1. CAPITOLO 6
Da Costantino alla caduta
dell’impero d’Occidente
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2. L’ETÀ DI COSTANTINO (306-337 d.C.)
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fallimento
della
tetrarchia
Si affermano Costantino,
figlio di Costanzo Cloro, e
Massenzio, figlio di
Massimiano: forte rivalità
nel 312 d.C., nella battaglia
di Ponte Milvio, Massenzio
viene sconfitto
Dopo la morte di
Galerio, Licinio
sconfigge l’Augusto
designato e sale al
potere
l’Impero torna
ad avere un unico Augusto:
Costantino
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DA COSTANTINO ALLA CADUTA DELL’IMPERO D’OCCIDENTE CAPITOLO 6
Dopo
l’abdicazione di
Diocleziano
seguono
guerre per il
trono
nel 324 d.C. Licino viene
sconfitto da Costantino
Occidente Oriente
3. 3
promulgato da
Costantino e Licinio
nel 313 d.C.
secondo alcuni studiosi gli Augusti
riconfermano un editto di Galerio del
311 d.C.
viene concessa
libertà a tutti i culti
dell’Impero
tuttavia mostra
devozione anche
per il culto del Sole
e di Apollo
fa mettere il monogramma di Cristo sulle
armi dei soldati a Ponte Milvio
riceve il battesimo prima di morire
sua madre Elena è considerata Santa
durante un
pellegrinaggio
avrebbe trovato le
reliquie della
croce di Gesù
uomo in bilico tra
tradizione e
cambiamento
inquietudine religiosa che
tende al monoteismo
garante dell’impero, non vuole urtare
la sensibilità dei suoi sudditi
La figura di Costantino è
associata all’idea di
tolleranza nei confronti del
cristianesimo
Editto di Milano
Presunta conversione
Cesaropapismo
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in realtà egli è consapevole di
dover mediare con la Chiesa
per mantenere il suo potere
rapporti con il
cristianesimo
Editto di Milano
4. 4
Cesaropapismo
Costantino è ancora il
Pontifex Maximus
ma non è più il capo dell’unica
religione legittima
deve tessere legami con i vertici
religiosi cristiani (vescovi) e trarne
vantaggi politici
i cristiani sono però divisi su
questioni teologiche
nel 325 d.C.
presenzia al
Concilio di Nicea
condanna l’eresia
ariana
Ario aveva sostenuto
che Cristo fosse
solamente un uomo
l’Imperatore è anche
guida della Chiesa
autorità religiosa è nelle
mani di Costantino
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la Chiesa si trova in
posizione subordinata
rispetto al potere politico
5. 5
Costantino
accentua l’aspetto
ieratico
dell’imperatore
è il vertice di una
piramide di funzionari
si afferma una nuova nobiltà,
composta anche da barbari e
cristiani
prosegue il declino
dell’aristocrazia senatoria
in campo militare
in campo economico
Trasferisce la
capitale a
Costantinopoli
posizione strategica
fondamentale
ciò segna l’ulteriore
marginalizzazione di Roma
• abolisce i pretoriani
• mantiene la compresenza di limitanei e comitatensi
• rafforza la cavalleria e viene introdotto l’uso di macchine
da guerra
• non allenta la pressione fiscale
• ha un rapporto privilegiato con la Chiesa che ottiene
privilegi e donazioni
• promuove il conio di monete d’oro (solidus)
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6. 6
L’IMPERO DA COSTANTINO A TEODOSIO (337-395 d.C.)
2
Costantino
muore nel
337 d.C.
nelle lotte tra i
tre figli, si
afferma il figlio
Costanzo II
associa al
regno il
nipote
Giuliano
alla morte di Costanzo,
Giuliano è unico Augusto
dal 361 al 363
tenta di restaurare la
religione e la cultura
pagane
muore durante una
spedizione in
Mesopotamia
Sono sempre
più frequenti le
incursioni di
“barbari” lungo i
confini
in particolare
Visigoti e
Ostrogoti
i due fratelli
Valentiniano e
Valente respingono
numerosi atttacchi
nel 378 Valente
muore nella
battaglia di
Adrianopoli
è un colpo mortale
al mito dell’eternità
di Roma
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7. 7
è l’ultimo imperatore a
governare un impero
unificato
la divisione dell’impero tra i
figli Arcadio e Onorio sarà
irreversibile
li arruola anche nell’esercito
concede ai Visigoti di
risiedere entro i confini
dell’impero
nel 380 emana l’editto di
Tessalonica
il Cristianesimo diventa
religione di Stato
i rapporti di
forza sono
ribaltati
esempio è il vescovo di Milano
Ambrogio che scomunica Teodosio e
lo riammette in Chiesa solo dopo che
l’Imperatore ha ammesso le sue colpe
Teodosio
(379-395 d.C.)
il paganesimo è
fuorilegge
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proibizione dei culti pagani,
persecuzioni, confische dei
beni dei templi, abolizione
dei giochi olimpici
gli studiosi discutono se la
rottura di questo “tabù” sia
stato un errore o se abbia
invece contribuito a
mantenere ancora in vita
l’impero ormai decadente
8. 8
INVASIONI BARBARICHE E FINE
DELL’IMPERO D’OCCIDENTE (395-476 d.C.)
3
Impero
d’Oriente
Impero
d’Occidente
durerà fino al 1453
cade nel 476
tra le cause: frequenti
incursioni delle
popolazioni barbariche
Visigoti e
Ostrogoti
•Di origine
germanica, spinti
dagli Unni
invadono i territori
romani
Vandali
•Di origine
germanica, sono
originari dell’area
del Baltico
Unni
•Popolazione di
origine asiatica.
Sono valorosi e
temibili cavalieri
che spingono le
popolazioni
germaniche verso
occidente
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9. 9
Impero d’Occidente
Onorio viene affidato al
generale Stilicone
Stilicone promuove una politica di
mediazione con i barbari, ma viene ucciso
in una congiura
le invasioni
continuano
Nel 408-410 d.C. Alarico
porta gli eserciti visigoti in
Italia
Sacco di Roma
(410)
alla morte di Alarico, Ataulfo crea il
primo regno barbarico nel territorio
imperiale (Gallia meridionale)
Africa: la provincia
romana più ricca
viene occupata dai
Vandali
Unni:
Attila prende il
potere
attacca l’impero
sia in Oriente sia
in Occidente
aiene sconfitto ai
campi
Catalaunici dal
generale Ezio
Attila prosegue verso l’Italia e
saccheggia Milano e Aquileia
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la capitale viene spostata a
Ravenna
cade il limes renano
la tradizione vuole che sia
stato fermato dal papa
10. L’agonia
dell’impero
d’Occidente
Valentiniano III fa uccidere il
generale Ezio
l’imperatore viene a sua
volta ucciso
i Vandali di Genserico dall’Africa
saccheggiano Roma
nel 476 d.C. Odoacre
depone Romolo
Augustolo
invia le insegne
imperiali a Bisanzio
Impero d’Occidente cade
«senza rumore», come ha
detto lo storico Arnaldo
Momigliano
è la data simbolo
dell’inizio del
Medioevo
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per un ventennio si
susseguono “imperatori
fantoccio”
condizionati da generali di
estrazione barbarica