Presentazione "6 modi per finanziare un start up o una PMI" con approfondimento sul credito bancario. Small talk "The 6 best ways to finance a start up or a Sme", by Armando Panvini and Luigi Mastronardi. A class of prof. Luca Ruzza. Università La Sapienza Roma - Roma March 21, 2018
2. Un'impresa di prossima costituzione ( start up ) può
accedere a diverse fonti di finanziamento quali:
• finanziamenti con capitale del titolare o dei soci;
• finanziamenti con capitale preso a prestito;
• finanziamenti con contributi pubblici.
le fonti
3. Capitale di Rischio
Il capitale di rischio può derivare, fra l’altro,
da:
• soci fondatori;
• conoscenti;
• Familiari e amici ;
• Business Angels;
• Venture Capital;
• Crowdfunding;
• Microcredito
le fonti
5. 1. Chi sono i Business Angels?
Sono ex titolari di impresa, manager in attività
o in pensione, che possono offrire alle
imprese in fase di start up più che uno
strumento finanziario innovativo soprattutto
valide competenze manageriali.
Investono il proprio patrimonio nel capitale di
rischio delle Piccole e Medie Imprese (PMI),
con un attivo coinvolgimento nello sviluppo
delle aziende partecipate.
Business Angels
6. I Business Angel Investitor funzionano in modo simile ai Ventur Capitalist,
Indirizzando però la loro attenzione ad operazioni molto più piccole o, a
volte, che contemplano una sola persona. Vogliono spesso una gran
parte della vostra azienda, il che significa che loro guadagnano
quando voi guadagnate ( per esempio, possedere il 49 per cento della
vostra azienda ), quando si fanno i soldi. Alla fine, questo è
probabilmente una delle opzioni più popolari e convenienti per coloro
che sono seriamente interessati alla ricerca del finanziamento di una
startup, perché a)vi permette di mantenere il controllo sulla vostra
azienda; b) guadagnare una mentorship, quando è necessario e,
auspicabilmente, continuare a guadagnare mentre la vostra azienda
continua a crescere.
Le associazioni più popolari per conoscere investitori “Business
Angel” includono:
I.A.G., IBAN, SBD Center, SBA, Italiastartup, Ventureup,
Entrepreneur, Angel.co. e Gust.
8. Venture Capital
Un investimento in Venture Capital è essenzialmente rappresentato da
un gruppo professionale alla ricerca di start-up da finanziare. Come si
può immaginare, questa opzione ha un sacco di soldi a disposizione per
offrire alle start-up le risorse necessarie per aiutarle a raggiungere
realmente il successo. Per molti, trovare un Venture Capitalist sarebbe
la situazione ideale di finanziamento.
Ciò nonostante, ci sono alcuni importanti aspetti negativi di questa
opzione. Il Venture Capitalist, in genere, cerca opportunità in aziende
con grandi potenzialità, che diano risultati finanziari molto rilevanti e
stabili. Il che significa che la vostra start-up di azienda dovrebbe
disporre di un forte team di persone e anche di qualche milione di Euro.
Voi dovreste essere flessibili nel controllo del vostro business e, a volte,
rinunciare a una parte di quel controllo; quindi, se non siete interessati
ad un eccessivo tutoraggio o ad accettare un compromesso sulla
gestione, questo potrebbe non essere la soluzione migliore.
2. Cos’è il Venture Capital ?
9. L'investimento di VC si caratterizza per i seguenti elementi:
•fase di sviluppo: investire in idee imprenditoriali
particolarmente promettenti (seed financing) e società
in start up nelle prime fasi di vita (venture financing) fin
dalle fasi pre revenue,
•ambiti tecnologici: investire in aree ad alto contenuto
di innovazione
•rischio: investire in società con elevato rischio operativo,
ovvero non é ancora chiaro se avranno un mercato per i
propri prodotti, e rischio finanziario, per cui l'investitore non
sa se avrà modo di recuperare il capitale investito.
