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Sommario
L’editoriale p.1
L’intervista p.2
Liber*e letture p.3
Adotta un
Monumento p.4
Nino Cortese p.5
La ricetta p.6
Festa dei nonni p.6
La staffetta
letteraria p.7
Articolo 3 p.8
Relax p.9
Halloween p.10
Lo Sport p.11
Cortese’s News
Anno II
Numero 1
Novembre 2018
A cura dei ragazzi
dell’I.C. Cortese
di Casoria
Riparte il nostro giornalino d’Istituto! Dopo la pausa estiva, riprende le
sue pubblicazioni questo piccolo organo di stampa interamente ideato e
prodotto dagli allievi della nostra scuola: dal menabò (il modello utilizza-
to per l'impaginazione di un giornale) alla stesura degli articoli, dalle foto
alle interviste, dalla scelta degli articoli da parte della sua redazione alle
rubriche fisse. Stante alla sua età, Cortese’s News è davvero giovanissi-
mo. Pensate che non ha ancora raggiunto l’anno di vita, eppure ha già me-
ritato un riconoscimento prestigioso: il Premio nazionale Miglior Giorna-
lino Scolastico "Carmine Scianguetta" 2018!
Un risultato tanto rilevante non solo ci ha inorgoglito e gratificato, ma di-
rei che soprattutto ci ha spinto a continuare, potenziare e migliorare
l’esperienza: più pagine, più numeri, una nuova veste grafica. Vogliamo
dare a questo talento precoce una maggiore e più capillare visibilità. Ed è
anche per tale ragione che questo 1^ numero del II anno di Cortese’s
News, si apre con l’intervista al Sindaco di Casoria dott. Pasquale Fuccio
che qui ringraziamo.
Ringraziamo anche la prof.ssa Assunta Ferrante che con entusiasmo e pas-
sione ha assunto il compito di referente principale del giornalino, e i tanti
docenti che in vari modi contribuiscono alla realizzazione di Cortese’s
News.
Ad maiora!
Il D.S. Prof. Giuseppe Esposito
L’editoriale
Siamo tornati! Ragazzi dell’I.C. Cortese, ricominciamo il nuovo anno sco-
lastico con tanta voglia di scrivere articoli. Daremo voce ai nostri pensieri
e a quelli dei nostri compagni di scuola e cercheremo di intrattenervi con
le nostre nuove rubriche : Adotta un monumento, la Staffetta letteraria e la
Pagina del relax. Inoltre, c’è una novità: anche gli alunni della scuola pri-
maria potranno scrivere articoli. Allora non ci resta che augurarvi ...buona
lettura!
La Redazione
Un nuovo giornale con tante novità
“Cortese’s News riparte!”
Il 12 Ottobre, abbia-
mo intervistato il
dott. Pasquale Fuccio,
il sindaco della nostra
città, Casoria. Egli ci
ha accolto nel suo uffi-
cio, è stato molto gen-
tile e disponibile con
noi e ci ha dedicato più
di un’ora del suo pre-
zioso tempo.
Noi: “È molto impe-
gnativo il ruolo di sin-
daco?”
Sindaco: “Sì, è molto
impegnativo ed è una
grande responsabilità.
Incomincio a lavorare
circa alle 7:30 del mat-
tino e finisco di solito
in tarda serata”.
Noi: “È contento della
sua città?”
Sindaco: “No, non so-
no contento. Ho eredi-
tato una città con tan-
te, forse troppe, diffi-
coltà. Spero di essere
più contento quando
me ne andrò, sapendo
di averla migliorata”.
Noi: “Quali sono i
suoi progetti futuri
riguardo l’ ambien-
te?”
Sindaco: “Dobbiamo
puntare al differenzia-
mento dei rifiuti.
Dobbiamo puntare
alla realizzazione di
isole ecologiche per
migliorare il sistema
della raccolta diffe-
renziata. Inoltre, con
l’installazione di tele-
camere, intendiamo
c o n t r a s t a r e
l’incontrollato feno-
meno dell’ abbandono
dei rifiuti sul territo-
rio comunale”.
Noi: “Quali sono gli
obiettivi che si è pre-
fissato quest’anno
per la città e in parti-
colare per la scuola?”
Sindaco: “Sono stati
finanziati fondi per le
scuole in quanto la
nostra amministrazio-
ne è molto attenta a
questo tema. Abbia-
mo ottenuto finanzia-
menti per interventi
di manutenzione da
effettuare in 5 scuole
site sul territorio,
compresa la Nino
Cortese”.
Noi: “Quali sono le
responsabilità di un
sindaco?”
L’intervista al sindaco di Casoria
Pagina 2
Cortese’s News
Nella foto in
basso,
gli alunni
dell’I.C.
Cortese, con il
sindaco, avv.
Fuccio.
Per vedere al-
tre immagini,
potete consul-
tare il sito del-
la scuola
Sindaco: “Le responsabili-
tà sono tante, in quanto de-
vo occuparmi del buon
funzionamento di tutti i
servizi che il comune offre
ai propri cittadini. Lo sco-
po che mi sono prefisso,
per tutta la durata del mio
mandato, è quello di mi-
gliorarli per soddisfare le
esigenze dei miei concitta-
dini e salvaguardare il be-
ne comune”.
Noi : “Che lavoro faceva
prima di diventare
sindaco ?”
Sindaco : “ Ero un avvoca-
to, svolgevo un’ attività che
mi dava molte soddisfazioni
per migliorare le condizioni di
Casoria e consentire a mia fi-
glia di vivere in un posto mi-
gliore”.
Noi: “Qual è l’eredità che la-
scerà la sua amministrazio-
ne?”
Sindaco: “È ancora presto per
parlare di eredità, spero di
continuare a lavorare per lun-
go tempo per raggiungere gli
obiettivi prefissati: trasforma-
re Casoria in una città norma-
le. La normalità è la vera ri-
voluzione.”
