Media, informazione e manipolazione: Il caso Michael Jackson.
1. Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Dipartimento di Scienze della Formazione,
Psicologia, Comunicazione
Corso di laurea in Scienze dell’Informazione editoriale, pubblica e
sociale
MEDIA, INFORMAMAZIONE E MANIPOLAZIONE:
IL CASO MICHAEL JACKSON
Relatrice:
Chiar.ma Prof.ssa Anna Fausta Scardigno
Laureanda:
Melania Paola Maria Di Clemente
Anno Accademico 2013-2014
2. Introduzione
Gli interrogativi alla base della tesi
- Cosa significa essere informati?
- Le informazioni che riceviamo sono sempre veritiere?
- Quale ruolo svolgono i media nel formare opinioni?
- Perché al pubblico bastano le informazioni dei media per ritenersi
informato?
3. Introduzione
Perché Michael Jackson?
Michael Jackson negli ultimi venti
anni è stato oggetto di forte
attenzione mediatica per
stravaganze, mutamenti estetici e
comportamenti controversi.
5. Gli studi sulla manipolazione mediatica sono sorti e si sono sviluppati tra gli anni Trenta e Sessanta
del Novecento. In questa prima fase la riflessione sulla manipolazione si concentrò su alcuni aspetti
specifici:
1) l’ azione manipolatrice è intenzionale;
2) l’ azione manipolatrice è occulta;
3) l’ azione manipolatrice è efficace quando:
- l’emittente ha un forte controllo sulle informazioni relative all’ambiente percepito come rilevante
dal destinatario;
- il destinatario non riesce a filtrare i messaggi mediatici perché non può contare su forti legami o
su relazioni significative.
ricezione passiva
Teoria della manipolazione
6. Teoria della manipolazione
I nuovi paradigmi sociologici hanno portato a una riformulazione dei concetti chiave della
teoria delle manipolazione in ottica di:
1) credibilità dell’emittente strategie della costruzione della credibilità;
2) contenuto e forma dei messaggi strategie della manipolazione dei
contenuti e della forma dei messaggi;
3) i media plasmano la realtà sociale eventi mediatici, pseudo-eventi, fattoidi.
ricezione attiva
7. La ricerca
La raccolta dati
Dove e quando: Bari, tra il 01062014 e il 01072014.
Modalità di raccolta dati: questionari autosomministrati, distribuiti
manualmente presso centri commerciali, piazze, stazioni ferroviarie e
l’Università Aldo Moro di Bari.
Requisiti per la partecipazione: residenza in Puglia ed età compresa tra i 20
e i 59 anni.
8. La ricerca
Il gruppo di ricerca
66 soggetti di età compresa tra i 20 e i 59
anni. Nello specifico: il 52% degli
intervistati ha un’età compresa tra i 40 e i
59 anni, mentre il 48% tra i 20 e i 39 anni.
Confronto generazionale:
1993 fattore discriminante in ottica di
percezione dell’immagine artistica e
pubblica di Michael Jackson tra le due
fasce d’età.
9. La ricerca
Gli obiettivi
1. Verificare se l’interesse dei media sui fatti scabrosi dell’esistenza di
Michael Jackson, abbia screditato o contribuito a screditare la sua
immagine artistica agli occhi del pubblico;
2. Constatare se il pubblico è a conoscenza, oltre che degli aspetti
controversi, anche di altri aspetti della sua vita, quali, a esempio, l’impegno
filantropico;
3. Rilevare come il pubblico considera in generale l’immagine di Michael
Jackson data dai mass media.
10. La ricerca
Alcuni dati
- Il mezzo di informazione più utilizzato è la televisione, seguito da internet. Nello
specifico il 27% degli appartenenti alla fascia 20-39 utilizza internet, contro il 34%
degli appartenenti alla fascia 40-59.
- La televisione e la radio sono utilizzati tutti i giorni, rispettivamente dal 68% e dal
38% degli intervistati;
- Il 44% degli intervistati ha dichiarato di recarsi al cinema meno di 2 volte al mese,
mentre il 38% ha dichiarato di leggere dai 6 ai 2 libri annualmente.
- Gli intervistati ascoltano musica quotidianamente, ma non sono soliti acquistarla.
11. La ricerca
Area tematica: Michael Jackson
“Direbbe di conoscere Michael
Jackson…”
L’aggettivo più utilizzato per
descrivere Michael Jackson è
stato “stravagante”, seguito da
“geniale”.
12. La ricerca
Giudizio artistico e filantropia
Positivo il giudizio artistico per
ambo due le fasce d’età.
Riguardo l’impegno filantropico e la doppia candidatura
al Nobel per la pace, gli intervistati hanno ammesso di
esserne “poco” a conoscenza.
13. La ricerca
Mutamento estetico
Solo per il 36% degli intervistati
il cambiamento della pelle di
Michael Jackson fu causato da
un disturbo della pelle.
Vitiligine
Il 56% degli intervistati ha dichiarato di non aver mai
sentito associare a Michael Jackson il termine
“vitiligine”.
14. La ricerca
Accuse di pedofilia
Sebbene la maggior parte degli intervistati
abbia “assolto” Michael Jackson, è nella
fascia 20-39 che si è riscontrato il maggior
numero di “colpevolisti”.
Immagine mediatica
L’83% degli intervistati è concorde nel
dire che l’immagine di Michael
Jackson data dai media sia stata
negativa.
15. La ricerca
Tra genio e stravaganza
In base ai dati raccolti in questa ricerca è possibile asserire che: i mass media, attraverso strategie della
manipolazione, hanno deformato l’immagine pubblica di Michael Jackson (Wacko Jacko), ma non ne hanno
minato l’ immagine artistica, ritenuta anzi geniale.
16. La ricerca
Manipolazione, media, informazione e Michael Jackson
- strategie del discredito (insinuazione) credibilità
- manipolazione dei contenuti (codifica selettiva) forma e contenuti
- strategie di manipolazione della realtà (fattoidi) realtà
18. Conclusioni
INTERNET
mezzo di comunicazione meno soggetto a forze esterne
fonte d’informazione in forte ascesa informazione come conversazione
media literacy citizen journalism
luogo di partecipazione e di convivenza civile