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WORK EXPERIENCE
ph.LucaPolicastri
2 3
REGIONE CALABRIA
Dipartimento n.10
Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato
PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE
FONDO SOCIALE EUROPEO 2007 – 2013
ASSE III Inclusione Sociale
Obiettivo operativo G.1
Percorsi di integrazione e reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati;
lotta alla discriminazione nell’accesso al mercato del lavoro e nell’avanzamento nello
stesso e promozione dell’accettazione della diversità sul posto di lavoro
Diffusione dei risultati
PUBBLICAZIONE FINALE
Work – experiences per disabili uditivi
“Comunicare insieme”
A cura di:
Loredana Meringolo, Luigia Rosito, Anna Sapia,
Antonella Sapia, Annalisa Cetera, Luigi Alfonso Vucano
UNIONE EUROPEA
FONDO SOCIALE
EUROPEO
REGIONE
CALABRIA
PROVINCIA DI
COSENZA
REPUBBLICA
ITALIANA
4 5
Edizioni: Associazione Mondiversi onlus
Foto di copertina: Luca Policastri
Grafica e stampa: Tipografia Orlando sas
Anno pubblicazione 2012
Work experience
Un proficuo incontro di integrazione vera
L’approccio più vero e positivo alla diversità è quello di conoscerla e rico-
noscerla in quanto tale, attribuendole il valore di risorsa e segno distintivo
che non uniforma né discrimina, bensì unisce, favorendo la socialità.
L’esperienza che la Provincia di Cosenza ha avuto modo di acquisire, nel
corso della fase attuativa delle work experience, è risultata importante
come momento per relazionarsi e convivere con i diversamente abili in
modo costruttivo e libero da luoghi comuni, stereotipi e pregiudizi, ricono-
scendo attraverso la formazione e il lavoro il disabile come soggetto attivo,
autonomo e capace di instaurare rapporti sociali soddisfacenti per tutti gli
attori della relazione. In tale contesto va ricompreso il progetto dell’Asso-
ciazione Mondiversi denominato: “Comunicare Insieme”.
Tale esperienza ha costituito per tutti coloro che hanno concorso a realiz-
zarla un momento di accrescimento individuale e sociale, favorendo lo svi-
luppo di una coscienza collettiva disponibile al confronto con le difficoltà
e idonea ad incontrare la diversità dell’uomo e a riconoscerla come propria
attraverso il contatto e la conoscenza. Non a caso un filosofo del novecen-
to (Ricoeur) diceva in proposito “Pensare di più porta, inevitabilmente, a
pensare, altrimenti”.
	
Introduzione
Vice Presidente
Domenico Bevacqua
Assessore alle Politiche Sociali
Amministrazione Provinciale - Cosenza
6 7
Relazione, convivenza e crescita: queste sono le tre parole chiave che ri-
assumono l’opportunità di lavoro e formazione a favore di disabili visivi e
uditivi.
L’Associazione Mondiversi onlus con sede in Corigliano Calabro ha rispo-
sto a tali costrutti con il progetto denominato “Comunicare Insieme”.
Relazione: si riferisce al momento di incontro tra il personale dell’ente
ospitate e il soggetto diversamente abile. La relazione sottolinea il ruolo di
attore attivo del tirocinante che si sviluppa in un conteso autentico e posi-
tivo con il fine di promuove l’autonomia e favorire rapporti sociali.
Convivenza: significa conoscere la disabilità e riconoscerla ovvero attribu-
ire il valore di risorsa come segno distintivo che non uniforma e discrimina
bensì unisce favorendo la socialità. Convivere significa andare oltre pregiu-
dizi e stereotipi quindi creare un rapporto sano e una cooperazione capace
di attivare comportamenti proattivi.
Crescita: il progetto di Work Experience “Comunicare Insieme” è stato per
tutti coloro che hanno concorso a realizzarlo un momento di crescita
individuale e sociale. Crescita si riferisce, ancora, alla relazione collettiva
che si basa sul confronto con le difficoltà e accoglie la diversità dell’uomo
attraverso il contatto e la collaborazione.
Premessa
8 9
Il progetto denominato “Comunicare Insieme” è rivolto a disabili uditivi ed
ha una durata complessiva di 12 mesi, si articola in un percorso teorico di
4 mesi e successivamente in un tirocinio pratico di 8 mesi presso scuole,
imprese e ditte del territorio della sibaritide.
Il percorso teorico-pratico fornisce ai soggetti con disabilità uditiva la qua-
lifica professionale di addetto alle funzioni aziendali e di segreteria.
Le attività di formazione del progetto sono cominciate presso il Centro di
Eccellenza, sito a Corigliano Calabro con un impegno giornaliero di 5 ore
dal lunedì al venerdì per un totale complessivo di 400 ore. Le lezioni si
sono articolate sia di mattina che di pomeriggio. Sono state consegnate,
ad ogni allievo, dispense con gli argomenti trattati in aula. Il percorso for-
mativo ha fornito, altresì, moduli didattici, tenuti da varie professionalità
coadiuvati da un esperto nel linguaggio dei segni (LIS), che ha permesso ai
tirocinanti di conoscere al meglio e concretamente la funzione e il ruolo
del segretario d’azienda/d’ufficio.
Al termine del tirocinio formativo è iniziato quello pratico della durata di 8
mesi presso gli enti collocati sul territorio di Corigliano e Rossano con un
impegno giornaliero di 5 ore dal lunedì al venerdì per complessive 800 ore
che ha permesso ai tirocinanti di applicare i concetti teorici appresi duran-
te la fase di formazione nella pratica ed acquisire, di conseguenza, compe-
tenza nel settore dove vanno ad operare. I tirocinanti nello svolgimento del
tirocinio lavorativo, iniziato il giorno 20/01/2012, sono stati seguiti da un
tutor aziendale, individuato dall’azienda ospitante, che si è messa a dispo-
sizione affinché l’esperienza lavorativa si trasformi in esperienza formativa.
Il tirocinio pratico si suddivide in n. 5 ore di attività lavorativa giornaliera
per 5 giorni a settimana (25 ore settimanali).
I destinatari (tirocinanti) coinvolti nel presente progetto sono stati selezio-
nati tramite un avviso di selezione pubblicato il 12/07/2011, con scadenza
al 13 agosto 2011. L’avviso è stato reso pubblico sul sito dell’Associazione
Mondiversi, tramite l’affissione di manifesti presso il Centro di Eccellenza
ed altri Enti presenti sul territorio. Alla selezione hanno partecipato 12 sog-
getti ma solo 11 erano i posti a disposizione.
I soggetti selezionati sono in totale 11, di cui 7 sono maschi e 4 femmine
che hanno un’età compresa tra i 18 ed i 55 anni, con livello d’istruzione
che varia dalla licenza media inferiore al diploma.
Degli 11 tirocinanti interessati, 3 sono residenti nel comune di Corigliano
Calabro, 5 nel Comune di Rossano, 1 nel Comune di Cariati, 1 nel Comune
di Acri, 1 nel Comune di Terranova da Sibari. Nella fase iniziale e finale del
percorso formativo è prevista la somministrazione di un test di verifica in
ingresso e in uscita per ogni modulo didattico formativo per valutare le
conoscenze di base di ogni soggetto e le competenze acquisite alla fine
del percorso formativo. Al termine del tirocinio pratico è previsto un esame
finale con un’apposita Commissione esaminatrice finalizzato a valutare le
competenze acquisite durante il percorso formativo e il tirocinio pratico.
ph Luca Policastri
10 11
CHE COS’È LA
SORDITÀ?
Il termine “sordità” identifica una
perdita di funzionalità importante,
che comporta, molto spesso, pro-
blemi nello sviluppo del linguag-
gio”. Generalmente, la sordità è la
conseguenza di patologie geneti-
che (50%) o di problemi prenatali
(embriopatia o fetopatia). In una
percentuale più bassa può essere
anche la conseguenza di prematu-
ranza o sofferenza perinatale (20%),
oppure acquisita durante l’infanzia
per cause infettive (meningiti), tos-
siche (streptomicina), traumatiche.
Qui di seguito sono elencate le
maggiori affezioni che comportano
una disfunzione uditiva.
