1. Presentazione del Rapporto Ice 2012-2013 e dell’Annuario
statistico Istat-Ice edizione 2013
Annuario Istat-Ice edizione 2013
Le informazioni statistiche
sul Commercio estero
e sulle Attività Internazionali
delle imprese
Roberto Monducci
Direttore del Dipartimento per i conti nazionali e le statistiche economiche
Roma, 16 luglio 2013
2. ■ L’Annuario statistico ISTAT-ICE Edizione 2013:
riorganizzazione dei contenuti e nuova veste editoriale
■ L’Annuario statistico ISTAT-ICE: i principali risultati del 2012
■ Evoluzione congiunturale dei flussi commerciali e dinamica
delle imprese esportatrici nei primi cinque mesi del 2013
■ Le iniziative dell’Istat per il ritorno informativo alle imprese e
il monitoraggio della performance delle
aziende esportatrici sui mercati internazionali
3. L’ANNUARIO STATISTICO ISTAT-ICE (1)
L’Annuario statistico ISTAT-ICE Edizione 2013:
riorganizzazione dei contenuti e nuova veste editoriale
■ Giunto alla quindicesima edizione,
l’annuario è stato completamente
rinnovato nell’organizzazione dei contenuti
e nella veste editoriale.
■ Il “cuore” dell’annuario è ora costituito da
una USB card che include 860 tavole.
Grazie all’intuitiva interfaccia ed a percorsi
ragionati di navigazione è ora possibile
meglio “orientarsi” nell’ampio patrimonio
informativo.
■ Il volume cartaceo ha rafforzato il suo
ruolo di “Guida alla lettura delle tavole”. I
contenuti metodologici sono stati ampliati
e contestualizzati nel dibattito
internazionale in corso sulle nuove
metriche per misurare la globalizzazione.
■ Per ogni indicatore è stata creata una
scheda che aiuta l’utilizzatore nella
consultazione ed interpretazione dei dati
statistici.
Roma, 16 luglio 2013
4. L’ANNUARIO STATISTICO ISTAT-ICE (2)
Struttura e performance internazionale dell’Italia nel 2012
■ Nel 2012 è proseguita, anche se più lentamente, la crescita sui mercati
internazionali: export di merci (+3,7%) e di servizi (+5,8%).
■ La quota di mercato dell’Italia cala dal 2,9% al 2,7%(*)
■ Il saldo commerciale ha raggiunto un avanzo di 11 miliardi di euro, valore più
elevato dell’ultimo decennio. La forte contrazione degli acquisti di merci (-5,7%),
determinata da livelli di domanda interna particolarmente depressi, ha contribuito
in misura rilevante a questo risultato.
■ 207.920 operatori hanno esportato merci nel 2012, in lieve espansione sul 2011.
Molti dipendono da un solo mercato (43,3%) e pochi sono diversificati su molti
mercati (15,1% sono presenti su oltre 10 mercati)
■ Le imprese esportatrici nel 2011 sono 190.851 (meno del 50% sono imprese
manifatturiere, che attivano oltre l’80% dell’export). Le grandi imprese (250 addetti
ed oltre) sono poche (duemila) ma realizzano il 45,7% dell’export.
■ Le multinazionali italiane hanno fatturato all’estero nel 2010 quasi 435 miliardi
attraverso oltre 22.000 controllate.
■ Le multinazionali estere in Italia sono poche (meno di 14mila) ma attivano una
quota elevata di esportazioni (circa 1/4) e importazioni (poco meno della metà).
Roma, 16 luglio 2013
5. TENDENZE RECENTI DEL COMMERCIO ESTERO DELL’ITALIA
Le tendenze nei primi cinque mesi del 2013
■ L’economia italiana permane in recessione ormai da un anno e mezzo.
■ Primo trimestre 2013: calo congiunturale dell’1,9% dell’export di beni e servizi,
dopo oltre tre anni di variazioni congiunturali positive (-0,2% la variazione sul
primo trimestre 2012). Ciò ha determinato un contributo lievemente negativo della
domanda estera netta alla dinamica del Pil (-0,1%).
■ Esportazioni di beni in valore a maggio 2013: +0,6% rispetto ad aprile (-1,8%
verso Ue, +3,2% verso extra-Ue).Trimestre marzo-maggio sul trimestre
precedente: -0,5% (-0,7% verso Ue, -0,2% verso extra-Ue).
■ Primi cinque mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012.
