sostenibilità e rischio sistemico.
 

Similar a A P P E L L O P E R L A F O N D A Z I O N E D I U N N U O V O U M A N E S I M O S C I E N T I F I C A M E N T E C O N S A P E V O L E

2 sostanza e soggetto fino a kant percorso
2   sostanza e soggetto  fino a kant percorso2   sostanza e soggetto  fino a kant percorso
2 sostanza e soggetto fino a kant percorso
giovanni quartini
 
Lettera cartesio
Lettera cartesioLettera cartesio
Lettera cartesio
ritaleuzzi
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010
imartini
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010
imartini
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010
imartini
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010
imartini
 
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.
Fausto Intilla
 

Similar a A P P E L L O P E R L A F O N D A Z I O N E D I U N N U O V O U M A N E S I M O S C I E N T I F I C A M E N T E C O N S A P E V O L E (20)

TEORIA RDE
TEORIA RDETEORIA RDE
TEORIA RDE
 
Steiner domande dell'anima e domande della vita [ita ebook filosofia sagg e...
Steiner   domande dell'anima e domande della vita [ita ebook filosofia sagg e...Steiner   domande dell'anima e domande della vita [ita ebook filosofia sagg e...
Steiner domande dell'anima e domande della vita [ita ebook filosofia sagg e...
 
2 sostanza e soggetto fino a kant percorso
2   sostanza e soggetto  fino a kant percorso2   sostanza e soggetto  fino a kant percorso
2 sostanza e soggetto fino a kant percorso
 
Lettera cartesio
Lettera cartesioLettera cartesio
Lettera cartesio
 
Coscienza e cervello
Coscienza e cervelloCoscienza e cervello
Coscienza e cervello
 
Filosofia
FilosofiaFilosofia
Filosofia
 
Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.
Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.
Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010
 
Su senso comune, percezione e ragionamento (MARCELLO FRIXIONE)
Su senso comune, percezione e ragionamento (MARCELLO FRIXIONE)Su senso comune, percezione e ragionamento (MARCELLO FRIXIONE)
Su senso comune, percezione e ragionamento (MARCELLO FRIXIONE)
 
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.
 
3° art. olismo sistemico
3° art. olismo sistemico3° art. olismo sistemico
3° art. olismo sistemico
 
024 - L'uomo e i suoi limiti
024 - L'uomo e i suoi limiti024 - L'uomo e i suoi limiti
024 - L'uomo e i suoi limiti
 
4°art.spiritualità
4°art.spiritualità4°art.spiritualità
4°art.spiritualità
 
SCIENZA,TECNOLOGIA E COSCIENZA: UN EQUILIBRIO ASSAI FRAGILE
SCIENZA,TECNOLOGIA E COSCIENZA: UN EQUILIBRIO ASSAI FRAGILESCIENZA,TECNOLOGIA E COSCIENZA: UN EQUILIBRIO ASSAI FRAGILE
SCIENZA,TECNOLOGIA E COSCIENZA: UN EQUILIBRIO ASSAI FRAGILE
 
Finalmente liberi - Guida pratica per ragionare con la propria testa
Finalmente liberi - Guida pratica per ragionare con la propria testaFinalmente liberi - Guida pratica per ragionare con la propria testa
Finalmente liberi - Guida pratica per ragionare con la propria testa
 
Formazione esperienziale: il costruttivismo
Formazione esperienziale: il costruttivismoFormazione esperienziale: il costruttivismo
Formazione esperienziale: il costruttivismo
 
Gli archetipi e la libertà dell’uomo. Cerchio Ifior, L'Uno e i molti, v.12
Gli archetipi e la libertà dell’uomo. Cerchio Ifior, L'Uno e i molti, v.12Gli archetipi e la libertà dell’uomo. Cerchio Ifior, L'Uno e i molti, v.12
Gli archetipi e la libertà dell’uomo. Cerchio Ifior, L'Uno e i molti, v.12
 

A P P E L L O P E R L A F O N D A Z I O N E D I U N N U O V O U M A N E S I M O S C I E N T I F I C A M E N T E C O N S A P E V O L E

