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Acqua...!!!!!
...oro blu????Il ciclo dell’acqua e il ciclo della vita
sono una cosa sola.
(Jacques Yves Cousteau)
SCUOLA PRIMARIA
7o
CIRCOLO G. CARDUCCI LIVORNo
Progetti
ECOLOGICAMENTENon è l’uomo che deve battersi
contro una natura ostile,
ma è la natura indifesa
che da generazioni è vittima dell’umanità.
(Jacques Yves Cousteau)
 
Comune di Livorno
 
anni scolastici 2013-2014 e 2014-2015
Comune di Livorno
Dipartimento 3“Servizi alla città”- Settore“Educazione e Sport”
C.R.E.D.- Centro Risorse Educative Didattiche“Il Satellite”
Via Caduti del Lavoro,26 - 57127 Livorno
Tel.0586 824311
VII Circolo Didattico Giosuè Carducci
P.zza Sforzini,18 – 57128 Livorno
Tel.0586 502356
Responsabile del progetto:
Lilia Bottigli,Funzionaria Delegata Responsabile CRED
Coordinamento:
Rossana De Velo,CRED
Insegnante Referente del progetto:
Ernestina Pellegrini
Ideazione progetto Immagini e testi:
CRED“Il Satellite”
in collaborazione con:
Stefano Coppoli, ASA
Enzo Sparvoli - Francesca Bretzel, ricercatori CNR ISE di Pisa
Coop Itinera per CTT Nord
Susanna Ceccanti EALP
Slow Food,condotta di Livorno
Valentina Gucciardo, responsabile progetto orto in condotta
Fiamma Tofanari, fiduciaria Slow Food
Stefania Piazza, agronoma
Eleonora Tori, perito agrario
Cura Editoriale:
U.URP - Editoria - Centro Stampa
Grafica
Xerox Spa
Stampa
Centro Stampa del Comune di Livorno,gennaio 2016
INDICE
				
1. Introduzione 	 4
2. Unita` di Competenza U 269 - U 528	 6
3. Unita` di Competenza U 270	 17
4. Unita` di Competenza U 271 - U 273 - U 530	 22
5. Unita` di Competenza U 617 - U 618	 29
6. Unita` di Competenza U 272	 34
7. Conclusioni	 37
8. Referente del progetto, classi e insegnanti	
che hanno preso parte al progetto	 38
9 Riflessioni sulle attivita`
per competenza svolte nelle classi	 39
4
L’ecologista non è l’uomo che dice che il fiume è sporco.
L’ecologista è l’uomo che pulisce il fiume.
(Ross Perot)
Il progetto regionale di Educazione Ambientale,inserito all’interno del programma Scuo-
la Città 2013-2014 del Comune di Livorno,che ha inteso affrontare la tematica dei Cam-
biamenti Climatici e dei loro impatti ambientali, ci ha fornito l’occasione per esaminare
un problema sempre più emergente quello della risorsa idrica.
Acqua intesa come bene prezioso, come fonte di vita ma anche come elemento perico-
loso per il forte rischio idrologico che negli ultimi anni si presenta attraverso fenomeni
ambientali che flagellano il nostro pianeta ed in particolare il nostro territorio.
Con le attività compiute dalle classi interessate, abbiamo cercato di far comprendere
l’importanza di contrastare gli sprechi,di analizzare dei dati per individuare come viene
consumata l’acqua e rendersi conto del fatto che l’utilizzo dell’acqua non è solo quello
per dissetarci o quello per lavare e lavarsi ma è anche quello“invisibile”che è necessario
per la produzione delle materie prime e del cibo.
Poichè molti sono i fattori che determinano i cambiamenti climatici,abbiamo analizzato
anchealtriaspetticomelagestionedelsuoloagricoloedelsuolourbano,larealizzazione
di un orto con attività legate alle tematiche ambientali,l’aspetto delle fonti energetiche,
l’emissione di gas (CO2) e in che modo influiscono sul riscaldamento dell’atmosfera e di
conseguenza sui cambiamenti climatici.
Quindi il nostro scopo principale è stato quello di sensibilizzare i bambini alle problema-
tiche ambientali e alla tutela dell’acqua,al risparmio energetico,insegnare loro dei com-
portamenti responsabili nell’uso di queste risorse in ambito domestico e nel territorio.
Per poter elaborare forme di risparmio e riuso siamo partiti dalla conoscenza dei vari ele-
menti fornendo un quadro generale sulla situazione del patrimonio idrico disponibile sul
pianeta,dalla sua fragilità attraverso le cause che possono determinare la scarsità idrica
e infine dalla necessità di tutela del ciclo idrico naturale.
Per il raggiungimento di questi obiettivi ci siamo avvalsi della collaborazione di esperti sul
territorio attraverso il CRED,Centro Risorse Educative Didattiche del Comune di Livorno:
Introduzione
5
ASA	 Azienda Servizi Ambientali S.p.A.
EALP	 Agenzia Energetica della Provincia di Livorno
CNR ISE Pisa	 Centro Nazionale Ricerche - Istituto per lo studio degli Ecosistemi
CTT Nord	 CompagniaToscanaTrasporti
SLOW FOOD	 Condotta di Livorno
I punti di forza del progetto sono diversi:
la motivazione e l’interesse dei ragazzi sempre alta: il laboratorio è vissuto come un
momento di riflessione su tematiche importanti che riguardano l’ambiente, l’educa-
zione alimentare e alla salute,oltre che di attività in giardino;
l’interesse e il coinvolgimento delle famiglie;
l’aiuto prezioso di altre classi e insegnanti dello stesso plesso;
esperienze di molti alunni a relazionarsi in ambienti diversi e con esperti di vari settori.
Il progetto nelle sue varie sfaccettature, ha dato, inoltre, la possibilità di trattare diverse
tematiche e ci ha permesso di fare approfondimenti anche attraverso la presenza degli
esperti in classe.
è da considerare che sono destinatari indiretti tutti gli studenti della scuola: vedere
un’area del giardino della propria scuola che diventa orto, aree incolte che diventano
pancali per la crescita di fiori e verdure e piante aromatiche, la piantumazione di ulivi, è
comunque un incentivo ad apprezzare e a rispettare l’ambiente che ci circonda ed edu-
care al rispetto,oltre che creare stupore e meraviglia.
E’inoltre stato di fondamentale importanza il coinvolgimento dei collaboratori scolastici
e di tutto il personale della scuola.
6
Unita` di Competenza U 269 e U 528
Descrizione
Lo scopo di queste UdC è stato quello d’introdurre il concetto di corretto utilizzo
dell’acqua attraverso la sensibilizzazione dei bambini e dei loro genitori verso un uso
più consapevole ed attento delle risorse idriche presenti sul territorio partendo dal
principio che l’acqua è un bene di tutti ma non è una risorsa inesauribile.
Acquisire la consapevolezza dell’importanza del ciclo dell’acqua e dei fenomeni ad
esso legati.
Analizzare i comportamenti comuni, individuali e in scala generale, utilizzati nell’uso
dell’acqua, educare a praticare un consumo responsabile e intelligente, conoscere e
attivare strategie, far conoscere per capire come attraverso piccoli gesti quotidiani
potremmo influire sul fenomeno del cambiamento climatico per salvaguardare la
Terra e la nostra qualità di vita per una maggiore attenzione e tutela dell’ambiente.
Metodologia
Dopo aver parlato con gli alunni per scoprire le conoscenze individuali, è stato loro
proposto il problema dell’acqua e gli è stato preannunciato l’arrivo di un esperto in
classe,un tecnico dell’ASA,che avrebbe raccontato e spiegato alcuni fenomeni.
La lezione in classe
L’offerta formativa, incentrata sul tema del ciclo artificiale dell’acqua, sul piano co-
municativo, si è svolta in base alla fascia di età dei bambini. Durante la lezione/per-
corso formativo, è stata realizzata una presentazione con il programma Microsoft
Powerpoint, attraverso il quale l’esperto ha introdotto“La Nuvola Navola”, una storia
fantastica che comprende sia il ciclo naturale che quello artificiale dell’acqua.
Al termine del racconto con le immagini proiettate, ad ogni bambino è stata con-
segnata una guida per realizzare, a scuola o a casa, un sistema Terra in miniatura e
per vedere come, attraverso il loro lavoro, si forma una nuvola e di conseguenza la
pioggia.
7
Competenze e Obiettivi
	Acquisire la consapevolezza dell’importanza del ciclo dell’acqua e dei fenomeni
ad esso legati anche in rapporto concreto con il territorio
	Analizzare i comportamenti comuni, individuali e in scala generale, praticati
nell’uso dell’acqua
	Educare a praticare un consumo responsabile e intelligente
	Conoscere e attivare strategie per una maggiore attenzione e tutela dell’ambiente
	Giungere alla conoscenza dei principi di inquinamento con pratiche di sperimen-
tazione, esperienza diretta, osservazione e maturare la consapevolezza di poter
agire concretamente a favore della conservazione del patrimonio ambientale,
dandone prova con quotidiani atti pratici
	Essere in grado di osservare,analizzare,descrivere e memorizzare
	Saper rielaborare informazioni individualmente e condividerle all’interno del
gruppo di lavoro con terminologie appropriate
	Stimolare il senso di responsabilità ambientale, ragionando in modo critico sulle
semplici azioni che quotidianamente hanno impatto sull’ambiente e sul territorio
LA NUVOLA ``NAVOLA``
 
