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Roberto Gambari
Biochimica applicata
Lezione 10


     Sequenziamento del DNA
2. PRODUZIONE DEL DNA RICOMBINANTE E INGEGNERIA GENETICA

A. Il fenomeno restrizione: cenni sul ciclo litico del batteriofago lambda.

B. Gli enzimi di restrizione: nomenclatura, purificazione, saggio di
funzionalit siti di riconoscimento (sequenze palindromiche), enzimi che
               ,
tagliano il DNA generando estremitt "coesive"(EcoRI, BamHI); enzimi che
tagliano il DNA generando estremitt "piatte"(HaeIII); efficienza della
reazione tra enzima di restrizione e DNA: concentrazione salina, qualitt del
DNA substrato, temperatura, mappe di restrizione; digestione completa e
digestione parziale del DNA.

C. Riassociazione intramolecolare e intermolecolare; la DNA ligasi;
clonaggio utilizzando DNA con estremit coesive; clonaggio utilizzando code
omopolimeriche: meccanismo d'azione della trasferasi terminale, uso della
lambda-esonucleasi, ricostituzione del sito PstI; clonaggio utilizzando
molecole linker.

D. Vettori del DNA ricombinante: plasmidi, siti singoli per enzimi di
restrizione, trasformazione del batterio e inattivazione inserzionale,
selezione dei plasmidi ricombinanti con antibiotici, pBR322; vettori del DNA
ricombinante: il DNA del batteriofago lambda: i geni del batteriofago
lambda, regioni indispensabili per il ciclo litico e il ciclo lisogenico, vettori a
rimpiazzo (lambda gtWES) e vettori ad inserzione (Charon).

E. Produzione di genoteche e cDNA teche.

F. Screening di genoteche o cDNA teche: ibridazione con sonde specifiche
di DNA, HART (hybrid arrested translation), selezione positiva di mRNA e
traduzione in vitro, utilizzo di anticorpi monoclonali, utilizzo di
oligonucleotidi a doppia elica per identificare sequenze codificanti per fattori
di trascrizione, utilizzo della sequenza aminoacidica codificata dal gene da
identificare.

G. Sequenziamento del DNA ricombinante clonato: M13, sequenziamento
secondo Sanger, sequenziamento progressivo.
Struttura del DNA
•   Doppia elica formata da due filamenti di ac. nucleico uniti da ponti ad idrogeno
•   Acido nucleico: catena di nucleotidi
•   Nucleotide: nucleoside + ac. fosforico
•   Nucleoside: desossiribosio + base azotata
•   Basi azotate: adenina, citosina, guanina e timina




        Sequenziamento:
      individuazione della
 successione delle basi azotate
nel filamento di acido nucleico
Le basi azotate

• Complementarità fra i
  due filamenti:


          A-T
          G-C
Struttura del DNA
La sequenza del DNA contiene tutte le informazioni genetiche
 ereditarie che sono la base per lo sviluppo di tutti gli organismi
                             viventi.

All’interno di questa sequenza sono codificati i geni, nonché le
         istruzioni per esprimerli nel tempo e nello spazio

Determinarne l’esatta sequenza è dunque utile nella ricerca del
           perché e del come gli organismi vivono


                 Sequenziamento genico
Date storiche della
                               sequenza del DNA
                                                 1869     Miescher osserva
Avery propone il DNA                                      per la prima volta il DNA
come materiale genetico            1944
                                                        Watson e Crick determinano la
                                                 1953   struttura della doppia elica
Holley sequenza il tRNA
di lievito                         1965                    Vengono sviluppate le tecniche
                                                           per la sintesi degli oligonucleotidi e per
                                                 1970      la degradazione chimica del DNA. Viene
METODO SANGER                                              introdotta l’elettroforesi su gel per la
(terminazione di catena)           1977                    Separazione di frammenti di DNA
METODO MAXAM-GILBERT
(degradazione chimica)
                                                 1980      Il DNA genomico viene clonato nel fago
                                                           M13 o in vettori plasmidici, nascono i
                                                           primi programmi informatici di analisi
            KARY MULLIS           1986                     dei dati, vengono sviluppate nuove
            Introduce la PCR                               tecnologie per il sequenziamento
                                                 1989

                                                          AUTOMAZIONE PARZIALE
                                                          Vengono sviluppate le prime apparecchiature
                                                          per il sequenziamento che impiegano sistemi
             Automazione completa                         per la rilevazione della fluorescenza.
             Sequenziamento completo
             del genoma umano             2000
Tecniche di sequenziamento del DNA

-Metodo di Maxam e Gilbert
(della degradazione chimica del DNA)

-Metodo di Sanger
(a terminazione di catena)