Liber*e letture
Pagina 3
Ringraziamo di cuore il sinda-
co Fuccio per la sua disponibi-
lità. Ci ha fatto vivere una bel-
lissima giornata.
Gli intervistatori
Criscuolo Salvatore
Tranchese Sabrina
classe 3a
G
Gaetano Canfora
Deborah Marciano
classe 3a
A
Maria Scognamiglio,
classe 3a
L
Cari lettori, dopo il successo delle Olimpiadi di
“Problem solving” e del giornalino, un altro
prestigioso riconoscimento per il nostro istitu-
to. Liber*e letture è stato selezionato
dall’INVALSI come “buona pratica” da adotta-
re a scuola, per migliorare le competenze di
lettura e la comprensione dei testi. Anche
quest’anno ripartirà il progetto. Alcuni profes-
sori della Cortese leggeranno in biblioteca rac-
conti, romanzi, albi illustrati, novelle e fiabe.
Tutti gli alunni potranno partecipare. Gli in-
contri si svolgeranno secondo un calendario
che sarà comunicato di volta in volta. In questa
rubrica pubblicheremo i vostri commenti.
Di Salvatore Criscuolo, classe 3a
G
Aspettiamo i vostri
pensieri e le
osservazioni sulle
letture che vi sono
piaciute di più!
Cortese’s news
Adotta un Monumento
La basilica di San Mauro
La nostra scuola, quest’anno ha “adottato” un monumento,
e neppure un monumento qualunque, ma la Basilica di San
Mauro, che rappresenta una delle chiese più importanti e
belle della città di Casoria.
Ogni numero del giornalino sarà dedicato allo studio di una
parte di essa, e se ho preso l’incarico di scrivere questa ru-
brica è perché a volte la gente non è consapevole delle me-
raviglie che ci circondano, ed è per questo che vanno docu-
mentate e ricordate per la loro bellezza e la loro
importanza.
Cominciamo con un po’ di storia …
La basilica di San Mauro abate sorge al centro di una delle
piazze più antiche di Casoria. Le prime notizie sulla chiesa
risalgono alla fine dell’ XI secolo, quando era una semplice
cappella di campagna. Nel 1429 fu istituita la parrocchia e
poi rinnovata nel 1606. Il parroco che ne curò la costruzio-
ne e l’abbellimento con opere d’arte e di grande valore, fu
Mauro Antonio Abate.
Pagina 4
Forse qualcuno di voi, sfogliando le pagine di questo nostro giornalino, si sarà chiesto cosa è que-
sta nuova rubrica, e soprattutto, che cosa significa “Adotta un Monumento”.
E qualcun altro ancora: “Ma perché i monumenti si adottano?”
Cominciamo a spiegare velocemente cosa significa la parola “adottare”. Se non chiedo troppo,
sfogliate le pagine di un qualsiasi vocabolario e troverete che il termine “adottare” significa tra
gli altri, “far proprio”. E cosa è che si fa proprio? Si fa proprio ciò che non si vuole perdere, si fa
proprio tutto ciò che ci appartiene e che vogliamo proteggere, si fa proprio ciò che si ama e per
amare qualcosa si deve conoscerla. Ecco il perché di questa nuova rubrica. Abbiamo bisogno di
vedervi con il naso all’insù, interessati a ciò che vi circonda, abbiamo bisogno delle vostre do-
mande, del vostro sguardo interessato, abbiamo bisogno del vostro amore per la vostra città, per i
vostri monumenti, per le opere d’arte, per le strade, i ponti, le chiese, le statue, le fontane...per
tutto ciò che è arte, per tutto ciò che vale la pena studiare e ricordare, raccontare e tutelare.
Ma facciamo un passo indietro, perché questa nostra rubrica si inserisce in un progetto molto più
grande voluto qualche anno fa, nel lontano 1992, dalla fondazione Napoli Novantanove che co-
minciò a credere in un progetto unico, un progetto che avvicinava le scuole al territorio e gli alun-
ni ai monumenti, con lo scopo di stimolare la curiosità e l’interesse nei confronti di tutte quelle
“presenze” che magari diventano quasi invisibili agli occhi dei passanti e degli alunni abituati,
forse troppo, a non meravigliarsi più.
Questa rubrica è per tutti noi, per tutti quelli che vogliono amare e meravigliarsi ancora! Per tutti
i curiosi, per tutti quelli che alzeranno il naso e vorranno viaggiare altrove...
Prof.ssa Emanuela D’Auria
Cortese’s news
Nino Cortese nacque da
Emilia Sperandeo e Vin-
cenzo, un preside di scuo-
la secondaria.
L'infanzia e l'adolescenza
di Cortese furono molto
movimentate, poiché il
padre era spesso costretto
per lavoro a trasferirsi.
Frequentò il liceo a Firen-
ze dove ebbe l'opportunità
di coltivare il suo interes-
se per la storia . Frequentò
l'Università a Napoli, al-
lievo di Michelangelo
Schipa, uno scrittore e
storico italiano.
Cortese si laureò con una tesi
su Le origini del partito libe-
rale napoletano.
Nel 1920 divenne professore
di storia e inizialmente inse-
gnò nel liceo di Castellamma-
re di Stabia e nel Real Colle-
gio militare della Nunziatel-
la di Napoli. In seguito fu do-
cente all'Università di Messi-
na dal 1925 al 1934.
Lavorò all'Università di Pa-
l e r m o n e l 1 9 3 5 e
all'Università di Pavia dal
1936 al 1941.
Si stabilì definitivamente
all'Università di Napoli, do-
ve rimase un trentennio, dal
1941 al 1971.
Nel 1952 fu vicepresidente
dell'Istituto per la storia del
Risorgimento. Morì a Napo-
li nel 1972.
La nostra scuola porta il suo
nome dalla fine degli anni
’70 e fu scelto tra una rosa
di nomi di personaggi im-
portanti.