• Il neurinoma del nervo acustico è
un tumore benigno che si svilup-
pa sul nervo acustico nell’orec-
chio interno e che può colpire a
qualsiasi età;
• La neuropatia uditiva è un disor-
dine uditivo nel quale i suoni en-
trano normalmente, mentre risul-
ta compromessa la trasmissione
del segnale dall’orecchio interno
al cervello;
• La sindrome di Meniere è de-
terminata da un cambiamento
di volume del liquido presente
nell’orecchio interno e si carat-
terizza per vertigini, acufeni,
ovattamento auricolare e perdita
uditiva fluttuante;
• L’otosclerosi consiste in una
anormale crescita di un ossicino
dell’orecchio interno che impe-
disce la corretta trasmissione del
suono, causando perdita uditiva.
Molto spesso è genetica ed insor-
ge tra i 30 e i 40 anni di età;
• La sindrome di Usher presenta
più di un sintomo, tanto da col-
pire sia l’udito sia la vista. Essa è
di tipo genetico e si manifesta sin
dalla nascita;
• La sindrome di Waardenburg è
una malattia ereditaria caratte-
rizzata da vari livelli di sordità,
cambiamenti nella pelle e nella
pigmentazione dei capelli;
• Il disordine nella processazione
uditiva nel bambino (DPU) è una
condizione in cui non si ricono-
scono le sottili differenze tra i
suoni nelle parole, anche se que-
sti risultano chiari e forti.
Le conseguenze di tali patologie
sono un deficit sensoriale che può
essere più o meno grave, a seconda
della profondità e del periodo di in-
sorgenza della sordità. Si parla in-
fatti di:
• 	Sordità totale o cofosi, quando il
deficit è superiore a 85 decibel;ph Pino Marasco
12 13
• 	Ipoacusia profonda quando il
deficit è compreso tra i 60 e gli
85 decibel;
• 	Ipoacusia lieve quando il deficit
è compreso tra i 40 e i 60 deci-
bel;
• 	Sordastro, quando il deficit è in-
feriore a 40 decibel.
	 Da un punto di vista anatomofi-
siologico la sordità può essere di:
• 	Trasmissione in cui la conduzio-
ne ossea è normale, così come la
La comparsa di una sordità pro-
fonda fin dalla nascita priva il sog-
getto di una fonte di informazione
che, normalmente, gli permette di
scoprire il mondo in un’interazio-
ne circolare e di acquisire l’uso del
linguaggio.Va da sé che le difficoltà
saranno tanto più importanti quan-
to più il deficit sarà massiccio, con-
genito o molto precoce.
La profondità della sordità, così
come il suo esordio precoce, com-
porta molto spesso difficoltà nello
sviluppo psicologico e nelle rela-
zioni interpersonali. La consape-
volezza di non essere in grado di
utilizzare la comunicazione verba-
le al pari degli altri può originare
un senso di esclusione nel sogget-
to sordomuto. La persona ha una
percezione del proprio corpo come
imperfetto e malato da cui deriva
una profonda ferita narcisistica che
può manifestarsi con rumorosità,
mancanza di disciplina ed emotivi-
tà assai labile. Le conseguenze da
un punto di vista psicologico sono
le difficoltà a relazionarsi con i co-
etanei, a comprendere e a condivi-
dere i sentimenti degli altri.
L’impossibilità di instaurare con
gli altri una relazione significativa
espone la persona sordomuta anche
a una serie di frustrazioni, spesso
all’origine di atteggiamenti aggres-
sivi e di diffidenza verso l’altro e
impedisce la loro piena ed efficace
partecipazione nella società su una
base di equità con gli altri.
Ma non bisogna lasciarsi ingannare
dalle apparenze. I comportamen-
ti aggressivi sono, infatti, risposte
comuni sia ai sordi che agli udenti:
questi ultimi però possiedono una
padronanza linguistica che consen-
te loro di convogliare l’emotività
in parole, spesso dure e taglienti, e
di difendersi attraverso l’ironia e il
sarcasmo. Il soggetto sordomuto in-
vece, per la difficoltà di servirsi del
linguaggio verbale soprattutto nelle
situazioni di maggior coinvolgi-
mento emotivo, ricorre spesso al
linguaggio del corpo, un linguaggio
“di azione” in cui scaricano diret-
tamente le frustrazioni. Questo tipo
di comportamento viene però giu-
dicato eccessivo e sanzionato con
maggior rigore rispetto a quello de-
gli udenti.
Accanto ai problemi di relazione
del fenomeno, esistono questioni
sostanziali dovute all’integrazione
sociale delle persone con disabilità
uditiva e soprattutto le difficoltà di
natura lavorativa, familiare e socia-
percezione della parola;
• Ricezione in cui si evidenziano
difficoltà notevoli nell’appren-
dimento fonetico e la ricezione
delle parole è abbastanza defor-
mata tanto da apparire isolate o
associate alle precedenti;
• 	Alterazione dell’identificazione
in cui l’integrazione uditiva e/o
la simbolizzazione al livello cen-
trale risultano alterate.
QUALI
CONSEGUENZE
14 15
le, perché l’esistenza del soggetto
viene interessata prevalentemente
dal disagio fisico.
L’inserimento lavorativo per soggetti
con disabilità fisica rappresenta, in-
fatti, nel quadro della più generale
problematica occupazionale del
nostro paese, un aspetto di partico-
lare complessità e interesse.
Il miglioramento delle condizioni
di vita del soggetto sordomuto non
è legato esclusivamente al raggiun-
gimento delle sicurezza economica
o al soddisfacimento dei suoi biso-
Dall’Indagine ISTAT “Condizione di
salute e ricorso ai servizi sanitari”
è possibile ricavare i dati relativi al
numero dei ciechi e dei sordi:
• 0,6% della popolazione è cieca
totale o parziale;
• 1,7% della popolazione ha pro-
blemi dell’udito più o meno gra-
vi;
• 0,1% della popolazione sono sor-
di prelinguali.
Tali dati appaiono però non rilevare
l’incidenza reale della disabilità
uditiva. Basandoci su stime
provenienti soprattutto dal mondo
dei servizi sanitari si evince:
• 1 – 2 nati ogni 1000 sono sordi
perlinguali;
• ogni 100 nati provenienti dalla te-
rapia intensiva neonatale, 5 – 10
presentano deficit uditivi;
• è riscontrato un aumento della
sordità associata ad altri handi-
cap;
• 7.000/8.000 bambini ogni anno
necessitano di sostegno scolasti-
co a causa di sordità.
Sordità nell’intera popolazione:
Tali riferimenti fanno ritenere che in
Italia la sordità grave colpisca circa
una persona su 1.000 e che
attualmente si possono contare cir-
ca 50 mila sordomuti o sordi prelin-
guali (divenuti sordi prima di
acquisire il linguaggio).
gni di cura, bensì alla qualità del-
le relazioni sociali, al senso di ap-
partenenza alla famiglia, al gruppo
sociale e alla comunità locale. E il
lavoro ha una forte valenza al fine
di superare ogni forma di assisten-
zialismo, valorizzando il saper fare
e il saper essere dei soggetti.
Le statistiche ufficiali (ISTAT) che
riguardano la disabilità in genera-
le solitamente rilevano la sordità
unitamente alla cecità, in quanto
entrambe facenti parte della stessa
categoria “Disabilità sensoriali”.
Altra problematica che è importan-
te rilevare è che il 90% dei bambini
sordi nasce da genitori udenti
che sono totalmente impreparati
sulla sordità e su come affrontarla.
Di seguito vengono riportate 10
gruppi di cause piu’ frequenti:
1. 	 Cause genetiche: sono alla base
di oltre il 50% delle sordità in-
fantili ma destinate ad aumenta-
re.
2. 	 Rischi in gravidanza e alla na-
scita: sofferenze fetali, parti dif-
ficoltosi, immaturità e prematu-
rità.
3. 	 Alti livelli di rumore e l’inqui-
namento acustico dell’ambien-
te di vita provocano in maniera
subdola e progressiva sordità e
problemi anche in altri apparati.
4. 	 Molti farmaci sono “ototossici”
cioè creano lesioni uditive a
qualsiasi età anche prima della
nascita (per es. molti antibiotici
ed antinfiammatori, alcuni diu-
retici).
5. 	 Infezioni batteriche e virali a
qualsiasi età, prima e dopo la
nascita, costituiscono un ri-
schio (per es. Influenza virale,
parotite, meningite, morbillo,
varicella, scarlattina, tifo, roso-
lia, herpes zoster, toxoplasmosi,
cytomegalovirus).
6. 	 Le otiti ripetute, trascurate o mal
I dati e le cause
ph Pino Marasco
16 17
curate possono portare progres-
sivamente a serie perdite uditi-
ve.