-Pyrosequencing
(sequenziamento ad elevato parallelismo)
Il metodo Sanger
                             (o metodo a terminazione di catena)


    Il sequenziamento secondo il metodo di Sanger, nella variante chiamata “a ciclo termico”,
         consisteva nella sintesi di nuovi filamenti di DNA, complementari al DNA stampo

• La sintesi del DNA si eseguiva in 4 provette diverse e ciascuna richiedeva :

-
    -Una piccola quantità di DNA stampo a doppio filamento;

    -Un innesco specifico (un solo primer) complementare al filamento da sequenziare;

    -L’enzima Taq DNA polimerasi

    -Una miscela dei 4 dNTP di cui uno marcato (con 35S o 32P) per la visualizzazione finale
     dei filamenti di nuova sintesi dopo elettroforesi

    - 1 terminatore di catena: ddNTP , diverso per ciascuna delle 4 reazioni
ddNTPs :dideossinucleotidetifosfato
     Nucleotide, detto terminatore, che blocca l’allungamento del
filamento di acido nucleico poiché la mancanza del gruppo ossidrilico
 in 3’ impedisce l’attacco all’acido fosforico del nucleotide successivo




                                                     ddNTP


                                                      dNTP
principio del sequenziamento
                (Sanger, metodo manuale, a ciclo termico)


I nuovi frammenti di DNA prodotti, chiamati anche “frammenti di Sanger”,
sono prodotti mediante amplificazione lineare di una piccola quantità di
DNA stampo, utilizzando i cicli termici della PCR


                 • La reazione incomincia con la
                   denaturazione del DNA stampo
                 • l’annealing del primer
                 • La Taq polimerasi incomincia la sintesi del
                   filamento complementare
                 • Se viene inserito uno dei 4 dNTPs
                   l’allungamento prosegue
                 • Se invece viene inserito il ddNTP
                   terminatore l’allungamento si blocca
principio del sequenziamento
  (Sanger, metodo manuale, a ciclo termico)


     In ciascuna delle 4 provette contenente
   nucleotidi terminatori con una diversa base
    azotata si formano soltanto filamenti che
 terminano con tale base. Tali filamenti avranno
   tutte le lunghezze possibili a seconda che il
nucleotide terminatore si sia legato alla 1°, 2°, . . ,
          ennesima, posizione possibile.

     Al termine della reazione, ogni miscela
    contiene una popolazione di filamenti di
nuova sintesi, che hanno in comune l’estremità 5’
              ma che differiscono in
     lunghezza perché la loro sintesi è stata
        bloccata in diverse posizioni al 3’.

   I filamenti marcati sono separati mediante
   elettroforesi su gel di poliacrilammide-urea
               ad elevato voltaggio.
principio del sequenziamento
                       (Sanger, metodo manuale, a ciclo termico)

Si esegue una elettroforesi disponendo i prodotti di amplificazione delle 4 provette in
4 corsie parallele così che in ognuna di esse siano presenti filamenti che terminano
con una diversa base.
Si usa un gel ad altissima risoluzione, capace di separare frammenti di DNA che
differiscono fra loro per un solo nucleotide. Il gel (0,3-0,4 mm di spessore) è
interposto fra due lastre di vetro di notevole lunghezza (40 cm circa ).
principio del sequenziamento
                     (Sanger, metodo manuale, a ciclo termico)

La migrazione è inversamente proporzionale alla lunghezza del filamento
La posizione della banda indica la posizione occupata all’interno della sequenza,
mentre il tipo di base è indicato dalla corsia in cui tale banda si trova

                        A
                        T
                        A
                        C
                        A
                        G
                        C
                        T
                        G
                        T
                        T




      SEQUENZA OTTENUTA :   A TA C A G C T G T T . . . . . .
Evoluzione del sequenziamento Sanger:
           metodo automatizzato, con marcatori fluorescenti


   I nucleotidi terminator i (ddNTPs) sono marcati con un fluorocromo.
Si usa un fluorocromo diverso per ciascuno dei quattro tipi di terminatori




 Coniugando a ciascun ddNTP un diverso marcatore fluorescente, è
possibile effettuare le quattro reazioni di sequenziamento in un unico
      tubo da saggio e caricare il tutto in un solo pozzetto di gel
Nucleotidi terminatori (ddNTPs) marcati con un fluorocromo

                ddATP                         ddGTP




                ddCTP                         ddTTP




            I nucleotidi terminatori (ddNTPs) sono marcati con un fluorocromo.
                Si usa un fluorocromo diverso per ciascuno dei quattro tipi di
                                         terminatori
Nucleotidi terminatori (ddNTPs) marcati con un fluorocromo