Drop, Lamentina , Goccia Reale ed Eva sono creatu-
re di acqua. Un giorno fanno una riflessione impor-
tante: ogni nuvola realizza delle figure fantastiche.
C’è la nuvola Orso, la nuvola Dinosauro e ...tante
altre.
Così Eva ha un’idea fantastica: la loro nuvola sarà
una nave che ospiterà le nuvole più fantasiose e co-
raggiose. I venti spingeranno così la nuvola “Navola”
verso territori in cui non piove da troppo tempo.
Una nuova sfida per i nostri amici fatti di acqua:
diventare una nuvola capace di cambiare i colori del
paesaggio, dal bianco e nero della siccità ai tanti
colori della vita che rinasce.
8
9
SCHEDA: IL CREA NUVOLE
Credo che avere la terra e non rovinarla
sia la più bella forma d’arte
che si possa desiderare.
(Andy Warhol)
 
10
Da colorare
 
11
IL CREA NUVOLE
materiale:
Un barattolo di vetro a chiusura ermetica
Una vaschetta di plastica (mare)
Una piantina (traspirazione)
Dei sassolini (suolo)
Una lampada (sole)
 
 
 
1 Metti nel barattolo di vetro
i sassolini (o anche sabbia,
terriccio...), la piantina, la
vaschetta in cui hai versato
l’acqua
3 ...l’acqua della vaschet-
ta sarà diminuita di livello
grazie all’evaporazione.
Poggia sul barattolo una
vaschetta per cubi di
ghiaccio che trovi nel
freezer
2 Adesso accendi il sole del
tuo pianeta in miniatura: usa
una lampada a basso consu-
mo. Il calore delle lampada
farà evaporare un po’ di ac-
qua. Se è tardi vai a dormire;
quando ti sveglierari, dopo
aver sognato la nuvola...
4 Si sono formate per con-
densa delle minuscole goc-
cioline: la nostra nuvola si è
formata
5 Le gocce sono diventate più
grandi, sino a trasformarsi in
pioggia
12
RICORDATI:
Chiudi il rubinetto
quando ti lavi i denti
L’acqua con cui mamma lava l’in-
salata puoi usarla per innaffiare
le piante
Tratta bene tutti i tuoi compagni
di scuola e di gioco:
l’amicizia è molto importante
Bevi tanta acqua, ma un po’ alla
volta, anche fuori dai pasti
Rispetta l’ambiente:
non abbandonare i rifiuti per terra
13
elaborati dei bambini
 
 
14
 
 
15
16
17
Unita` di Competenza U 270
Descrizione
Abbiamo programmato questa UdC per proporre di incentivare l’uso dei mezzi pub-
blici da parte dei più piccoli,come mezzi alternativi all’auto,per raggiungere la scuola
e muoversi nel tempo libero nella propria città, nel pieno rispetto dell’ambiente e
con un evidente miglioramento della qualità della vita ritenendo questo percorso un
ulteriore approfondimento delle problematiche relative ai cambiamenti climatici.
Metodologia
Attraverso attività svolte in classe suddivise in quattro incontri:
	Primo incontro: proiezione di un cartone animato che parlava dei 5 buoni motivi
per usufruire dell’autobus (ambiente,amicizia,salute,senso civico e sicurezza).
	Secondo incontro:intervento di Bruno Bastogi,Responsabile dell’Ufficio Direzione
Esercizio dell’Azienda CTT Nord che nel corso del suo intervento, ha sollecitato i
bambini a formulare domande,suggerimenti,osservazioni inerenti al mondo del
Servizio di Pubblico Trasporto.Successivamente sono state sviluppate successive
fasi di approfondimento.
	Terzo incontro: uscita con visita alla Coop della Rosa durante la quale i bambini
hanno scattato dall’autobus le foto della città di Livorno per raccontare secondo
la propria sensibilità elementi inediti,curiosi ed interessanti che si possono incon-
trare durante il percorso sul mezzo pubblico. Una volta arrivati alla Coop è stato
affrontato,attraverso una spesa simulata,il parallelismo tra il viaggio che i ragazzi
avevano fatto in autobus e il viaggio delle merci.
	Ultimo incontro: intervento della fotografa, Francesca Nicolosi, che ha mostrato
come una foto possa essere modificata con il programma“photoshop”.
Abbiamo partecipato al Concorso Fotografico di idee previsto per promuovere una
vera e propria campagna pubblicitaria Amico Bus di sensibilizzazione sul trasporto
pubblico
18
Competenze e Obiettivi
	fornire gli strumenti di base ai bambini per muoversi in autonomia e con consa-
pevolezza con i mezzi pubblici nella loro città;
	sviluppare il senso civico dei bambini, futuri adulti cittadini;
	stabilire una sorta di regole insieme ai bambini per usufruire dei mezzi pubblici
nel pieno rispetto dell’altro;
	 sottolineare l’importanza dell’uso del mezzo pubblico per la tutela dell’ambiente;
	favorire l’immagine del bus anche come mezzo di incontro e socializzazione;
	promuovere l’idea del viaggio in bus come un viaggio in sicurezza;
	sviluppare il senso di appartenenza e di rispetto per la propria città.
Conclusione
Le foto,scattate dai bambini e ritenute più significative,sono state raccolte in un opu-
scolo illustrato che è stato consegnato,insieme ad un attestato di partecipazione,ad
ogni alunno il giorno della premiazione a memoria del percorso fatto.
19
 
 
20
elaborati dei bambini
 
 
 