7. 	 Malattie generali come diabete,
disfunzioni della tiroide, malat-
tie cardiocircolatorie e vascola-
ri, ipertensione arteriosa, malat-
tie renali, malattie del sistema
immunitario possono costituire
un rischio per l’udito.
8. 	 L’otosclerosi, malattia della staf-
fa, la malattia di ménière, ma-
lattia del labirinto, sono respon-
sabili di importanti perdite udi-
Il progetto di Work-esperiences
“Comunicare Insieme” promosso
e implementato dall’Associazione
Mondiversi Onlus nasce con la fi-
nalità di sostenere attività dirette
all’avviamento al lavoro di sogget-
ti portatori di disabilità uditiva che
presentano difficoltà d’inserimento/
reinserimento.
Il lavoro risulta essere il primo fatto-
re di spinta per l’inclusione sociale
delle persone con problematiche
psico-fisiche; per questo motivo
sono importanti tutte quelle azioni
tese a rimuovere le discriminazio-
ni nell’accesso occupazionale, e a
promuovere opportunità di forma-
zione e di acquisizione di nuove
OBIETTIVI DEL
PROGETTO
competenze, contrastando così i
rischi di esclusione e favorendo op-
portunità di inserimento stabile nel
lavoro e nella vita sociale.
Nell’ambito di questo progetto, tali
azioni hanno previsto per i soggetti
con disabilità uditiva sia una for-
mazione teorica adeguata che un
tirocinio lavorativo, ciò ha permes-
so loro di applicare la teoria nella
pratica ed acquisire una competen-
za specializzata all’esercizio della
professione di “addetto alle funzio-
ni aziendali e di segreteria”.
Il progetto, inoltre, ha inteso garan-
tire alla persona svantaggiata un
percorso riabilitativo che le ha con-
sentito il raggiungimento di obiet-
tivi di autonomia personale e pro-
fessionale per un’integrazione nella
società che ha coinvolto il soggetto
nella sua totalità.
tive; i tumori del nervo acustico
si manifestano inizialmente con
una piccola perdita uditiva che
progredirà nel tempo.
9. 	 Traumi cranici con o senza frat-
tura costituiscono un rischio per
l’udito.
10. I processi di “invecchiamento”
producono una degenerazione
progressiva dell’apparato uditi-
vo, con conseguente ulteriore
decadimento della qualità della
vita nell’anziano.
ph Luca Policastri
phLucaPolicastri
18 19
Il progetto “Comunicare Insieme”
durato complessivamente 12 mesi,
è stato concepito in una logica di
programmazione integrata tra for-
mazione e lavoro. Ha visto la com-
binazione di azioni diverse al fine
di promuovere l’inserimento occu-
pazionale e sociale dei soggetti con
disabilità uditiva, in contesti lavora-
tivi appropriati.
Il progetto è stato articolato in un
percorso teorico di 4 mesi e in un
tirocinio pratico di 8 mesi svolto
presso istituti scolastici imprese e
ditte del territorio di Corigliano Ca-
labro, Rossano Calabro, Terranova
da Sibari e Cariati.
Il percorso formativo teorico-pra-
tico è stato finalizzato a fornire ai
soggetti con disabilità uditiva la
qualifica professionale di addetto
alle funzioni aziendali e di segrete-
ria favorendo e fornendo le giuste
conoscenze, i mezzi e le metodo-
logie.
Nello specifico, il percorso di work
– experience è stato programmato
in due fasi eseguite separatamente:
una prima fase relativa all’appren-
dimento teorico realizzato in aula
da insegnanti qualificati, coadiuva-
ti da un esperto nel linguaggio dei
LA SELEZIONE
I destinatari (tirocinanti) coinvolti
nel progetto erano 11 e sono stati
selezionati tramite un avviso pub-
blicato il 12/07/2011, con scaden-
za al 13 agosto 2011. L’avviso è sta-
to reso pubblico sul sito dell’Asso-
ciazione Mondiversi, tramite l’affis-
sione di manifesti presso il Centro
di Eccellenza ed altri Enti presenti
sul territorio.
I soggetti che intendevano parteci-
pare al progetto dovevano avere i
seguenti requisiti:
- 	Avere età maggiore di 18 anni
- 	Essere disoccupati o inoccupati
- 	Essere iscritti alle liste speciali di
collocamento di cui alla L. 68/99
- 	Aver assolto l’obbligo scolastico
- 	Essere residenti in Calabria
- 	Non beneficiare di altri program-
mi di inseri-
mento lavorati-
vo
- Essere in pos-
sesso del certi-
ficato rilasciato
dalla struttura
pubblica indi-
cante un grado
di sordità udi-
tiva con soglia
uguale o supe-
riore ai 70 de-
cibel grave con
soglia tra 70 e
90 decibel.
segni (LIS); la seconda fase è consi-
stita nello svolgimento del tirocinio
presso le aziende ospitanti dei vari
territori. Durante il tirocinio lavora-
tivo il tirocinante è stato seguito da
un tutor aziendale a cui il tirocinan-
te ha fatto riferimento per qualsiasi
evenienza ed esigenza organizzati-
va e dal tutor d’accompagnamento
che ha avuto il compito di curare
i rapporti con l’azienda, con la fa-
miglia e i servizi di competenza e
di monitorare in modo costante le
attività lavorative.
Le due azioni hanno previsto per il
tirocinante, un impegno giornaliero
di 5 ore dal lunedì al venerdì (25 ore
settimanali), nella prima fase presso
il soggetto attuatore/formatore con
corsi in aula per complessive 400
ore di formazione e successivamen-
te sottoforma di tirocinio (stage) per
complessive 800 ore.
ENTI COINVOLTI
Per la realizzazione delle azioni di
Work-esperiences a favore di sog-
getti con disabilità uditiva sia nel-
la fase istruttoria del progetto che
all’avvio e nel prosieguo, sono stati
coinvolti e mantenuti contatti e in-
contri costanti e diretti con gli enti
locali del territorio ma anche con i
sindacati, la Provincia il Centro per
l’impiego di Corigliano, l’Associa-
zione ENS (Ente Nazionale Sordo-
muti), il Circolo Ricreativo Sordi di
Rossano Calabro e gli enti ospitanti.
STRATEGIA
(Formazione/
Inserimento)
IL PERCORSO All’avviso di selezione, hanno par-
tecipato 12 candidati. Per ciascun
candidato, è stato accertato il pos-
sesso dei requisiti richiesti dal Ban-
do ed è stata verificata la comple-
tezza della documentazione pre-
sentata. In seguito è stata formulata
una graduatoria in base alla gravità
della patologia che è risultata esse-
re composta da 12 soggetti idonei:
11 soggetti destinatari delle azioni
di work-esperiences e da un sogget-
to idoneo non selezionato.
Nell’avvio del tirocinio formativo a
seguito della rinuncia da parte di un
tirocinante, vi è stata la sostituzione
con il candidato risultato dodicesi-
mo nella graduatoria definitiva.
CARATTERISTICHE
TIROCINANTI
Gli 11 tirocinanti avviati al percor-
so formativo hanno le seguenti ca-
20 21
ratteristiche: maschi 6, femmine 5.
di età compresa tra i 18 ed i 55 anni e con livello d’istruzione che varia
dalla licenza media inferiore al diploma superiore (Graf.2-3)
Graf.(2) Graf.(3)
Degli 11 tirocinanti interessati, 3 sono residenti nel comune di Corigliano
Calabro, 5 nel Comune di Rossano, 1 nel Comune di Cariati, 1 nel Comune
di Acri, 1 nel Comune di Terranova da Sibari. (graf.4)
Graf.4
FORMAZIONE
DOCENTI
I docenti hanno preventivamente
partecipato al corso di formazione
specifica della durata di 2 giorni
per un totale di 10 ore. I docenti
successivamente hanno verificato
all’avvio della formazione pratica
le competenze iniziali e valutato in
itinere e alla conclusione del corso
le conoscenze acquisite (bilancio
delle competenze).
FORMAZIONE
TIROCINANTI
In data 12 settembre 2011, i
tirocinanti hanno intrapreso il
percorso di formazione teorico,
LA FORMAZIONE
strutturato attraverso una serie di
moduli didattici. Il corso è stato
tenuto da varie professionalità che
hanno permesso ai tirocinanti di
conoscere meglio e concretamente
la funzione e il ruolo del segretario
d’azienda/d’ufficio.
Durante le lezioni tenute da ciascun
docente sono state adoperate tec-
nologie didattiche moderne, come
computer connessi in rete locale
con accesso a Internet distribuito su
ogni stazione, video proiettore in
modo che l’allievo ha potuto segui-
re facilmente le lezioni su schermo.
