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Salvatore Capasso
Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo-CNR
Istituto di Studi
sul Mediterraneo
Napoli, 7 maggio 2019
Nasce un nuovo Istituto del CNR
I contenuti della presentazione
I. Perché l’ISMed
Il contesto; il «mercato della ricerca» sui temi collegati all’area del Mediterraneo; le
potenzialità di analizzare con nuovi approcci gli squilibri sociali ed economici tra i
paesi che si affacciano nel Mediterraneo; le possibili implicazioni e le grandi
opportunità per l’intera area; la crescente richiesta di analisi, ricerca, sviluppo,
consulenza, azioni di supporto alla governance
II. Vision, Mission, struttura e potenzialità
Finalità, attività di ricerca e divulgazione, struttura, contesto competitivo
III. Le sedi
Dalla sede principale di Napoli, le nuove sedi dell’ISMed
Perché l’ISMed
Il Contesto
Il Mediterraneo: un’area di fondamentale interesse strategico per l’Italia e
per il suo Mezzogiorno. Un mare di opportunità di sviluppo e crescita.
Grazie a una prossimità che non è solo geografica, ma anche storica e
culturale, il nostro Paese può assumere un ruolo chiave nel formulare risposte
valide alla crescente domanda di integrazione che proviene da tutti i paesi
del Nord Africa e del Medio Oriente.
Un processo di integrazione che è certamente un’opportunità di crescita e
sviluppo per l’intera area e che va perseguito attraverso politiche economiche
e sociali di ampio respiro ed efficaci.
Nuove opportunità:
La crescente domanda di Ricerca
Negli ultimi anni l’ammontare di ricerca richiesto su temi inerenti le economie
del Mediterraneo è cresciuto e, in particolare, è cresciuta la domanda di analisi
economiche, demografiche, sociologiche e in genere delle scienze rivolte
a rispondere a problemi con forti elementi di attualità.
Ecco alcuni dei temi su cui l’ISSM ha riscontrato un crescente interesse: le
migrazioni, le politiche di sviluppo e crescita, l’energia, l’ambiente,
l’economia del mare.
L’interesse su queste tematiche è testimoniato dall’enorme quantità di fondi
su progetti di ricerca conoscitiva e collegata allo sviluppo di indirizzi di policy:
Es. BlueMed della Commissione Europea, il cluster BIG (Blue Italian Growth)
sull’economia del mare, PRIMA (Partnership for research and innovation in the
Mediterranean Area).
Perché il Mediterraneo:
le specificità dell’area
La definizione di strategie di intervento efficaci richiede il supporto di una solida
e ricca attività di ricerca in tutti i contesti.
L’Area è caratterizzato da una specificità e una complessità che richiede
analisi investigative specifiche. In questo contesto, più che in altri, l’approccio
interdisciplinare è essenziale.
Qui, più che altrove, l’economia, la storia, le scienze politiche, la demografia,
l’urbanistica, tra le altre, opportunamente miscelate, e supportate da approcci e
strumenti tecnologici innovativi, possono raggiungere livelli interpretativi e
conoscitivi del territorio molto più dettagliati che non la singola disciplina.
Dall’ISSM all’ISMed
La capacità di ricerca e di impatto sul territorio dell’ISSM è sottodimensionata
in relazione alla domanda di ricerca.
Era necessaria una riorganizzazione del portafoglio di competenze, una
riorganizzazione strutturale e una presenza geografica più estesa.
Nasce l’ISMed
Attraverso l’innesto di nuove competenze e la ridefinizione degli ambiti di
ricerca, l’ISMed si presenta come interlocutore unico in Italia e tra pochi nel
Mediterraneo su temi chiave e di frontiera, attrattori di notevole quantità di fondi
di ricerca.
Il contesto competitivo
Il tema Mediterraneo è sufficientemente ampio da permettere di coprire
interessi di ricerca molto ampi, è sufficientemente specifico da garantire una
nicchia di ricerca sufficientemente protetta.
In genere i dipartimenti universitari sono generalisti e offrono un minor grado di
interdisciplinarietà.
In Italia non vi sono centri di ricerca pubblici su temi socio-economici.
In Europa
IEMed (European Institute of the Mediterraneana), Barcellona
Institute for Mediterranean Studies Rethymno, Creta
Center for Mediterranean Integration (CMI) (Banca Mondiale), Marsiglia
Vision, Mission
struttura e potenzialità
La Vision
VISIONE di un Mediterraneo di pace e prosperità basata sui valori che
accomunano i Paesi dell’area.