21
 
22
Unita` di Competenza
U 271 - U 273 e U 530
Descrizione
Con queste UdC abbiamo voluto approfondire aspetti tematici di come la gestione
del suolo agricolo e del suolo urbano possa prevenire l’impatto dei fenomeni mete-
orici anche in relazione al cambiamento climatico.
In particolare si pone il concetto del rapporto tra l’uomo e l’ambiente dove il suolo e i
suoi prodotti diventano anche strumento per conoscere i processi della coltivazione
nel rispetto delle ciclicità naturali.
Gli argomenti previsti dal progetto sono stati inseriti nella programmazione di scien-
ze e di arte e immagine.
Per la disciplina di arte e immagine,sono stati realizzati disegni,cartelloni e il lavorino
di pasqua,utilizzando tecniche e materiali vari.
Per la disciplina di scienze, la programmazione dell’anno scolastico 2014/15, ha pre-
visto due argomenti:le piante e l’acqua.
Le due tematiche sono state introdotte grazie all’orto scolastico, che, attraverso
esperienze pratiche legate alla coltivazione e all’osservazione sensoriale delle piante,
rappresenta il forte stimolo per suscitare l’interesse e favorire la motivazione degli
alunni.
Per poter sviluppare questo argomento, ci siamo avvalsi anche dell’esperienza dei
ricercatori del CNR ISE ( Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per lo Studio
degli Ecosistemi ) di Pisa.
Metodologia
Basandoci sul“metodo scientifico sperimentale”,in seguito a conversazioni e riflessio-
ni suscitate dalle esperienze riguardanti l’attività ortiva, i bambini, guidati dall’inse-
gnante,si sono posti delle domande sulle piante e,in seguito,sull’acqua.
Per rispondere ad ogni domanda sono state fatte delle ipotesi personali, seguite da
esperimenti, talvolta da osservazioni e/o dalla ricerca di informazioni (su libri, riviste,
internet..).
In seguito sono state tratte di volta in volta le conclusioni appropriate alla domanda
iniziale.
23
Le attività sono state sempre documentate in modo semplice sul quaderno con di-
segni e spiegazioni scritte.
Il tema dell’acqua è stato introdotto grazie all’importanza che questa sostanza rico-
pre per la vita delle piante ed è stato trattato sempre facendo riferimento al“Metodo
scientifico sperimentale”:partendo da domande (cos’è l’acqua? Perché si galleggia?...
ecc),facendo ipotesi,che sono state verificate con esperimenti,studi e riflessioni,per
arrivare alla risposta definitiva alla domanda iniziale e per conoscere alcune caratte-
ristiche e proprietà di questo elemento.
Per quanto riguarda“il ciclo dell’acqua”l’argomento,non semplice per una classe se-
conda,è stato trattato inventando la storia di Pina,una gocciolina di acqua.
La storia è stata rappresentata graficamente sul quaderno con fumetti ai quali sono
state aggiunte le didascalie.
Solo successivamente la spiegazione è diventata più astratta.
Attivita`
L’attività iniziale è stata la raccolta dei prodotti estivi e autunnali nell’orto,per la mag-
gior parte frutti,come mele,pomodori....è stata fatta un’osservazione sensoriale che
è stata documentata sul quaderno.
Successivamente si è svolta una discussione in cui l’insegnante ha stimolato i bam-
bini a riflettere sull’esperienza fatta e, in conclusione, è stata posta una domanda:
“Come nascono i semi?”
Così è stato trattato l’argomento della fioritura e dell’impollinazione attraverso:
	esperienze pratiche:tagliamo un fiore a metà e osserviamo con la lente;
	ricerca di informazioni su testi scientifici;
	successiva riflessione con brevi spiegazioni dettate dai bambini, prima alla lava-
gna,poi sui quaderni,arricchita da disegni.
Dopo aver ripassato l’argomento di storia delle stagioni, che era stato trattato a sto-
ria,l’anno precedente,l’esperienza della semina è stata rimandata alla primavera.
L’attività successiva ha riguardato un’altra domanda che i bambini si erano posti pre-
cedentemente:come vivono le piante?....ecc
24
Incontro con gli esperti del CNR:
Il Suolo e il Cambiamento Climatico:
Si è svolto un incontro di circa 90 minuti in cui è stata fatta una misura sperimentale
diretta, con la collaborazione dei bambini, della quantità di acqua che il terreno del
cortile della scuola può assorbire in mezz’ora.
Il semplice apparato che è stato utilizzato,consisteva in due cilindri metallici concen-
trici infissi nel terreno,si tratta di uno strumento effettivamente utilizzato per valuta-
re le necessità idriche dei suoli coltivati.
Questi cilindri sono stai posizionati in un punto del giardino soggetto a calpestamen-
to,ma dotata di una con copertura naturale di erba.
Il suolo in mezz’ora ha assorbito un centimetro di acqua.
Nel corso della prova si è parlato delle cattive abitudini che favoriscono gli sprechi di
acqua potabile e soprattutto del ruolo fondamentale dell’agricoltura per la grande
quantità di acqua consumata in questo settore produttivo. E’ stata sottolineata l’im-
portanza delle piante nel ciclo dell’acqua che,favorendo l’evaporazione,consentono
anche l’assorbimento di una grande quantità di calore.
Questo calore assorbito sarà tanto più grande quanto più diffusa e in migliore salute
sarà la vegetazione.
Il mantenimento del ciclo idrico naturale non solo garantisce la nostra vita ed il no-
stro benessere,ma anche quello di tutti gli altri organismi viventi.
Gli argomenti trattati durante l’esperimento sono stati successivamente rivisti e ap-
profonditi dalla classe.
Successivamente i bambini hanno raccontato quello che si ricordavano dell’espe-
rienza e della conversazione con gli operatori del CNR.
Le loro osservazioni sono state scritte alla lavagna, sono stati sottolineati i concetti
più importanti e sono stati elaborati collettivamente in modo semplice e chiaro.Que-
sti concetti sono stati copiati sul quaderno.
Nelle lezioni successive ogni frase scritta è stata riletta, sempre collettivamente, uti-
lizzando anche il dizionario per cercare il significato delle parole non ancora capite
e gli argomenti sono stati approfonditi con letture di brani inerenti, con immagini e
filmati cercati attraverso internet.
Le lezioni sono state riportate in sintesi sul quaderno con immagini e didascalie.
In seguito ogni alunno ha scritto una breve riflessione personale utilizzando il se-
guente schema:
25
Grazie a questo esperimento ho capito che:…...
Mi è piaciuto:….......Perché:…...
Non mi è piaciuto:….....Perché:…......
Verifiche
Per tutti e due le tematiche, le piante e l’acqua, sono state fatte due verifiche scritte
utilizzando schede con domande a risposta chiusa,o frasi da completare.
Inoltre, per ognuno dei due argomenti, è stata fatta una verifica orale con domande
più o meno semplici, per verificare e stimolare la capacità di riflettere e di fare colle-
gamenti.
Anche per le attività legate all’intervento degli operatori esterni sono state fatte due
verifiche,una scritta e una orale,con le modalità sopra descritte.
Risultati ottenuti
Gli argomenti previsti dal progetto sono piuttosto complessi per una classe seconda,
ma la risposta dei bambini è stata sorprendente:tutti hanno partecipato con interes-
se ed entusiasmo dando il proprio contributo. Anche i risultati delle verifiche sono
stati migliori delle aspettative.
Sicuramente la scelta di un metodo basato su esperienze pratiche (come quella
dell’orto),così come l’intervento di esperti esterni coinvolgenti e disponibili,ha influ-
ito sulla motivazione e sull’impegno dimostrato dalla classe.
Ritengo che i bambini abbiano dimostrato che,per quanto ancora immaturi,sentano
molto il bisogno di affrontare alcune tematiche non semplici, come quella dei cam-
biamenti climatici,per soddisfare la loro esigenza di capire il mondo che li circonda.
Si è trattato di un’esperienza sicuramente positiva che continueremo ad approfondi-
re nei prossimi anni scolastici.
Obiettivi e competenze
Comprendere come la gestione del verde urbano sia importante per aumentare l’in-
filtrazione idrica e l’evapotraspirazione:
	Conoscere le origini e caratteristiche del suolo;
	Comprendere le principali cause meterologiche che cambiano la conformazione
del terreno;
26
	Conoscere e valutare l’impermeabilità del suolo;
	Sviluppare maggiori competenze al fine della valutazione delle cause ed effetti
dei cambiamenti climatici in particolare l’importanza dell’acqua e del suo uso;
	Utilizzare la coltivazione dell’orto non solo come strumento per le attività di edu-
cazione alimentare ma anche per quelle dell’educazione ambientale;
	Far diventare i piccoli consumatori dei coproduttori, cittadini consapevoli delle
proprie scelte d’acquisto: educare allo sviluppo sostenibile e al consumo consa-
pevole;
	Acquisire nozioni riguardo il ciclo di vita della natura, avvicinare i bambini all’am-
biente naturale;
	Collegare l’attività di orticultura con l’apprendimento a scuola (conoscenza inter-
disciplinare).
Sequenze dell`esperimento diretto
della quantitA` di acqua che il
terreno del giardino della scuola
puo` assorbire in un tempo stabilito
   
27
 
 
   
 
28
L`ORTO A SCUOLA
 
 
 
 
29
Unita` di Competenza U 617 e U 618
Descrizione
Anche in queste Unità di Competenza si sono affrontati i temi legati all’importanza
della conoscenza del suolo e dei suoi abitanti. Al problema del rapporto che esiste
tra l’acqua apportata da eventi meteorici normali che estremi e quale impatto hanno
con il suolo con copertura naturale,coltivata e urbanizzata.
La realizzazione di un orto all’interno della scuola in gemellaggio con la realizzazio-
ne di un orto all’interno di una Serra comunale ha dato modo di far sincronizzare i
bambini con i ritmi della natura,renderli edotti sui prodotti che il territorio può offrire
con il suo clima e le sue varietà autoctone e renderli consapevoli dell’importanza di
rispettare i tempi della natura. E’ stato insegnato loro a coltivare ma anche a racco-
gliere e a mangiare i prodotti nel periodo della loro naturale crescita recuperando
fragranze e freschezze gratificanti per l’odorato ed il palato che la globalizzazione
del mercato agroalimentare ha perso per strada. Basta un assaggio per capire la dif-
ferenza tra un prodotto che ha sostato a lungo nelle celle frigorifere e uno che passa
direttamente dall’orto in tavola alla sua stagione e alla giusta maturazione.
La coltivazione dell’orto induce i bambini all’ascolto,ad avere pazienza e stimola l’os-
servazione,l’attenzione all’ambiente.
Un continuo contatto con la natura e la possibilità di veder crescere un prodotto sep-
pur non sempre bellissimo ma profumato e saporito, di cui si prendono presa cura
per i mesi scolastici è per i bambini motivo di grande soddisfazione.
Metodologia
La metodologia seguita è prevalentemente quella della cooperazione, del lavoro di
gruppo e poiché la natura del progetto è laboratoriale,ogni attività diventa momen-
to di approfondimento,di conoscenza,di sviluppo,consolidamento e potenziamento
di abilità e competenze.
L’esplorazione dei materiali e la manipolazione della terra e delle piantine, hanno
costituito elemento fondamentale del progetto che è stato suddiviso in programmi
per fascia di età:
30
	Classe prima:percezione di suoni,forme,colori,sapori e odori attraverso l’utilizzo
dei cinque sensi.
	Classe seconda:studio e lavorazione del terreno.
	Classe terza:studio delle piante,foglie,fusto,radici,fiori e semi
	Classe quarta:studio del fiore e della riproduzione delle piante
	Classe quinta:studio del ciclo alimentare:l’origine,la trasformazione e la filiera
produttiva del cibo.La catena alimentare.
Nelle varie fasi hanno potuto riconoscere le varie piante dell’orto e accorgersi della
vita di insetti e piccoli animali che lo abitano e che lo aiutano a crescere...
elaborati dei bambini
 