Per ogni modulo formativo, ad ogni
allievo, sono state consegnate di-
spense con gli argomenti trattati in
aula.
22 23
I docenti sono stati coadiuvati dai tutor d’aula, che erano anche tutor d’ac-
compagnamento, e dall’esperto del linguaggio dei segni LIS.
Le lezioni sono state articolate alcune di mattina altre di pomeriggio per
un totale di 5 ore al giorno. L’articolazione del corso ha previsto moduli
differenziati in termini temporali e per tematiche secondo la loro specificità
settoriale.
Di seguito vengono riportati i moduli formativi attivati con l’indicazione
degli obiettivi, contenuti ed ore previste.
24 25
La maggior parte degli enti operava
nel Comune di Corigliano Calabro
e Rossano Calabro, mentre gli altri
erano collocati nei comuni di Ca-
riati e Terranova da Sibari.
Ciascun inserimento lavorativo è
stato supportato da figure che han-
no curato gli aspetti centrali del
processo: un tutor aziendale, che si
è occupato dell’accompagnamen-
to tecnico-professionale e un tutor
d’accompagnamento che ha sup-
portato il soggetto nell’inserimento
sociale, relazionale e lavorativo.
Il tutor d’accompagnamento ha
L’ INSERIMENTO
NEGLI ENTI
Per l’attività di monitoraggio e la
valutazione degli obiettivi del pro-
getto, sono state attuate una serie di
attività finalizzate a verificare l’an-
damento del percorso di formazio-
ne – lavoro e il conseguimento dei
risultati stabiliti sia dal punto di vi-
sta delle presenze durante il percor-
so di formazione e lavoro effettuate
da ciascun soggetto sia per quanto
attiene gli aspetti relazionali e com-
portamentali.
Successivamente al periodo di
formazione conclusosi in data
19/01/2012, i tirocinanti sono stati
inseriti dal 20/01/2012 nei rispettivi
luoghi di lavoro.
All’avvio del tirocinio pratico si è
verificata la disponibilità degli enti
precedentemente individuati. A se-
guito di tale verifica 2 enti sono stati
sostituiti e l’elenco definitivo degli
enti ospitanti è il seguente:
(Tab.1)
svolto l’attività di tutoraggio sul luo-
go di lavoro, dando indicazioni sul-
le agevolazioni fiscali e contribu-
tive agli enti sensibilizzandoli sul
tema della responsabilità sociale,
curando i rapporti con la famiglia e
con i servizi di competenza.
L’esperienza del tirocinio lavorativo
ha avuto l’obiettivo formativo di fa-
vorire l’apprendimento dei compiti
legati alle mansioni assegnate, di ri-
spettare il posto e gli orari di lavoro,
di relazionarsi con il personale con
cui il soggetto si è trovato ad inte-
ragire.
Il tirocinio pratico è riuscito a “ti-
rare fuori” e valorizzare le capacità
lavorative e quelle relazionali dei
tirocinanti.
MONITORAGGIO E
VALUTAZIONE
DELL’ INTERVENTO
ph Luca Policastri
26 27
La percentuale delle presenze al
corso di formazione ha rilevato che
le attività inerenti i diversi moduli
formativi tenute da ciascun docente,
sono state ben accolte dai soggetti.
Abbastanza alta è risultata, anche,
la frequenza lavorativa nelle azien-
de ospitanti dall’inizio del percorso
lavorativo fino al mese di marzo.
Come si evince dai grafici, (7-8)
Al termine del corso di formazio-
ne per la valutazione della qualità
percepita, ai tirocinanti è stato som-
ministrato un questionario di gradi-
mento, anonimo, relativo all’espe-
rienza formativa.
Il 100% dei tirocinanti ha dichiarato
di essere soddisfatto dell’organizza-
zione e della professionalità dell’as-
sociazione nella gestione del corso
di formazione.Tutti i tirocinanti sono
Graf. 7
Graf. 8
stati soddisfatti dell’attività forma-
tiva che hanno svolto. L’81,8% ha
dichiarato, inoltre, di essere stato
abbastanza/molto soddisfatto della
presentazione delle finalità del cor-
so, della professionalità dei docenti
e della chiarezza con cui sono stati
trattati gli argomenti inerenti i vari
moduli formativi. Il 72,7% di loro
ha dichiarato infine di essere stato
abbastanza/molto soddisfatto del-
la qualità degli strumenti utilizzati
durante le lezioni da parte dei do-
centi e dell’esposizione del mate-
riale didattico. Come si evince dal
grafico 9 (indici di gradimento dei
tirocinanti).
Complessivamente come si eviden-
zia dal grafico 11, le attività del cor-
so di formazione, le docenze, l’or-
Graf. 9
28 29
ganizzazione generale sono risultate molto apprezzate.
(Graf. 10)
Contestualmente all’attività di rac-
colta dati per il monitoraggio e la va-
lutazione degli interventi, presso la
sede dell’Associazione Mondiversi
sono state svolte attività di gruppo
e interscambio, sia i tirocinanti, che
con la referente del progetto e i tu-
tor d’accompagnamento. Nel corso
di questi incontri di partecipazione
e formazione, i tirocinanti hanno
avuto la possibilità di confrontarsi
tra di loro rispetto all’avvio e all’an-
damento del percorso lavorativo di
ognuno all’interno delle aziende
ospitanti, alle più o meno incon-
trate difficoltà durante il percorso
LAVORO DI GRUPPO
sia di formazione che di lavoro, al
processo di scambio e socializza-
zione con i tutor e i colleghi e sulle
strategie personali per fronteggiare
tali difficoltà migliorando le proprie
capacità personali e relazionali.
A tal proposito riteniamo che risulta
indispensabile offrire e avviare op-
portunità di incontri e lavori attivi
di gruppo per persone portatrici di
questo tipo di disabilità; confrontar-
si su aspetti di sé a livello persona-
le e professionale favorisce, infatti,
una più efficace partecipazione
nella società rafforzando la pro-
30 31
pria autostima rispetto alle proprie
possibilità e anche una maggiore
acquisizione di metodologie e stru-
menti professionali, migliorando le
capacità sociali-relazionali e comu-
nicative.
Nelle date 27 e 28 novembre 2012
presso la sede dell’Associazione
Mondiversi Onlus è stato svolto l’e-
same finale del corso di formazio-
ne work-experiences disabili uditivi
per il conseguimento della qualifica
di “addetto alle funzioni aziendali e
di segreteria”.
Il gruppo di allievi formato da Bi-
fano Pietro, Caracciolo Valentino,
Fontanella Annalisa, Gaccione Do-
menico, Nigro Vito, Olivieri Maria,
Perrella Eugenio, Pignataro Tiziana,
Trombino Rosaria, Zubaio Dome-
nico Salvatore e Fontanella Elvira
Manuela hanno affrontato la pro-
va d’esame riguardante le seguenti
ESITO ESAME
FINALE
materie: igiene e sicurezza sul lavo-
ro, la comunicazione non verbale
nel mondo del lavoro, elementi di
economia aziendale, elementi di
organizzazione aziendale e infor-
matica di base.
La commissione esaminatrice era
presieduta da Ramundo Domenico
e composta dai 3 membri Ughettini
Antonio, Bianchi Angelo e Bonaro
Marco e dai 2 docentiVulcano Luigi
Alfonso e Sapia Anna. Tutti i corsisti
hanno avuto valutazioni positive e
nello specifico sono state attribuite
le seguenti valutazioni: 6 soddisfa-
cente, 4 buono, 1 ottimo.
32 33
INDICE
INTRODUZIONE.................................................................pag.	 3
PREMESSA............................................................................pag. 	 5
CHE COS’ È LA SORDITÀ?...................................................pag. 	 9
QUALI CONSEGUENZE.......................................................pag. 	 11
I dati e le cause...............................................................pag. 	 13
OBIETTIVI DEL PROGETTO.................................................pag.	 15
STRATEGIA (FORMAZIONE/INSERIMENTO)........................pag. 	 16
IL PERCORSO......................................................................pag. 	 17
La formazione................................................................pag.	 19
Inserimento negli Enti.................................................pag.	 22
Monitoraggio e valutazione dell’intervento.....pag.	 23
Lavoro di gruppo.........................................................pag.	 27
Esito esame finale...........................................................pag.	 29
34
SERVIZI DI RIFERIMENTO
REGIONE CALABRIA
DIPARTIMENTO 10
LAVORO POLITICHE DELLA FAMIGLIA
Via Lucrezia Della Valle – 88100 - Catanzaro
Tel. 0961/858998
PROVINCIA DI COSENZA
SETTORE POLITICHE SOCIALI E POLITICHE DELL’IMMIGRAZIONE
Via Romualdo Montagna - 87100 - COSENZA
Tel. 0984/814322 (avv. Gentile)
ASP COSENZA
DISTRETTO DI CORIGLIANO CALABRO
Via Luigi Stevenson , 87064 - Corigliano Calabro Scalo (CS).