Venture Capital
Riferimenti: Innogest SGR, 360 Capital Partner, Digital Magics, Dpixel, H-
Farm Venture, Key Capital, L Venture Group, Principia SGR, United
Venture, Vertis, PI Campus.
10.
11. Questo è uno dei più recenti metodi di finanziamento di una startup che si è imposto,
prepotentemente, sul mercato. Piattaforme come Kickstarter o Indiegogo sono ottimi
esempi di siti web dove si può creare una campagna di crowdfunding.
Se non se ne è mai sentito parlare, il modo in cui funziona è questo:
Chiunque può contribuire con denaro per aiutare un business in cui realmente crede. Un
imprenditore metterà una descrizione dettagliata della sua attività su una piattaforma come
Kickstarter, indicando i goals del business, le strategie finanziarie future per generare un
profitto, il target di riferimento, di quanto finanziamento ha bisogno e per quali motivi, ecc . I
consumatori possono leggere il business e dare i soldi se lo desiderano. In generale, quelli che
danno soldi faranno impegni economici in linea con la promessa di pre-acquistare il prodotto,
dando una donazione, o di guadagnare qualche tipo di ricompensa (qualsiasi cosa, da un
blocco note gratuito oppure iPad gratis, ecc.). Tenete a mente, tuttavia, che, anche se le
campagne di crowdfunding possono essere alla moda, ci sono centinaia di progetti che ogni
anno non riescono a farsi finanziare. Questo è un modo competitivo per ottenere un
finanziamento, quindi a meno che il vostro progetto non sia assolutamente solido come una
roccia ed attirare l'attenzione dei consumatori medi, giusto attraverso una breve descrizione
ed alcune immagini on-line, non potete pensare che il crowdfunding possa lavorare, alla fine,
per voi.
Secondo i “veterani” del settore, “le campagne di maggior successo sembrano venire da
una buona presentazione. Mentre la maggior parte degli imprenditori sono inclini a mettere
in evidenza il prodotto e nascondere il proprio background, ma sui siti crowdfunding,
l'imprenditore è la storia.“
3. Cos’è il Crowdfunding ?
12. La Consob ha pubblicato, nel 2015, il documento di consultazione sul
nuovo regolamento, per l'accesso al pubblico risparmio da parte delle
startup tramite portali on line: si tratta dell'equity crowdfunding.
Questo mira a sostenere la nascita di nuove società, o l'ampliamento di
quelle esistenti. Il legislatore, all’inizio, ha preso in considerazione solo le
startup innovative. A differenza della versione "classica" del
crowdfunding, che prevede il finanziamento di singoli progetti (concerti,
dischi, film, documentari).
L’accesso a questo tipo di finanziamento è oggi aperto a tutte le
PMI e START UP.
Riferimenti: Kickstarter, Indiegogo, siamosoci, Produzionidalbasso,
Eppela, Kisskissbankbank, Smartika,Prestiamoci, DeRev, Starteed.
13. Il capitale di debito può derivare da:
Istituzioni pubbliche
4. microcredito
5. bandi di finanza agevolata
Istituti di credito
6. creditobancario
le fonti
Capitale di debito
14. Il finanziamento pubblico è un’agevolazione
che il legislatore, regionale, nazionale o
comunitario, mette a disposizione delle
micro, piccole e medie imprese al fine di
affiancarle e sostenerle dal punto di vista
economico e finanziario, attribuendo alle
stesse il valore aggiunto necessario per
investire, svilupparsi e risultare competitive
sul mercato
Topics: #POR, #PON, #COSME, #PMI, #SME, #mPMI,
le fonti
15. I finanziamenti pubblici e la finanza agevolata
Le principali fonti della finanza agevolata sono:
- legislazione comunitaria (Unione Europea) HORIZON2020,
COSME, SME
- legislazione nazionale (Stato, in particolare i singoli Ministeri
di competenza) PON
- legislazione regionale (Regioni) POR + FSE + FESR + FEASR
Soggetti attuatori:
- Enti locali, quali Comuni, Camere di Commercio, ecc…
- Ministeri quali MISE, il MIBACT, ecc…. Società pubbliche di scopo
- Istituti Bancari, Fondazioni, Aziende, Assicurazioni …
le fonti
17. Microcredito
4. Small business Loan
Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico che permette l'accesso ai
servizi finanziari alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione. Viene definito
come "credito di piccolo ammontare, finalizzato all'avvio di un'attività imprenditoriale o
per far fronte a spese d'emergenza, nei confronti di soggetti vulnerabili dal punto di vista
sociale ed economico, esclusi dal settore finanziario formale”.
