Scheda del libro consigliato da Eusebio Balocco: "La psicoanalisi nelle terre di confine. Tra psiche e cervello" - presentato al Complexity Literacy Meeting Nazionale 2017 organizzato dal Complexity Institute
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Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro consigliato da Eusebio Balocco: "La psicoanalisi nelle terre di confine. Tra psiche e cervello"
1. COMPLEXITY INSTITUTE - APS
Corso Genova 32 - 16043 Chiavari – GE - CF: 90059610106
www.complexityinstitute.it
complex.institute@gmail.com
LA SCHEDA DEL “LIBRO CONSIGLIATO”
Dal Lettore: Eusebio BALOCCO
1. TITOLO: La psicoanalisi nelle terre di confine – Tra psiche e cervello.
EVENTUALE TITOLO EDIZIONE ORIGINALE
2. AUTORE/I Silvio MERCIAI e Beatrice CANNELLA
Silvio Merciai è psichiatra e psicoanalista, membro della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) ed ha insegnato
Neurobiologia dell’esperienza relazionale all’Università della Valle d’Aosta.
Beatrice Cannella, psicologa e psicoterapeuta, insegna Modelli Psicodinamici e le loro applicazioni presso
l’Università della Valle d’Aosta.
3. CASA EDITRICE Raffaello CORTINA Editore
4. ANNO PUBBLICAZIONE: 2009
5. BANDELLA LATERALE con breve descrizione dei contenuti del “Libro Consigliato”
Le “terre di confine” nelle quali ci conducono gli autori sono le neuroscienze: si esaminano i
differenti aspetti dell’incontro che, tra difficoltà e resistenze, si è andato delineando tra
psicoanalisi e scoperte neuroscientifiche, a partire dalle classiche proposte di Eric KANDEL e
prestando attenzione sia allo scenario internazionale sia al mondo scientifico italiano. I capitoli
sono dedicati ai temi fondamentali in questo ambito, del decision making della neuroeconomia
alla neurobiologia dell’innamoramento, dall’uso dei cognitive enhancers ai dilemmi morali della
neuroetica, dalle nuove concezioni dell’inconscio al concetto di libertà e di libero arbitrio, dalla
teoria della mente all’empatia per poi dedicare un’attenzione speciale, e non senza rilievi critici, al
fenomeno del mirroring e alle sue implicazioni per la psicologia e la psicoanalisi. La prospettiva in
cui gli autori mostrano l’opportunità di questo dialogo è quella di superare ogni arroccamento
disciplinare per promuovere la fondazione scientifica della psicoanalisi.
2. COMPLEXITY INSTITUTE - APS
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6. INDICE DEI CAPITOLI PRINCIPALI
Capitoli
I ° - Alla ricerca di un nuovo paradigma.
Un punto di contatto con la biologia.
La prospettiva metodologica di interazione tra neuroscienze e psicoanalisi nella proposta di Eric
KANDEL.
Un clima di convergenze
Psicoanalisi e cognitivismo classico
Le neuroscienze cognitive
La neuro psicoanalisi
A contatto diretto con le neuroscienze
II ° - Emozione e decisione
Affetto ed emozione:
Le ricerche di Joseph LeDoux;
Le teorie di Antonio DAMASIO;
La ricerca attuale sui correlati neurali delle emozioni
Corticale o sottocorticale?
Il modello di Jaak PANKSEPP
(Alcune ipotesi sulla funzione del gioco)
III ° - La Neurobiologia dell’esperienza relazionale
La cognizione sociale
I correlati neurali della cognizione sociale
Il fenomeno del mirroring
IV ° - Verso una nuova (neuro) psichiatria
V ° - La psicoterapia psicoanalitica e l’incontro con le neuroscienze
VI ° - Prospettive e problemi aperti
Contro la neuro psicoanalisi (e non solo …)
Che cosa si prova ad essere un cervello
Un dialogo aperto
Appendice
Bibliografia
3. COMPLEXITY INSTITUTE - APS
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7. PERCHE ’ CONSIGLIO QUESTO LIBRO (max. 300 parole)
Il testo rappresentò, quando uscì, una sfida scientifica, culturale ed epistemologica. L’espressione “terre di
confine” del titolo indica in modo preciso il crinale che gli autori percorrono con grande apertura, chiarezza,
competenza e acume critico, per esplorare e connettere i due mondi – quello delle discipline psicologiche
con la psicoanalisi e quello rappresentato sommariamente dal termine neuroscienze (= NS) – che sono
molto distanti. Il primo infatti, lavora con un approccio metodologico idiografico, cioè in prima persona e
l’altro nomotetico, in terza persona.
Suggerisco la lettura del libro per tre motivi:
1. Ho conosciuto personalmente il dr. Silvio MERCIAI, l’ho frequentato per motivi di lavoro, quando
incominciai ad occuparmi di NS e management, che è il mio attuale ambito di ricerca. L’intento era
quello di non “buttare con l’acqua sporca anche il bambino”: cioè la mia formazione di base orientata
da ipotesi psicoanalitiche. Sono consapevole di una possibile distorsione affettiva nei confronti del suo
libro.
2. Per chi desidera introdursi ai territori di confine accennati, il volume rappresenta una sintesi
accessibile, non esaustiva - oggi è impossibile tenere il passo con le numerosissime ricerche in corso –
negli ambiti delle neuroscienze che più incidono sulla rappresentazione dell’uomo elaborata dalla
psicoanalisi. Illustra i conflitti presenti nei diversi orientamenti psicoanalitici, espone gli interrogativi
emergenti ed apre finestre di estremo interesse su alcuni territori che sono al centro della riflessione
filosofica e religiosa.
3. Suggerisce infine molti interrogativi intriganti. Da un punto di vista classico: cervello e mente sono la
stessa cosa? L’inconscio freudiano è lo stesso di quello delle NS? E in quale rapporto stanno? E’ sempre
legittimo un approccio radicalmente riduzionistico? Da un punto di vista antropologico: chi siamo? Che
cosa vuol dire essere un cervello? Ha senso parlare di “io”, di libero arbitrio? Che cos’è la coscienza? Le
NS stanno producendo ricadute enormi dall’ambito sanitario a quelli più raffinati delle scienze umane,
o a quelli industriali, come il neuro marketing e l’azienda 4.0.