31
 
32
 
 
33
 
34
Unita` di Competenza U 272
Descrizione
Questa UdC vuole sviluppare il concetto di energia partendo dallo studio del Sole
per arrivare alla produzione di energia rinnovabile compresi gli aspetti tecnologici
ed evolutivi.
Iniziare con i più piccoli è molto importante perché proprio da loro bisogna iniziare
un percorso di sensibilizzazione, e avvalendoci della collaborazione di EALP, l’Agen-
zia Energetica della Provincia di Livorno, abbiamo potuto affrontare, anche in prima
elementare,i problemi dell’ambiente e dell’inquinamento.
Metodologia
Il Dottor Clima entra in classe col camice e chiede aiuto ai bambini (aiutanti) per tro-
vare delle“medicine”per salvare il pianeta.
Il dottor Clima ha una valigetta piena di medicine (oggettini solari che per produrre
energia non emetterebbero CO2 ma sfrutterebbero l’energia del sole) ma i bambini,
chiamati a parlare solo se in possesso della palla/mappa mondo, danno molteplici
soluzioni per salvare questo bellissimo pianeta che soffre,suda e tossisce:
inquinare meno per terra, piantare più alberi per avere piu ossigeno, usare meno le
auto, usare pannelli solari, non usare il petrolio e le piattaforme petrolifere che pos-
sono inquinare il mare,non inquinare i mari i laghi e i fiumi.
Le lezioni con il Medico della Terra”,hanno reso vivace le attività per comprendere lo
stato del nostro pianeta e quale prospettiva sia più adatta per migliorare il suo stato
di salute.
Ognuno ha espresso i comportamenti dannosi riferendosi alle proprie osservazioni
ed esperienze evidenziando i comportamenti scorretti dei cittadini che gettano di
tutto in mare e in terraferma.
Il “medico”ha mostrato delle immagini preoccupanti come i rifiuti in mare, il taglio
delle foreste, l’abbandono di materiale nocivo ecc. per poi dialogare sulla cura più
adatta per salvare il pianeta che ha bisogno di un intervento immediato.
Successivamente i bambini hanno poi realizzato dei disegni per rielaborare quanto
appreso.
è stato svolto anche un brainstorming tutti in cerchio per terra dove ognuno poteva
esprimere le proprie idee.
35
Conclusione
Noi cittadini, con atteggiamenti più responsabili, siamo la cura migliore e se rispet-
tiamo la terra sarà ancora più bella, meno inquinata e ci saranno meno disastri am-
bientali.
   
 
 
 
36
   
   
37
Obiettivi e competenze
	Comprendere i fenomeni subordinati all’energia attraverso esperienze concrete
sia in aula che in spazi naturali;
	sviluppare linguaggi diversi per descrivere l’attività di ricerca delle scienze natu-
rali in particolare riferiti all’energia naturale e all’uso di energie alternative;
	usare in modo corretto le risorse energetiche evitando sprechi;
	fare un bilancio dei vantaggi che si acquisirebbero utilizzando buone pratiche;
	individuare possibili alternative all’uso dell’energia;
	Individuare e comprendere i concetti fondamentali relativi alle varie produzioni
di energia e a come il tutto sia legato ai cambiamenti climatici.
Conclusioni
Abbiamo ritenuto importante affrontare le tematiche riguardanti il clima e la com-
prensione delle sue dinamiche.
Il compito che ci eravamo prefissati, nello specifico quello di creare una reale consa-
pevolezza sull’importanza dei propri comportamenti e sulle conseguenze che questi
generano,ha portato ad una serie di attività diverse ma con un denominatore comu-
ne:acquisire buone pratiche.
38
Referente del progetto,
classi e insegnanti
che hanno preso parte al progetto
Referente del progetto:
Ernestina Pellegrini
Le classi e le insegnanti
che hanno partecipato al progetto:
U 269 scuola Carducci classe 1a
B	 ins.Marcella Nannipieri
scuola Banditella classi 1a
A - B - C	 ins.Ernestina Pellegrini
U 270 scuola Carducci classe 4a
B	 ins.Cristina Baiocchi
		 ins.Simonetta Menini
		 classe 4a
A	 ins.Daniela Soldaini
		 classe 4a
C	 ins.Daniela Soldaini
		 classe 5a
A	 ins.Donatella Cusenza
		 classe 5a
B	 ins.Annalisa Traversi
U 271 - U 273 scuola Carducci classe 3a
B	 ins.Rita Brogi
		 classe 4a
C	 ins.Simonetta Menini
		 ins.Cristina Baiocchi
U 272 scuola Banditella classi 1a
A - C	 ins.Ernestina Pellegrini
U 617 - U 618 scuola Montenero classe 1a
	 ins.Cristina Barbaro
classe 2a	
ins.Carla Spiga
classe 3a	
ins.Roberta Magozzi
classe 4a	
ins.Roberta Magozzi
classe 5a	
ins.Franca Agostini
Si ringraziano la Regione Toscana, il Comune di Livorno e in particolare il CRED Centro
Risorse Educative e Didattiche del Comune di Livorno per la preziosa collaborazione.
39
RIFLESSIONI SULLE attivita`
per competenza svolte nelle classi
Lavorare per competenze dà l’opportunità di ridefinire spazi e tempi didattici, promuo-
vendo in ogni alunno la ricerca e l’azione.
Le attività didattiche svolte in questo assetto danno l’opportunità di capire in che modo
organizzare e gestire il gruppo classe, pervenendo alla comprensione dell’importanza
dell’ attività di laboratorio , poiché esse non vanno trattate separatamente ATTIVITà LA-
BORATORIALE
Tale didattica ci induce a riconsiderare tempi e modi dell’apprendimento e passare da un
modello di scuola basato su apprendimenti formali verso un apprendimento basato su
compiti e progetti da realizzare, nel quale l’alunno opera da protagonista in una dimen-
sione concreta, significativa e collaborativa. Nel laboratorio si abbandona la logica della
riproduzione del sapere per fare spazio alla ri-costruzione, reinvenzione delle conoscenze
(Frabboni, 2004).
Tramite l’utilizzo di una didattica laboratoriale si auspica a promuovere negli alunni com-
petenze più complesse,si cerca di rispondere ai loro bisogni,consentendogli di imparare
facendo e di acquisire un metodo di lavoro personale.Attraverso le situazioni di appren-
dimento create tramite la didattica laboratoriale si raggiungono diversi esiti:
•	 si privilegia la costruzione della conoscenza e non la sua riproduzione;
•	 si presentano compiti autentici;
•	 viene predisposto un contesto didattico che offre l’opportunità di imparare ad
applicare;
•	 vengono consentite rappresentazioni multiple della realtà;
•	 viene messo a disposizione uno spazio di creatività e generatività di nuove idee;
•	 viene favorita la riflessione ed il ragionamento;
•	 viene promossa la costruzione cooperativa della conoscenza;
•	 vengono proposti itinerari formativi significativi per l’allievo.
La formazione del percorso sui CAMBIAMENTI CLIMATICI,ha favorito momenti di rifles-
sione di gruppo sulla programmazione didattica per competenze e sulla metodologia di
lavoro dove l’alunno è protagonista e i“sussidi delle attività”(immagini,uscite sul campo,
uso della tecnologia, attività manuali, letture) si sono mostrati educatori, stimolando la
ricerca,l’indagine ,più che trasmettere delle capacità che rendano possibile il sapere
Inoltre è emerso che:
Il laboratorio favorisce l’apprendimento pratico : l’apprendimento del sapere insieme al
fare dove la teoria non è disgiunta dal saper fare concreto.Tramite la didattica laborato-
riale viene attivata un’operatività che è comunque cognitiva oltre che manuale: il saper
fare attivato nella pratica laboratoriale non promuove solo abilità operative, ma stimola
un sapere complesso che abbraccia“l’agito”con la mente.
Ins.Referente Ernestina Pellegrini
Progetto territoriale
di educazione ambientale
a cura del CRED
del Comune di Livorno
realizzato nell’ambito dei
Programmi promossi
e cofinanziati
dalla Regione Toscana

