Psicologia dei consumi

1. Mesa Elena biennio Grafica & Comuniczione
Scarpe Louboutin
Louboutin ha lanciato la sua linea di scarpe d’alto livello in Francia nel 1991. Ha avuto l’ispirazione per le sue
scarpe con il tacco vertiginoso dopo una visita ad un museo in cui aveva notato un cartello che vietava alle
donne che portavano dei tacchi troppo affilati di entrare per paura che rovinassero il pavimento in legno.
L’immagine gli è rimasta in mente e ha iniziato ad usare quest’idea per i suoi disegni.
Nel 1992 ha inserito la suola rossa in tutti i suoi modelli. Questo è successo per un incidente, in quanto gli
sembrava che alle sue scarpe mancasse dell’energia, così ha aggiunto dello smalto rosso alla suola di una scarpa.
Da allora, le suole rosse sono diventate la sua firma.
Ho deciso di selezionare questo Brand e i suoi rispettivi prodotti , perchèa mio parere rispondevano in maniera
esaustiva ai quesiti posti.
La moda come risposta a tensione imitativa o di differenziazione.
Per chi non lo sapesse la scarpe Loubutin, sono divenute modello di culto da parte non solo delle vip che le
indossano spesso in occasioni speciali come i red carpet, ma sono anche modelli che spesso vengono imitati da
aziende di scarpe “più economiche”.
E’ interessante notare quanto le celebrità utilizzino queste scarpe e abbiano contribuito al successo del brand
non solo fra le attrici, cantanti ecc. ma anche su persone che non fanno parte del mondo delle celebrity ma che
sarebbero in grado di fare sacrifici pur di avere un modello di scarpa Louboutin.

2. In sintesi, dal mio punto di vista questi modelli di scarpe rappresentano sia una tensione imitativa, in quanto
anche le persone con un reddito modesto cercano o sognano di possedere queste scarpe, sia di differenziazione
perchè chi se le può permettere cerca di avere un modello personalizzato o l’ultimo modello.
Le seguenti immagini di advertising Louboutin per me rappresentano un chiaro segnale di differenziazio-
ne anche se in ambiti diversi.
La scarpa imita un mondo
immaginario (quello di Alice
nel paese delle meraviglie).
La scarpa è in grado di farci
sognare.

3. La scarpa assume un
significato “artistico”.
Possedere una di queste
scarpe equivale ad avere un
oggetto UNICO.
Si ritrova il concetto di
“aura” dell’opera d’arte in
oggetti che teoricamente
sarebbero di uso comune.
Avere un qualche cosa di
unico corrisponde al
differenziarsi.

4. La moda come modello proveniente dai ceti più elevati
Come detto in precedenza queste scarpe non sono alla portata di tutti e sono utilizzate soprattutto dalle
“STAR”, ma proprio questo ha fatto si che altri stilisti importanti come Valentino abbiano cercato di proporre
qualche cosa di simile aggiungendo ovviamente degli elementi che li contraddistinguono.
Questo però è una piccola riflessione, quello che più mi preme sostenere è il fatto che piccole/medie im-
prese di scarpe abbiamo cercato di imitare questi modelli per proporli alle “masse”.

5. La moda come modello di accelerazione del tempo e della percezione di “comprabilità” del reale.
Le scarpe dal mio punto di vista rappresentano uno dei classici esempi di accellerazione del tempo nella
moda.
Non solo perchè “ciò che va quest’anno, non andrà più l’anno prossimo”, ma anche perchè spesso noi
donne abbiamo il piccolo difetto di comprare scarpe e di metterle poche volte o una sola volta (es. le scarpe
comprate per un particolare evento).
Credo che però questo discorso sia interessante riportarlo a delle scarpe molto costose, forse una persona
che ha avuto “il colpo di pazzia” di comprare queste scarpe non cercherà di comprare il modello seguente, ma
se riporto lo stesso ragionamento nello star system?
Le star che si affidano a Louboutin cercano sempre l’ultimo modello per cercare di battere la concorrenza, per
dimostrare di essere attente ad un mondo importante per le vips.
Non bisogna dimenticare che le Celebrità sono spesso messe sotto pressione dai media ( vi sono anche
programmi che valutano il modo di vestire), questo fa si che si cerchi sempre di avere il “modello” COOL.

6. “Piangevo perchè non avevo le scarpe, poi vidi un uomo senza i piedi.”
j. Morrison