1. Lavoro agile o agile nel lavoro?
Si è da poco conclusa la seconda settimana del lavoro agile
aderito aziende, enti, lavoratori, sindacati
la promozione di uno stile di vita che riesca a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro, nonchè il benessere
del lavoratore. Il lavoro agile si pone anche come metodo per salvaguardare
spostamenti in auto e la conseguente
I mezzi ed i metodi di lavoro sono cambiati: le nuove tecnologie ci hanno reso interconnessi, sempre
disponibili e pronti a rispondere ad email
raggiungere ovunque e, finalmente, anche
grazie all'acquisizione ed all'integrazione delle nuove tecnologie
sul lavoro agile, particolarmente avanzata
essere: "una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le
parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vin
lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici..."
working è l'accordo scritto tra datore di lavoro e dipendente
Conciliare, innovare e competere.
come un nuovo approccio all’organizzazione aziendale, in c
accordano con quelle dell’impresa
concetto comprende vari aspetti. Si
fino a forme di welfare aziendale per facilitare i lavoratori genitori o impegnati in forme di assistenza
parentale.
Si passa così dal concetto di affitto del tempo del lavoratore a quello di bilanciamento tra competitività e ed
esigenze dell'individuo, senza togliere
In Italia negli ultimi quattro anni c'è stato un aumento del 60% della flessibilità lavorativa,
diventare capofila a livello europeo.
Differenza tra grandi aziende e pmi
2016 ha realizzato progetti strutturati di Smart Working, con una crescita si
2015, a cui si aggiunge l'11% che dichiara di lavorare secondo modalità “agili” pur senza aver introdotto un
progetto sistematico. Nelle PMI la diffusione
opera in modalità Smart in assenza di progetti strutturati. Uno scarso interesse dovuto alla limitata
convinzione del management e alla mancanza di consapevolezza dei benefici ottenibili,
numero di PMI interessate ad un'introduzione futura (il 18%).
Gli Smart worker erano il 5% nel 2013
Profilo dello smart worker:
Si è da poco conclusa la seconda settimana del lavoro agile (o smart working) a Milano, alla quale hanno
aderito aziende, enti, lavoratori, sindacati, non solo lombardi, ma anche del resto d'Italia. L'obiettivo è stato
la promozione di uno stile di vita che riesca a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro, nonchè il benessere
l lavoro agile si pone anche come metodo per salvaguardare
conseguente produzione di CO2.
I mezzi ed i metodi di lavoro sono cambiati: le nuove tecnologie ci hanno reso interconnessi, sempre
disponibili e pronti a rispondere ad email, telefonate e richieste varie . Praticamente, il lav
raggiungere ovunque e, finalmente, anche le aziende si stanno adeguando nell'organizzazione del lavoro
all'acquisizione ed all'integrazione delle nuove tecnologie. Un ulteriore aiuto
particolarmente avanzata, adottata con la legge n. 81 del 22/05/2017
essere: "una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le
parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vin
lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici...". Requisito necessario p
o scritto tra datore di lavoro e dipendente.
Questi sono i tre diversi obiettivi dello smart working che si configura
come un nuovo approccio all’organizzazione aziendale, in cui le esigenze individuali del lavoratore si
, attraverso la programmazione di un migliore
aspetti. Si va dalla flessibilità dell’orario e del luogo della prestazione lavorativa
fino a forme di welfare aziendale per facilitare i lavoratori genitori o impegnati in forme di assistenza
Si passa così dal concetto di affitto del tempo del lavoratore a quello di bilanciamento tra competitività e ed
esigenze dell'individuo, senza togliere i diritti e le sicurezze del lavoro dipendente.
egli ultimi quattro anni c'è stato un aumento del 60% della flessibilità lavorativa,
ifferenza tra grandi aziende e pmi. Riguardo al fenomeno le grandi aziende fanno da capofila:
realizzato progetti strutturati di Smart Working, con una crescita significativa rispetto al 17% del
, a cui si aggiunge l'11% che dichiara di lavorare secondo modalità “agili” pur senza aver introdotto un
PMI la diffusione di progetti strutturati è ferma al 5%, con un altro 13% che
opera in modalità Smart in assenza di progetti strutturati. Uno scarso interesse dovuto alla limitata
convinzione del management e alla mancanza di consapevolezza dei benefici ottenibili,
numero di PMI interessate ad un'introduzione futura (il 18%).
