Chi di noi non ha mai visto un gadget elettronico che gli sarebbe piaciuto possedere? Oppure rendere la propria casa più interattiva e controllabile? Fino a poco tempo fa, questi dispositivi venivano acquistati già fatti o, se non esistavano, si desisteva dal mettersi a costruirli in quanto, se non eri un ingegnere elettronico, risultava impossibile capirci qualcosa. Arduino è stata la svolta, permettendo ad uno sviluppatore appassionato di elettronica di creare questi dispositivi.
4. La mia esigenza – Perchè ho scelto Arduino.
Il problema
Ogni esigenza nasce sempre da un bisogno, un problema.
Nel mio caso è il desiderio di non creare solamente prodotti virtuali, ma ottenere qualcosa di
più tangibile.
L'aspetto peggiore del lavoro di un programmatore è proprio quello di non creare qualcosa di
materiale e tangibile, che possa dimostrare le sue vere capacità a persone che non sono
dell'ambiente IT.
Fino a qualche anno fa non esisteva la possibilità di programmare ad alto livello alcun tipo di
hardware in modo semplice.
Arduino dà questa possibilità: un programmatore può creare dispositivi e programmarli.
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5. L'esigenza di Massimo Banzi
Massimo Banzi è un ex docente dell'Interaction Design Institute
di Ivrea, istituto in cui i designer devono apprendere basi di
elettronica per poter creare prototipi interattivi.
Il problema
La piattaforma che veniva utilizzata per creare questi prototipi
(Basic Stamp) aveva una serie di difetti, i principali:
- il costo elevato
- il funzionamento solo con pc Windows
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6. Che cos'è Arduino?
Arduino è una piccola scheda elettronica che permette di programmare
facilmente un microcontrollore (“processore”).
Per farlo ci viene in supporto un ambiente di sviluppo(IDE) creato ad hoc.
Ogni software creato si chiama sketch.
Ogni sketch viene caricato sulla scheda tramite l’IDE ed un cavo USB.
Il progetto è completamente open-source.
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8. Un po' di storia.
2001 Olivetti e Telecom avviano un master biennale all’istituto di Interaction Design.
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9. Un po' di storia.
2001 Olivetti e Telecom avviano un master biennale all’istituto di Interaction Design.
1° semestre
Banzi crea Programma 2003 che usa il linguaggio JAL.
2002
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10. Un po' di storia.
2001 Olivetti e Telecom avviano un master biennale all’istituto di Interaction Design.
1° semestre
Banzi crea Programma 2003 che usa il linguaggio JAL.
2002
2° semestre Banzi contatta Bill Verplank e Casey Reas.
2002 Quest’ultimo consiglia Processing come linguaggio.
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11. Un po' di storia.
2001 Olivetti e Telecom avviano un master biennale all’istituto di Interaction Design.
1° semestre
Banzi crea Programma 2003 che usa il linguaggio JAL.
2002
2° semestre Banzi contatta Bill Verplank e Casey Reas.
2002 Quest’ultimo consiglia Processing come linguaggio.
2003 H.Barragan crea Wiring, un derivato da Processing e dal C. Costo ancora alto (70/80 €).
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12. Un po' di storia.
2001 Olivetti e Telecom avviano un master biennale all’istituto di Interaction Design.
1° semestre
Banzi crea Programma 2003 che usa il linguaggio JAL.
2002
2° semestre Banzi contatta Bill Verplank e Casey Reas.
2002 Quest’ultimo consiglia Processing come linguaggio.
2003 H.Barragan crea Wiring, un derivato da Processing e dal C. Costo ancora alto (70/80 €).
2003/04 Gianluca Martino testa la piattaforma sugli studenti con risultati soddisfacenti.
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13. Un po' di storia.
La scheda dovrà costare circa 20 euro.
Entrano nel team David Cuartielles e David Mellis.
01-05/2005
Massimo decide che è ora di dare un nome vero e proprio alla piattaforma:
Arduino, il nome del bar dove il team si riuniva a fare l’aperitivo dopo il lavoro.
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14. Un po' di storia.
La scheda dovrà costare circa 20 euro.
Entrano nel team David Cuartielles e David Mellis.
01-05/2005
Massimo decide che è ora di dare un nome vero e proprio alla piattaforma:
Arduino, il nome del bar dove il team si riuniva a fare l’aperitivo dopo il lavoro.
06/2005 Nel team anche Tom Igoe, che porta Arduino negli States.