            I quattro fluorocromi hanno differenti propietà di emissione
Metodo automatizzato, con marcatori fluorescenti:
           Immagine virtuale del gel




          ddA
          ddT
          ddC
          ddG
Metodo automatizzato, con marcatori fluorescenti:
                   Il sequenziatore automatico

          LO STRUMENTO
 Composto da un unità in grado di
    alloggiare il gel e far avvenire
l’elettroforesi in campo elettrico, e
       l’acquisizione dei dati di
    fluorescenza, connesso ad un
  computer contenente il software

      L’APPARATO PER IL GEL
   Apparati verticali di lunghezza
 variabile a seconda del numero di
    basi da leggere (22 cm-1 m)

               IL GEL
 “slab” gel di poliacrilammide (dal
4% al 6%) molto sottili in condizioni
        denaturanti (Urea)
Metodo automatizzato, con marcatori fluorescenti:
                Il sequenziatore automatico
L’intensità e la lunghezza d’onda delle emissioni fluorescenti vengono
captate durante l’elettroforesi quando i frammenti del DNA, eccitati
dalla luce laser, passano davanti ad un rilevatore
L’elettroferogramma
 Le emissioni fluorescenti vengono captate da un rilevatore e le
informazioni vengono integrate e trasformate in picchi di colore
   diverso, con aree proporzionali all’intensità di emissione.
L’elettroferogramma
Normalmente il sistema interpreta automaticamente l’elettroferogramma.

Quando l’interpretazione non è ovvia, il sistema inserisce una N al posto
  della base azotata mancante, questa può essere corretta manualmente,
  dopo aver letto ad occhio l’elettroferogramma, o in base alla sequenza
  del filamento reverse
Sequenziamento automatico
Sequenziatore a elettroforesi capillare
                        La separazione elettroforetica dei frammenti
                        fluorescenti avviene in un capillare del
                        diametro di 50 µm, contenente un polimero
                        di corsa.

                        Il sistema carica automaticamente il capillare
                        prelevando direttamente da una provetta o
                        da una micropiastra i campioni ottenuti dalla
                        PCR di sequenziamento,

                        I frammenti marcati di DNA vengono rilevati
                        man mano che correndo lungo il capillare,
                        raggiungono la “detection window”.




                                     1-4-16-96 capillari
Sequenziamento automatico

                   Sequenziatore a capillare
•   Durante l’attraversamento del
    capillare i vari frammenti di DNA
    vengono colpiti da un raggio laser

•   Il raggio laser eccita i vari
    fluorocromi che marcano i singoli
    frammenti

•   Ciascuno dei quattro fluorocromi
    emette una diversa lunghezza d’onda

•   Una cellula fotoelettrica rileva
    sequenza, tipo ed intensità delle varie
    emissioni luminose ed il tutto viene
    registrato in forma grafica

•   La sequenza dei picchi corrisponde
    alla sequenza dei nucleotidi; il tipo
    (colore del picco) corrisponde al tipo
    di base azotata.
A cosa serve quindi il sequenziamento:

La comprensione dell’esatta sequenza del genoma degli organismi viventi è
                             importante per:

In biologia: per capire il perché e come gli organismi viventi si sono evoluti
(es: filogenesi)

Per comprendere meglio i meccanismi che sono alla base della vita e della
sopravvivenza

In medicina: per diagnosticare malattie ereditarie e sviluppare nuovi
trattamenti (es: mutazioni nucleotidiche)

La conoscenza del genoma degli agenti patogeni può portare allo sviluppo di
medicine contro malattie contagiose (es: antibiogramma)

La determinazione di sequenze del DNA è utile anche nelle scienze forensi ed
in quelle alimentari
ES: Individuazione
di una mutazione
di un singolo
nucleotide
Il progetto “Genoma Umano”
                   HGP: Human Genome Project


Il Progetto Genoma Umano è stato un progetto di ricerca
scientifica internazionale il cui obiettivo principale era quello di
determinare la sequenza delle coppie di basi azotate che
formano il DNA e di identificare e mappare i circa 30 mila geni
del genoma umano dal punto di vista sia fisico che funzionale.

Il progetto, originariamente della durata di 15 anni, ha avuto
inizio nel 1990 presso i National Institutes of Health degli Stati
Uniti. La prima bozza del genoma è stata rilasciata nel 2000
mentre quella completa si è avuta nel 2003, quindi con 2 anni di
anticipo dalla fine del progetto, e ulteriori analisi sono ancora in
corso di pubblicazione (in realtà una piccola % del genoma non è
ancora stata sequenziata).
Il progetto “Genoma Umano”
                   HGP: Human Genome Project



Il "genoma" di qualsiasi individuo (tranne quello dei gemelli
monozigoti e degli organismi clonati) è unico; mappare quindi il
"genoma umano" significa fare il sequenziamento delle variazioni
multiple di ciascun gene.