Le origini del microcredito oggi possono essere collegate al Bangladesh, in particolare
alla Grameen Bank, fondata da Muhammad Yunus nel 1983, che è considerato il primo
istituto di microcredito moderno:
Yunus ha iniziato il progetto in una piccola città, Jobra, utilizzando il proprio denaro per
fornire piccoli prestiti a bassi tassi d'interesse ai poveri delle campagne. Costituita
inizialmente come organizzazione no-profit, dipendente da sussidi governativi, la
Grameen Bank in seguito divenne una persona giuridica. Il microcredito ha poi
raggiunto l'America Latina con l'istituzione di PRODEM. Nata in Bolivia come no-profit,
nel 1986, la PRODEM, successivamente, venne trasformata in for-profit Banco Sol.
Il microcredito è poi diventato un popolare strumento per lo sviluppo economico, con
centinaia di istituzioni emergenti in tutto il terzo mondo. Nei Paesi in via di
sviluppo milioni di famiglie vivono con i proventi delle loro piccole imprese agricole e
delle Cooperative nell'ambito di quella che è stata definita economia informale, con
difficoltà ad accedere al credito bancario per l'inadeguatezza o la mancanza di garanzie
reali, per imprese ritenute troppo piccole dalle banche tradizionali, impedendo a queste
attività produttive di avviarsi o svilupparsi libere dall’usura.
18. Il primo luogo dove gli imprenditori vanno quando si parla di finanziamento è la
banca. Ci sono molte opzioni specializzate disponibili per le piccole imprese (come il
microcredito), ma il vostro ostacolo qui è trovare la strada per ottenere un prestito
di lungo periodo. Quando si va in banca, si deve essere in grado di presentare un
piano su come sarà speso ogni centesimo del prestito, e anche allora a volte un neo
imprenditore, sembra troppo rischioso per la banca e non sarà possibile ottenere il
prestito . Se questo è il caso, si può anche prendere in considerazione un’ alternativa
tramite un piccolo prestito d'affari, da un provider specializzato in questi tipo
specifico di financing, tipo i Confidi. Vi segnaliamo che, ogni anno, il M.I.S.E. mette a
disposizione circa 30 mln € in Microcredito per progetti non superiori ai 25.000 €. La
Regione Lazio ha appena stanziato un fondo di 35 mln € sempre a sostegno del
Microcredito.
Riferimenti: Microcredito Lazioinnova e società di scopo altre regioni, M.I.S.E.
microcredito, i microcredito. Micro.bo, Eticredito, Banca Etica Rimini, MAG, RITMI
– Rete Italiana MIcrofinanza, Permicro, Progetto SMOAT (FidiToscana)
4. Microcredito (Small business Loan)
Microcredito
19. Oggi, in Italia, oltre un terzo dei finanziamenti Europei viene
utilizzato nell’ambito della Ricerca Universitaria. Ovviamente
la maggior parte va nella Ricerca dell’innovazione
tecnologica.
Ma l’INNOVAZIONE non è soltanto tecnologica ma anche
di PROCESSO, PRODOTTO, ORGANIZZAZIONE e SERVIZIO.