«Crescita zero» (+0,1%). Al netto dell’energia +1,1%.
Forti divaricazioni per area: -3,2% verso la Ue, +4,2% verso l’extra-Ue.
Volumi esportati: -1,6% (-4,7% verso la Ue; +2,4% verso l’extra-Ue).
Forti divaricazioni dell’andamento dei valori per tipologia di bene: +7,1% i
beni di consumo; +0,1% i strumentali; -3% gli intermedi; -16,6% l’energia. (*)
Forti divaricazioni per settore: andamenti positivi per farmaceutici, alimentari
e bevande, pelle, lavorazione minerali non metalliferi. Forti flessioni per
prodotti petroliferi raffinati, metalli, computer, autoveicoli.
Roma, 16 luglio 2013
6. LA DINAMICA RECENTE DELLE IMPRESE ESPORTATRICI (1)
■ Importanza dell’analisi delle dinamiche individuali delle imprese esportatrici, a
complemento delle analisi aggregate.
■ Elevata tempestività: indicatori sull’andamento delle imprese esportatrici allineati a
quelli del comunicato stampa mensile diffuso oggi (dati di maggio 2013).
■ Panel di 29mila imprese manifatturiere persistentemente esportatrici nel periodo 20102013 (gennaio-maggio di ogni anno).
■ Copertura: 241 miliardi di export nel 2010 (91% del totale) e 108 miliardi nei primi
cinque mesi del 2013.
■ Imprese distinte in classi di propensione all’export (fatturato esportato/totale):
<20% ("bassa"); 20-60% ("media"); >60% ("alta"), per classi di addetti, settore,
territorio, profilo economico, caratteristiche delle esportazioni (prodotti, mercati).
Distribuzione per classe di addetti
Numero medio Numero medio
di paesi di
di prodotti
10-49
50-250
250 addetti e
0-9 addetti
esportazione
esportati
addetti
addetti
oltre
Numero
medio di
addetti
Produttività
media
Bassa
35.9
52.5
5.5
6.1
58.2
52.1
34.9
23.3
Media
68.1
56.2
19.8
16.9
26.6
31.7
38.4
40.1
Alta
81.1
61.3
25.6
21.9
15.2
16.1
26.7
36.6
Totale
54.5
55.3
13.7
12.5
100.0
100.0
100.0
100.0
Roma, 16 luglio 2013
7. LA DINAMICA RECENTE DELLE IMPRESE ESPORTATRICI (2)
Tra gennaio-maggio 2012 e 2013 l’export realizzato dal core delle imprese
esportatrici cala dell’1,6%, dato peggiore rispetto al totale (+0,1%).
Imprese in crescita
Imprese in flessione
•50,9% del totale
•49,1% del totale
•+20,8% di aumento dell’export
•-21,7% di riduzione dell’export
•9,8 punti percentuali di contributo
positivo alla crescita totale.
•11,4 punti percentuali di contributo
negativo alla crescita totale
■ Rispetto alla tendenza degli ultimi tre anni, le dinamiche segnalano un forte
peggioramento del contributo negativo delle imprese in flessione di export, più
che un ridimensionamento dell’intensità di crescita di quelle in espansione.
■ Differenze tra le diverse classi di propensione all’export: +0,6% per le imprese
con bassa esposizione; -3,4% per quelle a media esposizione; -0,2% per le
imprese fortemente esposte.
■ Differenze tra le diverse classi dimensionali: +8% per le micro; +3,8% per le
piccole, -0,3% per le medie; -4% per le grandi. (*), che si riduce a -2% al netto
delle imprese che operano nel settore della raffinazione.
■ Dinamiche aggregate condizionate dalle aree di sbocco: -4,6% nei mercati Ue;
+2,6% nell’extra-Ue.
Roma, 16 luglio 2013
8. LA DINAMICA RECENTE DELLE IMPRESE ESPORTATRICI (3)
■ I dati finora presentati misurano le tendenze aggregate dell’export attivato dai
diversi gruppi di imprese, ma le dinamiche in corso scaturiscono da intensi
fenomeni di ricomposizione interna al sistema.
■ L’analisi delle variazioni mediane dei diversi insiemi di imprese consente di
evidenziare l’estensione dei fenomeni di crescita/flessione interni ai vari gruppi.
■ Variazione mediana dell’export per il totale delle imprese:
■ tra il 2010 e il 2013: +6,4% in media annua.