Per portare a termine la ricerca si è lavorato sul DNA offerto da un
certo numero di donatori selezionati con criteri di
rappresentatività statistica.
Il progetto “Genoma Umano”
                     HGP: Human Genome Project

               COME E’ STATO EFFETTUATO

Le sequenze dei cromosomi interi vengono ricostruite a partire
dalle sequenze di centinaia di migliaia di frammenti di DNA,
normalmente di lunghezza compresa fra 500 e 800 pb


     Si usano 2 strategie generali per la frammentazione e la
                           ricostruzione:

              Il sequenziamento gerarchico
      Il sequenziamento a rosa di pallini (shotgun)

     Le due strategie sono reciprocamente complementari
Differenze:

Nel sequenziamento gerarchico il prmo passaggio è quello di costruire un
sentiero principale (tiling path) che serva ad assicurarsi che la sequenza sia
ottenuta in grandi pezzi ordinati tra di loro Mentre nel metodo shotgun
frammenta semplicemente il genoma in piccole unità sequenziabili e si affida
ad algoritmi del computer per ricostruire l’ordine dei frammenti
Il progetto “Genoma Umano”
                               HGP: Human Genome Project

            ALCUNE SCOPERTE DEL PROGETTO GENOMA
3.Nell’uomo, sequenziare l’intero genoma ha voluto dire esattamente identificare ed
ordinare ciascuna delle 3 * 109 (3 miliardi) paia di basi di cui è costituito

5.Gli esseri umani hanno circa 30.000 geni, più o meno lo stesso numero di quelli dei
topi e il doppio di quelli di alcune specie di vermi. La comprensione dell'espressione
di questi geni potrà fornire degli indizi sulle cause di alcune malattie.

7.Tutte le razze umane sono uguali al 99,99%, quindi le differenze razziali sono
geneticamente insignificanti. Questo potrebbe significare una discendenza da
un'unica madre.

9.La maggior parte delle mutazioni genetiche avviene nel maschio della specie, il
quale è quindi da considerare un agente del cambiamento. I maschi hanno quindi
una responsabilità maggiore nella trasmissione delle anomalie genetiche.

11.La genomica ha portato a progressi nel campo dell'archeologia genetica e ha
migliorato la nostra comprensione di come ci siamo evoluti in quanto esseri umani e
di come ci siamo separati dai primati 25 milioni di anni fa.
Il progetto “Genoma Umano”
                  HGP: Human Genome Project




Adesso che il genoma umano è stato sequenziato il prossimo
obiettivo, è quello di associare ad ogni sequenza genica una
funzione, considerando che buona parte del DNA non ha
probabilmente una funzione ma rappresenta solo un fossile
genetico. Questo lavoro richiederà molto tempo anche perché
alcuni geni possono dar luogo a più proteine diverse o ad una
proteina unica che però può avere una funzione diversa a seconda
del tessuto o dello stadio embrionale in cui viene espressa.
un sito dedicato al Progetto Genoma
                                                                                               Umano gestito dal NHGRI (The
                      The Human Genome Project           http://www.nhgri.nih.gov
                                                                                               National Human Genome Research
                                                                                               Institute)


                                                                                               un sito in cui si possono trovare
                      GenBank                            http://www.ncbi.nlm.nih.gov
                                                                                               sequenze di DNA e di proteine.


                      EMBL                               http://www.ebi.ac.uk                  un sito dove sono raccolte le
                                                                                               sequenze del genoma umano.
                                                                                               il pii importante database
                      GDB (genome database):             http://www.gdb.org/
                                                                                               concernente la mappatura del
                                                                                               genoma.
                                                         http://www.ncbi.nlm.nih.gov/dbEST/i
Elenco dei siti che   dbEST
                                                         ndex.html
                                                                                               raccoglie le sequenze parziali
                                                                                               ottenute dai cDNA