Nasce dall’idea che il Mediterraneo può essere un’opportunità di crescita e
sviluppo sia per i paesi più ricchi della sponda nord che per quelli della sponda
sud e dalla consapevolezza che la ricerca scientifica è lo strumento per
concretizzare queste opportunità.
La Mission
La MISSIONE dell’ISMed è identificare e analizzare le dinamiche dei
processi di crescita e sviluppo socio-economico dei paesi dell’area
Mediterranea.
L’Istituto si propone come modello di apertura a diverse aree disciplinari
varcando il selciato che segna la divisione tra scienze umanistiche e dure per
concentrarsi su temi di ricerca specifici.
Attraverso un approccio interdisciplinare, la ricerca dell’ISMed si concentra su
temi quali lo studio delle migrazioni, l’energia e l’ambiente, la natura dei
processi di sviluppo economico e sociale, la logistica e i trasporti, lo sviluppo
urbano, lo sviluppo delle infrastrutture di rete e la diffusione delle tecnologie in
ambiti socio-economici e culturali, il patrimonio artistico e culturale.
L’attività di ricerca non ha solo finalità meramente scientifiche e accademiche
ma ha anche intenti informativi e divulgativi.
La Finalità Ultima
Lo scopo ultimo dell’ISMed è quello di fornire teorie interpretative dei
fenomeni, analisi di lungo periodo, proiezioni sui possibili scenari futuri
e indirizzi di policy che possano essere di supporto a interventi mirati per
ridurre gli squilibri e stimolare la crescita dell’area.
I punti di forza dell’ISMed
• Arricchisce il CNR di un Istituto di maggior peso specifico in grado di diventare un polo di
riferimento e di eccellenze per l’intero Mediterraneo nell’Area delle Scienze Umane;
• Permette al CNR di far fronte alla crescente domanda di attività di consulenza e supporto
tecnico-scientifico agli enti locali, nazionali e internazionali incaricati di delineare interventi
di policy nel Mediterraneo;
• Incrementa il grado di interdisciplinarietà e punta a ottenere una maggiore osmosi tra
scienze umane e scienze dure;
• Aumenta la competitività del CNR su temi di ricerca in prospettiva di grande interesse e su
cui una notevole quantità di fondi è stata, e sarà canalizzata;
• Consente l’avvio di altre linee di ricerca su temi rilevanti per il Mediterraneo e aumenta il
livello di sinergia tra i ricercatori già impegnati all’ISSM o in altri Istituti del CNR;
• Permette una maggiore integrazione territoriale su un portafoglio di temi di ricerca che
interessano diverse regioni d’Italia e permette una maggiore integrazione delle attività di
ricerca del Dipartimento di Scienze Umane con quelle di Istituti che operano in altri
Dipartimenti.
Le linee di ricerca
Focus su:
• La governance nel Mediterraneo
• Mezzogiorni e sviluppo economico sociale
• Territorio, ambiente, paesaggio
• Le Migrazioni Mediterranee
• Logistica e Trasporti
• Economia del Mare
• Nuove tecnologie per lo sviluppo del Mediterraneo
• Il Patrimonio materiale e immateriale
Attività divulgativa e di consulenza
l’ISMed si propone tra gli obiettivi principali quello di dare un contributo
sostanziale alla diffusione di informazioni dettagliate su temi e problemi di
grande attualità. Ecco alcuni esempi di intervento:
• Indirizzi di policy e intervento pubblico a favore di enti di governo nazionali e
internazionali (Comune, Autorità Portuale, Regione, Ministero degli Esteri,
MiSE, Miur, Unione per il Mediterraneo);
• Attività di formazione e inserimento nel mondo del lavoro di giovani studenti
e laureati;
• Contratti di ricerca e alta formazione (visiting professor, stage, contributi a
Master, scuole di dottorato);
• Attività di divulgazione (Festival della Scienza, Expo, Premio Nazionale di
Divulgazione Scientifica 2015, Futuro Remoto – Città della Scienza);
• Organizzazione convegni e seminari;
• Attività di Supporto alla gestione di poli Museali e siti archeologici
Le sedi
Le Sedi
Napoli
Sede principale
Possibili prime sedi secondarie:
•Palermo
contatti già avviati con la LUMSA
•Roma
fase di ricognizione
Salvatore Capasso
Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo-CNR
Istituto di Studi
sul Mediterraneo
Napoli, 7 maggio 2019

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Nasce un nuovo Istituto del CNR: ISMed, Istituto di Studi sul Mediterraneo

  • 1.