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15. Un po' di storia.
La scheda dovrà costare circa 20 euro.
Entrano nel team David Cuartielles e David Mellis.
01-05/2005
Massimo decide che è ora di dare un nome vero e proprio alla piattaforma:
Arduino, il nome del bar dove il team si riuniva a fare l’aperitivo dopo il lavoro.
06/2005 Nel team anche Tom Igoe, che porta Arduino negli States.
11/2005 Primo workshop a Londra e nascita della community.
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16. Un po' di storia.
La scheda dovrà costare circa 20 euro.
Entrano nel team David Cuartielles e David Mellis.
01-05/2005
Massimo decide che è ora di dare un nome vero e proprio alla piattaforma:
Arduino, il nome del bar dove il team si riuniva a fare l’aperitivo dopo il lavoro.
06/2005 Nel team anche Tom Igoe, che porta Arduino negli States.
11/2005 Primo workshop a Londra e nascita della community.
10/2008 Più di 50.000 copie di Arduino vendute.
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18. Caratteristiche tecniche
Microcontrollore
ATMega (168 o 328) a 16Mhz
Alimentazione
USB (5 volt) o spinotto da 12V
6 Pin per l'alimentazione
Input/Output
14 pin digitali
6 pin analogici
FTDI USB Chip / ICSP Header
Debug LED (13) / Data Trasfer LED (RX+TX)
Memoria
16 KB (ATmega168) o 32 KB (ATmega328)
dei quali 2 KB usati per il bootloader
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19. Modelli di Arduino
Arduino in questi anni è stato migliorato. Sono uscite nuove versioni sempre basate sul progetto originale.
Arduino UNO Lilypad Arduino MEGA Arduino MINI
Arduino BT Arduino Ethernet Arduino FIO Arduino Nano
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20. Estensioni di Arduino
Oltre ai vari modelli della scheda, esistono dei “plugin” detti shield, che permettono di rendere
Arduino veramente poliedrico.
Arduino Wireless Shield con SD Arduino Wireless Shield senza SD
Arduino Ethernet Shield Arduino Motor Shield Arduino Proto Shield
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22. Sensori ed Attuatori
I sensori sono piccoli componenti elettronici che misurano grandezze naturali
(temperatura, suono, luminosità,ecc.) per trasformarlo in un segnale elettrico
interpretabile da Arduino.
Ad esempio i sensori semplici variano la propria resistenza elettrica al variare del
fenomeno fisico (aumento di temperatura, di luminosità, ecc.).
All'opposto dei sensori esistono gli attuatori.
Gli attuatori ricevuto un segnale elettrico, lo tramutano in un fenomeno fisico:
un semplice LED, un motore elettrico, ecc.
Sensore di temperatura LM35 Fotoresistenza LEDs
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23. Ambiente di sviluppo
L'IDE è dispobibile per MacOS, Windows e Linux.
Sul sito www.arduino.cc trovate anche i driver.
E' importante ricordarsi di impostare, dal menù
Tools, il modello della propria scheda e su quale porta
è attualmente connessa.
Dopo aver scritto lo sketch, l'IDE crea un eseguibile
per il processore AVR ed esegue l’upload.
Utile in fase di debug, lo strumento Serial Monitor,
che permette di andare a leggere lo stream della porta.
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24. Fritzing!
Fritzing è un software free per la
progettazione di schemi elettronici,
dalla breadboard al circuito stampato.
Questo software nasce con lo stesso spirito
di Arduino, fornendo ulteriori servizi online
come la community e la realizzazione del
circuito vero e proprio.
E’ rivolto soprattutto ai “non-ingegneri”, che
generalmente utilizzano software come
AutoCAD per il disegno di circuiti e prototipi.
Potete scaricarlo da http://fritzing.org/
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25. Uno sketch di esempio
Il codice per uno sketch è molto semplice, si basa su 2 funzioni principali:
setup() e loop().
#define LEDPIN 13
void setup() {
pinMode(LEDPIN, OUTPUT); // inizializzo il pin in
// modalità OUTPUT
}
void loop() {
digitalWrite(LEDPIN, HIGH); // accendo il led
delay(1000); // aspetto un secondo
digitalWrite(LEDPIN, LOW); // spengo il led
delay(1000); // aspetto un secondo
}
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26. Un semplice esempio
Un esempio della semplicità di Arduino è il display LCD.