   contengono         OMIM (on-line Mendelian
                                                                                               catalogo elettronico di Mendelian
                                                         accesso attraverso GDB                Inheritance in Man di Victo
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                      Center)                                                                  genotipo e i marcatori genetici,
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                                                         http://www.celera.com/                il sito internet della societˆ privata
                      CELERA
                                                                                               americana diretta da Greg Venter
                      bibliografia sul progetto genoma
                                                         www.nature.com/genomics/0
                      umano
                                                         http://www-genome.wi.mit.edu/
                      Whitehead Institute                                                      mappa fisica del genoma umano
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GenBank
• Banca dati pubblica (in Internet) contenente circa 50
  milioni di sequenze geniche delle più varie regioni di,
  praticamente, tutti gli organismi viventi
• Chiunque può depositare (ovviamente non in maniera
  anonima) sequenze in GenBank
• E’ possibile confrontare la propria sequenza con tutte
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  • 2. 2. PRODUZIONE DEL DNA RICOMBINANTE E INGEGNERIA GENETICA A. Il fenomeno restrizione: cenni sul ciclo litico del batteriofago lambda. B. Gli enzimi di restrizione: nomenclatura, purificazione, saggio di funzionalit siti di riconoscimento (sequenze palindromiche), enzimi che , tagliano il DNA generando estremitt "coesive"(EcoRI, BamHI); enzimi che tagliano il DNA generando estremitt "piatte"(HaeIII); efficienza della reazione tra enzima di restrizione e DNA: concentrazione salina, qualitt del DNA substrato, temperatura, mappe di restrizione; digestione completa e digestione parziale del DNA. C. Riassociazione intramolecolare e intermolecolare; la DNA ligasi; clonaggio utilizzando DNA con estremit coesive; clonaggio utilizzando code omopolimeriche: meccanismo d'azione della trasferasi terminale, uso della lambda-esonucleasi, ricostituzione del sito PstI; clonaggio utilizzando molecole linker. D. Vettori del DNA ricombinante: plasmidi, siti singoli per enzimi di restrizione, trasformazione del batterio e inattivazione inserzionale, selezione dei plasmidi ricombinanti con antibiotici, pBR322; vettori del DNA ricombinante: il DNA del batteriofago lambda: i geni del batteriofago lambda, regioni indispensabili per il ciclo litico e il ciclo lisogenico, vettori a rimpiazzo (lambda gtWES) e vettori ad inserzione (Charon). E. Produzione di genoteche e cDNA teche. F. Screening di genoteche o cDNA teche: ibridazione con sonde specifiche di DNA, HART (hybrid arrested translation), selezione positiva di mRNA e traduzione in vitro, utilizzo di anticorpi monoclonali, utilizzo di oligonucleotidi a doppia elica per identificare sequenze codificanti per fattori di trascrizione, utilizzo della sequenza aminoacidica codificata dal gene da identificare. G. Sequenziamento del DNA ricombinante clonato: M13, sequenziamento secondo Sanger, sequenziamento progressivo.
  • 3. Struttura del DNA • Doppia elica formata da due filamenti di ac. nucleico uniti da ponti ad idrogeno • Acido nucleico: catena di nucleotidi • Nucleotide: nucleoside + ac. fosforico • Nucleoside: desossiribosio + base azotata • Basi azotate: adenina, citosina, guanina e timina Sequenziamento: individuazione della successione delle basi azotate nel filamento di acido nucleico
  • 4. Le basi azotate • Complementarità fra i due filamenti: A-T G-C
  • 5. Struttura del DNA La sequenza del DNA contiene tutte le informazioni genetiche ereditarie che sono la base per lo sviluppo di tutti gli organismi viventi. All’interno di questa sequenza sono codificati i geni, nonché le istruzioni per esprimerli nel tempo e nello spazio Determinarne l’esatta sequenza è dunque utile nella ricerca del perché e del come gli organismi vivono Sequenziamento genico
