3. La Mesopotamia si trova tra i fiumi Tigri ed Eufrate, è stata
conquistata da numerose civiltà, i primi furono i Sumeri, poi dagli
Accadi e dai Gutei, dopo dagli Amorrei che fondarono l’impero
babilonese, dai Cassiti, dagli Assiri e infine dai Persiani.
I Sumeri svilupparono l’agricoltura grazie
alla loro abilità di costruire canali e impianti
di irrigazione. Essi idearono i primi attrezzi
agricoli, l’aratro a trazione animale e varie
tipi di falci e perfezionarono l’arte della
mietitura e della trebbiatura. Secondo
alcuni studiosi ai Sumeri si deve
l’invenzione della ruota. Nei terreni più
fertili e irrigati furono coltivati:
• Ortaggi: cipolle, cetrioli, aglio
• Legumi: ceci, fave
• Frutta: mandorle, noci, albicocchi, datteri.
Nei terreni più lontani dai canali:
• Cereali: farro (emmer), miglio, orzo,
frumento.
Nella regione della Mesopotamia si
coltivava la palma da datteri che, più
economica dei cereali, diventò il cibo dei
più poveri.
4. Delle abitudini alimentari delle genti, che via via popolarono questo territorio,
si conosce ben poco; sono rimaste, a testimonianza dei loro usi alcune
tavolette scritte in accadico, risalenti al 1700 a.C., attribuite ai Babilonesi.
Su queste tavolette sono incise alcune ricette dei piatti più comuni. Da
queste traspare che non si mangiava esclusivamente per la sopravvivenza,
ma si cercava di arricchire le pietanze con piante aromatiche, come samidu,
porro, aglio, cipolla, cumino, coriandolo, shuhutinnu e surunno, che ne
esaltavano i profumi ed i sapori.
5. • Furono i Sumeri i primi che, oltre che le tecniche di coltivazione, impararono tecniche di
stoccaggio e conservazione dei cibi impedendo che contaminazioni batteriche trasformassero i
cibi in pericolosi veicoli di infezione. Usavano regolarmente l'essiccazione e l'affumicatura per
conservare carne, pesce e frutta (uva, fichi, datteri), cibi che permettevano così di difendersi da
inverni inclementi, carestie ed epidemie. Erano note anche le tecniche di salatura e
conservazione sott'olio: le tavolette sumeriche ci parlano del fenomeno della salinizzazione,
dovuta all’acqua prosciugata, che, evaporando, lasciava il sale sul terreno. In epoca più tarda
attorno al 2000 a.C. viene descritta una specie di salamoia (siqqu), fatta di pesce, crostacei e
anche cavallette, molto simile al garum, la famosa salsa di pesce consumata dai Romani secoli
più tardi. Con i Sumeri si erano poste le basi della creazione di una cultura dominante: disporre di
continue e sicure fonti alimentari permise, infatti, di espandere dapprima la loro egemonia e
successivamente la loro cultura a tutti i popoli circostanti.
6. I contadini non potevano tenere la
maggior parte del raccolto visto che circa
due terzi di questo veniva trasportato nei
magazzini del tempio o del palazzo. La
ziqqurat era utilizzata come tempio,
abitazione dei sacerdoti, osservatorio
astronomico, come magazzino per le
provviste alimentari che la popolazione
consegnava al re sotto forma di tributo;
questo era differente e proporzionale ai
beni posseduti (terreni coltivati e numero
di greggi). Oggetto di scambi anche le
carni , la selvaggina, il pesce fresco o
affumicato o conservato sotto salature.
7. I popoli della Mesopotamia avevano a disposizione cibi
molto variati. La maggior parte proveniva dalle
attività agricole: pane di frumento, focacce d’orzo,
legumi (fave, lenticchie), una gran quantità di
verdura e di frutta: datteri e fichi, mele, prugne, noci,
cocomeri. Gli orti di Babilonia, sapientemente irrigati,
erano famosi per i limoni e gli aranci, i pistacchi, le
albicocche e tanti altri frutti che solo molti secoli più
tardi sarebbero giunti in Occidente. Un’altra
importante risorsa erano i pesci di fiume. Erodoto,
uno storico greco, racconta che venivano seccati al
sole e poi, pestati in un mortaio, ridotti in una specie
di farina che veniva utilizzata per fare focacce e
torte.
8. IL PANE
Assieme ad altri popoli medio-orientali, i
sumeri furono tra i primi a fare il pane, un
alimento ricavato dalla farina di frumento,
divenuto poi tipico delle popolazioni
mediterranee. Il pane era AZIMO, cioè non
lievitato e veniva cotto in forni d’argilla. Il
pane veniva talvolta insaporito con varie
spezie e farcito.
Si usava anche forgiarlo in forme varie: a
cuore, spiga ed altre ancora, cosicché all'arte
della cucina si abbinava il senso estetico o
rituale. Per esempio un tipo di pane veniva
chiamato la ‘trota’ una pasta morbida veniva
fatta aderire alle pareti del forno e si cuoceva
in base ai differenti gusti.