Oltre ad Arduino, abbiamo bisogno di:
- display LCD compatibile con i driver Hitachi HD44780
- potenziometro da 10 kOhm
- breadboard e cavetti
Come funziona l'LCD?
L'LCD ha un suo microcontrollore interno che associa
ad un intero passatogli un carattere da stampare,
carattere che è una matrice di 5x8 pixel
(variabile da LCD a LCD).
Oltre al microcontrollore interno, l'LCD è dotato di alcuni
registri per la gestione di scrittura/lettura, istruzioni in coda, ecc.
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27. Un semplice esempio (codice)
La semplicità di Arduino è il suo vero punto di forza.
Con poche righe di codice riusciamo a stampare su un display LCD del testo.
// includiamo la libreria, con l'IDE basta andare su Sketch > Import > Library
#include <LiquidCrystal.h>
LiquidCrystal lcd(12, 11, 5, 4, 3, 2); // istanziamo l'oggetto lcd
void setup() {
lcd.begin(16, 2); // imposto il numero di caratteri e righe
lcd.print("hello, world!"); // Stampo una stringa di prova
}
void loop() {
lcd.setCursor(0, 1); // cursore al carattere 0 della seconda riga
lcd.print(millis()/1000); // numero di secondi dall'inizio del ciclo
}
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28. Altre funzioni
pinMode(idPin, {INPUT || OUTPUT}); // imposta la modalità in cui deve essere un pin
Serial.begin(valore); // istanzia una trasmissione seriale
// di n bit al secondo
int sensorValue = digitalRead(idPin); // legge un valore da un pin digitale (restituisce LOW
|| HIGH)
int sensorValue = analogRead(A0); // legge un valore da un pin analogico,
// convertito da Arduino in un decimale tra 0 e 1023
digitalWrite(idPin, valore); // scrive un valore (HIGH e LOW) sui pin digitali
Serial.println(sensorValue, DEC); // scrive sulla porta seriale un valore
unsigned long currentMillis = millis(); // la funzione millis restituisce il tempo trascorso
// dall'inizio dell'esecuzione del programma
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30. Intesys Talk
Da circa un anno Intesys porta avanti un'iniziativa interna: i talk.
I talk sono un occasione per favorire la condivisione della conoscenza all’interno
di Intesys, stimolando il confronto libero e motivante tra i dipendenti.
Ogni settimana viene presentato un argomento inerente o meno al settore IT.
I dipendenti possono decidere se partecipare o meno (essendo in orario
extra-lavorativo), in base all’interesse che hanno rispetto all’argomento.
Alcuni di questi talk hanno avuto molta risonanza a livello interno.
Sono state adottate parecchie tecnologie e sono nate idee da sviluppare
come Arduino meeting room.
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31. Arduino Meeting Room
Dopo il talk, vista la facilità di sviluppo di progetti elettronici, si è deciso di creare
qualcosa che prevedeva Arduino.
Pur essendo un progetto extra-lavorativo, si è deciso di sviluppare un dispositivo che
fornisse qualche beneficio aziendale.
Una delle esigenze aziendali prevedeva la necessità di venire a conoscenza della
presenza o meno di persone nelle sale riunioni.
Le funzionalità da sviluppare quindi erano :
- percepire la presenza di persone in una stanza;
- comunicare questo dato agli altri dispositivi;
- segnalare visivamente questo dato sia sul dispositivo che sull’intranet aziendale.
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32. Arduino Meeting Room
La presenza delle persone all’interno della
stanza viene verificata tramite un
sensore audio (microfono), amplificato
e passato ad arduino.
La comunicazione agli altri dispositivi e
all’intranet interna viene fatta tramite un
ethernet shield.
La visualizzazione visiva invece viene
fatta tramite dei led RGB.