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Acqua!!!...Oro Blu? - Ecologicamente

  • 1. Acqua...!!!!! ...oro blu????Il ciclo dell’acqua e il ciclo della vita sono una cosa sola. (Jacques Yves Cousteau) SCUOLA PRIMARIA 7o CIRCOLO G. CARDUCCI LIVORNo Progetti ECOLOGICAMENTENon è l’uomo che deve battersi contro una natura ostile, ma è la natura indifesa che da generazioni è vittima dell’umanità. (Jacques Yves Cousteau)   Comune di Livorno   anni scolastici 2013-2014 e 2014-2015
  • 2. Comune di Livorno Dipartimento 3“Servizi alla città”- Settore“Educazione e Sport” C.R.E.D.- Centro Risorse Educative Didattiche“Il Satellite” Via Caduti del Lavoro,26 - 57127 Livorno Tel.0586 824311 VII Circolo Didattico Giosuè Carducci P.zza Sforzini,18 – 57128 Livorno Tel.0586 502356 Responsabile del progetto: Lilia Bottigli,Funzionaria Delegata Responsabile CRED Coordinamento: Rossana De Velo,CRED Insegnante Referente del progetto: Ernestina Pellegrini Ideazione progetto Immagini e testi: CRED“Il Satellite” in collaborazione con: Stefano Coppoli, ASA Enzo Sparvoli - Francesca Bretzel, ricercatori CNR ISE di Pisa Coop Itinera per CTT Nord Susanna Ceccanti EALP Slow Food,condotta di Livorno Valentina Gucciardo, responsabile progetto orto in condotta Fiamma Tofanari, fiduciaria Slow Food Stefania Piazza, agronoma Eleonora Tori, perito agrario Cura Editoriale: U.URP - Editoria - Centro Stampa Grafica Xerox Spa Stampa Centro Stampa del Comune di Livorno,gennaio 2016
  • 3. INDICE 1. Introduzione 4 2. Unita` di Competenza U 269 - U 528 6 3. Unita` di Competenza U 270 17 4. Unita` di Competenza U 271 - U 273 - U 530 22 5. Unita` di Competenza U 617 - U 618 29 6. Unita` di Competenza U 272 34 7. Conclusioni 37 8. Referente del progetto, classi e insegnanti che hanno preso parte al progetto 38 9 Riflessioni sulle attivita` per competenza svolte nelle classi 39
  • 4. 4 L’ecologista non è l’uomo che dice che il fiume è sporco. L’ecologista è l’uomo che pulisce il fiume. (Ross Perot) Il progetto regionale di Educazione Ambientale,inserito all’interno del programma Scuo- la Città 2013-2014 del Comune di Livorno,che ha inteso affrontare la tematica dei Cam- biamenti Climatici e dei loro impatti ambientali, ci ha fornito l’occasione per esaminare un problema sempre più emergente quello della risorsa idrica. Acqua intesa come bene prezioso, come fonte di vita ma anche come elemento perico- loso per il forte rischio idrologico che negli ultimi anni si presenta attraverso fenomeni ambientali che flagellano il nostro pianeta ed in particolare il nostro territorio. Con le attività compiute dalle classi interessate, abbiamo cercato di far comprendere l’importanza di contrastare gli sprechi,di analizzare dei dati per individuare come viene consumata l’acqua e rendersi conto del fatto che l’utilizzo dell’acqua non è solo quello per dissetarci o quello per lavare e lavarsi ma è anche quello“invisibile”che è necessario per la produzione delle materie prime e del cibo. Poichè molti sono i fattori che determinano i cambiamenti climatici,abbiamo analizzato anchealtriaspetticomelagestionedelsuoloagricoloedelsuolourbano,larealizzazione di un orto con attività legate alle tematiche ambientali,l’aspetto delle fonti energetiche, l’emissione di gas (CO2) e in che modo influiscono sul riscaldamento dell’atmosfera e di conseguenza sui cambiamenti climatici. Quindi il nostro scopo principale è stato quello di sensibilizzare i bambini alle problema- tiche ambientali e alla tutela dell’acqua,al risparmio energetico,insegnare loro dei com- portamenti responsabili nell’uso di queste risorse in ambito domestico e nel territorio. Per poter elaborare forme di risparmio e riuso siamo partiti dalla conoscenza dei vari ele- menti fornendo un quadro generale sulla situazione del patrimonio idrico disponibile sul pianeta,dalla sua fragilità attraverso le cause che possono determinare la scarsità idrica e infine dalla necessità di tutela del ciclo idrico naturale. Per il raggiungimento di questi obiettivi ci siamo avvalsi della collaborazione di esperti sul territorio attraverso il CRED,Centro Risorse Educative Didattiche del Comune di Livorno: Introduzione
  • 5. 5 ASA Azienda Servizi Ambientali S.p.A. EALP Agenzia Energetica della Provincia di Livorno CNR ISE Pisa Centro Nazionale Ricerche - Istituto per lo studio degli Ecosistemi CTT Nord CompagniaToscanaTrasporti SLOW FOOD Condotta di Livorno I punti di forza del progetto sono diversi: la motivazione e l’interesse dei ragazzi sempre alta: il laboratorio è vissuto come un momento di riflessione su tematiche importanti che riguardano l’ambiente, l’educa- zione alimentare e alla salute,oltre che di attività in giardino; l’interesse e il coinvolgimento delle famiglie; l’aiuto prezioso di altre classi e insegnanti dello stesso plesso; esperienze di molti alunni a relazionarsi in ambienti diversi e con esperti di vari settori. Il progetto nelle sue varie sfaccettature, ha dato, inoltre, la possibilità di trattare diverse tematiche e ci ha permesso di fare approfondimenti anche attraverso la presenza degli esperti in classe. è da considerare che sono destinatari indiretti tutti gli studenti della scuola: vedere un’area del giardino della propria scuola che diventa orto, aree incolte che diventano pancali per la crescita di fiori e verdure e piante aromatiche, la piantumazione di ulivi, è comunque un incentivo ad apprezzare e a rispettare l’ambiente che ci circonda ed edu- care al rispetto,oltre che creare stupore e meraviglia. E’inoltre stato di fondamentale importanza il coinvolgimento dei collaboratori scolastici e di tutto il personale della scuola.
  • 6. 6 Unita` di Competenza U 269 e U 528 Descrizione Lo scopo di queste UdC è stato quello d’introdurre il concetto di corretto utilizzo dell’acqua attraverso la sensibilizzazione dei bambini e dei loro genitori verso un uso più consapevole ed attento delle risorse idriche presenti sul territorio partendo dal principio che l’acqua è un bene di tutti ma non è una risorsa inesauribile. Acquisire la consapevolezza dell’importanza del ciclo dell’acqua e dei fenomeni ad esso legati. Analizzare i comportamenti comuni, individuali e in scala generale, utilizzati nell’uso dell’acqua, educare a praticare un consumo responsabile e intelligente, conoscere e attivare strategie, far conoscere per capire come attraverso piccoli gesti quotidiani potremmo influire sul fenomeno del cambiamento climatico per salvaguardare la Terra e la nostra qualità di vita per una maggiore attenzione e tutela dell’ambiente. Metodologia Dopo aver parlato con gli alunni per scoprire le conoscenze individuali, è stato loro proposto il problema dell’acqua e gli è stato preannunciato l’arrivo di un esperto in classe,un tecnico dell’ASA,che avrebbe raccontato e spiegato alcuni fenomeni. La lezione in classe L’offerta formativa, incentrata sul tema del ciclo artificiale dell’acqua, sul piano co- municativo, si è svolta in base alla fascia di età dei bambini. Durante la lezione/per- corso formativo, è stata realizzata una presentazione con il programma Microsoft Powerpoint, attraverso il quale l’esperto ha introdotto“La Nuvola Navola”, una storia fantastica che comprende sia il ciclo naturale che quello artificiale dell’acqua. Al termine del racconto con le immagini proiettate, ad ogni bambino è stata con- segnata una guida per realizzare, a scuola o a casa, un sistema Terra in miniatura e per vedere come, attraverso il loro lavoro, si forma una nuvola e di conseguenza la pioggia.
  • 7. 7 Competenze e Obiettivi Acquisire la consapevolezza dell’importanza del ciclo dell’acqua e dei fenomeni ad esso legati anche in rapporto concreto con il territorio Analizzare i comportamenti comuni, individuali e in scala generale, praticati nell’uso dell’acqua Educare a praticare un consumo responsabile e intelligente Conoscere e attivare strategie per una maggiore attenzione e tutela dell’ambiente Giungere alla conoscenza dei principi di inquinamento con pratiche di sperimen- tazione, esperienza diretta, osservazione e maturare la consapevolezza di poter agire concretamente a favore della conservazione del patrimonio ambientale, dandone prova con quotidiani atti pratici Essere in grado di osservare,analizzare,descrivere e memorizzare Saper rielaborare informazioni individualmente e condividerle all’interno del gruppo di lavoro con terminologie appropriate Stimolare il senso di responsabilità ambientale, ragionando in modo critico sulle semplici azioni che quotidianamente hanno impatto sull’ambiente e sul territorio