9. LA BIRRA
Come nasce la birra? La storia della birra si pensa
che nasca da una leggenda che risale a circa
6000 anni fa ,si narra che la birra si produsse
da sè, in una ciotola di cereali che una donna
aveva dimenticato fuori dalla sua capanna, in
un villaggio fra il Tigri e l'Eufrate. Piovve ed i
cereali si bagnarono, poi, arrivato il sole
germogliarono. Ma il sole cocente fece morire i
germogli. Piovve nuovamente e i chicchi
macerarono nell'acqua e grazie ai
microrganismi presenti nell'atmosfera
innescarono una fermentazione spontanea.
Dopo alcuni giorni un animale si abbeverò
dalla ciotola e cominciò a comportarsi in modo
strano, incuriosendo la donna, che a sua volta
assaggiò quel liquido. Bastò poi che l'uomo
riproducesse quel processo per dar vita alla
birra.
10. • I cereali germinati e macinati venivano setacciati,
addensati con acqua e lasciati a fermentare, così da
produrre varie qualità di birra, una delle quali era
preparata con i datteri. Siamo a conoscenza della
scoperta della fermentazione grazie al codice di
Hammurabi.
• Nell'antica Mesopotamia la birra fu, dopo l'acqua, la
bevanda più diffusa, molto più del vino ottenuto dalla
frutta fermentata e che era comunque conosciuto. La
birra, che in sumero si chiamava ka e in lingua
akkadica ikaru, era presente nella vita di tutti i giorni e
nelle cerimonie religiose, nuziali e funebri. Sono
numerose le rappresentazioni sulle tavolette d'argilla
del suo abbondante uso. Alcune tavolette riproducono
enormi coppe di birra da cui tutti i commensali bevono
con lunghe cannucce evitando così i grumi raccolti in
superficie. Vi era anche una birra sacra detta sikaru
che aveva inoltre un ruolo speciale nella cultura
sumera: la si usava per onorare gli dei, per pagare i
lavoratori e nutrire i malati. I suoi effetti inebrianti erano
ritenuti un'autentica esperienza spirituale.
11. CARNE
• I Sumeri allevavano tutte le specie
animali: ovini, maiali, asini, bovini da
cui ricavano latte; pare che
mangiassero anche le cavallette: si
cucinava carne di bovino, maiale,
capra, pecora e la cacciagione, in
genere era condita con erbe
aromatiche o piccanti, come il cumino e
la senape. Grassi animali e vegetali
mescolati ad erbe ed aromi venivano
usati per insaporire le pietanze; anche il
miele era spesso aggiunto in alcuni
piatti.
12. LATTICINI & CO.
Dalla fermentazione del latte producevano ricotta, formaggi e
latticini vari. Producevano tantissimi tipi di formaggi ,circa venti
diversi tipi. Fu così che cominciò a tramandarsi un preparato a base
di ricotta e miele che veniva servito in un recipiente e che
conobbero anche i babilonesi e gli ebrei. Esso fu portato fino in
Sicilia dalla cultura araba 5000 anni dopo e poi rielaborato nei secoli
con l'aggiunta di zucchero, pasta di mandorle, pan di spagna e frutta
candita. Si pensa anche che i popoli mesopotamici produssero i
primi insaccati ed erano grandi consumatori di minestre. Durante i
pasti, il cibo veniva condito con latte, olio (che veniva ricavato dalla
pianta del sesamo) e da uova. I Babilonesi solitamente bollivano il
cibo, utilizzavano come dolcificante il miele o la frutta.
13. • I Sumeri organizzavano eventi importanti: matrimoni, costruzioni di templi,
vittorie militari, ecc. – celebrati con sontuosi banchetti. Il più memorabile di
questi, che durò ben 10 giorni, fu quello offerto nell’870 a.C. dal re
Assurnazirpal II nella città assira di Kahlu ai suoi 69517 sudditi per
festeggiare la ricostruzione del suo palazzo. Dai graffiti si vede come gli
abitanti della Mesopotamia facessero uso di primordiali utensili da cucina -
pentole di terracotta - nonché di macine per schiacciare i cereali, e di forni.
14.
15. • I ricchi mangiavano due volte al giorno: la mattina e la sera. Le portate
venivano servite su vassoi e venivano consumate nelle stanze dei padroni
di casa o nei giardini.
• I principali avvenimenti in seno alle famiglie, matrimoni, vendite di terreni,
vittorie militari si festeggiavano con sontuosi banchetti.
• L'alimentazione aveva anche una valenza sacra: abbondanti portate erano
servite agli Dei e la parte migliore dei raccolti veniva offerta per accattivarsi
la loro benevolenza; dalla cura con cui preparavano e disponevano le
portate sacrificali e dalla ricchezza delle stesse si misurava la loro
devozione divina.
16.
17. Ricetta di un cuoco sumero
("nuhatimmum“)
Dopo aver preparato e lavato la carne
tagliata e aver ben pulito un caldaio,
mettici dentro gli uccelli, i ventrigli e le
frattaglie. Una volta messo da parte il
caldaio [dopo averlo riscaldato], pulisci il
contenuto con abbondante acqua
fredda. In una pentola, versa ora acqua
e latte, e mettila sul fuoco.
Successivamente, asciuga
accuratamente gli uccelli, i ventrigli e le
frattaglie; condisci con sale e metti tutto
nella pentola. Aggiungi un po' di grasso,
eliminando le fibre più dure; mettici
anche qualche rametto aromatico, e
della ruta senza foglie.