1. PROGETTO 107 - L’ACQUA…
DAL CIELO
ISTITUTO SCOLASTICO REFERENTE:
“INSIEME” MONTALCINO
SCUOLA PRIMARIA SAN QUIRICO D’ORCIA
2. Documentazione dell'Unità di competenza
U203- IL METEO A SCUOLA:IMMAGINI E PAROLE
Destinatari:
N.23 ALUNNI CLASSE 1°
Ore dedicate al percorso:
20 ORE
3. L'UNITÀ DI COMPETENZA È STATA REALIZZATA DAL TEAM DELLE INSEGNANTI
CON COLLEGAMENTI FRA LE DISCIPLINE: ITALIANO - STORIA E CITTADINANZA E
COSTITUZIONE – IMMAGINE – MATEMATICA- SCIENZE
L' OBIETTIVO CHE SI È VOLUTO SVILUPPARE È STATO PRINCIPALMENTE
QUELLO DI
MOTIVARE GLI ALUNNI ALLA COMPRENSIONE DEI SIMBOLI E DEI MESSAGGI
LEGATI AL TEMPO METEREOLOGICO E AI CAMBIAMENTI CLIMATICI
PROMUOVERE COMPORTAMENTI CONSAPEVOLI DI RISPETTO DELL'AMBIENTE
E DI AZIONI RESPONSABILI PER LIMITARE LE CONSEGUENZE O I POSSIBILI
DANNI DI ALCUNI FENOMENI ATMOSFERICI
4. Partendo dalla costruzione del cartellone del
tempo e dalla registrazione giornaliera dei
fenomeni atmosferici, gli alunni sono stati guidati
alla osservazione e valutazione di eventi naturali
e delle loro conseguenze.
COMPRENDERE I SIMBOLI E ALCUNI TERMINI
SPECIFICI DEL METEO
CONOSCERE LE VARIE FORME E I LUOGHI DI
PRESENZA DELL'ACQUA
ACQUISIRE LA CONSAPEVOLEZZA CHE IL
COMPORTAMENTO DI OGNUNO È IMPORTANTE PER
LA SALVAGUARDIA DELLE RISORSE NATURALI
5.
6. OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI ATTESI IN
TERMINI DI COMPORTAMENTI OSSERVATI
GLI ALUNNI HANNO ACCRESCIUTO LA CONOSCENZA DEGLI
EVENTI METEO ATTRAVERSO LA DECODIFICA DI IMMAGINI E
SIMBOLI
HANNO ACQUISTATO CONSAPEVOLEZZA DELLA CONNESIONE
FRA FENOMENI DIVERSI
HANNO IMPARATO E RICAVARE INFORMAZIONI E DATI DA
ESPERIENZE PRATICHE
8. I CAMBIAMENTI NELL’ORTO
L’idea di questa unità di apprendimento nasce
dallo stupore sollevato nei bambini della classe
V A di San Quirico d’Orcia al rientro a scuola,
dopo le vacanze estive, nel vedere che l’orto
dal loro creato e curato ormai da tre anni, per
la prima volta dopo l’estate, non era morto. Vi
erano infatti rigogliose piante di pomodoro,
bietola, insalata, cavoli e fragole a differenza
degli anni precedenti dove le piante erano
secche e il terreno riarso
Ne è nata subito una discussione tra i bambini
e l’insegnante che ha evidenziato l’interesse
dei ragazzi ad approfondire un aspetto che da
tre anni veniva costantemente ripresentandosi
attraverso le esperienze fatte. Gli insegnanti
hanno quindi ripreso il progetto “Impariamo
con l’orto” presentato nel POF dell’Istituto e lo
hanno portato avanti tutto l’anno inserendovi
l’approfondimento sui cambiamenti climatici
che è stato elaborato con questa unità di
competenza.
9. Tale lavoro ha portato anche ad
ulteriori ampliamenti che hanno
coinvolto, oltre alle discipline
scientifiche previste, come
scienze, matematica con
approfondimento statistico, un
aspetto storico-sociale rilevato
durante le interviste effettuate ai
nonni, agli agricoltori e ai tecnici.
10. Descrizione del percorso didattico
Il percorso si è aperto con una conversazione
iniziata nell’orto e continuata in classe durante
la quale è stato riportato alla memoria di tutti,
grazie a numerosi interventi che i ragazzi hanno
fatto, l’episodio dell’inizio dell’anno scolastico
legato all’imprevista e felice condizione in cui
era stato ritrovato l’orto. Su questa
conversazione è stato innestato il brainstorming
nel quale è stata problematizzata la situazione
nel tentativo di raccogliere una serie di idee
tese ad interpretare l’accaduto. PERCHE’
ABBIAMO TROVATO L’ORTO COSI’ RIGOGLIOSO?
Più idee-ipotesi sono state raccolte alla
lavagna, discusse, integrate o eliminate.
L’esperienza diretta dell’orto e con esso le
conoscenze acquisite negli anni passati, hanno
permesso di scartare rapidamente alcune
ipotesi e di avvalorarne altre e di giungere ad
interpretazioni condivise: TUTTO ERA DOVUTO
ALLE ABBONDANTI PIOGGE CHE VI ERANO STATE
DURANTE L’ESTATE.
