1. E.O. OSPEDALI GALLIERA
con il supporto incondizionato di
Premio Innovazione S@lute 2017
Documentazione di progetto della soluzione:
Area a Conduzione Infermieristica (ACI)
1. Descrizione progetto
Il reparto a conduzione infermieristica (ACI) nasce nell’ambito della riorganizzazione
dell’offerta ospedaliera secondo il modello per intensità di cura, contribuisce
all’appropriatezza assistenziale ed organizzativa , oltre ad ottimizzare l’indice di rotazione
dei posti letto per acuti dell’Ospedale.
L’ACI è un modulo aggiuntivo (rispetto alla dotazione di posti letto dell’E.O.) di ricovero, in
cui i pazienti sono affidati alla responsabilità organizzativa assistenziale del personale
infermieristico, fermo restando la tutela clinica del medico delle strutture di provenienza
fino alla dimissione dall’ospedale.
L’ ACI si occupa della gestione dei pazienti in fase post acuta, dimessi e provenienti da
altre strutture degenziali dell’Ente che hanno terminato l’inquadramento diagnostico,
hanno un piano terapeutico definito e condizioni cliniche stabili, ma necessitano di
assistenza prevalentemente infermieristica, finalizzata al completamento del percorso
assistenziale, in attesa della presa in carico al proprio domicilio, anche attraverso
l’assistenza domiciliare integrata dei servizi territoriali o il trasferimento nelle strutture
residenziali.
Quanto sopra, risulta in accordo con gli obiettivi posti dalla DGR Regione Liguria n.218 del
18/03/2016 “Accordo Stato regioni n. 234 del 23 dicembre 2015. Obiettivi di Piano
Sanitario Nazionale anno 2015” con cui la Giunta Regionale, nel rispetto delle indicazioni
ministeriali, ha affidato all'E.O. Ospedali Galliera il sub progetto della Linea 1, punto 2 (“La
continuità delle cure in un sistema integrato: il sistema degenziale e gli ospedali di
prossimità territoriale”), di carattere sperimentale, per l'attivazione dell’ ACI.
Il modello assistenziale di riferimento dell’ ACI è il Chronic Care Model, le finalità di tale
area assistenziale sono:
● presa in carico di quei pazienti che superata la fase acuta, dimessi, necessitano
ancora di cure infermieristiche complesse;
● riduzione dei tempi medi di degenza nei reparti per acuti;
● riduzione dei costi dell'assistenza tramite l'ottimizzazione delle risorse
professionali.
L'E.O. Galliera si è proposto dunque di attivare una struttura ospedaliera destinata per
quei pazienti che, a giudizio del medico, non necessitano più della complessità di un 2°
livello assistenziale, ma che allo stato attuale non possono ancora risolvere i loro problemi
a domicilio attraverso le Cure Domiciliari ovvero sono pazienti che permangono in
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ospedale in attesa del trasferimento nelle tradizionali strutture residenziali.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze;
L’ACI è una struttura che afferisce funzionalmente alla S.S.D. Professioni Sanitarie diretta
dalla dottoressa Isabella Cevasco e dipende gerarchicamente dalla Direzione Sanitaria. La
gestione dell’ACI è attuata da un Coordinatore Infermieristico Mirella Fullone.
Il personale infermieristico assegnato all’ACI deve essere capace di assicurare il massimo
livello di coerenza tra le competenze possedute e quelle richieste dal ruolo svolto presso
questa Struttura. Il suddetto personale sarà sottoposto a periodiche valutazioni del
raggiungimento degli obiettivi e del compimento della mission dell’ACI.
La dotazione organica dell’ACI è composto da:
● 1 Coordinatore Infermieristico
● 7 Infermieri
● 6 OSS .
La tutela clinica dell'utente ricoverato nell’ACI rimane affidata, fino alla dimissione, ai
medici del reparto di provenienza (medico tutor o di riferimento: medico individuato sulla
richiesta di trasferimento), ai quali spetta anche l'eventuale aggiornamento della terapia
farmacologica e la prescrizione di nuove consulenze diagnostiche.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
L'istituzione di tale Struttura, nell'ottica del modello per intensità di cure adottato
dall'Ente, si pone le seguenti finalità principali:
● “prendere in carico” tutti quei pazienti che, dimessi, avendo superata la fase acuta
di malattia, necessitano ancora di cure infermieristiche complesse;
● garantire il mantenimento di una adeguata qualità dell’assistenza alla persona
favorendo il recupero dell’autonomia del paziente, in un’ottica di restituzione al
domicilio o di ricorso a forme assistenziali territoriali;
● ridurre la degenza media nei reparti per acuti incrementando il turn over dei
ricoveri, ovvero la disponibilità di letti per pazienti acuti, riducendo il fenomeno dei
pazienti “in appoggio”;
● ridurre i costi dell'assistenza attraverso l'ottimizzazione delle risorse professionali
sulla base delle reali esigenze dei pazienti;
● favorire l’integrazione tra le strutture ospedaliere e territoriali nonché lo sviluppo
e la condivisione di percorsi assistenziali con particolare riferimento alle dimissioni
protette.
● svolgere attività di formazione/educazione sanitaria relativa alla gestione
domiciliare di patologie post acute o croniche compreso il corretto utilizzo di
dispositivi sanitari quali ad esempio glucometri, coagulometri, saturimetri per il
successivo uso domiciliare.
● spiegare il piano di cura domiciliare al paziente ed alle persone che lo potranno, se
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necessario, assistere e supportare.
● dare corrette ed esaustive informazioni sulla rete dei servizi domiciliari
eventualmente utili.