Quindi fruibile anche dalle facoltà umanistiche che, da sole
o in collaborazione con altre facoltà e/o Centri di Ricerca,
possono accedere ai Finanziamenti Europei per sviluppare
una propria progettualità finanziando i “project work” dei
laureandi che, da mera “tesi di laurea” possono trasformarsi
in occasioni di lavoro al termine del ciclo di studi.
le fonti
La Finanza pubblica agevolata e la ricerca
universitaria
21. SME Instrument
Le PMI (SME –small and medium-sized enterprises) rappresentano una
significativa fonte di innovazione, crescita ed occupazione in Europa.
Lo SME Instrument è adeguato alle esigenze delle PMI ed è caratterizzato da
open calls organizzate in tre fasi:
1. Lump sum (somma forfettaria) per esplorare la fattibilità ed il potenziale
commerciale dell’idea progettuale;
2. Grant (sovvenzione) per attività di Research & Development & Innovation con
focus sulle attività dimostrative;
3. Misure di supporto e attività di networking per lo sfruttamento dei risultati.
SME instrument - phase 1– proof of concept
Sviluppare uno studio di fattibilità che verifichi la fattibilità tecnologica/pratica
oltre che economica di una idea/concept considerevolmente innovativa per il
settore in cui viene presentato (nuovi prodotti, processi, progettazione, servizi e
tecnologie o nuove applicazioni). Ad esempio, valutazione dei rischi, studi di
mercato, coinvolgimento degli utenti, gestione della proprietà intellettuale,
sviluppo della strategia. ricerca di partner, fattibilità del concept, per stabilire un
solido progetto ad alto potenziale di innovazione con una dimensione europea.
La proposta dovrebbe contenere un business plan iniziale basato
sull’idea/concetto proposta, con le specifiche dei risultati del progetto e dei
criteri per il successo.
22. SME Instrument
1A: Vengono finanziati tutti i costi ammissibili (costi diretti e indiretti)
che possono essere ricondotti al Feasibility study dell’idea progettuale;
1B: La Commission Decision, che autorizza il rimborso dei costi sotto
forma di somma forfettaria per la fase 1, stabilisce che il costo totale
eleggibile sia di €71.249. Applicando il tasso di co-finanziamento del
70%, l’ammontare del finanziamento è stabilito a € 50.000.
Al beneficiario andrà un prefinanziamento ed un pagamento a saldo: il
prefinanziamento (40% della somma forfettaria) avverrà entro 30 giorni
dalla data di inizio dell’azione o dalla data di entrata in vigore della
convenzione, a seconda di quale è l’ultima data. Un importo pari al
5% del massimo importo della sovvenzione viene trattenuto dal
pagamento del prefinanziamento e trasferito nel Fondo di Garanzia.
Il saldo sarà pagato (insieme all’importo ritenuto come fondo di
garanzia) entro 90 giorni dal ricevimento del report finale.
26. Capitale di debito
Le fonti di finanziamento sono fonti finanziarie utilizzate per la
costituzione di un'impresa, per il suo sviluppo e per il suo
mantenimento durevole nel tempo.
Hanno lo scopo di sostenere i costi sia della gestione ordinaria che
quelli relativi agli investimenti durevoli e programmati.
Sono suddivise in fonti interne e fonti esterne
Fonti Interne:
Conferimenti effettuati dal titolare o dai soci al momento della
costituzione dell'azienda, a tempo indeterminato poiché vincolato
all'attività aziendale per tutta la vita dell'impresa (Capitale
Sociale);
La formazione di riserve ordinarie e/o straordinarie;
Reinvestimento degli utili non prelevati dall’imprenditore o non
distribuiti ai soci.
27. Capitale di debito
Fonti Esterne:
Rappresentano la più ampia gamma di possibilità per finanziare
una attività, vengono ricercate fuori dalla dall’azienda, presso
diversi soggetti potenzialmente in grado ed interessati ad accordate
finanziamenti.