Di Francesco Laudiero
e Oleksander
Atamanchuk, classe 3a
G
Pagina 5
Chi era ... Nino Cortese
Il nostro istituto porta il nome di un personaggio importante, Nino Cortese. In questo artico-
lo capirete perché la nostra scuola porta il suo nome.
Un episodio che lo rende no-
to, è quello del salvataggio di
San Placido, che annegava in
un lago. San Benedetto,
avendo avuto una visione di
ciò che accadeva, chiese a
San Mauro di salvarlo e così
fece, camminando sulla su-
perficie dell’acqua.
Oggi sono a lui dedicati il 15
gennaio e la Basilica, ingran-
dita nel 1606, perché non in
grado di contenere tutte le
persone fedeli a San Mauro.
Di Dakota Acampora, 3a
F
Ma chi era San Mauro?
San Mauro è stato assieme a San Placido il principale discepolo di San Benedetto da Norcia.
Era un Abate dell’ordine benedettino, nato nel 516 circa e morto nel 588 d.C. circa.
Cortese’s News
Tutto è avvenuto il 26 ottobre. Eravamo tanti, perciò
siamo usciti in cortile, perché dovevamo festeggiare la
loro festa e … i nostri nonni si sono sorpresi! E noi
siamo stati emozionati di vederli a scuola.
I nonni hanno risposto alle nostre domande sul loro
passato e hanno ascoltato un albo intitolato “L’albero”.
Quest’albo parlava di un bambino e di un albero. Il
bambino, man mano che diventava adulto, chiedeva
delle cose e l’ albero cercava di accontentarlo. Dopo
siamo rientrati in classe e abbiamo dato dei foglietti
con la forma di nuvolette ai nonni e loro hanno scritto
un pensiero. Abbiamo fatto merenda insieme e alla
fine abbiamo regalato loro dei segnalibri con il fiore
dei nonni : il “Non ti scordar di me”.
Di Matteo Maione, Tommaso Caccavale classe 4a
A, Giuseppe
Molino e Angelica Volpe classe 4a
B, plesso Soriano.
I Macarons
Pagina 6
La ricetta del mese
La festa dei nonni a cura degli inviati della scuola primaria
I macarons sono deliziosi
dolcetti francesi buonissi-
mi. Dai tenui color pastel-
lo, sono il dolce perfetto
per un regalo da fare alle
amiche. Essi sono un vero
piatto da regina, si dice in-
fatti che fossero i dolcetti
preferiti della Regina Ma-
ria Antonietta!
Ricetta: setacciate in una
ciotola 250 g. di farina
di mandorle con 350 g. di
zucchero a velo e 30 g. di
farina 00.
Montate 4 albumi a neve
con 90 g. di zucchero
usando il frullatore. Ag-
giungete la f ari-
na all’albume montato
a neve e mescolate con
un cucchiaio. Dopo aver
aggiunto i coloranti ali-
mentari, fate tanti cer-
chietti e mettete in forno
per 12 minuti a 150 gradi.
Farcite quindi i macarons
con crema o con confet-
tura.
Buon appetito!
Di Valeria Schiano e Chiara
Battaglia, classe 3a
G
La staffetta letteraria (racconto a puntate)
-Allora sei qui, prima o poi la mia vendetta sarebbe dovuta arrivare. Non avrei mai dimenticato quel
che mi hai fatto. Ricorda che se non lo fai tu, sarò io a farlo al posto tuo. Ho una CZ 75, il tiro sarebbe
perfetto, la distanza è quella giusta e io ho abbastanza esperienza da poterlo fare in questo momento.
Tu mi hai tolto tutto; grazie a un tranello son riuscito a portarti qui e in questi anni non ho fatto che
pensare a come farti fuori.
La vittima s’affacciò sull’orlo del palazzo, aguzzò lo sguardo per capire quant’era la distanza, poi alzò
gli occhi, guardò di fronte a sé, e vide l’uomo deciso, con la pistola puntata con la mano destra. Era
rassegnato. Mantenne la calma per quegli ultimi istanti, poi si udì il colpo, dritto alla testa. Il corpo
cadde giù. L’assassino, con aria cupa e misteriosa, sguardo basso e volto coperto, se ne andò, come se
nulla fosse mai accaduto. Era diretto verso un vicolo buio, strano, silenzioso. Con passo deciso entrò in
una piccola casa, era arredata in modo antico, l’unico suono che si poteva sentire era quello di un oro-
logio, la stanza era umida e, al tavolo proprio di fronte alla porta, c’era seduto un vecchio. L’uomo an-
ziano, quando sentì la porta muoversi, non alzò lo sguardo, già aveva capito chi fosse. Aspettò che
l’uomo si sedesse per rivolgergli la parola.
-Allora, lo hai fatto fuori?
- Sì, un colpo dritto alla testa, il corpo è caduto giù dopo lo sparo.
-Perfetto, qualcuno ti ha visto quando sei uscito dal parco? Spero che non succeda come quel crimine
di tre anni fa! Ricorda che te la sei scampata per mancanza di prove e... considerala una fortuna, come
il fatto che sei ancora qui.
- Stai tranquillo … non mi ha visto nessuno!