  • 2. Salvatore Capasso Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo-CNR Istituto di Studi sul Mediterraneo Napoli, 7 maggio 2019 Nasce un nuovo Istituto del CNR
  • 3. I contenuti della presentazione I. Perché l’ISMed Il contesto; il «mercato della ricerca» sui temi collegati all’area del Mediterraneo; le potenzialità di analizzare con nuovi approcci gli squilibri sociali ed economici tra i paesi che si affacciano nel Mediterraneo; le possibili implicazioni e le grandi opportunità per l’intera area; la crescente richiesta di analisi, ricerca, sviluppo, consulenza, azioni di supporto alla governance II. Vision, Mission, struttura e potenzialità Finalità, attività di ricerca e divulgazione, struttura, contesto competitivo III. Le sedi Dalla sede principale di Napoli, le nuove sedi dell’ISMed
  • 5. Il Contesto Il Mediterraneo: un’area di fondamentale interesse strategico per l’Italia e per il suo Mezzogiorno. Un mare di opportunità di sviluppo e crescita. Grazie a una prossimità che non è solo geografica, ma anche storica e culturale, il nostro Paese può assumere un ruolo chiave nel formulare risposte valide alla crescente domanda di integrazione che proviene da tutti i paesi del Nord Africa e del Medio Oriente. Un processo di integrazione che è certamente un’opportunità di crescita e sviluppo per l’intera area e che va perseguito attraverso politiche economiche e sociali di ampio respiro ed efficaci.
  • 6. Nuove opportunità: La crescente domanda di Ricerca Negli ultimi anni l’ammontare di ricerca richiesto su temi inerenti le economie del Mediterraneo è cresciuto e, in particolare, è cresciuta la domanda di analisi economiche, demografiche, sociologiche e in genere delle scienze rivolte a rispondere a problemi con forti elementi di attualità. Ecco alcuni dei temi su cui l’ISSM ha riscontrato un crescente interesse: le migrazioni, le politiche di sviluppo e crescita, l’energia, l’ambiente, l’economia del mare. L’interesse su queste tematiche è testimoniato dall’enorme quantità di fondi su progetti di ricerca conoscitiva e collegata allo sviluppo di indirizzi di policy: Es. BlueMed della Commissione Europea, il cluster BIG (Blue Italian Growth) sull’economia del mare, PRIMA (Partnership for research and innovation in the Mediterranean Area).
  • 7. Perché il Mediterraneo: le specificità dell’area La definizione di strategie di intervento efficaci richiede il supporto di una solida e ricca attività di ricerca in tutti i contesti. L’Area è caratterizzato da una specificità e una complessità che richiede analisi investigative specifiche. In questo contesto, più che in altri, l’approccio interdisciplinare è essenziale. Qui, più che altrove, l’economia, la storia, le scienze politiche, la demografia, l’urbanistica, tra le altre, opportunamente miscelate, e supportate da approcci e strumenti tecnologici innovativi, possono raggiungere livelli interpretativi e conoscitivi del territorio molto più dettagliati che non la singola disciplina.
  • 8. Dall’ISSM all’ISMed La capacità di ricerca e di impatto sul territorio dell’ISSM è sottodimensionata in relazione alla domanda di ricerca. Era necessaria una riorganizzazione del portafoglio di competenze, una riorganizzazione strutturale e una presenza geografica più estesa. Nasce l’ISMed Attraverso l’innesto di nuove competenze e la ridefinizione degli ambiti di ricerca, l’ISMed si presenta come interlocutore unico in Italia e tra pochi nel Mediterraneo su temi chiave e di frontiera, attrattori di notevole quantità di fondi di ricerca.
  • 9. Il contesto competitivo Il tema Mediterraneo è sufficientemente ampio da permettere di coprire interessi di ricerca molto ampi, è sufficientemente specifico da garantire una nicchia di ricerca sufficientemente protetta. In genere i dipartimenti universitari sono generalisti e offrono un minor grado di interdisciplinarietà. In Italia non vi sono centri di ricerca pubblici su temi socio-economici. In Europa IEMed (European Institute of the Mediterraneana), Barcellona Institute for Mediterranean Studies Rethymno, Creta Center for Mediterranean Integration (CMI) (Banca Mondiale), Marsiglia
  • 11. La Vision VISIONE di un Mediterraneo di pace e prosperità basata sui valori che accomunano i Paesi dell’area. Nasce dall’idea che il Mediterraneo può essere un’opportunità di crescita e sviluppo sia per i paesi più ricchi della sponda nord che per quelli della sponda sud e dalla consapevolezza che la ricerca scientifica è lo strumento per concretizzare queste opportunità.
