3. I fatti che hanno sconvolto il Giappone
in questi ultimi tempi,
e le conseguenti immagini che ci scorrono
sotto gli occhi quotidianamente,
ci pongono interrogativi e riflessioni profonde
su un paese che più degli altri ha fatto dello
sviluppo economico, industriale e tecnologico,
dell’ossessione della crescita,
del culto dell’atomo e del progresso sfrenato la
priorità principale.
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4. … Ciò gli ha permesso di sfondare
nei mercati internazionali
ed avere un posto importante
al tavolo dei grandi della Terra,
ma gli ha anche causato ieri come oggi
migliaia di morti innocenti,
reclamati da una natura che si è vendicata
dell’insensatezza dell’uomo
fatta di speculazioni ed attività da insabbiare.
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5. Uno dei più gravi fatti
di speculazione
fu il caso della Baia di Minamata.
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7. Era il 1956 quando nella Baia di Minamata, cittadina
di pescatori nella Prefettura di Kumamoto, fu
scoperta per la prima volta quella
che è passata alla storia come
la “malattia di Minamata”:
colpiva il sistema nervoso, paralizzando mani e piedi,
con perdita di coordinazione muscolare,
indebolimento e perdita di vista e di udito,
seguita da gravi difficoltà ad articolare parole,
disordine mentale, paresi ed infine la morte.
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Si scoprì che la malattia era dovuta
ad avvelenamento di mercurio,
provocato dal rilascio di metilmercurio
dell’industria chimica Chisso Corporation
dal 1932 al 1968, nella stessa baia
e nel mare di Shiranui.
Formula metilmercurio
10. Questo composto, altamente tossico,
si era depositato nei fanghi sul fondo dei mari
da cui si nutrivano numerosi microorganismi,
pesci, crostacei e molluschi…
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11. …risalendo la catena alimentare fino ai mercati
e nelle cucine degli abitanti del lago
la cui dieta era principalmente a base di pesce,
motivo per il quale i primi ad avvertire
i sintomi della malattia furono proprio i pescatori
che lavoravano nella baia.
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13. Da allora i casi di avvelenamento
e i conseguenti decessi
si susseguirono senza sosta
per più di trent’anni,
includendo sia uomini che animali
che nascevano con arti deformi, sordi, ciechi
e con altre menomazioni nervose.
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14. Gran colpa del disastro fu dovuto anche
al Governo, che era fortemente favorevole
alle industrie chimiche
e non intervenne per anni,
evitando che fosse riconosciuto il legame
tra l’inquinamento prodotto dalla Chisso
e la grava malattia,
e continuando a permettere
l’utilizzo del mercurio nei loro impianti.
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Nell’ottobre del 1982 fu depositata una
denuncia contro il governo giapponese per non
aver fermato la Chisso già nel 1959, visto che
violava le leggi sia sull’inquinamento che sui
diritti dell’uomo.
Industria chimica Chisso Corporation
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Nel 2001, mentre venivano
ufficialmente riconosciute
circa 2265 vittime del
morbo, la Corte di Osaka
condannò il Governo ad un
grosso risarcimento
economico alle parti lese,
senza però mai riuscire a
dare a queste ultime un po’
di serenità. Baia di Minamata
17. Infine, poiché nel 2009 altre 30.000 persone
provenienti da altre parti del Giappone,
ma nate da genitori residenti
lungo le coste del mare di Shiranui,
chiedevano di entrare nel programma sanitario del
morbo per beneficiarne,
il governo nipponico ha approvato
una nuova legge per dare assistenza ai pazienti
affetti da questo male,
chiedendo però come contropartita
di ritirare qualsiasi causa sia contro lo stesso Governo
che contro la Chisso.
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