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Oasi wwf di morigerati

Medicine doctor en My own sweet home
21 de May de 2012
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Oasi wwf di morigerati

  1. Un angolo paradisiaco del Cilento a pochi chilometri dalla costa del golfo di Policastro. Le cascate, le sorgenti di acqua cristallina, i piccoli laghetti e il mulino seicentesco, da cui sgorga una cascata d'acqua sorgiva, fanno di questo luogo uno dei più belli della provincia di Salerno. L'Oasi di Morigerati gestita dal WWF Italia in convenzione con il comune di Morigerati, offre al turista interessato un itinerario turistico alternativo e interessante. Creata nel 1985 a protezione della fauna e per la conservazione del territorio e delle biodiversità, l'oasi sorge nel perimetro territoriale di Morigerati estendendosi per 607 ettari. Da visitare la grotta di origine carsica del Bussento dove il fiume fuoriesce dal percorso sotterraneo riprendendo il suo cammino all'esterno. Da segnalare, inoltre, l'importante iniziativa promossa dall'amministrazione comunale del paesino di Morigerati che ha deciso di trasformare l'intero paese in albergo. Sono circa 100 le case messe a disposizione dai residenti per chi vorrà pernottare a Morigerati. L’oasi WWF Grotte del Bussento è una splendida area protetta dal 1995 di 600 ettari dove si può passeggiare tra una vegetazione lussureggiante lungo un facile sentiero che dal centro di Morigerati porta alla Grotta nella quale il fiume carsico Bussento ritorna a scorrere in superficie dopo aver percorso circa 4 km nelle viscere della terra. Le acque che scaturiscono dalla Grotta sono risorgive in inverno e primavera quando la portata del fiume è abbondante, mentre in estate sono esclusivamente acque di sorgente. L’ambiente è davvero suggestivo: la valle di Morigerati, del resto, non è solo il prodotto dell’erosione di un fiume ma è quello che resta di un’enorme grotta della quale è crollata la volta… qualche milione di anni fa.La vegetazione in fondo alle gole è caratterizzata dalla presenza di muschi, felci e da arbusti di ontani e salici. In alto, il bosco è composto da lecci, roverella, frassino, carpino, mentre sul versante esposto a sud predomina la macchia mediterranea.Nelle acque fresche e limpide del fiume sono presenti trote, gambero di fiume, granchio di fiume e si possono individuare i segni del passaggio della lontra. Nel bosco di leccio si trovano tracce di istrice, gatto selvatico, lupo.Tra gli uccelli spiccano i rapaci: gheppio, astore, nibbio bruno, nibbio reale e corvo imperiale.L’ingresso alla grotta è davvero spettacolare, un portale alto 20 metri e largo 10: si accede scendendo una scala scavata nel calcare e poi un ponte di legno permette di oltrepassare il fiume che si vede scaturire dalla roccia sottostante. L’ingresso è illuminato dalla luce del sole. Chi si vuole addentrare dovrà munirsi di torcia (in distribuzione all’ingresso dell’oasi), ma si possono percorrere solo poche decine di metri perché la grotta finisce con un sifone.
  2. Erroneamente imbocchiamo un percorso diverso da quello ufficiale
  3. Questo doveva essere il percorso guidato ma oramai…
  4. Questa cortesissima signora è la propietaria di questo lato di accesso alle grotte carsiche e ci fornisce utilissime indicazioni
  5. Al vecchi Mulino riappare in superficie il Bussento
  6. Siamo circondati da una atmosfera anomala, sul fondo di in canalone in un silenzio rotto solo dal rumore delle acque
  7. Avanti ad un cartello “proibito l’accesso” tutti rispettano le regole (?)
  8. Tina entra nelle grotte carsiche del Bussento
  9. La risalita dovrebbe essere più leggera, ma chi lo ha detto?
  10. Per oggi la gita è terminata ma questo è un altro meraviglioso posto da rivisitare antonio.florino@gmail.com
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