Il vecchio, che aveva una grande capacità di capire dal comportamento la mente di qualunque essere
umano, lo osservò per un po’, con aria non molto convinta, guardandolo fisso negli occhi. L’uomo non
abbassò lo sguardo, perché se lo avesse fatto, il vecchio avrebbe pensato che lui fosse intimorito e che
avesse qualcosa da nascondere, quindi ricambiò lo sguardo. Dopo qualche minuto, il vecchio uscì dalla
casa, senza dire una parola, accese una sigaretta. Aveva circa 75 anni, era una persona astuta, esperta,
piena di ricordi agghiaccianti sul suo passato da criminale. L’uomo, invece, era sui quarant’anni; sul
collo aveva una cicatrice, non guardava mai in faccia nessuno dritto negli occhi. Vestiva come un vec-
chio, con un giubbotto largo e un cappello in testa. I due uomini restarono in casa, erano passate circa
3 ore dall’omicidio e tutto il quartiere era venuto a sapere dell’accaduto. La stampa era già in azione
per far scalpore, la polizia era sul luogo del delitto, e i due in quella casetta per non dare sospetti. Il
corpo non aveva segni di colluttazione o resistenza fisica, era caduto giù dopo lo sparo, lanciando
schizzi di sangue sui muri, sangue rosso come l’ira che provava il criminale quando aveva premuto
l’indice sul grilletto. La polizia era passata più volte in quel quartiere, la vittima era una persona ab-
bastanza riservata. Questo rendeva le ricerche ancora più difficili. Lo strano ritrovamento di quel cada-
vere, in quelle condizioni, creava una fitta nebbia intorno a quelle idee già confuse.
La stampa aveva già pubblicato articoli online con le testimonianze delle persone che abitavano nei
dintorni, e il criminale, nel frattempo, aspettava il mucchio di soldi che gli sarebbero arrivati e che gli
avrebbe dilatato ancora di più le pupille, riempiendolo di adrenalina.
Di Adele Lettieri, classe 3a
B
Caro lettore, vuoi provare a scrivere la
seconda puntata di questa storia miste-
riosa? L’autore del prossimo capitolo
potresti essere proprio tu!
La Redazione aspetta il tuo manoscritto.
Pagina 7
Uno degli articoli più belli della Costituzione è l’articolo 3 che dice: “Tutti i cittadini hanno pari digni-
tà sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di o-
pinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il
pieno sviluppo della persona umana”. Le parole che mi sono piaciute di più, perché penso che siano impor-
tantissime, sono state queste:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge”.
L’articolo parla di diversità e di uguaglianza, basandosi sulla convinzione che ci possono essere diversità
fra uguali e uguaglianza fra diversi. Siamo tutti uguali nella nostra dignità e libertà di pensiero.
In basso, alcuni disegni sull’articolo 3. Un grazie alle prof.sse Fiorillo e Del Grosso per i disegni.
Di Valeria Schiano, classe 3a
G
Cittadinanza e Costituzione
L’articolo 3
Illustrazioni di Martina De Feo e
Giulia Ye, classe 3a
M. In basso e a destra, disegni
di Dakota Acampora e Francesco Fiore, classe 3a
F.
Pagina 8
La pagina del relax: Crucipuzzle e altro
TITOLO: PAROLE D’ACQUA
O T T O D E U Q C A
L S G A C B Q F U A
C A S C A T A O E E
L L U I I N N C V B
A E A S G E E E N L
E S O R G E N T E A
R L E O O P N N R G
A E R A I C C O G U
M D Z I P O S F O N
I D R O G R A F I A
IDROGENO – OSSIGENO – PIOGGIA
SORGENTE – CASCATA – FONTE
FOCE – NEVE – SALE – GOCCIA
ACQUEDOTTO – IDROGRAFIA - LA-
GO
BAIA – ISOLA – MAREA –LAGUNA
SOLUZIONE: 1 – 5 – 1 – 2 – 4 – 8
CRUCIPUZZLE DIDATTICO
REALIZZATO DAGLI
ALUNNI DELLA
SCUOLA MEDIA STATALE
“NINO CORTESE” DI
CASORIA (NA)
Ridiamo con le freddure di Nelson
 Cosa fanno 2 squali in una gara?
Vengono squali-ficati
Ahahahhahahhahahahhaha
 Cosa si dice ad un pomodoro per
consolarlo?
-Coraggio, è passata!
Ahahahhahahhahhahhhahah
Pierino: “Maestra, è vero che non si può punire
uno per una cosa che non ha fatto?”.
“No di certo!”.
“Bene, allora...non ho fatto i compiti!”
A Cura di Sara Guerrero classe 1a
F
A lato, illustrazione del personaggio “Nelson”, di
Alessio Scicolone, 1a
F
Pagina 9
Halloween
Le origini di Halloween
Il mese di Novembre si apre con la ricorrenza di Halloween e, come
ogni anno, le vetrine si riempiono di zucche arancioni, maschere di
streghe e scheletri. Considero questo evento una festa simpatica,
perché la festeggio con le mie amiche e tante caramelle. Non cono-
scevo le origini di questa ricorrenza e le analogie con le nostre tradi-
zioni. Ė erroneo pensare che sia una festa estranea alle consuetudini
italiane; usanze simili sono comuni anche in Italia e si collocano
nella notte fra il 1 e il 2 novembre. La festa di Halloween ha origini
celtiche molto antiche, mescolate a origini romane in onore della dea
delle messi “Pomona”. I Celti credevano anche che in quella notte le
barriere tra vivi e morti si annullassero. Nella notte del 31 ottobre,
essi accendevano fuochi sui boschi, indossavano maschere, compiva-
no sacrifici animali e vagavano per tre giorni alla luce delle lanterne
indossando pelli di animali per spaventare gli spiriti. Col tempo,
questa usanza è andata persa, mentre è rimasta la tradizione di trave-
stirsi. Oggi la festa ha un carattere soprattutto consumistico, princi-
palmente per i giovani che si mascherano per divertirsi con gli amici,
bussando alle porte per chiedere i dolcetti. Anche io, con i miei ami-
ci, mi travesto da strega e vado in giro per il quartiere a fare
“Dolcetto o scherzetto”?
Di Lorenza Melluso, classe 5a
A, plesso Soriano
Casoria, 31 Ottobre.