■ tra il 2012 e il 2013 (primi cinque mesi dei due anni): +0,7% (ciò significa
che la metà delle imprese ha realizzato una variazione superiore a questo
valore e l’altra metà una variazione inferiore).
■ Quindi: nell’ultimo anno, rispetto alle tendenze del triennio, l’affievolimento
delle spinte alla crescita è stato ampio e diffuso.
Roma, 16 luglio 2013
9. LA DINAMICA RECENTE DELLE IMPRESE ESPORTATRICI (4)
■ Forti eterogeneità interne al sistema delle imprese esportatrici:
l’export del quarto di imprese con peggiore performance è diminuito di oltre il 23%
(-7,4% medio annuo tra il 2010 e il 2013);
l’export del quarto di imprese con migliore performance è cresciuto di oltre il +30%
(+23% medio annuo tra il 2010 e il 2013).
Rispetto alle tendenze del triennio 2010-2013, tra i primi cinque mesi del 2012 e del
2013 si è ampliato il divario tra le imprese più performanti e quelle in flessione.
■ Forti differenze tra le aree di sbocco (variazione mediana e dei quarti delle
imprese a peggiore e migliore performance):
Ue:
mediana -3,5%, quarto peggiore -28,0%, quarto migliore +22,9%.
Extra-Ue:
mediana +2,8%, quarto peggiore -33,8%, quarto migliore +52,6%.
Tra i primi cinque mesi del 2012 e del 2013 le imprese coinvolte nei flussi extra-Ue
mostrano un più ampio divario tra le unità più performanti e quelle in flessione.
Roma, 16 luglio 2013
10. CARATTERISTICHE DELLE IMPRESE IN CRESCITA CONTINUA
Le imprese che hanno aumentato le esportazioni sia nel 2010-2012 sia nel
2012-2013 sono circa 8.900, pari al 31% del totale delle imprese sempre
esportatrici nel periodo 2010-2013 (gennaio-maggio di ogni anno).
Per queste imprese dall’export “sempre crescente” (*):
Le strategie risultano più rilevanti dei fattori strutturali:
è fondamentale operare su scala globale, più estensivamente che
intensivamente. Chi ha aumentato le esportazioni in entrambi i periodi:
a. già nel 2010 operava su almeno 5 aree extra-Ue (era “globale”);
b. ha presidiato un numero crescente di mercati e ha offerto un numero
crescente di prodotti;
c. ha accompagnato l’eventuale aumento del peso delle vendite
nell’extra-Ue a un aumento dei mercati serviti (il solo rivolgersi
all’extra-ue non ha un effetto positivo).
Sul piano strutturale, l’impresa sempre crescente è per lo più medio-grande,
del centro-nord, attiva nei settori alimentari, delle bevande e della farmaceutica.
Roma, 16 luglio 2013
11. CARATTERISTICHE DELLE IMPRESE IN FLESSIONE CONTINUA
Le imprese che hanno visto diminuire le esportazioni in entrambi i periodi
2010-2012 e 2012-2013 sono circa 4.500, pari al 16% del totale delle imprese
sempre esportatrici nel periodo 2010-2013 (gennaio-maggio di ogni anno).
Per queste imprese dall’export “sempre decrescente” (*):
le strategie contano più dei fattori strutturali nel mitigare la probabilità di veder
contrarre l’export nei due periodi. In particolare:
a. espandersi su più mercati e offrire più prodotti;
b. esportare già nel 2010 su scala mondiale (essere da tempo “globale”)
Sul piano strutturale, l’impresa “sempre decrescente” è medio-grande, e
opera nei settori Tessile, Mobili e Stampa, Altri mezzi di trasporto, senza una
particolare caratterizzazione territoriale.
Roma, 16 luglio 2013
12. UN’INFORMAZIONE STATISTICA SEMPRE PIU’ MIRATA (1)
Il Made in Italy “cambia pelle”: struttura delle imprese
esportatrici, esigenze informative e implicazioni per le
policy a sostegno dell’internazionalizzazione
Raggruppamenti di
prodotti
Beni di consumo di cui
durevoli
non durevoli
Beni strumentali
Prodotti intermedi
Energia
Totale *
IMPRESE
Numero
49.707
14.505
35.202
44.118
44.432
159
138.416
Comp. %
35,9
10,5
25,4
31,9
32,1
0,1
100,0
ADDETTI
Numero
1.375.362
286.648
1.088.714
1.446.522
1.387.616
12.910
4.222.410
Comp. %
32,6
6,8
25,8
34,3
32,9
0,3
100,0
ESPORTAZIONI
Valore in
milioni di
Comp. %
euro
103.934
29,0
20.580
5,7
83.354
23,3
119.987
33,5
117.713
32,9
16.573
4,6
358.207
100,0
* I dati non includono le dichiarazioni trimestrali semplificate Intrastat, per le quali non è richiesta la classificazione merceologica.