  • 12. La Mission La MISSIONE dell’ISMed è identificare e analizzare le dinamiche dei processi di crescita e sviluppo socio-economico dei paesi dell’area Mediterranea. L’Istituto si propone come modello di apertura a diverse aree disciplinari varcando il selciato che segna la divisione tra scienze umanistiche e dure per concentrarsi su temi di ricerca specifici. Attraverso un approccio interdisciplinare, la ricerca dell’ISMed si concentra su temi quali lo studio delle migrazioni, l’energia e l’ambiente, la natura dei processi di sviluppo economico e sociale, la logistica e i trasporti, lo sviluppo urbano, lo sviluppo delle infrastrutture di rete e la diffusione delle tecnologie in ambiti socio-economici e culturali, il patrimonio artistico e culturale. L’attività di ricerca non ha solo finalità meramente scientifiche e accademiche ma ha anche intenti informativi e divulgativi.
  • 13. La Finalità Ultima Lo scopo ultimo dell’ISMed è quello di fornire teorie interpretative dei fenomeni, analisi di lungo periodo, proiezioni sui possibili scenari futuri e indirizzi di policy che possano essere di supporto a interventi mirati per ridurre gli squilibri e stimolare la crescita dell’area.
  • 14. I punti di forza dell’ISMed • Arricchisce il CNR di un Istituto di maggior peso specifico in grado di diventare un polo di riferimento e di eccellenze per l’intero Mediterraneo nell’Area delle Scienze Umane; • Permette al CNR di far fronte alla crescente domanda di attività di consulenza e supporto tecnico-scientifico agli enti locali, nazionali e internazionali incaricati di delineare interventi di policy nel Mediterraneo; • Incrementa il grado di interdisciplinarietà e punta a ottenere una maggiore osmosi tra scienze umane e scienze dure; • Aumenta la competitività del CNR su temi di ricerca in prospettiva di grande interesse e su cui una notevole quantità di fondi è stata, e sarà canalizzata; • Consente l’avvio di altre linee di ricerca su temi rilevanti per il Mediterraneo e aumenta il livello di sinergia tra i ricercatori già impegnati all’ISSM o in altri Istituti del CNR; • Permette una maggiore integrazione territoriale su un portafoglio di temi di ricerca che interessano diverse regioni d’Italia e permette una maggiore integrazione delle attività di ricerca del Dipartimento di Scienze Umane con quelle di Istituti che operano in altri Dipartimenti.
  • 15. Le linee di ricerca Focus su: • La governance nel Mediterraneo • Mezzogiorni e sviluppo economico sociale • Territorio, ambiente, paesaggio • Le Migrazioni Mediterranee • Logistica e Trasporti • Economia del Mare • Nuove tecnologie per lo sviluppo del Mediterraneo • Il Patrimonio materiale e immateriale
  • 16. Attività divulgativa e di consulenza l’ISMed si propone tra gli obiettivi principali quello di dare un contributo sostanziale alla diffusione di informazioni dettagliate su temi e problemi di grande attualità. Ecco alcuni esempi di intervento: • Indirizzi di policy e intervento pubblico a favore di enti di governo nazionali e internazionali (Comune, Autorità Portuale, Regione, Ministero degli Esteri, MiSE, Miur, Unione per il Mediterraneo); • Attività di formazione e inserimento nel mondo del lavoro di giovani studenti e laureati; • Contratti di ricerca e alta formazione (visiting professor, stage, contributi a Master, scuole di dottorato); • Attività di divulgazione (Festival della Scienza, Expo, Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2015, Futuro Remoto – Città della Scienza); • Organizzazione convegni e seminari; • Attività di Supporto alla gestione di poli Museali e siti archeologici
  • 18. Le Sedi Napoli Sede principale Possibili prime sedi secondarie: •Palermo contatti già avviati con la LUMSA •Roma fase di ricognizione
  • 19. Salvatore Capasso Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo-CNR Istituto di Studi sul Mediterraneo Napoli, 7 maggio 2019

Notas del editor

  1. Presentazione istituzionale CNR-ISSM 2017 versione 1.0 (ITA) Comunicazione CNR-ISSM