11. Ogni bambino ha avvalorato queste ipotesi
riportando su foglietti ricordi di episodi dei
quali lui stesso era stato testimone durante
le vacanze con date, luoghi e ora.
Abbiamo così raccolto brevi racconti di vacanze,
viaggi, bagni, visite, percorsi, sciupati, interrotti,
modificati, sia nella durata che nella destinazione
dal maltempo.
12. Dalla rilettura dei testi
sono nate semplici
mappe mentali che
hanno contribuito a
mettere a fuoco
alcuni effetti
13. Oltre ai ricordi delle vacanze nel brainstorming è più volte emerso il racconto
del nubifragio che è avvenuto in paese i primi di settembre del 2014 ed
anche della tempesta di vento del 5 marzo del 2015.
Ne è emersa la percezione dell’aumento di questi fenomeni estremi.
14. Per reperire informazioni sul tempo, sui
fenomeni estremi, e sulle memorie legate al
tempo abbiamo deciso di fare una intervista ai
genitori e ai nonni attraverso una seri di
domande che sono state predisposte dai
ragazzi e fatte a casa. Le risposte sono state
lette, commentate e rielaborate in forma
statistica.
15.
16. INTERVISTA AI NONNI
Per approfondire poi quello che
questi evidenti cambiamenti climatici
comportano a livello agricolo
abbiamo intervistato alcuni agricoltori
anziani che ci hanno fornito tutta una
serie di informazioni sulla base dei
loro ricordi confrontando l’agricoltura
e il clima di quando loro erano
bambini con quello di oggi.
17. INTERVISTA AD UNA IMPRENDITRICE AGRICOLA
Quindi abbiamo intervistato una giovane imprenditrice agricola che produce grossi quantitativi di olio,
vino e cereali proprietaria anche di un frantoio la quale riportando i dati legati alla produzione dei
vari anni ha evidenziato lo strettissimo legame fra clima e raccolto, mettendo a fuoco le
problematiche di produttività dell’olio nel 2014, fornendo dati e spiegazioni legate al cambiamento
del clima che comporta l’ammalarsi delle piante, la presenza di agenti che possono distruggere il
raccolto e questo può capitare ad ogni prodotto agricolo.
18.
19. INTERVISTA AI TECNICI COMUNALI
Come ultimo approfondimento abbiamo deciso
di intervistare un architetto e una geometra del
Comune, i quali hanno diretto i lavori di
ripristino dopo il nubifragio di settembre e la
tempesta di vento di marzo.
Hanno spiegato com’è la struttura della
Protezione Civile, i sistemi di allerta ed i tempi
in caso di eventi climatici particolari e come
l’episodio del 7 settembre sia stato un
fenomeno non previsto ed estremamente
circoscritto al territorio comunale.
20. Abbiamo poi visto una serie di immagini a documentazione dell’accaduto e ci hanno
fornito alcuni dati sul quantitativo e la tipologia delle precipitazioni per il primo evento.
21. I bambini hanno potuto rendersi ben conto dei danni prodotti e dei relativi importi
economici derivati da entrambi gli eventi sia nel momento di primo intervento, sia per
le successive opere di ripristino.
22. Il passaggio conclusivo del nostro percorso
è stata la visita fatta al Polo scientifico di
Sesto Fiorentino, dove i bambini hanno
potuto visualizzare quel sistema di raccolta
dati, di strumentazioni, di informazioni,
comunicazioni e di immagini dallo spazio
che hanno avvalorato scientificamente il
percorso, aprendo di fronte ai loro occhi
quel grande e complesso sistema di
interazioni che è il nostro clima.
23. Risultati ottenuti
A conclusione di questa unità di competenza
dobbiamo rilevare l’enorme quantità di
implicazioni e spunti di carattere storico,
sociale e scientifico che abbiamo avuto e
raccolto ma che per evidenti limiti di tempo
non abbiamo approfondito, ma solo
accennato durante i momenti di
conversazione, di interviste o di curiosità che
è stata parzialmente soddisfatta da rapide
ricerche di informazioni sul web.
24. Ciò che ha coinvolto molto i ragazzi è stata la
rielaborazione dei dati delle interviste attraverso i
grafici fino ad acquisire una notevole abilità di
lettura o di riproposizione dei vari sistemi anche
ad altre situazioni. Tutto ad un certo punto è stato
reinterpretato in forma statistica andando ad
evidenziare economicamente i danni provocati
dai fenomeni analizzati.
25. Ciò ha comportato una presa di coscienza
concreta che ha stimolato confronti critici nelle
discussioni collettive con gli adulti incontrati e
con i genitori. Hanno acquisito notevole
autonomia nel pianificare un percorso mirato
alla ricerca e sono riusciti ad attivare
collegamenti fra i diversi ambiti, rafforzando la
loro capacità di collaborazione e confronto su
dati oggettivi che comportano posizioni di scelta
personale.