  • 6. Date storiche della sequenza del DNA 1869 Miescher osserva Avery propone il DNA per la prima volta il DNA come materiale genetico 1944 Watson e Crick determinano la 1953 struttura della doppia elica Holley sequenza il tRNA di lievito 1965 Vengono sviluppate le tecniche per la sintesi degli oligonucleotidi e per 1970 la degradazione chimica del DNA. Viene METODO SANGER introdotta l’elettroforesi su gel per la (terminazione di catena) 1977 Separazione di frammenti di DNA METODO MAXAM-GILBERT (degradazione chimica) 1980 Il DNA genomico viene clonato nel fago M13 o in vettori plasmidici, nascono i primi programmi informatici di analisi KARY MULLIS 1986 dei dati, vengono sviluppate nuove Introduce la PCR tecnologie per il sequenziamento 1989 AUTOMAZIONE PARZIALE Vengono sviluppate le prime apparecchiature per il sequenziamento che impiegano sistemi Automazione completa per la rilevazione della fluorescenza. Sequenziamento completo del genoma umano 2000
  • 7. Tecniche di sequenziamento del DNA -Metodo di Maxam e Gilbert (della degradazione chimica del DNA) -Metodo di Sanger (a terminazione di catena) -Pyrosequencing (sequenziamento ad elevato parallelismo)
  • 8. Il metodo Sanger (o metodo a terminazione di catena) Il sequenziamento secondo il metodo di Sanger, nella variante chiamata “a ciclo termico”, consisteva nella sintesi di nuovi filamenti di DNA, complementari al DNA stampo • La sintesi del DNA si eseguiva in 4 provette diverse e ciascuna richiedeva : - -Una piccola quantità di DNA stampo a doppio filamento; -Un innesco specifico (un solo primer) complementare al filamento da sequenziare; -L’enzima Taq DNA polimerasi -Una miscela dei 4 dNTP di cui uno marcato (con 35S o 32P) per la visualizzazione finale dei filamenti di nuova sintesi dopo elettroforesi - 1 terminatore di catena: ddNTP , diverso per ciascuna delle 4 reazioni
  • 9. ddNTPs :dideossinucleotidetifosfato Nucleotide, detto terminatore, che blocca l’allungamento del filamento di acido nucleico poiché la mancanza del gruppo ossidrilico in 3’ impedisce l’attacco all’acido fosforico del nucleotide successivo ddNTP dNTP
  • 10. principio del sequenziamento (Sanger, metodo manuale, a ciclo termico) I nuovi frammenti di DNA prodotti, chiamati anche “frammenti di Sanger”, sono prodotti mediante amplificazione lineare di una piccola quantità di DNA stampo, utilizzando i cicli termici della PCR • La reazione incomincia con la denaturazione del DNA stampo • l’annealing del primer • La Taq polimerasi incomincia la sintesi del filamento complementare • Se viene inserito uno dei 4 dNTPs l’allungamento prosegue • Se invece viene inserito il ddNTP terminatore l’allungamento si blocca
  • 11. principio del sequenziamento (Sanger, metodo manuale, a ciclo termico) In ciascuna delle 4 provette contenente nucleotidi terminatori con una diversa base azotata si formano soltanto filamenti che terminano con tale base. Tali filamenti avranno tutte le lunghezze possibili a seconda che il nucleotide terminatore si sia legato alla 1°, 2°, . . , ennesima, posizione possibile. Al termine della reazione, ogni miscela contiene una popolazione di filamenti di nuova sintesi, che hanno in comune l’estremità 5’ ma che differiscono in lunghezza perché la loro sintesi è stata bloccata in diverse posizioni al 3’. I filamenti marcati sono separati mediante elettroforesi su gel di poliacrilammide-urea ad elevato voltaggio.
  • 12. principio del sequenziamento (Sanger, metodo manuale, a ciclo termico) Si esegue una elettroforesi disponendo i prodotti di amplificazione delle 4 provette in 4 corsie parallele così che in ognuna di esse siano presenti filamenti che terminano con una diversa base. Si usa un gel ad altissima risoluzione, capace di separare frammenti di DNA che differiscono fra loro per un solo nucleotide. Il gel (0,3-0,4 mm di spessore) è interposto fra due lastre di vetro di notevole lunghezza (40 cm circa ).
  • 13. principio del sequenziamento (Sanger, metodo manuale, a ciclo termico) La migrazione è inversamente proporzionale alla lunghezza del filamento La posizione della banda indica la posizione occupata all’interno della sequenza, mentre il tipo di base è indicato dalla corsia in cui tale banda si trova A T A C A G C T G T T SEQUENZA OTTENUTA : A TA C A G C T G T T . . . . . .
  • 14. Evoluzione del sequenziamento Sanger: metodo automatizzato, con marcatori fluorescenti I nucleotidi terminator i (ddNTPs) sono marcati con un fluorocromo. Si usa un fluorocromo diverso per ciascuno dei quattro tipi di terminatori Coniugando a ciascun ddNTP un diverso marcatore fluorescente, è possibile effettuare le quattro reazioni di sequenziamento in un unico tubo da saggio e caricare il tutto in un solo pozzetto di gel
  • 15. Nucleotidi terminatori (ddNTPs) marcati con un fluorocromo ddATP ddGTP ddCTP ddTTP I nucleotidi terminatori (ddNTPs) sono marcati con un fluorocromo. Si usa un fluorocromo diverso per ciascuno dei quattro tipi di terminatori