Tel 0983/8801
COMUNE DI CORIGLIANO CALABRO
SETTORE POLITICHE SOCIALI
Via Abenante , 87064 - Corigliano Calabro (CS).
Tel 0983/83851
ASSOCIAZIONE MONDIVERSI ONLUS
Sede operativa:Via Machiavelli – 87064 – Corigliano Calabro
Tel. 0983/031492
CIRCOLO CULTURALE RICREATIVO SORDOMUTI 
Via degli Etruschi, 1 - 87067 - Rossano (CS) 
Tel. 0983/290457

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Opuscolo we per disabili uditivi

  • 2. 2 3 REGIONE CALABRIA Dipartimento n.10 Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FONDO SOCIALE EUROPEO 2007 – 2013 ASSE III Inclusione Sociale Obiettivo operativo G.1 Percorsi di integrazione e reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati; lotta alla discriminazione nell’accesso al mercato del lavoro e nell’avanzamento nello stesso e promozione dell’accettazione della diversità sul posto di lavoro Diffusione dei risultati PUBBLICAZIONE FINALE Work – experiences per disabili uditivi “Comunicare insieme” A cura di: Loredana Meringolo, Luigia Rosito, Anna Sapia, Antonella Sapia, Annalisa Cetera, Luigi Alfonso Vucano UNIONE EUROPEA FONDO SOCIALE EUROPEO REGIONE CALABRIA PROVINCIA DI COSENZA REPUBBLICA ITALIANA
  • 3. 4 5 Edizioni: Associazione Mondiversi onlus Foto di copertina: Luca Policastri Grafica e stampa: Tipografia Orlando sas Anno pubblicazione 2012 Work experience Un proficuo incontro di integrazione vera L’approccio più vero e positivo alla diversità è quello di conoscerla e rico- noscerla in quanto tale, attribuendole il valore di risorsa e segno distintivo che non uniforma né discrimina, bensì unisce, favorendo la socialità. L’esperienza che la Provincia di Cosenza ha avuto modo di acquisire, nel corso della fase attuativa delle work experience, è risultata importante come momento per relazionarsi e convivere con i diversamente abili in modo costruttivo e libero da luoghi comuni, stereotipi e pregiudizi, ricono- scendo attraverso la formazione e il lavoro il disabile come soggetto attivo, autonomo e capace di instaurare rapporti sociali soddisfacenti per tutti gli attori della relazione. In tale contesto va ricompreso il progetto dell’Asso- ciazione Mondiversi denominato: “Comunicare Insieme”. Tale esperienza ha costituito per tutti coloro che hanno concorso a realiz- zarla un momento di accrescimento individuale e sociale, favorendo lo svi- luppo di una coscienza collettiva disponibile al confronto con le difficoltà e idonea ad incontrare la diversità dell’uomo e a riconoscerla come propria attraverso il contatto e la conoscenza. Non a caso un filosofo del novecen- to (Ricoeur) diceva in proposito “Pensare di più porta, inevitabilmente, a pensare, altrimenti”. Introduzione Vice Presidente Domenico Bevacqua Assessore alle Politiche Sociali Amministrazione Provinciale - Cosenza
  • 4. 6 7 Relazione, convivenza e crescita: queste sono le tre parole chiave che ri- assumono l’opportunità di lavoro e formazione a favore di disabili visivi e uditivi. L’Associazione Mondiversi onlus con sede in Corigliano Calabro ha rispo- sto a tali costrutti con il progetto denominato “Comunicare Insieme”. Relazione: si riferisce al momento di incontro tra il personale dell’ente ospitate e il soggetto diversamente abile. La relazione sottolinea il ruolo di attore attivo del tirocinante che si sviluppa in un conteso autentico e posi- tivo con il fine di promuove l’autonomia e favorire rapporti sociali. Convivenza: significa conoscere la disabilità e riconoscerla ovvero attribu- ire il valore di risorsa come segno distintivo che non uniforma e discrimina bensì unisce favorendo la socialità. Convivere significa andare oltre pregiu- dizi e stereotipi quindi creare un rapporto sano e una cooperazione capace di attivare comportamenti proattivi. Crescita: il progetto di Work Experience “Comunicare Insieme” è stato per tutti coloro che hanno concorso a realizzarlo un momento di crescita individuale e sociale. Crescita si riferisce, ancora, alla relazione collettiva che si basa sul confronto con le difficoltà e accoglie la diversità dell’uomo attraverso il contatto e la collaborazione. Premessa
  • 5. 8 9 Il progetto denominato “Comunicare Insieme” è rivolto a disabili uditivi ed ha una durata complessiva di 12 mesi, si articola in un percorso teorico di 4 mesi e successivamente in un tirocinio pratico di 8 mesi presso scuole, imprese e ditte del territorio della sibaritide. Il percorso teorico-pratico fornisce ai soggetti con disabilità uditiva la qua- lifica professionale di addetto alle funzioni aziendali e di segreteria. Le attività di formazione del progetto sono cominciate presso il Centro di Eccellenza, sito a Corigliano Calabro con un impegno giornaliero di 5 ore dal lunedì al venerdì per un totale complessivo di 400 ore. Le lezioni si sono articolate sia di mattina che di pomeriggio. Sono state consegnate, ad ogni allievo, dispense con gli argomenti trattati in aula. Il percorso for- mativo ha fornito, altresì, moduli didattici, tenuti da varie professionalità coadiuvati da un esperto nel linguaggio dei segni (LIS), che ha permesso ai tirocinanti di conoscere al meglio e concretamente la funzione e il ruolo del segretario d’azienda/d’ufficio. Al termine del tirocinio formativo è iniziato quello pratico della durata di 8 mesi presso gli enti collocati sul territorio di Corigliano e Rossano con un impegno giornaliero di 5 ore dal lunedì al venerdì per complessive 800 ore che ha permesso ai tirocinanti di applicare i concetti teorici appresi duran- te la fase di formazione nella pratica ed acquisire, di conseguenza, compe- tenza nel settore dove vanno ad operare. I tirocinanti nello svolgimento del tirocinio lavorativo, iniziato il giorno 20/01/2012, sono stati seguiti da un tutor aziendale, individuato dall’azienda ospitante, che si è messa a dispo- sizione affinché l’esperienza lavorativa si trasformi in esperienza formativa. Il tirocinio pratico si suddivide in n. 5 ore di attività lavorativa giornaliera per 5 giorni a settimana (25 ore settimanali). I destinatari (tirocinanti) coinvolti nel presente progetto sono stati selezio- nati tramite un avviso di selezione pubblicato il 12/07/2011, con scadenza al 13 agosto 2011. L’avviso è stato reso pubblico sul sito dell’Associazione Mondiversi, tramite l’affissione di manifesti presso il Centro di Eccellenza ed altri Enti presenti sul territorio. Alla selezione hanno partecipato 12 sog- getti ma solo 11 erano i posti a disposizione. I soggetti selezionati sono in totale 11, di cui 7 sono maschi e 4 femmine che hanno un’età compresa tra i 18 ed i 55 anni, con livello d’istruzione che varia dalla licenza media inferiore al diploma. Degli 11 tirocinanti interessati, 3 sono residenti nel comune di Corigliano Calabro, 5 nel Comune di Rossano, 1 nel Comune di Cariati, 1 nel Comune di Acri, 1 nel Comune di Terranova da Sibari. Nella fase iniziale e finale del percorso formativo è prevista la somministrazione di un test di verifica in ingresso e in uscita per ogni modulo didattico formativo per valutare le conoscenze di base di ogni soggetto e le competenze acquisite alla fine del percorso formativo. Al termine del tirocinio pratico è previsto un esame finale con un’apposita Commissione esaminatrice finalizzato a valutare le competenze acquisite durante il percorso formativo e il tirocinio pratico. ph Luca Policastri