Come tutti gli anni Alice e Flavia festeggiano Halloween andando a
fare “Dolcetto o scherzetto”. Le bambine si avviano al cancello di
un’abitazione. Una donna molto strana, la signora Barbetti, apre
loro la porta. La signora invita le bambine ad entrare e Alice, incan-
tata dalla splendida casa e dal gatto nero che fa le fusa sul divano,
decide di seguire la donna. Flavia, però, non entra perché non si fida
ed aspetta l’amica fuori l’uscio della Barbetti per più di un’ora. Do-
po aver bussato più e più volte, Flavia, pensando al peggio, corre a
chiedere aiuto ai genitori di Alice che, intanto, hanno già avvisato la
polizia. Fatti diversi tentativi per chiamare la padrona di casa, i soc-
corritori decidono di fare irruzione. Alice è ritrovata sana e salva e
dice a tutti di come la sig.ra Barbetti le abbia svelato i trucchi e le
magie di una vera strega. Naturalmente nessuno le crede e tutti ritor-
nano a casa. Della signora Barbetti invece, nessuna traccia, alcuni
testimoni l’hanno vista dileguarsi in groppa alla sua fidata scopa nel
cuore della notte.
Di Sofia Esposito, classe 5a
A, plesso Soriano
Racconto di Halloween
Pagina 10
La pagina dello sport Pagina 11
Un campione: Lorenzo Insigne
Lorenzo Insigne, originario della pro-
vincia di Napoli, è nato a Frattamag-
giore il 4/6/1991.
Da bambino, viveva in una famiglia
numerosa e con delle difficoltà econo-
miche. Lorenzo, figlio di mamma Pa-
trizia e papà Carmine, ha tre fratelli,
anch’essi con la passione del calcio.
La sua carriera è stata complicata a
causa della sua statura, infatti è stato
rifiutato dall’Inter per questo motivo.
Però non ha mai perso la speranza di
giocare in serie A. Per la mancanza di
denaro, da piccolo, ha lavorato come
venditore ambulante e spesso i suoi
allenamenti duravano di meno a causa
della sua stanchezza. La sua prima
presenza è stata nell’annata 2009/2010
con la SSC Napoli. In seguito è passa-
to in diversi club tra cui: Cavese, Fog-
gia e Pescara (dove ha trovato il suc-
cesso).
Nell’immagine, Lorenzo Insigne, giocatore del
Napoli.
Paola Ogechi Egonu è la stella della nazionale italiana
di pallavolo femminile che il 20 ottobre ha disputato la
finale contro la Serbia per il titolo di campioni del mon-
do. La schiacciatrice è nata in provincia di Padova, a
Cittadella, da genitori nigeriani nel 1998.
Paola ha sempre dichiarato di sentirsi “afroitaliana”,
perché “un’appartenenza non esclude l’altra”.
Il legame con la famiglia è fortissimo. Infatti dice che il
suo papà è forte come una casa, la sua mamma tenera
come un pupazzetto.
Una volta l’anno torna in Nigeria, dove c’è il nonno che
l’aspetta a braccia aperte. Paola è una ragazza molto cre-
dente e non ha tatuaggi, infatti dice: “Il corpo è un dono
del Signore e bisogna prendersene cura al meglio”.
Di Emanuela Breglia, classe 5a
B, plesso Soriano
La pallavolista Egonu alle prese con
una schiacciata
Arrivato a Napoli nella stagione
2012/2013 ha cominciato a collezionare
goal e presenze in serie A, da allora non
ha smesso di farci sognare.
Di Davide D’Agostino e Gaetano Canfora, 3a
I
Una star della pallavolo
Caporedattore: Salvatore Criscuolo Redattori: Sabrina Tranchese e Andrea La Gorga
Intervistatori: Maria Scognamiglio, Deborah Marciano, Sabrina Tranchese, Salvatore Criscuolo
Giornalisti: Daniela Esposito, Francesco Laudiero, Oleksander Atamanchuk, Dakota Acampora,
Sara Guerrero, Davide D’Agostino, Adele Lettieri, Chiara Battaglia.
Fotoreporter: Gaetano Canfora
Inviati plesso Soriano: Lorenza Melluso, Sofia Esposito, Emanuela Breglia, Bruno Santarelli,
Matteo Maione, Tommaso Caccavale, Angelica Volpe, Giuseppe Molino.
Ilustratori dalla succursale: Martina De Feo, Rita Russo, Giulia Ye.
Illustratori dalla sede centrale: Francesco Fiore, Dakota Acampora,Valeria Vinciguerra,
Alessio Scicolone . Segretarie di redazione: Amalia Arenella e Mariapia Cimminiello
Una grande passione: il Napoli
I Napoletani hanno una passione incredibile per la squadra della loro città, in-
fatti considerano il Napoli come una rivincita sociale, perché è un argomento
che li vede protagonisti. I cittadini partenopei si sono sempre appassionati alle
vittorie della loro squadra, soprattutto ai tempi di Maradona. Infatti in quel pe-
riodo il Napoli era una squadra vincente e Maradona e i suoi compagni diven-
tarono idoli di un’ intera città.
Maradona e altri calciatori ancora oggi sono idoli dei tifosi napoletani e sono il
loro orgoglio. Il Napoli è qualcosa che unisce i tifosi nella speranza di poter
sempre migliorare e di fare sempre gioco di squadra.
Di Bruno Santarelli, classe 5a
B, plesso Soriano
La nostra redazione
Pagina 12
Vogliamo chiudere il nostro
numero con due disegni
sul tema del “Rispetto” a cura di Rita Russo
di 3a
M e Valeria Vinciguerra di
3a
L.
Arrivederci al prossimo numero!

