2. La Grecia, è uno stato,
membro dell’Unione
europea situato
nell’Europa meridionale, il
cui territorio coincide in
gran parte con l’estremo
lembo sud della penisola
balcanica.
3. Chiamiamo Greci coloro che hanno
abitato sin dal XII secolo a.C. nella
parte meridionale della penisola
balcanica e in alcune isole del mar
Egeo. Nei poemi omerici, l’Iliade e
l’Odissea, Omero li chiama anche
Danai, Argivi e Achei. A partire dal VII
secolo a.C. i greci iniziarono a
chiamarsi Elleni, ed Ellade prese ad
indicare la Grecia. Sono stati i
fondatori della civiltà micenea.
4. Alla fine dell’Ottocento gli storici nominarono quest’epoca «età oscura»
poiché si è scoperto che non c’era una realtà unitaria: ad alcune aree
più sviluppate, se ne affiancavano delle altre molto arretrate. Per
esempio Atene era molto avanzata dal punto di vista della metallurgia e
della ceramica. Questo comportò la prima migrazione. I greci che
emigrarono, occuparono i territori dell’Asia Minore, e questo fu un
momento fondamentale per lo sviluppo di tale società.
5. Quella dei greci, era una società agro-pastorale, la cui cellula
fondamentale era l’oikos. Questa parola vuol dire casa, ma anche la
grande proprietà terriera di una grande famiglia. Il commercio era quasi
del tutto assente e quindi le ricchezze si ottenevano tramite la guerra.
6. Le comunità erano governate da un re detto basileus, che guidava
l’esercito in guerra e giudicava i cittadini secondo delle leggi. Non aveva
potere assoluto ma era affiancato dagli anziani. Con il tempo, il re
veniva sminuito sempre di più a causa dell’aristocrazia che assumeva
sempre più potere.
7. L’aristocrazia comprende le famiglie
dell’epoca che avevano maggiore
prestigio nella società ed erano
raggruppate in casate. Subentrarono poi,
nell’esercito delle funzioni politiche,
giuridiche e religiose. A questo ceto
sociale, si contrapponeva il demos,
ovvero il popolo.
8. L’VIII secolo a.C. segnò l’inizio dell’età arcaica con una serie di
trasformazioni:
-polis
-seconda colonizzazione
-diffusione dell’alfabeto greco
9. Le poleis sono città-stato con proprie
leggi, cultura e istruzioni. Erano
solitamente costituite da un territorio,
leggi e istruzioni proprie e una cultura
civica comune. Non si sa con certezza
come si sia giunti alla loro
edificazione, ma probabilmente si
ebbe la necessità di prendere decisioni
collettive.
10. La polis aveva due elementi
caratteristici:
-l’acropoli, posta alla sommità di
un’altura
-l’asty, che era luogo di mercato,
assemblee politiche o di affari.
Intorno alla polis, si distribuivano le
abitazioni, e molte di esse si
affacciavano sul porto.
11. Esistevano comunità politiche fondate su base etniche ed erano
chiamate stati-ethnos. Avevano una doppia cittadinanza, di cui una era
quella del villaggio in cui vivevano e l’altra dell’ethnos a cui
appartenevano.
12. La seconda colonizzazione
condusse alla fondazione di altre
150 nuove poleis, di cui un terzo
circa in Italia. Le cause potrebbero
essere: un forte squilibrio fra
popolazione e risorse dando luogo
a una sovrappopolazione; fame di
terre e una situazione di instabilità
politica.