Analizziamo ora i principali forme di finanziamento esterno a
disposizione, derivanti da dette fonti:
In base alla durata si dividono in:
Finanziamenti a breve termine (non superiori ad un anno);
Finanziamenti a medio termine (da 1 a 5 anni);
Finanziamenti a lungo termine (oltre i 5 anni).
In base alla finalità si definiscono:
Finanziamenti di funzionamento;
Finanziamenti di finanziamento.
In base alla loro natura si denominano:
Prestito Obbligazionario;
Credito Bancario;
Factoring;
Leasing;
28. Capitale di debito
Prestito Obbligazionario
Si tratta di un prestito che può essere richiesto direttamente ai finanziatori
con o senza l’intermediazione di terzi (banche, società finanziarie ecc.). Ciò
avviene attraverso l’emissione di titoli (le obbligazioni: titoli a reddito fisso o
variabili emessi da società quotate in borsa) le quali possono essere di
diversi tipi, i principali sono:
Ordinarie
Convertibili
Con warrant. Il warrant è da intendersi quale un buono da cui
scaturisce il diritto ad esercitare una azione (per esempio
sottoscrizioni di azioni ad un determinato prezzo in un
determinato periodo)
29. Credito bancario
Apertura di credito per cassa (scoperto di conto corrente):
E’ una facilitazione che viene accordata per sostenere il volano
finanziario. Prevalentemente concesso a revoca e rotativo.
Consente un utilizzo negativo sul conto corrente con liquidazione
periodica degli interessi. Rappresenta la forma più rischiosa per chi
lo accorda e di riflesso la più costosa. Consente un utilizzo elastico
e senza preavviso.
Fidi di portafoglio: Sono relativi ad anticipi accordati su ricevute
bancarie o cambiali. Per loro natura vengono definiti
“autoliquidanti”. I titoli possono essere negoziati in diverse
maniere: dopo incasso (questa forma non prevede anticipo), S.B.F.
(salvo buon fine), sconto (solo per cambiali). La facilitazione in
genere è rotativa con scadenza a revoca. Rispetto alla precedente
forma (dal momento che sono pianificati i rientri) ha un minor
costo in termini di interessi.
Anticipi su fatture: questa forma prevede la possibilità di utilizzo,
su un conto corrente dedicato, pari ad una parte (in genere
compreso fra il 60 e l’80%) dei crediti vantati e documentati
mediante fatture emesse. Può prevedere una cessione del credito
da parte dell’emittente fattura a favore del Soggetto che accorda la
facilitazione (Banca). L’indicazione in fattura di convogliare il
pagamento sul conto dedicato. Eventualmente l’accettazione da
parte del ceduto dell’avvenuta cessione del credito. In genere
anche questa linea di credito è rotativa ed a revoca.
30. Credito bancario
Anticipo su contratto: questa forma prevede la possibilità di
utilizzo, su un conto corrente dedicato, pari ad una parte (in
genere compreso fra il 10 ed il 30%) dei crediti vantati e
documentati derivanti da contratti sottoscritti. Al pervenire degli
incassi verrà destinata una percentuale dei medesimi, pari a
quella anticipata, al conto corrente dedicato (ove si è formato
l’utilizzo). Si vedrà così ridurre la esposizione fino a totale
estinzione del debito. Linea autoliquidante, più spesso specifica e
quindi con scadenza preordinata.
31. Finimport: si tratta di una anticipazione a fronte di importazione di
merci o servizi. Vengono di fatto eseguiti, mediante finanziamento,
i pagamenti all'estero. In genere l'operazione si rinnova ogni 30
giorni fino ad un massimo di novanta. Se l'operazione è in valuta
estera è possibile fare delle coperture per porsi al riparo dal rischio
cambio. Il rientro avviene mediante addebito in conto corrente,
anche parzialmente, entro i termini previsti dal finanziamento.