  • 1. "APPELLO PER LA FONDAZIONE DI UN NUOVO UMANESIMO SCIENTIFICAMENTE CONSAPEVOLE"- Perché continuiamo a dividere la sapienza dalla conoscenza, l'Essere dal Divenire e quindi, in definitiva, il cosiddetto spirito dalla cosiddetta materia? - Quale approccio alla Sapienza, anche frutto delle migliori intuizioni, è possibile se non è continuamente risolto il nostro rapporto con le cose che appaiono ai nostri sensi che, per quanto fallaci, sono gli unici strumenti che possediamo per indagarle?- Dopo quindici giorni di digiuno alimentare, cosa rimane delle capacità del nostro strumento cerebrale che è poi quello che ci consente di pensare e di intuire?- E dopo una vita di digiuno dalle nozioni scientifiche su tutto ciò che è in divenire, da cosa potranno scaturire le nostre intuizioni su ciò che é l'Essere?Io penso che per la ricerca della verità, siamo costretti a partire dall'uomo, anche perché così come è, è già il paradigma della realtà in toto, poiché è dotato dei sensi per entrare in rapporto con il Divenire, e così può alimentare di dati la sua struttura neuronale che gli consente di indagare l'Essere.Infatti, solo analizzando ciò che ci appare, siamo arrivati a conoscere i comportamenti fino al livello quantistico, di quella che ancora chiamiamo materia, e vi abbiamo trovato principi di indeterminazione e di non località che abbiamo sempre attribuito all'Essere.E solo analizzando le radici bio-chimiche neuronali di quello che ancora chiamiamo Spirito, abbiamo trovato principi di determinazione causale che sono propri del Divenire. Arrivati a questo punto, non ci resta che accettare che la realtà sia biunivoca, e si rivela come risultato sempre raggiunto e mai consolidato del continuo confronto di quelle due forze primeve contrapposte, che sono alla base della costituzione della nostra dimensione e che determinano l'esistenza di quella unica cosa che da oggi potremo chiamare "spiriteria". Infatti la constatazione di una sorta di "spiritualità" della materia a livello quantistico e di una sorta di "materialità" biochimica degli atti dello spirito, ci portano a questo approdo che ci obbliga ad indagare tutto il comportamento umano con tutte le sue proposizioni di tutti i tempi e di tutte le civiltà con occhi nuovi, che non consentono più apprezzamenti morali e giudizi sui nostri atti spirituali e materiali, se non avvengono alla luce della necessità di sopravvivenza dettate dal libero arbitrio, che a loro volta sono frutto delle necessità della Spiriteria. Perché tutto ciò che pensiamo e facciamo è sempre il risultato di una sola regola: la continua ricerca dell'equilibrio da parte di ogni individuo, sia tra i suoi stati fisici e psichici interni che nel suo rapporto con l'ambiente naturale e sociale che lo accoglie. E, forse per questo che, anche se in modo inconsapevole, un certo grado di sapienza mi sembra sia stata sempre continuamente raggiunta e difesa, ed consistita nella capacità di continuare ad esistere come specie, utilizzando senza distruggerlo totalmente e definitivamente, il substrato che ci determina, cioè la Biosfera del nostro Pianeta. Questo, in varia misura (e magari nel caso della civiltà occidentale degli ultimi tre secoli nel peggiore dei modi) la maggioranza degli uomini lo ha sempre fatto, altrimenti non saremmo ancora qui, e sono convinto che con la attuale maggiore consapevolezza del baratro ambientale e umano su cui ci troviamo, lo faremo ancora in avvenire a patto che noi, con la nostra cultura umanistica, la smettiamo di annaspare nella spiegazione delle spiegazioni passate, cercando la verità nella somma delle ipotesi sulla verità che furono formulate da pensatori, che nel migliore dei casi erano fondate sui dati scientifici disponibili nel loro tempo. Perché è così facendo che oggi ci tocca di assistere impotenti alla formulazione di ipotesi sulla realtà in toto, da parte di scienziati e tecnocrati che indagano il Divenire per come appare nei loro esperimenti e non curano o addirittura deridono le nostre indagini sull'Essere.Quindi noi che aspiriamo alla Sapienza, dobbiamo avere l'umiltà di sforzarci di conoscere i dati disponibili sui fatti del Divenire, magari finendo per contribuire ad ampliarli con le nostre intuizioni, perché solo così potremo tentare di formulare e divulgare ipotesi nuove sulla reale posizione dell'uomo nell'universo. Questo è quello che intendo per UMANESIMO SCIENTIFICAMENTE CONSAPEVOLE.Per capire l'utilità e la necessità di tutto questo sforzo intellettuale, proviamo ad immaginare quali risultati avrebbero ottenuto uomini come Kant o Freud, se per indagare la realtà fisica e psichica avessero avuto a portata di mano i dati scientifici e gli strumenti di indagine tecnologici che oggi sono a nostra disposizione, ma che molti di noi ignorano con la supponenza di chi non vuole uscire
  • 2. dai propri schemi culturali e si guarda bene dall'esplorare nuove realtà che li potrebbero mettere in discussione.Quindi dobbiamo attuare un programma di unificazione della cultura umanistica e scientifica partendo dall'unificazione delle varie posizioni che vi sono all'interno di ognuna di essePer tutto questo molto resta da fare, perché solo dopo la correlazione in parallelo di tutti i dati umanistici e scientifici in nostro possesso (magari utilizzando quelle stesse tecnologie informatiche che tanto ci angustiano), si potrà tentare di sviluppare e divulgare una Teoria del Tutto che serva a farci passare dalla conoscenza umanistico-scientifica alla Sapienza. Condizione indispensabile per lo sviluppo armonico dei rapporti umani e del rapporto dell'umanità con l'Universo.Questo, secondo me, è il mandato che dobbiamo assolvere se vogliamo che il ruolo degli umanisti abbia ancora una qualche utilità per lo sviluppo dell'umanità futura. francesco.pelillo@tin.it