Il ppt del prof. Francesco Villa (unicat) mostrato durante la prima serata del politalk con il tema: Una politica attenta alle realtà sociali - 26/01/2012
1. Università Cattolica del Sacro Cuore Largo A. Gemelli, 1 – 20123 Milano PER UNA POLITICA DI ATTENZIONE ALLE REALTA’ SOCIALI COS’E’ LA POLITICA SOCIALE ? prof. Francesco Villa Bussero, 26 gennaio 2012
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3. Corso di politica sociale PREVIDENZA (I) Le problematiche previdenziali che attualmente interessano il nostro Paese sono molteplici e devono tenere conto: - sia dei mutamenti demografici in atto, caratterizzati da una forte espansione della popolazione anziana - sia della contrazione del numero di occupati, dai cui contributi derivano le principali entrate del sistema pensionistico, gestito secondo il criterio della ripartizione, che prevede l’utilizzazione dei contributi attualmente versati per il pagamento delle pensioni in corso.
4. Corso di politica sociale PREVIDENZA (II) La riforma del 1965, completata con i provvedimenti del 1968 e 1969, confermò un’impostazione occupazionale dei trattamenti di quiescenza, con l’unica eccezione della pensione sociale per gli ultra sessantacinquenni sprovvisti di reddito La riforma degli anni 1992-1993 ha in parte modificato l’assetto precedente, caratterizzato da indubbi fenomeni di spreco, come le pensioni di anzianità per i pubblici dipendenti con 20 anni di servizio (15 se donne) e la distribuzione clientelare delle pensioni d’invalidità, soprattutto nelle regioni meridionali
5. Corso di politica sociale PREVIDENZA (III) La riforma del 1995 ha modificato lo schema generale di funzionamento del sistema pensionistico, abbandonando per i lavoratori più giovani il metodo retributivo per il calcolo delle prestazioni e adottando quello contributivo, integrato da criteri attuariali, con riferimenti all’andamento del prodotto interno lordo (PIL). Il processo verso l’uniformità dei trattamenti pensionistici è stato accelerato nel 1997, attraverso un accordo con le parti sociali che prevedeva ulteriori provvedimenti di riforma.
6. Corso di politica sociale SANITA’ Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) con la legge n. 833 del 1978 ( prima riforma sanitaria ): nascita delle Unità Sanitarie Locali (USL). Decreti legislativi n. 502 del 1992 e n. 517 del 1993 ( riforma bis ): verticalizzazione e aziendalizzazione della sanità attraverso la trasformazione delle USL in Aziende Sanitarie Locali (ASL) e la creazione delle Aziende Ospedaliere (AO). Progressiva responsabilizzazione delle Regioni nella copertura della spesa sanitaria ( federalismo fiscale ) e Decreto legislativo n. 229 del 1999 ( riforma ter ).
7. Corso di politica sociale SANITA’: QUALI ALTERNATIVE ? - responsabilità : valorizzazione delle responsabilità dei cittadini tramite nuove forme di partecipazione e di democrazia diretta, dalla prevenzione alla medicina di comunità e a quella specialistica - sussidiarietà : la responsabilità personale e sociale va sussidiata (questione delle scelte sociali e dei valori etici di riferimento) - prossimità : risponde meglio al bisogno chi si trova più vicino al bisogno, a parità di competenze e di mezzi - solidarietà : e’ necessario integrare la sol. pubblica con quella privata, la sol. coatta con quella libera
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12. Corso di politica sociale GLI ELEMENTI COSTITUTIVI 1. L’analisi dei bisogni: primari/secondari, oggettivi/ soggettivi, espressi/latenti, personali/sociali, reali/ indotti, semplici/complessi 2. I valori etici di riferimento: dignità personale, libertà, uguaglianza, solidarietà, partecipazione, autonomia sociale delle comunità, integrazione dei servizi, oltre il relativismo della cultura postmoderna 3. Le istituzioni politiche svolgono un ruolo centrale nella elaborazione e nell’attuazione delle politiche sociali e dei relativi apparati di verifica e di controllo (dall’analisi dei bisogni a quella delle aspettative della popolazione)
13. Corso di politica sociale 4. Le risorse economiche sono necessarie per l’attuazione delle politiche sociali: vengono reperite normalmente tramite il prelievo fiscale e i contributi a carico degli utenti. Cio’ consente di gestire la redistribuzione del reddito e le diseguaglianze sociali tra i cittadini. 5. Le risorse sociali sono indispensabili per il successo della programmazione sociale e sono caratterizzate da un rapporto inversamente proporzionale nei confronti delle risorse economiche (+ risorse sociali – risorse economiche). La questione della sussidiarietà. 6. Le aspettative della popolazione tra problemi di consenso e processi di corretta e documentata formazione dell’opinione pubblica.
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17. Corso di politica sociale IL CASO ITALIANO E. Fase della risperimentazione del modello istituzionale a livello regionale (anni ’80) F. Fase della risperimentazione del modello istituzionale a livello nazionale (anni ’90) G. Fase della sperimentazione di un modello istituzionale-sussidiario a livello nazionale e regionale (a partire dalle legge n. 328/2000, dalla legge cost. n. 3/2001 e dalle conseguenti leggi regionali di applicazione e interpretazione della normativa nazionale)