Finexport: si tratta di una anticipazione a fronte di esportazione di
merci o servizi. Viene accordato applicando uno scarto
percentuale sulla fattura. Può essere erogato prima della fornitura
oppure successivamente con il fine di smobilizzare il credito
vantato. Il rientro avviene mediante l’incasso delle fatture
anticipate.
Apercredito o Lettera di credito estero: in questo caso la banca si
impegna per conto di un suo cliente ad effettuare il pagamento
al fornitore estero, dietro consegna da parte di quest’ultimo di
una serie di documenti. Tali documenti in genere descrivono
dettagliatamente la merce, la rispondenza ai criteri legislativi, i
mezzi di spedizione, le assicurazioni legati alla spedizione stessa, i
tempi di ed il luogo di consegna. A questa operazione si lega
quasi sempre una di finimport.
32. Credito bancario
• Finanziamenti Chirografari: si tratta di un finanziamento di
medio termine. Viene accordato con specifica finalità (acquisto di un
macchinario, di un automezzo funzionale, di ristrutturazione locali ove
si svolge l’attività ecc.). Le garanzie richieste, sono di “firma”. La durata
normalmente è compresa fra i 12 ed i 60 mesi. Il rientro avviene
attraverso il pagamento periodico di rate. Il tasso può essere fisso o
variabile.
• Mutuo ipotecario: Si tratta di un finanziamento di lungo
termine. Viene accordato per operazioni di tipo immobiliare (acquisto
o ristrutturazione) ma anche per fornire liquidità all’attività. Comporta,
quale forma di garanzia, iscrizione di ipoteca (generalmente di primo
grado) su immobile. La durata va generalmente dai 5 ai 30 anni. Il
rientro avviene attraverso il pagamento di rate periodiche nel rispetto
del piano di ammortamento allegato al contratto di mutuo. Il tasso
può essere fisso o indicizzato.
33. Factoring
In questa operazione l’impresa cede ad una società tutti i crediti,
presenti e futuri vantati verso un cliente, ad altro imprenditore
definito “Factor”.
Per contro ottiene da quest’ultimo liquidità, amministrazione e
gestione dei crediti ceduti.
L’anticipazione di liquidità comporta il pagamento di interesse. La
gestione un pagamento di commissione.
Esistono due tipi di Factoring: PRO SOLVENDO (in caso di
insolvenza del debitore ceduto la perdita sul credito ricade sul
cedente) PRO SOLUTO (in caso di insolvenza del debitore ceduto
la perdita del credito viene assunta dal factor). Naturalmente il
secondo caso comporta in genere una anticipazione percentuale
del credito più bassa ed una commissione relativa alla garanzia
del credito.
34. Leasing
Questa operazione viene impropriamente inclusa in questo elenco, non si tratta infatti
di un finanziamento ma di una operazione di locazione finanziaria. L’impresa si rivolge
ad un operatore abilitato e richiede la fornitura in locazione di un bene alienabile
funzionale all’attività. Questi lo acquista intestandoselo, e lo affitta all’imprenditore
che pagherà dei canoni periodici di locazione. Il contratto prevede inoltre una
anticipazione da versare al momento dell’avvio dell’operazione ed, alla scadenza, un
canone di riscatto. Se non versato il bene resterà di proprietà della società di leasing.
La durata è di medio termine (salvo che per i leasing immobiliari) e coincide con i
periodo di ammortamento dei beni oggetto del contratto.
35. GRAZIE!!!
Via Massaciuccoli, 77
00199 Roma
Tel.06 9437 8489
Fax 06 9451 7376
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36. Ringraziamenti
Sapienza prima al mondo per gli studi classici
nel Ranking Qs 2018
Sapienza è leader mondiale nel settore
"Classics & Ancient History" nel Ranking Qs 2018
per materie. I dati, diffusi il 28 febbraio 2018,
premiano la tradizione umanistica dell’Ateneo,
valorizzando l’immagine della cultura italiana
all’estero: mai un’università italiana si era
collocata al primo posto nella classifica
internazionale