  • 6. 10 11 CHE COS’È LA SORDITÀ? Il termine “sordità” identifica una perdita di funzionalità importante, che comporta, molto spesso, pro- blemi nello sviluppo del linguag- gio”. Generalmente, la sordità è la conseguenza di patologie geneti- che (50%) o di problemi prenatali (embriopatia o fetopatia). In una percentuale più bassa può essere anche la conseguenza di prematu- ranza o sofferenza perinatale (20%), oppure acquisita durante l’infanzia per cause infettive (meningiti), tos- siche (streptomicina), traumatiche. Qui di seguito sono elencate le maggiori affezioni che comportano una disfunzione uditiva. • Il neurinoma del nervo acustico è un tumore benigno che si svilup- pa sul nervo acustico nell’orec- chio interno e che può colpire a qualsiasi età; • La neuropatia uditiva è un disor- dine uditivo nel quale i suoni en- trano normalmente, mentre risul- ta compromessa la trasmissione del segnale dall’orecchio interno al cervello; • La sindrome di Meniere è de- terminata da un cambiamento di volume del liquido presente nell’orecchio interno e si carat- terizza per vertigini, acufeni, ovattamento auricolare e perdita uditiva fluttuante; • L’otosclerosi consiste in una anormale crescita di un ossicino dell’orecchio interno che impe- disce la corretta trasmissione del suono, causando perdita uditiva. Molto spesso è genetica ed insor- ge tra i 30 e i 40 anni di età; • La sindrome di Usher presenta più di un sintomo, tanto da col- pire sia l’udito sia la vista. Essa è di tipo genetico e si manifesta sin dalla nascita; • La sindrome di Waardenburg è una malattia ereditaria caratte- rizzata da vari livelli di sordità, cambiamenti nella pelle e nella pigmentazione dei capelli; • Il disordine nella processazione uditiva nel bambino (DPU) è una condizione in cui non si ricono- scono le sottili differenze tra i suoni nelle parole, anche se que- sti risultano chiari e forti. Le conseguenze di tali patologie sono un deficit sensoriale che può essere più o meno grave, a seconda della profondità e del periodo di in- sorgenza della sordità. Si parla in- fatti di: • Sordità totale o cofosi, quando il deficit è superiore a 85 decibel;ph Pino Marasco
  • 7. 12 13 • Ipoacusia profonda quando il deficit è compreso tra i 60 e gli 85 decibel; • Ipoacusia lieve quando il deficit è compreso tra i 40 e i 60 deci- bel; • Sordastro, quando il deficit è in- feriore a 40 decibel. Da un punto di vista anatomofi- siologico la sordità può essere di: • Trasmissione in cui la conduzio- ne ossea è normale, così come la La comparsa di una sordità pro- fonda fin dalla nascita priva il sog- getto di una fonte di informazione che, normalmente, gli permette di scoprire il mondo in un’interazio- ne circolare e di acquisire l’uso del linguaggio.Va da sé che le difficoltà saranno tanto più importanti quan- to più il deficit sarà massiccio, con- genito o molto precoce. La profondità della sordità, così come il suo esordio precoce, com- porta molto spesso difficoltà nello sviluppo psicologico e nelle rela- zioni interpersonali. La consape- volezza di non essere in grado di utilizzare la comunicazione verba- le al pari degli altri può originare un senso di esclusione nel sogget- to sordomuto. La persona ha una percezione del proprio corpo come imperfetto e malato da cui deriva una profonda ferita narcisistica che può manifestarsi con rumorosità, mancanza di disciplina ed emotivi- tà assai labile. Le conseguenze da un punto di vista psicologico sono le difficoltà a relazionarsi con i co- etanei, a comprendere e a condivi- dere i sentimenti degli altri. L’impossibilità di instaurare con gli altri una relazione significativa espone la persona sordomuta anche a una serie di frustrazioni, spesso all’origine di atteggiamenti aggres- sivi e di diffidenza verso l’altro e impedisce la loro piena ed efficace partecipazione nella società su una base di equità con gli altri. Ma non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze. I comportamen- ti aggressivi sono, infatti, risposte comuni sia ai sordi che agli udenti: questi ultimi però possiedono una padronanza linguistica che consen- te loro di convogliare l’emotività in parole, spesso dure e taglienti, e di difendersi attraverso l’ironia e il sarcasmo. Il soggetto sordomuto in- vece, per la difficoltà di servirsi del linguaggio verbale soprattutto nelle situazioni di maggior coinvolgi- mento emotivo, ricorre spesso al linguaggio del corpo, un linguaggio “di azione” in cui scaricano diret- tamente le frustrazioni. Questo tipo di comportamento viene però giu- dicato eccessivo e sanzionato con maggior rigore rispetto a quello de- gli udenti. Accanto ai problemi di relazione del fenomeno, esistono questioni sostanziali dovute all’integrazione sociale delle persone con disabilità uditiva e soprattutto le difficoltà di natura lavorativa, familiare e socia- percezione della parola; • Ricezione in cui si evidenziano difficoltà notevoli nell’appren- dimento fonetico e la ricezione delle parole è abbastanza defor- mata tanto da apparire isolate o associate alle precedenti; • Alterazione dell’identificazione in cui l’integrazione uditiva e/o la simbolizzazione al livello cen- trale risultano alterate. QUALI CONSEGUENZE
  • 8. 14 15 le, perché l’esistenza del soggetto viene interessata prevalentemente dal disagio fisico. L’inserimento lavorativo per soggetti con disabilità fisica rappresenta, in- fatti, nel quadro della più generale problematica occupazionale del nostro paese, un aspetto di partico- lare complessità e interesse. Il miglioramento delle condizioni di vita del soggetto sordomuto non è legato esclusivamente al raggiun- gimento delle sicurezza economica o al soddisfacimento dei suoi biso- Dall’Indagine ISTAT “Condizione di salute e ricorso ai servizi sanitari” è possibile ricavare i dati relativi al numero dei ciechi e dei sordi: • 0,6% della popolazione è cieca totale o parziale; • 1,7% della popolazione ha pro- blemi dell’udito più o meno gra- vi; • 0,1% della popolazione sono sor- di prelinguali. Tali dati appaiono però non rilevare l’incidenza reale della disabilità uditiva. Basandoci su stime provenienti soprattutto dal mondo dei servizi sanitari si evince: • 1 – 2 nati ogni 1000 sono sordi perlinguali; • ogni 100 nati provenienti dalla te- rapia intensiva neonatale, 5 – 10 presentano deficit uditivi; • è riscontrato un aumento della sordità associata ad altri handi- cap; • 7.000/8.000 bambini ogni anno necessitano di sostegno scolasti- co a causa di sordità. Sordità nell’intera popolazione: Tali riferimenti fanno ritenere che in Italia la sordità grave colpisca circa una persona su 1.000 e che attualmente si possono contare cir- ca 50 mila sordomuti o sordi prelin- guali (divenuti sordi prima di acquisire il linguaggio). gni di cura, bensì alla qualità del- le relazioni sociali, al senso di ap- partenenza alla famiglia, al gruppo sociale e alla comunità locale. E il lavoro ha una forte valenza al fine di superare ogni forma di assisten- zialismo, valorizzando il saper fare e il saper essere dei soggetti. Le statistiche ufficiali (ISTAT) che riguardano la disabilità in genera- le solitamente rilevano la sordità unitamente alla cecità, in quanto entrambe facenti parte della stessa categoria “Disabilità sensoriali”. Altra problematica che è importan- te rilevare è che il 90% dei bambini sordi nasce da genitori udenti che sono totalmente impreparati sulla sordità e su come affrontarla. Di seguito vengono riportate 10 gruppi di cause piu’ frequenti: 1. Cause genetiche: sono alla base di oltre il 50% delle sordità in- fantili ma destinate ad aumenta- re. 2. Rischi in gravidanza e alla na- scita: sofferenze fetali, parti dif- ficoltosi, immaturità e prematu- rità. 3. Alti livelli di rumore e l’inqui- namento acustico dell’ambien- te di vita provocano in maniera subdola e progressiva sordità e problemi anche in altri apparati. 4. Molti farmaci sono “ototossici” cioè creano lesioni uditive a qualsiasi età anche prima della nascita (per es. molti antibiotici ed antinfiammatori, alcuni diu- retici). 5. Infezioni batteriche e virali a qualsiasi età, prima e dopo la nascita, costituiscono un ri- schio (per es. Influenza virale, parotite, meningite, morbillo, varicella, scarlattina, tifo, roso- lia, herpes zoster, toxoplasmosi, cytomegalovirus). 6. Le otiti ripetute, trascurate o mal I dati e le cause ph Pino Marasco