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Cortese's News n.1 novembre 2018

  • 1. Sommario L’editoriale p.1 L’intervista p.2 Liber*e letture p.3 Adotta un Monumento p.4 Nino Cortese p.5 La ricetta p.6 Festa dei nonni p.6 La staffetta letteraria p.7 Articolo 3 p.8 Relax p.9 Halloween p.10 Lo Sport p.11 Cortese’s News Anno II Numero 1 Novembre 2018 A cura dei ragazzi dell’I.C. Cortese di Casoria Riparte il nostro giornalino d’Istituto! Dopo la pausa estiva, riprende le sue pubblicazioni questo piccolo organo di stampa interamente ideato e prodotto dagli allievi della nostra scuola: dal menabò (il modello utilizza- to per l'impaginazione di un giornale) alla stesura degli articoli, dalle foto alle interviste, dalla scelta degli articoli da parte della sua redazione alle rubriche fisse. Stante alla sua età, Cortese’s News è davvero giovanissi- mo. Pensate che non ha ancora raggiunto l’anno di vita, eppure ha già me- ritato un riconoscimento prestigioso: il Premio nazionale Miglior Giorna- lino Scolastico "Carmine Scianguetta" 2018! Un risultato tanto rilevante non solo ci ha inorgoglito e gratificato, ma di- rei che soprattutto ci ha spinto a continuare, potenziare e migliorare l’esperienza: più pagine, più numeri, una nuova veste grafica. Vogliamo dare a questo talento precoce una maggiore e più capillare visibilità. Ed è anche per tale ragione che questo 1^ numero del II anno di Cortese’s News, si apre con l’intervista al Sindaco di Casoria dott. Pasquale Fuccio che qui ringraziamo. Ringraziamo anche la prof.ssa Assunta Ferrante che con entusiasmo e pas- sione ha assunto il compito di referente principale del giornalino, e i tanti docenti che in vari modi contribuiscono alla realizzazione di Cortese’s News. Ad maiora! Il D.S. Prof. Giuseppe Esposito L’editoriale Siamo tornati! Ragazzi dell’I.C. Cortese, ricominciamo il nuovo anno sco- lastico con tanta voglia di scrivere articoli. Daremo voce ai nostri pensieri e a quelli dei nostri compagni di scuola e cercheremo di intrattenervi con le nostre nuove rubriche : Adotta un monumento, la Staffetta letteraria e la Pagina del relax. Inoltre, c’è una novità: anche gli alunni della scuola pri- maria potranno scrivere articoli. Allora non ci resta che augurarvi ...buona lettura! La Redazione Un nuovo giornale con tante novità “Cortese’s News riparte!”
  • 2. Il 12 Ottobre, abbia- mo intervistato il dott. Pasquale Fuccio, il sindaco della nostra città, Casoria. Egli ci ha accolto nel suo uffi- cio, è stato molto gen- tile e disponibile con noi e ci ha dedicato più di un’ora del suo pre- zioso tempo. Noi: “È molto impe- gnativo il ruolo di sin- daco?” Sindaco: “Sì, è molto impegnativo ed è una grande responsabilità. Incomincio a lavorare circa alle 7:30 del mat- tino e finisco di solito in tarda serata”. Noi: “È contento della sua città?” Sindaco: “No, non so- no contento. Ho eredi- tato una città con tan- te, forse troppe, diffi- coltà. Spero di essere più contento quando me ne andrò, sapendo di averla migliorata”. Noi: “Quali sono i suoi progetti futuri riguardo l’ ambien- te?” Sindaco: “Dobbiamo puntare al differenzia- mento dei rifiuti. Dobbiamo puntare alla realizzazione di isole ecologiche per migliorare il sistema della raccolta diffe- renziata. Inoltre, con l’installazione di tele- camere, intendiamo c o n t r a s t a r e l’incontrollato feno- meno dell’ abbandono dei rifiuti sul territo- rio comunale”. Noi: “Quali sono gli obiettivi che si è pre- fissato quest’anno per la città e in parti- colare per la scuola?” Sindaco: “Sono stati finanziati fondi per le scuole in quanto la nostra amministrazio- ne è molto attenta a questo tema. Abbia- mo ottenuto finanzia- menti per interventi di manutenzione da effettuare in 5 scuole site sul territorio, compresa la Nino Cortese”. Noi: “Quali sono le responsabilità di un sindaco?” L’intervista al sindaco di Casoria Pagina 2 Cortese’s News Nella foto in basso, gli alunni dell’I.C. Cortese, con il sindaco, avv. Fuccio. Per vedere al- tre immagini, potete consul- tare il sito del- la scuola
  • 3. Sindaco: “Le responsabili- tà sono tante, in quanto de- vo occuparmi del buon funzionamento di tutti i servizi che il comune offre ai propri cittadini. Lo sco- po che mi sono prefisso, per tutta la durata del mio mandato, è quello di mi- gliorarli per soddisfare le esigenze dei miei concitta- dini e salvaguardare il be- ne comune”. Noi : “Che lavoro faceva prima di diventare sindaco ?” Sindaco : “ Ero un avvoca- to, svolgevo un’ attività che mi dava molte soddisfazioni per migliorare le condizioni di Casoria e consentire a mia fi- glia di vivere in un posto mi- gliore”. Noi: “Qual è l’eredità che la- scerà la sua amministrazio- ne?” Sindaco: “È ancora presto per parlare di eredità, spero di continuare a lavorare per lun- go tempo per raggiungere gli obiettivi prefissati: trasforma- re Casoria in una città norma- le. La normalità è la vera ri- voluzione.” Liber*e letture Pagina 3 Ringraziamo di cuore il sinda- co Fuccio per la sua disponibi- lità. Ci ha fatto vivere una bel- lissima giornata. Gli intervistatori Criscuolo Salvatore Tranchese Sabrina classe 3a G Gaetano Canfora Deborah Marciano classe 3a A Maria Scognamiglio, classe 3a L Cari lettori, dopo il successo delle Olimpiadi di “Problem solving” e del giornalino, un altro prestigioso riconoscimento per il nostro istitu- to. Liber*e letture è stato selezionato dall’INVALSI come “buona pratica” da adotta- re a scuola, per migliorare le competenze di lettura e la comprensione dei testi. Anche quest’anno ripartirà il progetto. Alcuni profes- sori della Cortese leggeranno in biblioteca rac- conti, romanzi, albi illustrati, novelle e fiabe. Tutti gli alunni potranno partecipare. Gli in- contri si svolgeranno secondo un calendario che sarà comunicato di volta in volta. In questa rubrica pubblicheremo i vostri commenti. Di Salvatore Criscuolo, classe 3a G Aspettiamo i vostri pensieri e le osservazioni sulle letture che vi sono piaciute di più!