5% nel 2013 e il 7% nel 2016 interessando circa 250.000
Uomo
69%
Donna
31%
Sesso
a Milano, alla quale hanno
non solo lombardi, ma anche del resto d'Italia. L'obiettivo è stato
la promozione di uno stile di vita che riesca a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro, nonchè il benessere
l lavoro agile si pone anche come metodo per salvaguardare l'ambiente, evitando
I mezzi ed i metodi di lavoro sono cambiati: le nuove tecnologie ci hanno reso interconnessi, sempre
Praticamente, il lavoro ci può
l'organizzazione del lavoro
. Un ulteriore aiuto è dato dalla normativa
adottata con la legge n. 81 del 22/05/2017, la quale afferma
essere: "una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le
parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o luogo di
Requisito necessario per l’adozione dello smart
dello smart working che si configura
ui le esigenze individuali del lavoratore si
, attraverso la programmazione di un migliore work-life balance. Il
dalla flessibilità dell’orario e del luogo della prestazione lavorativa
fino a forme di welfare aziendale per facilitare i lavoratori genitori o impegnati in forme di assistenza
Si passa così dal concetto di affitto del tempo del lavoratore a quello di bilanciamento tra competitività e ed
egli ultimi quattro anni c'è stato un aumento del 60% della flessibilità lavorativa, che l'ha portata a
Riguardo al fenomeno le grandi aziende fanno da capofila: il 30% nel
gnificativa rispetto al 17% del
, a cui si aggiunge l'11% che dichiara di lavorare secondo modalità “agili” pur senza aver introdotto un
di progetti strutturati è ferma al 5%, con un altro 13% che
opera in modalità Smart in assenza di progetti strutturati. Uno scarso interesse dovuto alla limitata
convinzione del management e alla mancanza di consapevolezza dei benefici ottenibili, ma aumenta il
circa 250.000 lavoratori.
2. Anche gli effetti sulle performance lavorative
capacità di innovare nel proprio team di lavoro
sull’impegno delle persone: oltre un terzo d
di un buon clima aziendale e oltre il 40
In@ine, gli Smart Worker sono più soddisfatti della media nella capacità di gestire la vita pro
privata: il 35% è molto soddisfatto di come riesce a organizzare il proprio tempo
il 29% riesce sempre a conciliare le esigenze personali e professionali (rispetto al 15% di media), anche in
questo caso con un maggiore beneficio per le donne rispetto agli uomini.
Riguardo alla tematica in oggetto, ho avuto modo di parlare con un lavoratore di una PMI
previsto l'utilizzo del lavoro agile. Paolo
su commessa ed ha circa 20 dipendenti.
spesso lontano da casa, al momento
smart working quando non è necessaria la sua presenza fisica
modo alterno: alcuni mesi non l'ha utilizzato, in altri
alle necessità del cliente e alla tipologia di lavoro da svolgere. Quello che apprezza di più dello smart working
è il poter lavorare in un ambiente
concentrazione e riuscendo al contempo a vivere maggiormente l'ambiente familiare.