  • 9. 16 17 curate possono portare progres- sivamente a serie perdite uditi- ve. 7. Malattie generali come diabete, disfunzioni della tiroide, malat- tie cardiocircolatorie e vascola- ri, ipertensione arteriosa, malat- tie renali, malattie del sistema immunitario possono costituire un rischio per l’udito. 8. L’otosclerosi, malattia della staf- fa, la malattia di ménière, ma- lattia del labirinto, sono respon- sabili di importanti perdite udi- Il progetto di Work-esperiences “Comunicare Insieme” promosso e implementato dall’Associazione Mondiversi Onlus nasce con la fi- nalità di sostenere attività dirette all’avviamento al lavoro di sogget- ti portatori di disabilità uditiva che presentano difficoltà d’inserimento/ reinserimento. Il lavoro risulta essere il primo fatto- re di spinta per l’inclusione sociale delle persone con problematiche psico-fisiche; per questo motivo sono importanti tutte quelle azioni tese a rimuovere le discriminazio- ni nell’accesso occupazionale, e a promuovere opportunità di forma- zione e di acquisizione di nuove OBIETTIVI DEL PROGETTO competenze, contrastando così i rischi di esclusione e favorendo op- portunità di inserimento stabile nel lavoro e nella vita sociale. Nell’ambito di questo progetto, tali azioni hanno previsto per i soggetti con disabilità uditiva sia una for- mazione teorica adeguata che un tirocinio lavorativo, ciò ha permes- so loro di applicare la teoria nella pratica ed acquisire una competen- za specializzata all’esercizio della professione di “addetto alle funzio- ni aziendali e di segreteria”. Il progetto, inoltre, ha inteso garan- tire alla persona svantaggiata un percorso riabilitativo che le ha con- sentito il raggiungimento di obiet- tivi di autonomia personale e pro- fessionale per un’integrazione nella società che ha coinvolto il soggetto nella sua totalità. tive; i tumori del nervo acustico si manifestano inizialmente con una piccola perdita uditiva che progredirà nel tempo. 9. Traumi cranici con o senza frat- tura costituiscono un rischio per l’udito. 10. I processi di “invecchiamento” producono una degenerazione progressiva dell’apparato uditi- vo, con conseguente ulteriore decadimento della qualità della vita nell’anziano. ph Luca Policastri phLucaPolicastri
  • 10. 18 19 Il progetto “Comunicare Insieme” durato complessivamente 12 mesi, è stato concepito in una logica di programmazione integrata tra for- mazione e lavoro. Ha visto la com- binazione di azioni diverse al fine di promuovere l’inserimento occu- pazionale e sociale dei soggetti con disabilità uditiva, in contesti lavora- tivi appropriati. Il progetto è stato articolato in un percorso teorico di 4 mesi e in un tirocinio pratico di 8 mesi svolto presso istituti scolastici imprese e ditte del territorio di Corigliano Ca- labro, Rossano Calabro, Terranova da Sibari e Cariati. Il percorso formativo teorico-pra- tico è stato finalizzato a fornire ai soggetti con disabilità uditiva la qualifica professionale di addetto alle funzioni aziendali e di segrete- ria favorendo e fornendo le giuste conoscenze, i mezzi e le metodo- logie. Nello specifico, il percorso di work – experience è stato programmato in due fasi eseguite separatamente: una prima fase relativa all’appren- dimento teorico realizzato in aula da insegnanti qualificati, coadiuva- ti da un esperto nel linguaggio dei LA SELEZIONE I destinatari (tirocinanti) coinvolti nel progetto erano 11 e sono stati selezionati tramite un avviso pub- blicato il 12/07/2011, con scaden- za al 13 agosto 2011. L’avviso è sta- to reso pubblico sul sito dell’Asso- ciazione Mondiversi, tramite l’affis- sione di manifesti presso il Centro di Eccellenza ed altri Enti presenti sul territorio. I soggetti che intendevano parteci- pare al progetto dovevano avere i seguenti requisiti: - Avere età maggiore di 18 anni - Essere disoccupati o inoccupati - Essere iscritti alle liste speciali di collocamento di cui alla L. 68/99 - Aver assolto l’obbligo scolastico - Essere residenti in Calabria - Non beneficiare di altri program- mi di inseri- mento lavorati- vo - Essere in pos- sesso del certi- ficato rilasciato dalla struttura pubblica indi- cante un grado di sordità udi- tiva con soglia uguale o supe- riore ai 70 de- cibel grave con soglia tra 70 e 90 decibel. segni (LIS); la seconda fase è consi- stita nello svolgimento del tirocinio presso le aziende ospitanti dei vari territori. Durante il tirocinio lavora- tivo il tirocinante è stato seguito da un tutor aziendale a cui il tirocinan- te ha fatto riferimento per qualsiasi evenienza ed esigenza organizzati- va e dal tutor d’accompagnamento che ha avuto il compito di curare i rapporti con l’azienda, con la fa- miglia e i servizi di competenza e di monitorare in modo costante le attività lavorative. Le due azioni hanno previsto per il tirocinante, un impegno giornaliero di 5 ore dal lunedì al venerdì (25 ore settimanali), nella prima fase presso il soggetto attuatore/formatore con corsi in aula per complessive 400 ore di formazione e successivamen- te sottoforma di tirocinio (stage) per complessive 800 ore. ENTI COINVOLTI Per la realizzazione delle azioni di Work-esperiences a favore di sog- getti con disabilità uditiva sia nel- la fase istruttoria del progetto che all’avvio e nel prosieguo, sono stati coinvolti e mantenuti contatti e in- contri costanti e diretti con gli enti locali del territorio ma anche con i sindacati, la Provincia il Centro per l’impiego di Corigliano, l’Associa- zione ENS (Ente Nazionale Sordo- muti), il Circolo Ricreativo Sordi di Rossano Calabro e gli enti ospitanti. STRATEGIA (Formazione/ Inserimento) IL PERCORSO All’avviso di selezione, hanno par- tecipato 12 candidati. Per ciascun candidato, è stato accertato il pos- sesso dei requisiti richiesti dal Ban- do ed è stata verificata la comple- tezza della documentazione pre- sentata. In seguito è stata formulata una graduatoria in base alla gravità della patologia che è risultata esse- re composta da 12 soggetti idonei: 11 soggetti destinatari delle azioni di work-esperiences e da un sogget- to idoneo non selezionato. Nell’avvio del tirocinio formativo a seguito della rinuncia da parte di un tirocinante, vi è stata la sostituzione con il candidato risultato dodicesi- mo nella graduatoria definitiva. CARATTERISTICHE TIROCINANTI Gli 11 tirocinanti avviati al percor- so formativo hanno le seguenti ca-
  • 11. 20 21 ratteristiche: maschi 6, femmine 5. di età compresa tra i 18 ed i 55 anni e con livello d’istruzione che varia dalla licenza media inferiore al diploma superiore (Graf.2-3) Graf.(2) Graf.(3) Degli 11 tirocinanti interessati, 3 sono residenti nel comune di Corigliano Calabro, 5 nel Comune di Rossano, 1 nel Comune di Cariati, 1 nel Comune di Acri, 1 nel Comune di Terranova da Sibari. (graf.4) Graf.4 FORMAZIONE DOCENTI I docenti hanno preventivamente partecipato al corso di formazione specifica della durata di 2 giorni per un totale di 10 ore. I docenti successivamente hanno verificato all’avvio della formazione pratica le competenze iniziali e valutato in itinere e alla conclusione del corso le conoscenze acquisite (bilancio delle competenze). FORMAZIONE TIROCINANTI In data 12 settembre 2011, i tirocinanti hanno intrapreso il percorso di formazione teorico, LA FORMAZIONE strutturato attraverso una serie di moduli didattici. Il corso è stato tenuto da varie professionalità che hanno permesso ai tirocinanti di conoscere meglio e concretamente la funzione e il ruolo del segretario d’azienda/d’ufficio. Durante le lezioni tenute da ciascun docente sono state adoperate tec- nologie didattiche moderne, come computer connessi in rete locale con accesso a Internet distribuito su ogni stazione, video proiettore in modo che l’allievo ha potuto segui- re facilmente le lezioni su schermo. Per ogni modulo formativo, ad ogni allievo, sono state consegnate di- spense con gli argomenti trattati in aula.
  • 12. 22 23 I docenti sono stati coadiuvati dai tutor d’aula, che erano anche tutor d’ac- compagnamento, e dall’esperto del linguaggio dei segni LIS. Le lezioni sono state articolate alcune di mattina altre di pomeriggio per un totale di 5 ore al giorno. L’articolazione del corso ha previsto moduli differenziati in termini temporali e per tematiche secondo la loro specificità settoriale. Di seguito vengono riportati i moduli formativi attivati con l’indicazione degli obiettivi, contenuti ed ore previste.