  • 16. Nucleotidi terminatori (ddNTPs) marcati con un fluorocromo I quattro fluorocromi hanno differenti propietà di emissione
  • 17. Metodo automatizzato, con marcatori fluorescenti: Immagine virtuale del gel ddA ddT ddC ddG
  • 18. Metodo automatizzato, con marcatori fluorescenti: Il sequenziatore automatico LO STRUMENTO Composto da un unità in grado di alloggiare il gel e far avvenire l’elettroforesi in campo elettrico, e l’acquisizione dei dati di fluorescenza, connesso ad un computer contenente il software L’APPARATO PER IL GEL Apparati verticali di lunghezza variabile a seconda del numero di basi da leggere (22 cm-1 m) IL GEL “slab” gel di poliacrilammide (dal 4% al 6%) molto sottili in condizioni denaturanti (Urea)
  • 19. Metodo automatizzato, con marcatori fluorescenti: Il sequenziatore automatico L’intensità e la lunghezza d’onda delle emissioni fluorescenti vengono captate durante l’elettroforesi quando i frammenti del DNA, eccitati dalla luce laser, passano davanti ad un rilevatore
  • 20. L’elettroferogramma Le emissioni fluorescenti vengono captate da un rilevatore e le informazioni vengono integrate e trasformate in picchi di colore diverso, con aree proporzionali all’intensità di emissione.
  • 21. L’elettroferogramma Normalmente il sistema interpreta automaticamente l’elettroferogramma. Quando l’interpretazione non è ovvia, il sistema inserisce una N al posto della base azotata mancante, questa può essere corretta manualmente, dopo aver letto ad occhio l’elettroferogramma, o in base alla sequenza del filamento reverse
  • 22. Sequenziamento automatico Sequenziatore a elettroforesi capillare La separazione elettroforetica dei frammenti fluorescenti avviene in un capillare del diametro di 50 µm, contenente un polimero di corsa. Il sistema carica automaticamente il capillare prelevando direttamente da una provetta o da una micropiastra i campioni ottenuti dalla PCR di sequenziamento, I frammenti marcati di DNA vengono rilevati man mano che correndo lungo il capillare, raggiungono la “detection window”. 1-4-16-96 capillari
  • 23. Sequenziamento automatico Sequenziatore a capillare • Durante l’attraversamento del capillare i vari frammenti di DNA vengono colpiti da un raggio laser • Il raggio laser eccita i vari fluorocromi che marcano i singoli frammenti • Ciascuno dei quattro fluorocromi emette una diversa lunghezza d’onda • Una cellula fotoelettrica rileva sequenza, tipo ed intensità delle varie emissioni luminose ed il tutto viene registrato in forma grafica • La sequenza dei picchi corrisponde alla sequenza dei nucleotidi; il tipo (colore del picco) corrisponde al tipo di base azotata.
  • 24. A cosa serve quindi il sequenziamento: La comprensione dell’esatta sequenza del genoma degli organismi viventi è importante per: In biologia: per capire il perché e come gli organismi viventi si sono evoluti (es: filogenesi) Per comprendere meglio i meccanismi che sono alla base della vita e della sopravvivenza In medicina: per diagnosticare malattie ereditarie e sviluppare nuovi trattamenti (es: mutazioni nucleotidiche) La conoscenza del genoma degli agenti patogeni può portare allo sviluppo di medicine contro malattie contagiose (es: antibiogramma) La determinazione di sequenze del DNA è utile anche nelle scienze forensi ed in quelle alimentari
  • 25. ES: Individuazione di una mutazione di un singolo nucleotide
  • 26. Il progetto “Genoma Umano” HGP: Human Genome Project Il Progetto Genoma Umano è stato un progetto di ricerca scientifica internazionale il cui obiettivo principale era quello di determinare la sequenza delle coppie di basi azotate che formano il DNA e di identificare e mappare i circa 30 mila geni del genoma umano dal punto di vista sia fisico che funzionale. Il progetto, originariamente della durata di 15 anni, ha avuto inizio nel 1990 presso i National Institutes of Health degli Stati Uniti. La prima bozza del genoma è stata rilasciata nel 2000 mentre quella completa si è avuta nel 2003, quindi con 2 anni di anticipo dalla fine del progetto, e ulteriori analisi sono ancora in corso di pubblicazione (in realtà una piccola % del genoma non è ancora stata sequenziata).
  • 27. Il progetto “Genoma Umano” HGP: Human Genome Project Il "genoma" di qualsiasi individuo (tranne quello dei gemelli monozigoti e degli organismi clonati) è unico; mappare quindi il "genoma umano" significa fare il sequenziamento delle variazioni multiple di ciascun gene. Per portare a termine la ricerca si è lavorato sul DNA offerto da un certo numero di donatori selezionati con criteri di rappresentatività statistica.
