Lo smartworking è il programma di trasformazione su cui le organizzazioni hanno repentinamente volto lo sguardo oggi. Ma cosa vuol dire sul piano del cambiamento interno? Fino ad ora l’attenzione è stata posta quasi esclusivamente su aspetti di ordine normativo e tecnologico. In qualche caso la sensibilità si è spinta verso l’esercizio di redesign degli ambienti fisici in cui l’ambizione è quella di portare un po’di “silicon valley style” nelle aziende. In realtà stiamo cambiando alle fondamenta la relazione persona-organizzazione, puntanto verso una forma smart che va ben oltre l’opzione di lavorare da casa.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Scheda del libro consigliato da Giuseppe Z...
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro pubblicato da Alessandro Donadio: "Smarting up!"
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LA SCHEDA DEL LIBRO PUBBLICATO: “SMARTING UP”
Dall’Autore Alessandro Donadio
1. TITOLO: Smarting Up! La smart organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione
2. AUTORE:
Alessandro Donadio
NOTE SULL’AUTORE
Alessandro Donadio è HR Innovation Leader PwC e #socialorg® founder. Ha iniziato a lavorare in azienda
nell'ambito dello sviluppo e formazione per poi passare alla consulenza HR. Appassionato di approccio etnologico,
esplora le organizzazioni con un occhio attento alle sue "tribù": le community. Il suo blog Metaloghi organizzativi
2.0 è punto di riferimento sul tema della Social Enterprise, e da lì ha cominciato a costruire un punto di vista
innovativo sulla trasformazione della funzione HR, corroborata da esperienze sul campo.
E’ autore del testo HRevolution (Franco Angeli, 2017), divenuto un caposaldo della letteratura manageriale sul ruolo
delle risorse umane nella digital transformation.
È docente per la Business School del Sole 24 ore e columnist per diverse riviste di management.
3. CASA EDITRICE
Franco Angeli
4. ANNO PUBBLICAZIONE
2018
5. BANDELLA LATERALE con breve descrizione dei contenuti del “Libro Pubblicato”
Lo smartworking è il programma di trasformazione su cui le organizzazioni hanno repentinamente volto lo
sguardo oggi. Ma cosa vuol dire sul piano del cambiamento interno? Fino ad ora l’attenzione è stata posta
quasi esclusivamente su aspetti di ordine normativo e tecnologico. In qualche caso la sensibilità si è spinta
verso l’esercizio di redesign degli ambienti fisici in cui l’ambizione è quella di portare un po’di “silicon valley
style” nelle aziende. In realtà stiamo cambiando alle fondamenta la relazione persona-organizzazione,
puntanto verso una forma smart che va ben oltre l’opzione di lavorare da casa. All’orizzonte abbiamo
quindi la smart organization. Si perché questa relazione si è fondata su due pilastri che queste innovazioni
stanno attaccando in modo diretto: il tempo e lo spazio. La persona entrata in azienda aveva chiaro come il
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corrispettivo alla retribuzione fosse il suo lavoro esplicato in uno spazio (fabbrica, ufficio) e in un tempo di
lavoro definiti e preordinati. Questi due pilastri hanno interagito storicamente a diversi livelli della relazione
creando elementi simbolici di senso, sia sul piano individuale che su quello sociale, tutt’altro che
“maneggiabili”.Proprio qui sta il punto infatti: la smart organization riporta questi due pilastri in gestione
alle persone cambiando nelle fondamenta la geometria di questa relazione.
La trasformazione impatta quindi su elementi di base del fenomeno organizzativo che deve ora
definitivamente valorizzare il risultato piuttosto che il task, la auto-gestione piuttosto che il coodinamento
e la responsabilizzazione di ognuno che richiede forte delega ed autonomia, finora pallidamente praticate
nelle organizzazioni. Lo smottamento praticato su tempo e spazio picchieranno forte sulle forme e sulla
definizione stessa di leadership, che deve continuare a valorizzare e governare senza più vedere le persone
ogni giorno. Ma nessun ponte resta in piedi se semplicemente si tolgono i pilastri che finora lo hanno
sostenuto; a meno di non sostituirli con altri più adatti ma altrettando capaci.
La Persona Umentata dalle tecnologie, le platform, che costruiscono un ambiente in cui accesso,
connessione e colaborazione emergente divengono il collante di una organizzazione che si fa liquida, ed
una nuova e diffusa leadership, sono i pilastri su cui le smart organization staranno in piedi.
Ma come si trasformano le organizzazioni in senso smart? Nel testo è proposta una corposa riflessione
sulla natura di questi pilastri, vecchi e nuovi, per far notare come molte componenti e risorse siano già
presenti nelle aziende, ed un modello sistemico, punteggiato da casi aziendali concreti, che può fare da
riferimento per i change agent impegnati in questa trasformazione.