  • 8. LA NUVOLA ``NAVOLA``   Drop, Lamentina , Goccia Reale ed Eva sono creatu- re di acqua. Un giorno fanno una riflessione impor- tante: ogni nuvola realizza delle figure fantastiche. C’è la nuvola Orso, la nuvola Dinosauro e ...tante altre. Così Eva ha un’idea fantastica: la loro nuvola sarà una nave che ospiterà le nuvole più fantasiose e co- raggiose. I venti spingeranno così la nuvola “Navola” verso territori in cui non piove da troppo tempo. Una nuova sfida per i nostri amici fatti di acqua: diventare una nuvola capace di cambiare i colori del paesaggio, dal bianco e nero della siccità ai tanti colori della vita che rinasce. 8
  • 9. 9 SCHEDA: IL CREA NUVOLE Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare. (Andy Warhol)  
  • 11. 11 IL CREA NUVOLE materiale: Un barattolo di vetro a chiusura ermetica Una vaschetta di plastica (mare) Una piantina (traspirazione) Dei sassolini (suolo) Una lampada (sole)       1 Metti nel barattolo di vetro i sassolini (o anche sabbia, terriccio...), la piantina, la vaschetta in cui hai versato l’acqua 3 ...l’acqua della vaschet- ta sarà diminuita di livello grazie all’evaporazione. Poggia sul barattolo una vaschetta per cubi di ghiaccio che trovi nel freezer 2 Adesso accendi il sole del tuo pianeta in miniatura: usa una lampada a basso consu- mo. Il calore delle lampada farà evaporare un po’ di ac- qua. Se è tardi vai a dormire; quando ti sveglierari, dopo aver sognato la nuvola... 4 Si sono formate per con- densa delle minuscole goc- cioline: la nostra nuvola si è formata 5 Le gocce sono diventate più grandi, sino a trasformarsi in pioggia
  • 12. 12 RICORDATI: Chiudi il rubinetto quando ti lavi i denti L’acqua con cui mamma lava l’in- salata puoi usarla per innaffiare le piante Tratta bene tutti i tuoi compagni di scuola e di gioco: l’amicizia è molto importante Bevi tanta acqua, ma un po’ alla volta, anche fuori dai pasti Rispetta l’ambiente: non abbandonare i rifiuti per terra
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  • 17. 17 Unita` di Competenza U 270 Descrizione Abbiamo programmato questa UdC per proporre di incentivare l’uso dei mezzi pub- blici da parte dei più piccoli,come mezzi alternativi all’auto,per raggiungere la scuola e muoversi nel tempo libero nella propria città, nel pieno rispetto dell’ambiente e con un evidente miglioramento della qualità della vita ritenendo questo percorso un ulteriore approfondimento delle problematiche relative ai cambiamenti climatici. Metodologia Attraverso attività svolte in classe suddivise in quattro incontri: Primo incontro: proiezione di un cartone animato che parlava dei 5 buoni motivi per usufruire dell’autobus (ambiente,amicizia,salute,senso civico e sicurezza). Secondo incontro:intervento di Bruno Bastogi,Responsabile dell’Ufficio Direzione Esercizio dell’Azienda CTT Nord che nel corso del suo intervento, ha sollecitato i bambini a formulare domande,suggerimenti,osservazioni inerenti al mondo del Servizio di Pubblico Trasporto.Successivamente sono state sviluppate successive fasi di approfondimento. Terzo incontro: uscita con visita alla Coop della Rosa durante la quale i bambini hanno scattato dall’autobus le foto della città di Livorno per raccontare secondo la propria sensibilità elementi inediti,curiosi ed interessanti che si possono incon- trare durante il percorso sul mezzo pubblico. Una volta arrivati alla Coop è stato affrontato,attraverso una spesa simulata,il parallelismo tra il viaggio che i ragazzi avevano fatto in autobus e il viaggio delle merci. Ultimo incontro: intervento della fotografa, Francesca Nicolosi, che ha mostrato come una foto possa essere modificata con il programma“photoshop”. Abbiamo partecipato al Concorso Fotografico di idee previsto per promuovere una vera e propria campagna pubblicitaria Amico Bus di sensibilizzazione sul trasporto pubblico
  • 18. 18 Competenze e Obiettivi fornire gli strumenti di base ai bambini per muoversi in autonomia e con consa- pevolezza con i mezzi pubblici nella loro città; sviluppare il senso civico dei bambini, futuri adulti cittadini; stabilire una sorta di regole insieme ai bambini per usufruire dei mezzi pubblici nel pieno rispetto dell’altro; sottolineare l’importanza dell’uso del mezzo pubblico per la tutela dell’ambiente; favorire l’immagine del bus anche come mezzo di incontro e socializzazione; promuovere l’idea del viaggio in bus come un viaggio in sicurezza; sviluppare il senso di appartenenza e di rispetto per la propria città. Conclusione Le foto,scattate dai bambini e ritenute più significative,sono state raccolte in un opu- scolo illustrato che è stato consegnato,insieme ad un attestato di partecipazione,ad ogni alunno il giorno della premiazione a memoria del percorso fatto.
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  • 22. 22 Unita` di Competenza U 271 - U 273 e U 530 Descrizione Con queste UdC abbiamo voluto approfondire aspetti tematici di come la gestione del suolo agricolo e del suolo urbano possa prevenire l’impatto dei fenomeni mete- orici anche in relazione al cambiamento climatico. In particolare si pone il concetto del rapporto tra l’uomo e l’ambiente dove il suolo e i suoi prodotti diventano anche strumento per conoscere i processi della coltivazione nel rispetto delle ciclicità naturali. Gli argomenti previsti dal progetto sono stati inseriti nella programmazione di scien- ze e di arte e immagine. Per la disciplina di arte e immagine,sono stati realizzati disegni,cartelloni e il lavorino di pasqua,utilizzando tecniche e materiali vari. Per la disciplina di scienze, la programmazione dell’anno scolastico 2014/15, ha pre- visto due argomenti:le piante e l’acqua. Le due tematiche sono state introdotte grazie all’orto scolastico, che, attraverso esperienze pratiche legate alla coltivazione e all’osservazione sensoriale delle piante, rappresenta il forte stimolo per suscitare l’interesse e favorire la motivazione degli alunni. Per poter sviluppare questo argomento, ci siamo avvalsi anche dell’esperienza dei ricercatori del CNR ISE ( Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per lo Studio degli Ecosistemi ) di Pisa. Metodologia Basandoci sul“metodo scientifico sperimentale”,in seguito a conversazioni e riflessio- ni suscitate dalle esperienze riguardanti l’attività ortiva, i bambini, guidati dall’inse- gnante,si sono posti delle domande sulle piante e,in seguito,sull’acqua. Per rispondere ad ogni domanda sono state fatte delle ipotesi personali, seguite da esperimenti, talvolta da osservazioni e/o dalla ricerca di informazioni (su libri, riviste, internet..). In seguito sono state tratte di volta in volta le conclusioni appropriate alla domanda iniziale.