  • 13. 24 25 La maggior parte degli enti operava nel Comune di Corigliano Calabro e Rossano Calabro, mentre gli altri erano collocati nei comuni di Ca- riati e Terranova da Sibari. Ciascun inserimento lavorativo è stato supportato da figure che han- no curato gli aspetti centrali del processo: un tutor aziendale, che si è occupato dell’accompagnamen- to tecnico-professionale e un tutor d’accompagnamento che ha sup- portato il soggetto nell’inserimento sociale, relazionale e lavorativo. Il tutor d’accompagnamento ha L’ INSERIMENTO NEGLI ENTI Per l’attività di monitoraggio e la valutazione degli obiettivi del pro- getto, sono state attuate una serie di attività finalizzate a verificare l’an- damento del percorso di formazio- ne – lavoro e il conseguimento dei risultati stabiliti sia dal punto di vi- sta delle presenze durante il percor- so di formazione e lavoro effettuate da ciascun soggetto sia per quanto attiene gli aspetti relazionali e com- portamentali. Successivamente al periodo di formazione conclusosi in data 19/01/2012, i tirocinanti sono stati inseriti dal 20/01/2012 nei rispettivi luoghi di lavoro. All’avvio del tirocinio pratico si è verificata la disponibilità degli enti precedentemente individuati. A se- guito di tale verifica 2 enti sono stati sostituiti e l’elenco definitivo degli enti ospitanti è il seguente: (Tab.1) svolto l’attività di tutoraggio sul luo- go di lavoro, dando indicazioni sul- le agevolazioni fiscali e contribu- tive agli enti sensibilizzandoli sul tema della responsabilità sociale, curando i rapporti con la famiglia e con i servizi di competenza. L’esperienza del tirocinio lavorativo ha avuto l’obiettivo formativo di fa- vorire l’apprendimento dei compiti legati alle mansioni assegnate, di ri- spettare il posto e gli orari di lavoro, di relazionarsi con il personale con cui il soggetto si è trovato ad inte- ragire. Il tirocinio pratico è riuscito a “ti- rare fuori” e valorizzare le capacità lavorative e quelle relazionali dei tirocinanti. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELL’ INTERVENTO ph Luca Policastri
  • 14. 26 27 La percentuale delle presenze al corso di formazione ha rilevato che le attività inerenti i diversi moduli formativi tenute da ciascun docente, sono state ben accolte dai soggetti. Abbastanza alta è risultata, anche, la frequenza lavorativa nelle azien- de ospitanti dall’inizio del percorso lavorativo fino al mese di marzo. Come si evince dai grafici, (7-8) Al termine del corso di formazio- ne per la valutazione della qualità percepita, ai tirocinanti è stato som- ministrato un questionario di gradi- mento, anonimo, relativo all’espe- rienza formativa. Il 100% dei tirocinanti ha dichiarato di essere soddisfatto dell’organizza- zione e della professionalità dell’as- sociazione nella gestione del corso di formazione.Tutti i tirocinanti sono Graf. 7 Graf. 8 stati soddisfatti dell’attività forma- tiva che hanno svolto. L’81,8% ha dichiarato, inoltre, di essere stato abbastanza/molto soddisfatto della presentazione delle finalità del cor- so, della professionalità dei docenti e della chiarezza con cui sono stati trattati gli argomenti inerenti i vari moduli formativi. Il 72,7% di loro ha dichiarato infine di essere stato abbastanza/molto soddisfatto del- la qualità degli strumenti utilizzati durante le lezioni da parte dei do- centi e dell’esposizione del mate- riale didattico. Come si evince dal grafico 9 (indici di gradimento dei tirocinanti). Complessivamente come si eviden- zia dal grafico 11, le attività del cor- so di formazione, le docenze, l’or- Graf. 9
  • 15. 28 29 ganizzazione generale sono risultate molto apprezzate. (Graf. 10) Contestualmente all’attività di rac- colta dati per il monitoraggio e la va- lutazione degli interventi, presso la sede dell’Associazione Mondiversi sono state svolte attività di gruppo e interscambio, sia i tirocinanti, che con la referente del progetto e i tu- tor d’accompagnamento. Nel corso di questi incontri di partecipazione e formazione, i tirocinanti hanno avuto la possibilità di confrontarsi tra di loro rispetto all’avvio e all’an- damento del percorso lavorativo di ognuno all’interno delle aziende ospitanti, alle più o meno incon- trate difficoltà durante il percorso LAVORO DI GRUPPO sia di formazione che di lavoro, al processo di scambio e socializza- zione con i tutor e i colleghi e sulle strategie personali per fronteggiare tali difficoltà migliorando le proprie capacità personali e relazionali. A tal proposito riteniamo che risulta indispensabile offrire e avviare op- portunità di incontri e lavori attivi di gruppo per persone portatrici di questo tipo di disabilità; confrontar- si su aspetti di sé a livello persona- le e professionale favorisce, infatti, una più efficace partecipazione nella società rafforzando la pro-
  • 16. 30 31 pria autostima rispetto alle proprie possibilità e anche una maggiore acquisizione di metodologie e stru- menti professionali, migliorando le capacità sociali-relazionali e comu- nicative. Nelle date 27 e 28 novembre 2012 presso la sede dell’Associazione Mondiversi Onlus è stato svolto l’e- same finale del corso di formazio- ne work-experiences disabili uditivi per il conseguimento della qualifica di “addetto alle funzioni aziendali e di segreteria”. Il gruppo di allievi formato da Bi- fano Pietro, Caracciolo Valentino, Fontanella Annalisa, Gaccione Do- menico, Nigro Vito, Olivieri Maria, Perrella Eugenio, Pignataro Tiziana, Trombino Rosaria, Zubaio Dome- nico Salvatore e Fontanella Elvira Manuela hanno affrontato la pro- va d’esame riguardante le seguenti ESITO ESAME FINALE materie: igiene e sicurezza sul lavo- ro, la comunicazione non verbale nel mondo del lavoro, elementi di economia aziendale, elementi di organizzazione aziendale e infor- matica di base. La commissione esaminatrice era presieduta da Ramundo Domenico e composta dai 3 membri Ughettini Antonio, Bianchi Angelo e Bonaro Marco e dai 2 docentiVulcano Luigi Alfonso e Sapia Anna. Tutti i corsisti hanno avuto valutazioni positive e nello specifico sono state attribuite le seguenti valutazioni: 6 soddisfa- cente, 4 buono, 1 ottimo.
  • 17. 32 33 INDICE INTRODUZIONE.................................................................pag. 3 PREMESSA............................................................................pag. 5 CHE COS’ È LA SORDITÀ?...................................................pag. 9 QUALI CONSEGUENZE.......................................................pag. 11 I dati e le cause...............................................................pag. 13 OBIETTIVI DEL PROGETTO.................................................pag. 15 STRATEGIA (FORMAZIONE/INSERIMENTO)........................pag. 16 IL PERCORSO......................................................................pag. 17 La formazione................................................................pag. 19 Inserimento negli Enti.................................................pag. 22 Monitoraggio e valutazione dell’intervento.....pag. 23 Lavoro di gruppo.........................................................pag. 27 Esito esame finale...........................................................pag. 29
  • 18. 34 SERVIZI DI RIFERIMENTO REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 10 LAVORO POLITICHE DELLA FAMIGLIA Via Lucrezia Della Valle – 88100 - Catanzaro Tel. 0961/858998 PROVINCIA DI COSENZA SETTORE POLITICHE SOCIALI E POLITICHE DELL’IMMIGRAZIONE Via Romualdo Montagna - 87100 - COSENZA Tel. 0984/814322 (avv. Gentile) ASP COSENZA DISTRETTO DI CORIGLIANO CALABRO Via Luigi Stevenson , 87064 - Corigliano Calabro Scalo (CS). Tel 0983/8801 COMUNE DI CORIGLIANO CALABRO SETTORE POLITICHE SOCIALI Via Abenante , 87064 - Corigliano Calabro (CS). Tel 0983/83851 ASSOCIAZIONE MONDIVERSI ONLUS Sede operativa:Via Machiavelli – 87064 – Corigliano Calabro Tel. 0983/031492 CIRCOLO CULTURALE RICREATIVO SORDOMUTI  Via degli Etruschi, 1 - 87067 - Rossano (CS)  Tel. 0983/290457