L’ACI rappresenta il luogo in cui possono essere accolti quei pazienti che hanno esaurito il
percorso diagnostico/terapeutico di elevato valore tecnologico e clinico (livelli I e II) e
necessitano comunque di assistenza infermieristica complessa e con continuità. Ciò
permette di ottimizzare le giornate di degenza diversificando la necessità di assistenza
infermieristica ospedaliera, attraverso il monitoraggio dello stato clinico generale dei
pazienti e consolidare i risultati terapeutici ottenuti nel reparto per acuti di provenienza.
4. Descrizione dei destinatari della misura
I pazienti che potranno accedere all’ACI dovranno presentare in primo luogo i seguenti
requisiti di base che il reparto per acuti dimettente deve garantire:
● inquadramento clinico e diagnostico completato,
● quadro clinico stabilizzato almeno attestato con valore 0 dello score MEWS
● indice di dipendenza assistenziale con valore alto, medio e basso dello score IDA
● Indice di intensità di cure con valore alto, medio e basso (MEWS + IDA)
● percorso di continuità delle cure extraospedaliere già programmato (RSA, Riabil., C.
DOM., Hospice etc.).
All’ACI il paziente accede attraverso dimissione ed invio ad altro regime da una struttura
di livello di intensità di cure superiore previa valutazione congiunta tra il Coordinatore
infermieristico dell’ACI (o suo sostituto) e del reparto dimettente, su richiesta di un
Dirigente medico proponente.
Il paziente dovrà rispondere a precisi criteri di eleggibilità o di esclusione debitamente
attestati tramite specifica modulistica: si fa riferimento alla SCHEDA DI VALUTAZIONE
MEDICA ED INFERMIERISTICA che dovrà essere compilata dal Medico e dal Coordinatore
infermieristico della Struttura richiedente il trasferimento (o suo sostituto).
Tenuto conto dei requisiti prima individuati, i criteri di accesso devono rientrare nelle
seguenti fattispecie.
● Pazienti con pregressa malattia acuta, o riacutizzazione di malattie cronica, in cui
persiste la necessità di proseguire la terapia farmacologica ospedaliera ed il
recupero dell'autonomia in tempo contenuto.
● Pazienti convalescenti con esiti stabilizzati di malattia, con deficit funzionali
rapidamente migliorabili.
● Pazienti con deficit funzionale lieve e prognosi favorevole per il recupero a breve
termine, che necessitano prevalentemente di assistenza infermieristica oltre ad
interventi riabilitativi mirati.
● Pazienti con quadro clinico chirurgico risolto per la patologia di interesse
chirurgico e che non presentano comorbidità e/o complicanze di carattere
internistico a rischio di instabilità.
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● Pazienti che necessitino di recupero di ferite superficiali e/o decubiti fino al terzo
stadio o che richiedano medicazioni di tipo infermieristico ma non inviabili al
domicilio poiché successivamente non trasportabili per eventuali accessi
ambulatoriali.
● Pazienti con bisogni tutelari che necessitano anche di un supporto assistenziale
infermieristico.
I criteri di non ammissibilità all’ACI sono i seguenti:
● pazienti con deterioramento cognitivo grave;
● pazienti anziani non autosufficienti con esiti di patologia non stabilizzata;
● pazienti non provenienti da reparti di degenza per acuti
● pazienti con valutazione MEWS uguale o superiore a 1
A fronte di evidenze scientifiche i criteri di accesso potranno essere modificati / sostituiti
/ integrati. La degenza massima, di norma, è prevista in 15 giorni.
Il Regime di ricovero è ordinario, afferente all'area delle “cure intermedie ospedaliere di
stabilizzazione in post-acuzie o sub-acuzie”: codice 60.
L’ACI è funzionalmente organizzata con una dotazione totale di 12 posti letto aggiuntivi
rispetto alla dotazione complessiva dell’E.O.
5. Descrizione della tecnologia adottata
L’ACI utilizza gli strumenti informatizzati in uso in tutto l’ospedale con il quale condivide
in modalità dematerializzata i documenti clinici, le richieste di consulenza agli erogatori e
gestisce la cartella clinico - infermieristica del paziente. Il reparto condivide le procedure
di gestione della terapia farmacologica informatizzata, recuperando le prescrizioni
prodotte dai medici del reparto di provenienza, che all’occorrenza possono aggiornare. Le
somministrazioni sono effettuate in ACI secondo la pianificazione prevista ed evidenziata
dal supporto informatico, garantendo il check del codice AIC del farmaco con quello
identificativo del paziente presente sul bracciale assegnato.
Per garantire la standardizzazione del processo di reclutamento e la trasparenza delle liste
di attesa tutto il processo di valutazione è gestito tramite specifiche funzionalità
informatiche disponibili a tutti gli operatori sanitari dell’ospedale (vedasi Figura 1).
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Figura 1: Processo reclutamento pazienti
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari);
Il costo di esercizio annuale del reparto è calcolato in 568.000 Euro e comprende i costi del
personale, e dei servizi al posto letto (pasti, cambio giornaliero letti, pulizia e
sanificazione), con un costo mensile di 47.000 Euro. La tariffa, 130 Euro a giornata
occupazione, nell’ipotesi di un mese di 30 giorni ed un’occupazione al 100% bilancia i costi
correnti. Resta comunque aperta con la Regione la definizione di un regime tariffario più
idoneo da definirsi nel corso della sperimentazione.
7.Tempi di progetto
L’ACI è stato attivato il 25 Maggio 2017 ed è una sperimentazione di durata pari ad un
anno.