Ecosistemi Digitali - Strategie, infrastrutture e strumenti digitali per il Turismo della Destinazione Italia
Firenze, 2 dicembre 2016
http://ecosistemi.buytourismonline.com
Da Digitale a Ecosistemi turistici digitali
L’esperto:
Rodolfo Baggio – Master in Economia del Turismo Università Bocconi
Il mondo del turismo si è evoluto in un ecosistema digitale complesso e articolato, con relazioni e scambi tra operatori a diversi livelli. Come per ogni ecosistema il buon funzionamento deriva dall’efficienza di questi scambi e dalla possibilità di effettuarli in maniera armoniosa, senza ostacoli o colli di bottiglia. Rendere gli oggetti turistici digitali un insieme interoperabile e standardizzato è a questo punto condizione essenziale.
RENATO LAVARINI | Ivrea Citta industriale del XX secolo | UNESCO 2019
RODOLFO BAGGIO | Università Bocconi | Da Ecosistemi a Ecosistemi Digitali Turistici | Ecosistemi Digitali | dicembre 2016
1. PIANO STRATEGICO di SVILUPPO del TURISMO 2017 | 2022
ECOSISTEMI DIGITALI
Strategie, infrastrutture e strumenti digitali
per il Turismo della Destinazione Italia
Da Digitale a Ecosistemi turistici digitali
Rodolfo Baggio
Master in Economia del Turismo, Università Bocconi
Firenze, venerdì 2 dicembre 2016
Fortezza da Basso
Lago d’Iseo | The Floating Piers | flickr veridiano3
2. La veloce evoluzione e la grande diffusione delle tecnologie di trattamento delle informazioni e delle
comunicazioni hanno profondamente trasformato il mondo del turismo e radicalmente cambiato la
struttura stessa del settore.
A queste rapide trasformazioni però non tutti hanno risposto in maniera adeguata e quei pochi che
hanno compreso la rivoluzione digitale hanno di fatto assunto un ruolo preponderante, quasi
monopolistico.
Il mondo del turismo si è evoluto in un ecosistema digitale complesso e articolato, con relazioni e
scambi tra elementi disparati (operatori, intermediari e consumatori) a diversi livelli.
Come per ogni ecosistema, numerosi elementi, anche molto diversi fra di loro, sono connessi in
modi non sempre semplici, in equilibrio delicato, e il buon funzionamento generale deriva
dall’efficienza delle interazioni e dalla possibilità di effettuarle in maniera armoniosa, senza ostacoli
o colli di bottiglia.
Come per ogni ecosistema il cattivo funzionamento di elementi, anche all’apparenza poco
significativi, rischia di deteriorare la struttura e, a volte, portare alla distruzione del sistema stesso.
Quel che pare necessario, e ormai non più rimandabile, è un intervento teso a rendere la
componente digitale dell’ecosistema il più possibile efficace ed efficiente.
E ciò passa necessariamente da una razionalizzazione dell’infrastruttura logica del sistema
tecnologico di supporto al turismo, che deve basarsi su un insieme ben definito di standard e norme
che specifichino le operazioni possibili e che consentano di riconoscere in maniera univoca gli attori
del sistema (operatori, fornitori di servizi, intermediari ecc.).
Oltre a ciò vanno definite modalità e strumenti per la condivisione di tutti quegli elementi che possono
essere utili per un buon funzionamento dell’ecosistema: dati, procedure, funzionalità applicative ecc.
Come ampiamente dimostrato dalla storia stessa di Internet e del Web, un ambiente tecnologico nel
quale regole e formati compatibili vengono resi pubblici e condivisi da tutti gli attori semplifica e rende
fluide le operazioni e favorisce l’emergere di soluzioni innovative, base importante per le possibilità
di sviluppo del settore.
3. Infatti, non dovendo impegnare tempo e risorse per combinare oggetti digitali diversi, ci si può
concentrare sui contenuti e sul lato creativo dello sviluppo delle applicazioni e dei servizi.
Interoperabilità, quindi, è il concetto base sul quale fondare gran parte delle strategie digitali per il
turismo nei prossimi mesi.
I tanti sistemi diversi esistenti oggi devono poter cooperare, e per far questo devono condividere le
modalità con cui identificare tutti gli elementi dell’ecosistema e con cui effettuare gli scambi
informativi e operativi necessari.
Le parole chiave su cui si articola questo tema, e sulle quali ragionare sono:
• linee guida per l’interoperabilità: quali standard sono necessari per identificare le risorse
turistiche e le transazioni (identificazione, accessi da parte degli utenti, booking, pagamenti
ecc.) e come gestirli (definizione iniziale, diffusione, aggiornamento ecc.);
• condivisione di protocolli e linguaggi: quali risorse e quali tempi sono necessari per arrivare
a un insieme condiviso di protocolli, linguaggi e rappresentazioni di dati e risorse, e quali
strumenti è possibile utilizzare per favorire un utilizzo più ampio possibile;
• sviluppo delle infrastrutture: quali modalità e quali infrastrutture tecnologiche o piattaforme
servono per condividere protocolli e linguaggi, e come se ne favorisce l’accesso;
• sperimentazione: come definire ambiti di sperimentazione o progetti pilota e come verificare
i risultati; quali operatori, istituzioni o enti vanno coinvolti e come si ripartiscono sforzi e
risorse;
• destinazioni digitali: come si compone un insieme minimo di ambienti e strumenti tecnologici
e non (formazione, incentivi, norme ecc.) che favorisca una più ampia digitalizzazione e l’uso
delle risorse disponibili perché una destinazione turistica possa costruire una promozione
efficace che porti a un aumento dei flussi e dei ricavi turistici;
4. • canali di distribuzione: come armonizzare i diversi canali di distribuzione dei prodotti e servizi
turistici oggi esistenti, quali accordi e quali regole sono necessari e in che modo si possono
aiutare gli operatori nel loro utilizzo.