Trovate codice e schema su github: http://github.com/FMRiggio/arduino/
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33. Arduino Meeting Room – Comunicazione
#include <Ethernet.h>
#include <Udp.h>
int ledRedPins[] = { 2, 4, 6, 8 }; // Array dei pin dei LED (terminali rossi)
int ledGreenPins[] = { 3, 5, 7, 9 }; // Array dei pin dei LED (terminali verdi)
#define IP_START 100 // Byte meno significativo dell'indirizzo IP della stanza 0
char inBuffer[UDP_TX_PACKET_MAX_SIZE]; // Buffer to hold incoming packet,
char msgBuffer[UDP_TX_PACKET_MAX_SIZE]; // String to send to other device
byte mac[] = { 0xDE, 0xAD, 0xBE, 0xEF, 0xFE, 0xED }; // MAC address della scheda Ethernet
byte ip[4] = { 192, 168, 0, IP_START }; // Indirizzo IP della scheda Ethernet
byte broadcastIp[4] = { 192, 168, 0, 255 }; // Broadcast IP (dove inviare i pacchetti UDP broadcast)
unsigned int port = 9876; // Local port to listen on
unsigned long recTime[] = { 0, 0, 0, 0 }; // Istante di ricezione dell'ultimo pacchetto UPD
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34. Arduino Meeting Room – Comunicazione
void setup()
{
// Setup digital/analog pins (INPUT/OUTPUT)
for (int i = 0; i < 4; i++) {
pinMode(ledRedPins[i], OUTPUT);
pinMode(ledGreenPins[i], OUTPUT);
showRoomStatus(i); // Visualizzazione stato iniziale dei Led (UNKNOWN)
pinMode(dipSwitchPins[i], INPUT);
digitalWrite(dipSwitchPins[i], HIGH); // Dip Switch in Pull up Resistor
}
int dipSwitchValue = dipSwitchRead(); // Lettura valore decimale impostato sul dip switch
// I primi 2 pin del dipSwitch determinano l'identificativo numerico dato a questo Arduino
thisRoomId = (dipSwitchValue % 4);
// Set dell'ultimo numero dell'indirizzo IP e del MAC Address
ip[3] = IP_START + thisRoomId;
mac[5] = thisRoomId;
// Start Ethernet and UDP
Ethernet.begin(mac, ip);
Udp.begin(port);
}
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35. Arduino Meeting Room – Comunicazione
void loop()
{
int packetSize = Udp.available(); // Controllo se ci sono pacchetti broadcast
if (packetSize) {
Udp.readPacket(inBuffer, UDP_TX_PACKET_MAX_SIZE, remoteIp, remotePort); // Lettura pacchetto
handleReceivedPacket(remoteIp, inBuffer); // salvataggio delle variabili per i controlli successivi
}
// Aggiorna lo stato (e i Led) delle altre stanze
// se non si ricevono pacchetti di aggiornamento dalla rete
checkAndUpdateStatusOfOtherRooms();
// Aggiornamento dello stato di questa stanza (utilizzando i sensori)
boolean statusChanged = updateStatusOfThisRoom();
if (statusChanged || itsTimeToSendAnUpdate()) {
// Invio aggiornamento di stato in broadcast
String strBuffer = String(thisRoomId) + getUdpMessageStatus(roomStatus[thisRoomId]);
strBuffer.toCharArray(msgBuffer, UDP_TX_PACKET_MAX_SIZE); // Preparo il pacchetto da inviare
Udp.sendPacket(msgBuffer, broadcastIp, port); // Invio del pacchetto
recTime[thisRoomId] = millis(); // Salvo l’istante di invio del pacchetto
}
}
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36. Altri progetti sviluppati con Arduino
Serratura RGB Microfono Rilevatore di gas Gameboy Dj Controller
etilometro
Sismografo Drone aereo Controller per Pianoforte ad Wandering Tank
barche ed aerei. acqua
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38. Arduino e il mobile
Negli ultimi anni sono nate alcune interfaccie
capaci di connettere Arduino con gli
smartphone più diffusi.
Nel maggio 2011, Google ha presentato
ADK (Android Open Accessory Development Kit),
un kit di sviluppo per far comunicare lo
smartphone Android con Arduino tramite USB e Bluetooth.
Per iOS non sono state rilasciate librerie ufficiali, ma ne esistono molte free.
Il connubio tra Arduino e il mondo mobile ha fatto si che molti sviluppatori si divertissero
con la domotica, creando impianti di climatizzazione, risparmio energetico, cancelli, ecc.;
controllabili tramite lo smartphone e Arduino. Un esempio è Giarduino.
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39. Giarduino
Giarduino è un dispositivo che permette di gestire il
proprio giardino tramite smartphone o tablet.
Permette di conoscere temperatura, umidità e
luminosità in tempo reale ovunque ci si trovi.
Con una valvola elettrica è possibile gestire
anche l'impianto di irrigazione.
Schemi di costruzione e codice sono reperibili online su GitHub.
Esiste inoltre un servizio online che permette, tramite un codice univoco, di usare il proprio
giarduino.