  • 4. Cortese’s news Adotta un Monumento La basilica di San Mauro La nostra scuola, quest’anno ha “adottato” un monumento, e neppure un monumento qualunque, ma la Basilica di San Mauro, che rappresenta una delle chiese più importanti e belle della città di Casoria. Ogni numero del giornalino sarà dedicato allo studio di una parte di essa, e se ho preso l’incarico di scrivere questa ru- brica è perché a volte la gente non è consapevole delle me- raviglie che ci circondano, ed è per questo che vanno docu- mentate e ricordate per la loro bellezza e la loro importanza. Cominciamo con un po’ di storia … La basilica di San Mauro abate sorge al centro di una delle piazze più antiche di Casoria. Le prime notizie sulla chiesa risalgono alla fine dell’ XI secolo, quando era una semplice cappella di campagna. Nel 1429 fu istituita la parrocchia e poi rinnovata nel 1606. Il parroco che ne curò la costruzio- ne e l’abbellimento con opere d’arte e di grande valore, fu Mauro Antonio Abate. Pagina 4 Forse qualcuno di voi, sfogliando le pagine di questo nostro giornalino, si sarà chiesto cosa è que- sta nuova rubrica, e soprattutto, che cosa significa “Adotta un Monumento”. E qualcun altro ancora: “Ma perché i monumenti si adottano?” Cominciamo a spiegare velocemente cosa significa la parola “adottare”. Se non chiedo troppo, sfogliate le pagine di un qualsiasi vocabolario e troverete che il termine “adottare” significa tra gli altri, “far proprio”. E cosa è che si fa proprio? Si fa proprio ciò che non si vuole perdere, si fa proprio tutto ciò che ci appartiene e che vogliamo proteggere, si fa proprio ciò che si ama e per amare qualcosa si deve conoscerla. Ecco il perché di questa nuova rubrica. Abbiamo bisogno di vedervi con il naso all’insù, interessati a ciò che vi circonda, abbiamo bisogno delle vostre do- mande, del vostro sguardo interessato, abbiamo bisogno del vostro amore per la vostra città, per i vostri monumenti, per le opere d’arte, per le strade, i ponti, le chiese, le statue, le fontane...per tutto ciò che è arte, per tutto ciò che vale la pena studiare e ricordare, raccontare e tutelare. Ma facciamo un passo indietro, perché questa nostra rubrica si inserisce in un progetto molto più grande voluto qualche anno fa, nel lontano 1992, dalla fondazione Napoli Novantanove che co- minciò a credere in un progetto unico, un progetto che avvicinava le scuole al territorio e gli alun- ni ai monumenti, con lo scopo di stimolare la curiosità e l’interesse nei confronti di tutte quelle “presenze” che magari diventano quasi invisibili agli occhi dei passanti e degli alunni abituati, forse troppo, a non meravigliarsi più. Questa rubrica è per tutti noi, per tutti quelli che vogliono amare e meravigliarsi ancora! Per tutti i curiosi, per tutti quelli che alzeranno il naso e vorranno viaggiare altrove... Prof.ssa Emanuela D’Auria
  • 5. Cortese’s news Nino Cortese nacque da Emilia Sperandeo e Vin- cenzo, un preside di scuo- la secondaria. L'infanzia e l'adolescenza di Cortese furono molto movimentate, poiché il padre era spesso costretto per lavoro a trasferirsi. Frequentò il liceo a Firen- ze dove ebbe l'opportunità di coltivare il suo interes- se per la storia . Frequentò l'Università a Napoli, al- lievo di Michelangelo Schipa, uno scrittore e storico italiano. Cortese si laureò con una tesi su Le origini del partito libe- rale napoletano. Nel 1920 divenne professore di storia e inizialmente inse- gnò nel liceo di Castellamma- re di Stabia e nel Real Colle- gio militare della Nunziatel- la di Napoli. In seguito fu do- cente all'Università di Messi- na dal 1925 al 1934. Lavorò all'Università di Pa- l e r m o n e l 1 9 3 5 e all'Università di Pavia dal 1936 al 1941. Si stabilì definitivamente all'Università di Napoli, do- ve rimase un trentennio, dal 1941 al 1971. Nel 1952 fu vicepresidente dell'Istituto per la storia del Risorgimento. Morì a Napo- li nel 1972. La nostra scuola porta il suo nome dalla fine degli anni ’70 e fu scelto tra una rosa di nomi di personaggi im- portanti. Di Francesco Laudiero e Oleksander Atamanchuk, classe 3a G Pagina 5 Chi era ... Nino Cortese Il nostro istituto porta il nome di un personaggio importante, Nino Cortese. In questo artico- lo capirete perché la nostra scuola porta il suo nome. Un episodio che lo rende no- to, è quello del salvataggio di San Placido, che annegava in un lago. San Benedetto, avendo avuto una visione di ciò che accadeva, chiese a San Mauro di salvarlo e così fece, camminando sulla su- perficie dell’acqua. Oggi sono a lui dedicati il 15 gennaio e la Basilica, ingran- dita nel 1606, perché non in grado di contenere tutte le persone fedeli a San Mauro. Di Dakota Acampora, 3a F Ma chi era San Mauro? San Mauro è stato assieme a San Placido il principale discepolo di San Benedetto da Norcia. Era un Abate dell’ordine benedettino, nato nel 516 circa e morto nel 588 d.C. circa.