  • 28. Il progetto “Genoma Umano” HGP: Human Genome Project COME E’ STATO EFFETTUATO Le sequenze dei cromosomi interi vengono ricostruite a partire dalle sequenze di centinaia di migliaia di frammenti di DNA, normalmente di lunghezza compresa fra 500 e 800 pb Si usano 2 strategie generali per la frammentazione e la ricostruzione: Il sequenziamento gerarchico Il sequenziamento a rosa di pallini (shotgun) Le due strategie sono reciprocamente complementari
  • 29. Differenze: Nel sequenziamento gerarchico il prmo passaggio è quello di costruire un sentiero principale (tiling path) che serva ad assicurarsi che la sequenza sia ottenuta in grandi pezzi ordinati tra di loro Mentre nel metodo shotgun frammenta semplicemente il genoma in piccole unità sequenziabili e si affida ad algoritmi del computer per ricostruire l’ordine dei frammenti
  • 30.
  • 31. Il progetto “Genoma Umano” HGP: Human Genome Project ALCUNE SCOPERTE DEL PROGETTO GENOMA 3.Nell’uomo, sequenziare l’intero genoma ha voluto dire esattamente identificare ed ordinare ciascuna delle 3 * 109 (3 miliardi) paia di basi di cui è costituito 5.Gli esseri umani hanno circa 30.000 geni, più o meno lo stesso numero di quelli dei topi e il doppio di quelli di alcune specie di vermi. La comprensione dell'espressione di questi geni potrà fornire degli indizi sulle cause di alcune malattie. 7.Tutte le razze umane sono uguali al 99,99%, quindi le differenze razziali sono geneticamente insignificanti. Questo potrebbe significare una discendenza da un'unica madre. 9.La maggior parte delle mutazioni genetiche avviene nel maschio della specie, il quale è quindi da considerare un agente del cambiamento. I maschi hanno quindi una responsabilità maggiore nella trasmissione delle anomalie genetiche. 11.La genomica ha portato a progressi nel campo dell'archeologia genetica e ha migliorato la nostra comprensione di come ci siamo evoluti in quanto esseri umani e di come ci siamo separati dai primati 25 milioni di anni fa.
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  • 33. Il progetto “Genoma Umano” HGP: Human Genome Project Adesso che il genoma umano è stato sequenziato il prossimo obiettivo, è quello di associare ad ogni sequenza genica una funzione, considerando che buona parte del DNA non ha probabilmente una funzione ma rappresenta solo un fossile genetico. Questo lavoro richiederà molto tempo anche perché alcuni geni possono dar luogo a più proteine diverse o ad una proteina unica che però può avere una funzione diversa a seconda del tessuto o dello stadio embrionale in cui viene espressa.
  • 34. un sito dedicato al Progetto Genoma Umano gestito dal NHGRI (The The Human Genome Project http://www.nhgri.nih.gov National Human Genome Research Institute) un sito in cui si possono trovare GenBank http://www.ncbi.nlm.nih.gov sequenze di DNA e di proteine. EMBL http://www.ebi.ac.uk un sito dove sono raccolte le sequenze del genoma umano. il pii importante database GDB (genome database): http://www.gdb.org/ concernente la mappatura del genoma. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/dbEST/i Elenco dei siti che dbEST ndex.html raccoglie le sequenze parziali ottenute dai cDNA contengono OMIM (on-line Mendelian catalogo elettronico di Mendelian accesso attraverso GDB Inheritance in Man di Victo informazioni sul Inheritance in Man) McKusick, un elenco delle malattie umane ereditarie. Progetto Genoma MGD (Mouse Genome Database) http://www.informatics.jax.org Umano e sui database del genoma murino, frammenti di DNA GŽnŽthon http://www.genethon.fr/ mappa genetica basata sui marcatori con ripetizioni (CA)n sequenziati. database contenente una mappa CHLC (Co-operative Human Linkage genetica e dati riguardanti il http://lpg.nci.nih.gov/CHCL/ Center) genotipo e i marcatori genetici, contenente un programma per lÕanalisi di linkage http://www.cephb.fr/bio/ceph- mappa fisica del genoma umano CEPH genethon-map.html basato sugli YAC. http://www.celera.com/ il sito internet della societˆ privata CELERA americana diretta da Greg Venter bibliografia sul progetto genoma www.nature.com/genomics/0 umano http://www-genome.wi.mit.edu/ Whitehead Institute mappa fisica del genoma umano basata sugli YAC
  • 35. GenBank • Banca dati pubblica (in Internet) contenente circa 50 milioni di sequenze geniche delle più varie regioni di, praticamente, tutti gli organismi viventi • Chiunque può depositare (ovviamente non in maniera anonima) sequenze in GenBank • E’ possibile confrontare la propria sequenza con tutte quelle presenti in GenBank • Un motore di ricerca individua e restituisce le sequenze presenti in GenBank che hanno il più elevato grado di somiglianza con la sequenza in esame