Appello all'Arcivescovo di Agrigento Card. Montenegro
1.
GIOVANNI NOCERA
Roma, 31 marzo 2016
Eminenza Reverendissima,
con sentimenti di 팇갇iliale ossequio, mi permetto di inoltrare a Sua Eminenza un
appello per la salvaguardia del Museo Diocesano di Arte Sacra progettato da Franco
Minissi.
Ritengo infatti, per ragioni culturali e di diritto che ho esposto nella mia recente
pubblicazione “ In memoria del Museo Diocesano di Agrigento” , che la demolizione della
struttura del museo in piazza Don Minzoni ‑ oltre ad essere uno scempio culturale,
architettonico e museogra팇갇ico ‑ non garantirebbe alcun effetto per la salvaguardia della
Chiesa Cattedrale.
Al contrario, sarebbe un alibi che le istituzioni latitanti in questi anni nel
provvedere de팇갇initivamente, potrebbero utilizzare per differire ulteriormente gli
interventi che risulterebbero realmente risolutivi per la stabilità della Chiesa Cattedrale.
Certo di trovare la Sua benevolenza, Le auguro un tempo pasquale foriero di
grazie per la Chiesa Agrigentina.
Suo devotissimo nel Signore,
Giovanni Nocera
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Sua Eminenza Reverendissima
Francesco Card. Montenegro
Arcivescovo Metropolita di Agrigento
Palazzo Arcivescovile
Via Duomo ‑ 92100 Agrigento
lettere@giovanninocera.it - +39 348 7457877
2. Appello all’Arcivescovo di Agrigento
Eminenza Reverendissima,
i suoi predecessori sulla cattedra di San Gerlando, animati da autentico zelo per il
Vangelo, per difendere la dignitàdell’uomo anche attraverso la promozione della
cultura, hanno istituito ad Agrigento biblioteche e musei, raccolto collezioni e promosso
la cultura e le arti, contribuendo alla conservazione dell’immenso patrimonio
archeologico del nostro territorio.
La biblioteca donata alla cittàda Mons. Lucchesi Palli, con le sue raccolte di
manoscritti e incunaboli rarissimi; le collezioni della Cattedrale e, motivo per cui Le
scrivo, Mons. Gian Battista Peruzzo il Museo Diocesano di Arte Sacra, che rischia di
essere demolito, rappresentano alcuni dei tesori che la Chiesa Agrigentina ha
consegnato ai nostri giorni, preservandoli dall’oblio del tempo.
Ancora si tramanda la notizia, pur rivista nella sua attendibilitàstorica dalle
ricerche di don Biagio Alessi, che su indicazione di Mons. Lorenzo Gioeni i resti del
mastodontico tempio di Zeus, furono usati per la costruzione del molo del Porto di
Girgenti, privando la cittàdi ogni possibilitàdi recupero dei materiali. Con gratitudine,
invece, si tramanda la memoria di Mons. Lucchesi Palli per la pregevole biblioteca, del
cui valore e pregio artistico la cittàcomincia ad essere cosciente, pur avendola
dimenticata e ridotta in condizioni di massimo degrado e senza possibilitàdi fruizione
per decenni.
Una situazione analoga a quella che ora si rappresenta per il Museo Diocesano di
Arte Sacra, che non utilizzato da cinquant’anni e poco conosciuto dalle attuali
generazioni perchémai fruibile, saràdemolito nell’indifferenza generale a cinquant’anni
esatti dalla sua chiusura dopo la frana del 1966. Se negli anni di massimo degrado,
qualcuno avesse proposto la demolizione della Biblioteca Lucchesiana, forse solo
studiosi e specialisti si sarebbero opposti.
Tra le tante iniziative lodevoli del suo ministero di pastore della Chiesa
Agrigentina, non vorrei che si menzionasse, come evento nefasto per la cultura, la
demolizione del Museo Diocesano di Arte Sacra progettato da Franco Minissi,
3. patrimonio culturale e architettonico della città, ma anche dell’Italia, del mondo
accademico e museale. Una perdita notevole, ingiusti팇갇icabile, e non supportata da
evidenti ragioni scienti팇갇iche che assicurerebbero la messa in sicurezza della Cattedrale
di Agrigento, per la quale ancora troppo poco èstato fatto. Un intervento, la
demolizione, che forse, e ribadisco forse, potrebbe differire il veri팇갇icarsi di eventi tragici,
ma che non risolverebbe nessuna delle problematiche in atto, anzi giusti팇갇icherebbe il
procrastinare l’adozione di quegli interventi veramente risolutivi sul costone franoso,
che comunque andranno effettuati e che consentirebbero la riapertura della Cattedrale
di Agrigento e del Museo Diocesano di Arte Sacra.
Alla sua attenzione pongo queste considerazioni, auspicando di aver offerto un
contributo utile a favorire il mutamento della percezione del valore culturale del Museo
Diocesano di Arte Sacra.
Suo devotissimo,
Giovanni Nocera