soddisfatto della scelta fatta e dell'azienda
ad usufruire di tale vantaggio all'interno dell'azienda
Quindi, lo smart working, se usato bene
responsabilizzazione del lavoratore dipendente, il quale può usufruire di tale vantaggio,
conseguire gli obiettivi aziendali grazie al raggiungimento dell'agilità lavorativa, intesa come dinamicità,
proattività, dovuta al maggior beness
lavorativa è certamente il concetto di
agilità nel lavoro sono aspetti complementari di
raggiungere e conciliare efficienza, efficac
Fonte dati: Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano
lavorative sono positive, come la qualità e quantità del lavoro svolto e la
capacità di innovare nel proprio team di lavoro: lo Smart Working ha un effetto positivo concreto
delle persone: oltre un terzo del campione si sente di contribuire positivamente alla creazione
40% degli Smart Worker è entusiasta del proprio lavoro
gli Smart Worker sono più soddisfatti della media nella capacità di gestire la vita pro
è molto soddisfatto di come riesce a organizzare il proprio tempo (rispetto al 15% di media) e
il 29% riesce sempre a conciliare le esigenze personali e professionali (rispetto al 15% di media), anche in
giore beneficio per le donne rispetto agli uomini.
Riguardo alla tematica in oggetto, ho avuto modo di parlare con un lavoratore di una PMI
'utilizzo del lavoro agile. Paolo, 52 anni, ingegnere, da gennaio è assunto in un'azienda
circa 20 dipendenti. Siccome il lavoro prevede molte trasferte che lo portano a stare
dell'assunzione ha chiesto ed ottenuto che nel contratto
smart working quando non è necessaria la sua presenza fisica sul sito di lavoro.
alcuni mesi non l'ha utilizzato, in altri per circa il 30% delle giornate
pologia di lavoro da svolgere. Quello che apprezza di più dello smart working
ter lavorare in un ambiente confortevole, tranquillo e rilassato, aumentando produttività
riuscendo al contempo a vivere maggiormente l'ambiente familiare.
'azienda che ha appagato questa sua necessità. Al momento,
ad usufruire di tale vantaggio all'interno dell'azienda.
, se usato bene, può essere il giusto bilanciamento tra autonomia, flessibilità e
responsabilizzazione del lavoratore dipendente, il quale può usufruire di tale vantaggio,
conseguire gli obiettivi aziendali grazie al raggiungimento dell'agilità lavorativa, intesa come dinamicità,
proattività, dovuta al maggior benessere vissuto nel luogo di lavoro. Fondamentale in t
lavorativa è certamente il concetto di fiducia da entrambe le parti. Quindi, non c'è
agilità nel lavoro sono aspetti complementari di un fenomeno destinato a crescere poichè contri
cienza, efficacia e soddisfazione lavorativa.
Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano
Nord Ovest
26%
Nord Est
26%
Centro
38%
Sud
10%
Area geografica
Età media
41 anni
come la qualità e quantità del lavoro svolto e la
: lo Smart Working ha un effetto positivo concreto
el campione si sente di contribuire positivamente alla creazione
degli Smart Worker è entusiasta del proprio lavoro.
gli Smart Worker sono più soddisfatti della media nella capacità di gestire la vita professionale e
(rispetto al 15% di media) e
il 29% riesce sempre a conciliare le esigenze personali e professionali (rispetto al 15% di media), anche in
Riguardo alla tematica in oggetto, ho avuto modo di parlare con un lavoratore di una PMI nel cui contratto è
assunto in un'azienda che lavora
sferte che lo portano a stare
dell'assunzione ha chiesto ed ottenuto che nel contratto sia previsto lo
Finora ne ha usufruito in
nate lavorative, ciò in base
pologia di lavoro da svolgere. Quello che apprezza di più dello smart working
to, aumentando produttività e
riuscendo al contempo a vivere maggiormente l'ambiente familiare. È, quindi, molto
Al momento, però, è l'unico
il giusto bilanciamento tra autonomia, flessibilità e
responsabilizzazione del lavoratore dipendente, il quale può usufruire di tale vantaggio, e nello stesso tempo
conseguire gli obiettivi aziendali grazie al raggiungimento dell'agilità lavorativa, intesa come dinamicità,
Fondamentale in tale modalità
dicotomia: lavoro agile ed
un fenomeno destinato a crescere poichè contribuisce a far
Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano