21. Costretto all'interno di un mondo naturale rigidamente guidato da leggi necessarie ed inesorabili (Voltaire vive durante il dramma del terremoto di Lisbona del 1755), l'uomo mostra con la spontaneità della propria azione un'ingenuità, ma anche una purezza ed una libertà di spirito, che gli consentono di riconoscere la propria relativa grandezza, soprattutto di fronte ai numerosi limiti naturali, morali e metafisici ai quali risulta soggetto.