6. INDICE DEI CAPITOLI PRINCIPALI
Introduzione ................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
Stiamo realmente andando verso la smart organization?Errore. Il segnalibro non è definito.
Prologo: Fred ne era certo.............................. Errore. Il segnalibro non è definito.
Parte 1: il superamento dei due pilastri tradizionali: spazio e tempoErrore. Il segnalibro non è definito.
Capitolo 1 Lo spazio.................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
1.1 premessa: verso nuove forme del luogo di lavoroErrore. Il segnalibro non è definito.
1.2 Le organizzazioni come luogo antropologicoErrore. Il segnalibro non è definito.
1.3 Le forme dell’abitare nelle organizzazioniErrore. Il segnalibro non è definito.
1.4 Organizzazioni solide persone liquide: ribaltare questa impostazione ….. Errore. Il segnalibro
non è definito.
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Capitolo 2 Il tempo ..................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
2.1 Il tempo liberato............................... Errore. Il segnalibro non è definito.
2.2 il tempo di lavoro ha ancora un inizio ed una fine?Errore. Il segnalibro non è definito.
2.3 il semprunque: liberazione o giogo?. Errore. Il segnalibro non è definito.
Parte 2: Togliamo i pilastri, cade il soffitto? Due nuovi pilastri per la Smart OrganizationErrore. Il segnalibro
non è definito.
Capitolo 1.................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
1.1 premessa: dove appoggiamo la smart organization?Errore. Il segnalibro non è definito.
1.2 La Persona aumentata: siamo tutti Tony Stark!Errore. Il segnalibro non è definito.
1.3 Le dimensioni del nuovo vitruvianoErrore. Il segnalibro non è definito.
1.4 La persona aumentata, aumenta le organizzazioniErrore. Il segnalibro non è definito.
Capitolo 2.................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
2.1 Primo pilastro della smart organization: la responsabilizzazione individualeErrore. Il segnalibro non è
definito.
2.2 Un processo di sviluppo per lo SmartworkerErrore. Il segnalibro non è definito.
2.3 Il perimetro della responsabilità individuale: finalmente la delegaErrore. Il segnalibro non è
definito.
Capitolo 3.................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
Il secondo pilastro della smart organization: SmartLeadershipErrore. Il segnalibro non è definito.
3.1 La smartleadership non è solo una nuova teoria sulla leadershipErrore. Il segnalibro non è
definito.
3.2.Non cambiano i compiti ................... Errore. Il segnalibro non è definito.
3.3 Cambia il modo................................ Errore. Il segnalibro non è definito.
3.4 Una leadership liquida per un contesto liquidoErrore. Il segnalibro non è definito.
3.5 Aiutiamo lo SmartLeader: counseling e mindfulnessErrore. Il segnalibro non è definito.
Parte 3 ............................................................ Errore. Il segnalibro non è definito.
Verso un modello sistemico di azione – le 4P4Smart –Errore. Il segnalibro non è definito.
Premessa: un modello per i change agent . Errore. Il segnalibro non è definito.
Capitolo 1.................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
Le 4P4Smart: .............................................. Errore. Il segnalibro non è definito.
1.1 azione sistemica o niente ..................... Errore. Il segnalibro non è definito.
1.2 Practice: re-design fra formale e informaleErrore. Il segnalibro non è definito.
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1.3 People: Intenzione, Partecipazione e competenzeErrore. Il segnalibro non è definito.
1.4 Platform: il digital workplace per la Persona AumentataErrore. Il segnalibro non è definito.
1.5 Place: più sono liquidi più resistonoErrore. Il segnalibro non è definito.
Capitolo 2.................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
Le organizzazioni smart: senso di appartenenza oltre lo spazio ed il tempoErrore. Il segnalibro non è
definito.
2.1: Serve ancora appartenere?................. Errore. Il segnalibro non è definito.
2.2 La solitudine delle smartworker. Errore. Il segnalibro non è definito.
2.3 I team remoti sono team!........... Errore. Il segnalibro non è definito.
2.4 Social batte sempre digital ......... Errore. Il segnalibro non è definito.
2.5 Dal diversity al belonging............ Errore. Il segnalibro non è definito.
Epilogo:....................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
Verso le organizzazioni Antifragili .............. Errore. Il segnalibro non è definito.
7. INDICARE LE POSSIBILI DECLINAZIONI IN AMBITO SISTEMICO E COMPLESSO CHE SCATURISCONO DALLA
LETTURA DEL LIBRO:
La tesi del libro è che le fondamenta della relazione persona – organizzazione vengono meno. La
ricostruzione di questa passa per un’azione che operi sul contesto nel suo insieme: ecosistema; persona;
tecnologie abilitanti.
Il processo trasformativo proposto (4P4SMART) descrive un approccio che sollecita ogni ambito
dell’esperienza organizzativa: psicologico, sociale, antropologico (ricerca di senso), tecnico (processi e
modelli di funzionamento), che retroagiscono continuamente perché fra loro correlate fortemente.