  • 23. 23 Le attività sono state sempre documentate in modo semplice sul quaderno con di- segni e spiegazioni scritte. Il tema dell’acqua è stato introdotto grazie all’importanza che questa sostanza rico- pre per la vita delle piante ed è stato trattato sempre facendo riferimento al“Metodo scientifico sperimentale”:partendo da domande (cos’è l’acqua? Perché si galleggia?... ecc),facendo ipotesi,che sono state verificate con esperimenti,studi e riflessioni,per arrivare alla risposta definitiva alla domanda iniziale e per conoscere alcune caratte- ristiche e proprietà di questo elemento. Per quanto riguarda“il ciclo dell’acqua”l’argomento,non semplice per una classe se- conda,è stato trattato inventando la storia di Pina,una gocciolina di acqua. La storia è stata rappresentata graficamente sul quaderno con fumetti ai quali sono state aggiunte le didascalie. Solo successivamente la spiegazione è diventata più astratta. Attivita` L’attività iniziale è stata la raccolta dei prodotti estivi e autunnali nell’orto,per la mag- gior parte frutti,come mele,pomodori....è stata fatta un’osservazione sensoriale che è stata documentata sul quaderno. Successivamente si è svolta una discussione in cui l’insegnante ha stimolato i bam- bini a riflettere sull’esperienza fatta e, in conclusione, è stata posta una domanda: “Come nascono i semi?” Così è stato trattato l’argomento della fioritura e dell’impollinazione attraverso: esperienze pratiche:tagliamo un fiore a metà e osserviamo con la lente; ricerca di informazioni su testi scientifici; successiva riflessione con brevi spiegazioni dettate dai bambini, prima alla lava- gna,poi sui quaderni,arricchita da disegni. Dopo aver ripassato l’argomento di storia delle stagioni, che era stato trattato a sto- ria,l’anno precedente,l’esperienza della semina è stata rimandata alla primavera. L’attività successiva ha riguardato un’altra domanda che i bambini si erano posti pre- cedentemente:come vivono le piante?....ecc
  • 24. 24 Incontro con gli esperti del CNR: Il Suolo e il Cambiamento Climatico: Si è svolto un incontro di circa 90 minuti in cui è stata fatta una misura sperimentale diretta, con la collaborazione dei bambini, della quantità di acqua che il terreno del cortile della scuola può assorbire in mezz’ora. Il semplice apparato che è stato utilizzato,consisteva in due cilindri metallici concen- trici infissi nel terreno,si tratta di uno strumento effettivamente utilizzato per valuta- re le necessità idriche dei suoli coltivati. Questi cilindri sono stai posizionati in un punto del giardino soggetto a calpestamen- to,ma dotata di una con copertura naturale di erba. Il suolo in mezz’ora ha assorbito un centimetro di acqua. Nel corso della prova si è parlato delle cattive abitudini che favoriscono gli sprechi di acqua potabile e soprattutto del ruolo fondamentale dell’agricoltura per la grande quantità di acqua consumata in questo settore produttivo. E’ stata sottolineata l’im- portanza delle piante nel ciclo dell’acqua che,favorendo l’evaporazione,consentono anche l’assorbimento di una grande quantità di calore. Questo calore assorbito sarà tanto più grande quanto più diffusa e in migliore salute sarà la vegetazione. Il mantenimento del ciclo idrico naturale non solo garantisce la nostra vita ed il no- stro benessere,ma anche quello di tutti gli altri organismi viventi. Gli argomenti trattati durante l’esperimento sono stati successivamente rivisti e ap- profonditi dalla classe. Successivamente i bambini hanno raccontato quello che si ricordavano dell’espe- rienza e della conversazione con gli operatori del CNR. Le loro osservazioni sono state scritte alla lavagna, sono stati sottolineati i concetti più importanti e sono stati elaborati collettivamente in modo semplice e chiaro.Que- sti concetti sono stati copiati sul quaderno. Nelle lezioni successive ogni frase scritta è stata riletta, sempre collettivamente, uti- lizzando anche il dizionario per cercare il significato delle parole non ancora capite e gli argomenti sono stati approfonditi con letture di brani inerenti, con immagini e filmati cercati attraverso internet. Le lezioni sono state riportate in sintesi sul quaderno con immagini e didascalie. In seguito ogni alunno ha scritto una breve riflessione personale utilizzando il se- guente schema:
  • 25. 25 Grazie a questo esperimento ho capito che:…... Mi è piaciuto:….......Perché:…... Non mi è piaciuto:….....Perché:…...... Verifiche Per tutti e due le tematiche, le piante e l’acqua, sono state fatte due verifiche scritte utilizzando schede con domande a risposta chiusa,o frasi da completare. Inoltre, per ognuno dei due argomenti, è stata fatta una verifica orale con domande più o meno semplici, per verificare e stimolare la capacità di riflettere e di fare colle- gamenti. Anche per le attività legate all’intervento degli operatori esterni sono state fatte due verifiche,una scritta e una orale,con le modalità sopra descritte. Risultati ottenuti Gli argomenti previsti dal progetto sono piuttosto complessi per una classe seconda, ma la risposta dei bambini è stata sorprendente:tutti hanno partecipato con interes- se ed entusiasmo dando il proprio contributo. Anche i risultati delle verifiche sono stati migliori delle aspettative. Sicuramente la scelta di un metodo basato su esperienze pratiche (come quella dell’orto),così come l’intervento di esperti esterni coinvolgenti e disponibili,ha influ- ito sulla motivazione e sull’impegno dimostrato dalla classe. Ritengo che i bambini abbiano dimostrato che,per quanto ancora immaturi,sentano molto il bisogno di affrontare alcune tematiche non semplici, come quella dei cam- biamenti climatici,per soddisfare la loro esigenza di capire il mondo che li circonda. Si è trattato di un’esperienza sicuramente positiva che continueremo ad approfondi- re nei prossimi anni scolastici. Obiettivi e competenze Comprendere come la gestione del verde urbano sia importante per aumentare l’in- filtrazione idrica e l’evapotraspirazione: Conoscere le origini e caratteristiche del suolo; Comprendere le principali cause meterologiche che cambiano la conformazione del terreno;
  • 26. 26 Conoscere e valutare l’impermeabilità del suolo; Sviluppare maggiori competenze al fine della valutazione delle cause ed effetti dei cambiamenti climatici in particolare l’importanza dell’acqua e del suo uso; Utilizzare la coltivazione dell’orto non solo come strumento per le attività di edu- cazione alimentare ma anche per quelle dell’educazione ambientale; Far diventare i piccoli consumatori dei coproduttori, cittadini consapevoli delle proprie scelte d’acquisto: educare allo sviluppo sostenibile e al consumo consa- pevole; Acquisire nozioni riguardo il ciclo di vita della natura, avvicinare i bambini all’am- biente naturale; Collegare l’attività di orticultura con l’apprendimento a scuola (conoscenza inter- disciplinare). Sequenze dell`esperimento diretto della quantitA` di acqua che il terreno del giardino della scuola puo` assorbire in un tempo stabilito    
  • 29. 29 Unita` di Competenza U 617 e U 618 Descrizione Anche in queste Unità di Competenza si sono affrontati i temi legati all’importanza della conoscenza del suolo e dei suoi abitanti. Al problema del rapporto che esiste tra l’acqua apportata da eventi meteorici normali che estremi e quale impatto hanno con il suolo con copertura naturale,coltivata e urbanizzata. La realizzazione di un orto all’interno della scuola in gemellaggio con la realizzazio- ne di un orto all’interno di una Serra comunale ha dato modo di far sincronizzare i bambini con i ritmi della natura,renderli edotti sui prodotti che il territorio può offrire con il suo clima e le sue varietà autoctone e renderli consapevoli dell’importanza di rispettare i tempi della natura. E’ stato insegnato loro a coltivare ma anche a racco- gliere e a mangiare i prodotti nel periodo della loro naturale crescita recuperando fragranze e freschezze gratificanti per l’odorato ed il palato che la globalizzazione del mercato agroalimentare ha perso per strada. Basta un assaggio per capire la dif- ferenza tra un prodotto che ha sostato a lungo nelle celle frigorifere e uno che passa direttamente dall’orto in tavola alla sua stagione e alla giusta maturazione. La coltivazione dell’orto induce i bambini all’ascolto,ad avere pazienza e stimola l’os- servazione,l’attenzione all’ambiente. Un continuo contatto con la natura e la possibilità di veder crescere un prodotto sep- pur non sempre bellissimo ma profumato e saporito, di cui si prendono presa cura per i mesi scolastici è per i bambini motivo di grande soddisfazione. Metodologia La metodologia seguita è prevalentemente quella della cooperazione, del lavoro di gruppo e poiché la natura del progetto è laboratoriale,ogni attività diventa momen- to di approfondimento,di conoscenza,di sviluppo,consolidamento e potenziamento di abilità e competenze. L’esplorazione dei materiali e la manipolazione della terra e delle piantine, hanno costituito elemento fondamentale del progetto che è stato suddiviso in programmi per fascia di età:
  • 30. 30 Classe prima:percezione di suoni,forme,colori,sapori e odori attraverso l’utilizzo dei cinque sensi. Classe seconda:studio e lavorazione del terreno. Classe terza:studio delle piante,foglie,fusto,radici,fiori e semi Classe quarta:studio del fiore e della riproduzione delle piante Classe quinta:studio del ciclo alimentare:l’origine,la trasformazione e la filiera produttiva del cibo.La catena alimentare. Nelle varie fasi hanno potuto riconoscere le varie piante dell’orto e accorgersi della vita di insetti e piccoli animali che lo abitano e che lo aiutano a crescere... elaborati dei bambini  
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  • 34. 34 Unita` di Competenza U 272 Descrizione Questa UdC vuole sviluppare il concetto di energia partendo dallo studio del Sole per arrivare alla produzione di energia rinnovabile compresi gli aspetti tecnologici ed evolutivi. Iniziare con i più piccoli è molto importante perché proprio da loro bisogna iniziare un percorso di sensibilizzazione, e avvalendoci della collaborazione di EALP, l’Agen- zia Energetica della Provincia di Livorno, abbiamo potuto affrontare, anche in prima elementare,i problemi dell’ambiente e dell’inquinamento. Metodologia Il Dottor Clima entra in classe col camice e chiede aiuto ai bambini (aiutanti) per tro- vare delle“medicine”per salvare il pianeta. Il dottor Clima ha una valigetta piena di medicine (oggettini solari che per produrre energia non emetterebbero CO2 ma sfrutterebbero l’energia del sole) ma i bambini, chiamati a parlare solo se in possesso della palla/mappa mondo, danno molteplici soluzioni per salvare questo bellissimo pianeta che soffre,suda e tossisce: inquinare meno per terra, piantare più alberi per avere piu ossigeno, usare meno le auto, usare pannelli solari, non usare il petrolio e le piattaforme petrolifere che pos- sono inquinare il mare,non inquinare i mari i laghi e i fiumi. Le lezioni con il Medico della Terra”,hanno reso vivace le attività per comprendere lo stato del nostro pianeta e quale prospettiva sia più adatta per migliorare il suo stato di salute. Ognuno ha espresso i comportamenti dannosi riferendosi alle proprie osservazioni ed esperienze evidenziando i comportamenti scorretti dei cittadini che gettano di tutto in mare e in terraferma. Il “medico”ha mostrato delle immagini preoccupanti come i rifiuti in mare, il taglio delle foreste, l’abbandono di materiale nocivo ecc. per poi dialogare sulla cura più adatta per salvare il pianeta che ha bisogno di un intervento immediato. Successivamente i bambini hanno poi realizzato dei disegni per rielaborare quanto appreso. è stato svolto anche un brainstorming tutti in cerchio per terra dove ognuno poteva esprimere le proprie idee.
  • 35. 35 Conclusione Noi cittadini, con atteggiamenti più responsabili, siamo la cura migliore e se rispet- tiamo la terra sarà ancora più bella, meno inquinata e ci saranno meno disastri am- bientali.          
  • 37. 37 Obiettivi e competenze Comprendere i fenomeni subordinati all’energia attraverso esperienze concrete sia in aula che in spazi naturali; sviluppare linguaggi diversi per descrivere l’attività di ricerca delle scienze natu- rali in particolare riferiti all’energia naturale e all’uso di energie alternative; usare in modo corretto le risorse energetiche evitando sprechi; fare un bilancio dei vantaggi che si acquisirebbero utilizzando buone pratiche; individuare possibili alternative all’uso dell’energia; Individuare e comprendere i concetti fondamentali relativi alle varie produzioni di energia e a come il tutto sia legato ai cambiamenti climatici. Conclusioni Abbiamo ritenuto importante affrontare le tematiche riguardanti il clima e la com- prensione delle sue dinamiche. Il compito che ci eravamo prefissati, nello specifico quello di creare una reale consa- pevolezza sull’importanza dei propri comportamenti e sulle conseguenze che questi generano,ha portato ad una serie di attività diverse ma con un denominatore comu- ne:acquisire buone pratiche.
  • 38. 38 Referente del progetto, classi e insegnanti che hanno preso parte al progetto Referente del progetto: Ernestina Pellegrini Le classi e le insegnanti che hanno partecipato al progetto: U 269 scuola Carducci classe 1a B ins.Marcella Nannipieri scuola Banditella classi 1a A - B - C ins.Ernestina Pellegrini U 270 scuola Carducci classe 4a B ins.Cristina Baiocchi ins.Simonetta Menini classe 4a A ins.Daniela Soldaini classe 4a C ins.Daniela Soldaini classe 5a A ins.Donatella Cusenza classe 5a B ins.Annalisa Traversi U 271 - U 273 scuola Carducci classe 3a B ins.Rita Brogi classe 4a C ins.Simonetta Menini ins.Cristina Baiocchi U 272 scuola Banditella classi 1a A - C ins.Ernestina Pellegrini U 617 - U 618 scuola Montenero classe 1a ins.Cristina Barbaro classe 2a ins.Carla Spiga classe 3a ins.Roberta Magozzi classe 4a ins.Roberta Magozzi classe 5a ins.Franca Agostini Si ringraziano la Regione Toscana, il Comune di Livorno e in particolare il CRED Centro Risorse Educative e Didattiche del Comune di Livorno per la preziosa collaborazione.
  • 39. 39 RIFLESSIONI SULLE attivita` per competenza svolte nelle classi Lavorare per competenze dà l’opportunità di ridefinire spazi e tempi didattici, promuo- vendo in ogni alunno la ricerca e l’azione. Le attività didattiche svolte in questo assetto danno l’opportunità di capire in che modo organizzare e gestire il gruppo classe, pervenendo alla comprensione dell’importanza dell’ attività di laboratorio , poiché esse non vanno trattate separatamente ATTIVITà LA- BORATORIALE Tale didattica ci induce a riconsiderare tempi e modi dell’apprendimento e passare da un modello di scuola basato su apprendimenti formali verso un apprendimento basato su compiti e progetti da realizzare, nel quale l’alunno opera da protagonista in una dimen- sione concreta, significativa e collaborativa. Nel laboratorio si abbandona la logica della riproduzione del sapere per fare spazio alla ri-costruzione, reinvenzione delle conoscenze (Frabboni, 2004). Tramite l’utilizzo di una didattica laboratoriale si auspica a promuovere negli alunni com- petenze più complesse,si cerca di rispondere ai loro bisogni,consentendogli di imparare facendo e di acquisire un metodo di lavoro personale.Attraverso le situazioni di appren- dimento create tramite la didattica laboratoriale si raggiungono diversi esiti: • si privilegia la costruzione della conoscenza e non la sua riproduzione; • si presentano compiti autentici; • viene predisposto un contesto didattico che offre l’opportunità di imparare ad applicare; • vengono consentite rappresentazioni multiple della realtà; • viene messo a disposizione uno spazio di creatività e generatività di nuove idee; • viene favorita la riflessione ed il ragionamento; • viene promossa la costruzione cooperativa della conoscenza; • vengono proposti itinerari formativi significativi per l’allievo. La formazione del percorso sui CAMBIAMENTI CLIMATICI,ha favorito momenti di rifles- sione di gruppo sulla programmazione didattica per competenze e sulla metodologia di lavoro dove l’alunno è protagonista e i“sussidi delle attività”(immagini,uscite sul campo, uso della tecnologia, attività manuali, letture) si sono mostrati educatori, stimolando la ricerca,l’indagine ,più che trasmettere delle capacità che rendano possibile il sapere Inoltre è emerso che: Il laboratorio favorisce l’apprendimento pratico : l’apprendimento del sapere insieme al fare dove la teoria non è disgiunta dal saper fare concreto.Tramite la didattica laborato- riale viene attivata un’operatività che è comunque cognitiva oltre che manuale: il saper fare attivato nella pratica laboratoriale non promuove solo abilità operative, ma stimola un sapere complesso che abbraccia“l’agito”con la mente. Ins.Referente Ernestina Pellegrini
  • 40. Progetto territoriale di educazione ambientale a cura del CRED del Comune di Livorno realizzato nell’ambito dei Programmi promossi e cofinanziati dalla Regione Toscana