■Imprese esportatrici di prodotti finiti; circa 50 mila, oltre 1,3 milioni di addetti, export di circa
104 miliardi (meno del 30% dell’export nazionale). Per queste imprese sono importanti il
marchio e le reti di vendita.
■Imprese esportatrici di prodotti intermedi: oltre 44 mila, quasi 1,4 milioni di addetti, export di
118 miliardi (un terzo dell’export nazionale). Per queste imprese sono importanti la logistica e
l’innovazione continua.
■Imprese esportatrici di beni strumentali: 44 mila, oltre 1,4 milioni di addetti, export di 120
miliardi. Per queste sono importanti la tecnologia e le filiere nazionali.
■E’ necessario sviluppare indicatori statistici utili al monitoraggio del sistema, che
tengano conto delle specificità dei diversi segmenti, utili alle policy ma anche alle
singole imprese.
Roma, 16 luglio 2013
13. UN’INFORMAZIONE STATISTICA SEMPRE PIU’ MIRATA (2)
Le iniziative dell’Istat per il ritorno informativo alle imprese e il
monitoraggio della performance delle aziende esportatrici sui
mercati internazionali
■ Luglio 2013: è stata attivata da pochi giorni la sperimentazione del “Portale
statistico delle imprese” dell’ISTAT, che entrerà a regime a gennaio 2014.
■ “Portale statistico delle imprese”: offre ai rispondenti delle indagini ISTAT una
serie di tools utili per facilitare la raccolta dei dati (single entry point per la
raccolta dei dati, calendario indagini con stato adempimenti, questionari
elettronici ecc.), ma fornisce anche servizi quale il ritorno personalizzato
dell’informazione statistica sulla singola impresa.
■ Nell’ambito del ritorno informativo alle imprese, i dati di commercio con l’estero si
caratterizzano non solo per la loro tempestività ma anche per l’elevato dettaglio
informativo e per la copertura censuaria degli operatori
■ Sistema di restituzione molto articolato che fornisce alle singole imprese, per
“segmento di mercato” (gruppi di prodotti e aree geografiche) (*) dati statistici
sulla propria performance sui mercati esteri e anche il posizionamento
competitivo dell’impresa rispetto ai principali concorrenti nazionali (*). I dati sono
tutelati per la riservatezza.
Roma, 16 luglio 2013
14. Quote di mercato dell’Italia e dei principali paesi europei. Anni
2010-2012
2010
81.7
18.3
2012
Fonte: Tavola 1.2.2 Annuario ICE-ISTAT
81.6
18.4
All’interno dei quattro paesi, la quota
dell’Italia non cambia…
Roma, 16 luglio 2013
16. LA DINAMICA RECENTE DELLE IMPRESE ESPORTATRICI (2)
20
Mondo
15
Ue
extra‐Ue
10
5
0
‐5
‐10
‐15
‐20
0‐9 Addetti
Roma, 16 luglio 2013
10‐49 addetti
50‐249 addetti
250 e oltre
17. CARATTERISTICHE DELLE IMPRESE IN CRESCITA CONTINUA
Determinanti della probabilità di aumentare l'export in entrambi i periodi 2010-2012 e 2012-2013
(contributi alle probabilità relative di successo) (*)
140
120
100
80
60
40
20
0
‐20
‐40
‐60
(*) Benchmark settoriale: ALIMENTARI; benchmark dimensionale: MICROIMPRESE; benchmark territoriale: SUD E ISOLE
18. ALCUNE CARATTERISTICHE DELLE IMPRESE “SEMPRE DECRESCENTI”
Determinanti della probabilità di ridurre l'export in entrambi i periodi 2010-2012 e 2012-2013 (contributi alle
probabilità relative di successo) (*)
100
80
60
40
20
0
-20
-40
-60
-80
(*) Benchmark settoriale: ALIMENTARI; benchmark dimensionale: MICROIMPRESE; benchmark territoriale: SUD E ISOLE