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41. Conclusioni
Arduino è un “ponte” tra elettronici ed informatici, che si è imposto per via del suo punto di
forza, la semplicità.
E’ ormai una pietra miliare in quello che è il movimento dei makers e secondo me è la svolta di
quello che è una volta era un mondo chiuso, come quello elettronico.
Con Arduino siamo passati dal software open-source all’hardware open-source.
Lo consiglio a tutti quelli che hanno avuto idee e non riuscivano a svilupparle a causa di
conoscenze che non riuscivano a coprire questi 2 ambiti.
Filippo Matteo Riggio 41
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43. Gli atomi sono i nuovi bit.
Internet era solo l’inizio.
La collaborazione di massa, il crowdsourcing e i contenuti
creati dagli utenti hanno cominciato ad avere un ruolo fondamentale
anche nel mondo reale, fatto di atomi.
Una novità interessante è MakerBot, una stampante 3D
dal basso costo.
E’ nata anche Raspberry PI, un piccolo computer,
facilmente programmabile, che sta spopolando nelle scuole elementari inglesi.
Siamo ormai nell’era del Garage 2.0, dove milioni di
potenziali “inventori della domenica” stanno per diventare
l’industria del futuro.
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44. Risorse
Online
http://www.arduino.cc il sito ufficiale dove si trova quasi tutto sull’argomento
http://scuola.arduino.cc ottimi articoli e corsi dal livello base a quello avanzato
http://arduino.cc/forum/ il forum della community
http://arduino.cc/playground la wiki, contenente molte voci relative a librerie, hardware e interfaccie particolari
Ebook
Arduino Cookbook - O’Reilly un ottimo manuale, abbastanza completo sull'argomento
30 Arduino Projects for the Evil Genius un buon libro, con esempi e progetti interessanti
Riviste
Wired ogni mese lo stesso Massimo Banzi propone un’idea da mettere in pratica
IoProgrammo ogni mese pubblica piccoli progetti e spunti interessanti
Software
Fritzing Alpha un software free per la creazione degli schemi elettrici/elettronici (http://fritzing.org)
Minibloq un software free che permette di programmare Arduino tramite interfaccia grafica
(http://blog.minibloq.org/)
Filippo Matteo Riggio 44
filippo.riggio@intesys.it – Intesys S.r.l.
45. Grazie per l’attenzione
Filippo Matteo Riggio
filippo.riggio@intesys.it – Intesys S.r.l.
Personal blog: http://www.good2know.it
Twitter: @FMRiggio
Notas del editor
Mi chiamo Filippo Matteo Riggio. Sono un programmatore di Intesys, un’azienda di Verona specializzata sul mondo web, applicazioni enterprise e networking.
Oggi parleremo di come Arduino sia un connubio tra elettronica ed informatica, che permette a programmatori di sviluppare progetti di elettronica facilmente.
Movimento dei makers
Basic Stamp
La storia di arduino è molto interessante…
Programma 2003, hardware economico e software che gira su Mac OS x. JAL simile al pascal, abbastanza complesso.
H.Barragan, studente IDI Gianluca Martino, docente IDI
Gianluca Martino, docente IDI
Banzi,20euro, costo medio cena Ivrea. Banzi e Cuartielles ridisegnano da zero la scheda. David Mellis porta avanti lo sviluppo dell’IDE (open source). Cuartielles e Banzi autofinanziano la produzione dei primi 600 modelli. La scheda aveva vari nomi P2005 o Wiring Lite
LM35 preciso al decimo di grado.
In overflow dopo max 50 giorni tornando a 0
Le idee che erano venute fuori erano il “contatore” dei caffè fatti, i litri di acqua sprecata in bagno o un semaforo per la scala a chiocciola.
Difficoltà principale è stata quella di trovare il sensore per rilevare la presenza all’interno della stanza. Abbiamo provato anche con un PIR(sensore di movimento ad infrarossi) ma la distanza da una parete all’altra era eccessiva.
Le idee che erano venute fuori erano il “contatore” dei caffè fatti, i litri di acqua sprecata in bagno o un semaforo per la scala a chiocciola.
Le idee che erano venute fuori erano il “contatore” dei caffè fatti, i litri di acqua sprecata in bagno o un semaforo per la scala a chiocciola.
Le idee che erano venute fuori erano il “contatore” dei caffè fatti, i litri di acqua sprecata in bagno o un semaforo per la scala a chiocciola.