2. • Fitostimolazione: gli organismi vegetali stimolano
l’attività metabolica di comunità microbiche, le
quali «digeriscono» gli inquinanti.
• Fitodegradazione: le radici delle piante rilasciano
enzimi che degradano le sostanze pericolose.
• Fitoestrazione: le piante assorbono gli inquinanti
e li accumulano, talvolta metabolizzandoli.
• Fitostabilizzazione: gli apparati radicali rilasciano
molecole chelanti che neutralizzano la tossicità
degli elementi.
• Fitovolatilizzazione: le piante assorbono gli
inquinanti, li metabolizzano e li trasportano alle
foglie. Sono rilasciati per traspirazione.
La phytoremediation può rappresentare una soluzione innovativa al problema dell’inquinamento ambientale. Questa
scienza si basa sull’utilizzo di organismi vegetali per la riduzione del carico di inquinanti nelle matrici.
Le piante possono assorbire, degradare o immobilizzare gli inquinanti favorendo specifici processi direttamente o
indirettamente. Sono classicamente distinte 5 tecniche :
3. Un esempio pratico per avere un’idea più precisa.
Alyssum bertolonii
Specie iperaccumulatrice di nichel. Una specie vegetale è
definita tale se accumula concentrazioni di metallo superiori a
1000 µg·g-1 di peso secco. Le iperaccumulatrici accumulano
attivamente metalli nella parte aerea, probabilmente come
strategia di difesa contro l’erbivoria.
Sfruttando le piante accumulatrici, è possibile estrarre
efficacemente metalli dal suolo (come il nichel) per bonificare
siti inquinati da metalli pesanti.
L’inquinante passa così dal suolo alla piante e non è più libero di
esplicare la sua potenziale tossicità verso gli organismi viventi –
ad eccezione della pianta stessa-.
4. Utilizzo della phytoremediation per ottenere bonifiche ecosostenibili
delle matrici ambientali.
• Nessun utilizzo di sostanze chimiche aggiuntive
(concimi esclusi).
• Possibilità di agire direttamente sulle matrici
contaminate.
• Poco costoso.
• Capacità di bonifica ridotta per lo più
all’estensione radicale degli organismi vegetali.
• I trattamenti necessitano di tempi lunghi.
• Le stesse piante vanno poi smaltite per evitare la
dispersione degli inquinanti.
vantaggi difficoltà
Le difficoltà presentate dalla phytoremediation possono essere superate, almeno in parte,
tramite accorgimenti studiati ad hoc a seconda degli scenari.
Curare la Natura, utilizzando la Natura stessa. E se questa fosse la vera sfida ?