I sistemi tradizionali sembrano sempre più in crisi. Perchè?
Quali opportunità ci sono nella digital transformation per le funzioni HR che vogliono innovare il sistema di performance?
7. Donadio Alessandro
PERFOMANCE MANAGEMENT SYSTEM: LE 3 P
Posizione
Prestazione
Potenziale
L’oggetto osservato è
evoluto nel tempo,
concentrandosi all’inizio sul
ruolo e la sua complessità
intrinseca.
Successivamente la
prestazione, sia
quantitativa che qualitativa,
ha assunto un ruolo
dominante.
Infine il potenziale è stato
incorporato come elemento
di predittività della
performance futura.
Oggi i tre elementi tendono
ad essere aggregati
costruendo modelli
osservativi complessi
8. Donadio Alessandro
WHAT AND HOW MODEL
HOW
WHAT
RISULTATI
COMPORTAMENTI
Il modello
concettuale
prevalente oggi,
incrocia il cosa devo
fare (obiettivi
organizzativi e di
ruolo) con il come
devo farlo (modello
di leadership e
comportamentale).
L’incrocio di questi
assi produce cluster
di profili di
performance
12. Donadio Alessandro
I BIAS DEI MODELLI ATTUALI
VALUTAZIONE
CAMPO DI
OSSERVAZIONE
RITMOE’ così facile valutare?
Dove sta realmente creando
impatto la persona?
Quante volte dovremmo
valutare?
13. Donadio Alessandro
IL CAPO SA VALUTARE?
Valutare è azione
complessa.
Bisogna dedicare tempo
all’osservazione.
Serve capire bene cosa
stiamo vedendo in termini
di competenza e
potenziale.
Serve essere consci dei
propri bias personali
quando si valuta.
Quanti capi sono
realmente in grado fare
questo per preparazione
ed attitudine?
Il capo non può valutare
da solo!
14. Donadio Alessandro
LA PERSONA CALEIDOSCOPICA
Il capo vede la «sua
persona» per un tempo
minimale oggi.
Questa lavora con molti
altri soggetti (colleghi,
project leader, clienti,
ecc…) che possono
offrire uno sguardo
aggiuntivo sulla sua
capacità di creare
valore.
Estendere lo sguardo
vuol dir consentire a
tutti questi di
esprimere una
valutazione
caleidoscopica
sull’impatto della
persona ed arricchire il
processo di valutazione
15. Donadio Alessandro
IL FEEDBACK E’ DEPERIBILE
Un processo che
restituisce un feedback
solo alla fine dell’anno
è anacronistico ed
inefficace.
Il feedback deve essere
puntuale e tempestivo
se vogliamo orientare i
comportamenti.
Il ritmo della
restituzione deve
essere quindi rivisto.
Ogni momento è quello
giusto per dare un
feedback!
17. Donadio Alessandro
UN NUOVO FRAMEWORK: RELAZIONE E PEOPLE INTELLIGENCE
Extended Continous Feedback System
In un sistema maturo il
capo può essere
svincolato dalla attività di
valutazione e assumere il
compito reale di coach.
I feedback possono
invece arrivare da tutti
coloro che lavorano con
la persona, e che la
colgono mentre offre
valore tangibile. Oltre lo
spazio ed il tempo:
semprunque!
Il sistema raccoglie i
feedback e alimenta dei
dashboard che
supportano il capo e la
persona nel processo di
consapevolezza e
crescita.
19. Donadio Alessandro
CAPO COACH:
ORIENTAMENTO, COACHING, FACILITAZIONE
In fondo chiediamo al capo di
fare quello che serve per:
- Orientare la persona nel
comprendere in quale
contesto opera, e che risorse
ha a disposizione
- Farle coaching sulla fissazione
di obiettivi concreti, e delle
pratiche per raggiungerli
- Sostenerlo nella sua azione
con interventi mirati a
renderla efficace, rimuovendo
ostacoli, garantendo ascolto
20. Donadio Alessandro
CAPO CONTEMPORANEO:
SOFT E DIGITAL SKILLS
Ma è pur vero che chiediamo al
capo di agire quelle pratiche di
supporto in un contesto che è:
- digitale, per cui remoto ma
anche accessibile
- che si fonda sull’incontro, lo
scambio, la partecipazione, a
prescindere da dove si sta
fisicamente
- data-driven, opportunità vera
di continuare a governare pur
disintermediando sulle
pratiche tradizionali di
comando e controllo