  • 6. Cortese’s News Tutto è avvenuto il 26 ottobre. Eravamo tanti, perciò siamo usciti in cortile, perché dovevamo festeggiare la loro festa e … i nostri nonni si sono sorpresi! E noi siamo stati emozionati di vederli a scuola. I nonni hanno risposto alle nostre domande sul loro passato e hanno ascoltato un albo intitolato “L’albero”. Quest’albo parlava di un bambino e di un albero. Il bambino, man mano che diventava adulto, chiedeva delle cose e l’ albero cercava di accontentarlo. Dopo siamo rientrati in classe e abbiamo dato dei foglietti con la forma di nuvolette ai nonni e loro hanno scritto un pensiero. Abbiamo fatto merenda insieme e alla fine abbiamo regalato loro dei segnalibri con il fiore dei nonni : il “Non ti scordar di me”. Di Matteo Maione, Tommaso Caccavale classe 4a A, Giuseppe Molino e Angelica Volpe classe 4a B, plesso Soriano. I Macarons Pagina 6 La ricetta del mese La festa dei nonni a cura degli inviati della scuola primaria I macarons sono deliziosi dolcetti francesi buonissi- mi. Dai tenui color pastel- lo, sono il dolce perfetto per un regalo da fare alle amiche. Essi sono un vero piatto da regina, si dice in- fatti che fossero i dolcetti preferiti della Regina Ma- ria Antonietta! Ricetta: setacciate in una ciotola 250 g. di farina di mandorle con 350 g. di zucchero a velo e 30 g. di farina 00. Montate 4 albumi a neve con 90 g. di zucchero usando il frullatore. Ag- giungete la f ari- na all’albume montato a neve e mescolate con un cucchiaio. Dopo aver aggiunto i coloranti ali- mentari, fate tanti cer- chietti e mettete in forno per 12 minuti a 150 gradi. Farcite quindi i macarons con crema o con confet- tura. Buon appetito! Di Valeria Schiano e Chiara Battaglia, classe 3a G
  • 7. La staffetta letteraria (racconto a puntate) -Allora sei qui, prima o poi la mia vendetta sarebbe dovuta arrivare. Non avrei mai dimenticato quel che mi hai fatto. Ricorda che se non lo fai tu, sarò io a farlo al posto tuo. Ho una CZ 75, il tiro sarebbe perfetto, la distanza è quella giusta e io ho abbastanza esperienza da poterlo fare in questo momento. Tu mi hai tolto tutto; grazie a un tranello son riuscito a portarti qui e in questi anni non ho fatto che pensare a come farti fuori. La vittima s’affacciò sull’orlo del palazzo, aguzzò lo sguardo per capire quant’era la distanza, poi alzò gli occhi, guardò di fronte a sé, e vide l’uomo deciso, con la pistola puntata con la mano destra. Era rassegnato. Mantenne la calma per quegli ultimi istanti, poi si udì il colpo, dritto alla testa. Il corpo cadde giù. L’assassino, con aria cupa e misteriosa, sguardo basso e volto coperto, se ne andò, come se nulla fosse mai accaduto. Era diretto verso un vicolo buio, strano, silenzioso. Con passo deciso entrò in una piccola casa, era arredata in modo antico, l’unico suono che si poteva sentire era quello di un oro- logio, la stanza era umida e, al tavolo proprio di fronte alla porta, c’era seduto un vecchio. L’uomo an- ziano, quando sentì la porta muoversi, non alzò lo sguardo, già aveva capito chi fosse. Aspettò che l’uomo si sedesse per rivolgergli la parola. -Allora, lo hai fatto fuori? - Sì, un colpo dritto alla testa, il corpo è caduto giù dopo lo sparo. -Perfetto, qualcuno ti ha visto quando sei uscito dal parco? Spero che non succeda come quel crimine di tre anni fa! Ricorda che te la sei scampata per mancanza di prove e... considerala una fortuna, come il fatto che sei ancora qui. - Stai tranquillo … non mi ha visto nessuno! Il vecchio, che aveva una grande capacità di capire dal comportamento la mente di qualunque essere umano, lo osservò per un po’, con aria non molto convinta, guardandolo fisso negli occhi. L’uomo non abbassò lo sguardo, perché se lo avesse fatto, il vecchio avrebbe pensato che lui fosse intimorito e che avesse qualcosa da nascondere, quindi ricambiò lo sguardo. Dopo qualche minuto, il vecchio uscì dalla casa, senza dire una parola, accese una sigaretta. Aveva circa 75 anni, era una persona astuta, esperta, piena di ricordi agghiaccianti sul suo passato da criminale. L’uomo, invece, era sui quarant’anni; sul collo aveva una cicatrice, non guardava mai in faccia nessuno dritto negli occhi. Vestiva come un vec- chio, con un giubbotto largo e un cappello in testa. I due uomini restarono in casa, erano passate circa 3 ore dall’omicidio e tutto il quartiere era venuto a sapere dell’accaduto. La stampa era già in azione per far scalpore, la polizia era sul luogo del delitto, e i due in quella casetta per non dare sospetti. Il corpo non aveva segni di colluttazione o resistenza fisica, era caduto giù dopo lo sparo, lanciando schizzi di sangue sui muri, sangue rosso come l’ira che provava il criminale quando aveva premuto l’indice sul grilletto. La polizia era passata più volte in quel quartiere, la vittima era una persona ab- bastanza riservata. Questo rendeva le ricerche ancora più difficili. Lo strano ritrovamento di quel cada- vere, in quelle condizioni, creava una fitta nebbia intorno a quelle idee già confuse. La stampa aveva già pubblicato articoli online con le testimonianze delle persone che abitavano nei dintorni, e il criminale, nel frattempo, aspettava il mucchio di soldi che gli sarebbero arrivati e che gli avrebbe dilatato ancora di più le pupille, riempiendolo di adrenalina. Di Adele Lettieri, classe 3a B Caro lettore, vuoi provare a scrivere la seconda puntata di questa storia miste- riosa? L’autore del prossimo capitolo potresti essere proprio tu! La Redazione aspetta il tuo manoscritto. Pagina 7
  • 8. Uno degli articoli più belli della Costituzione è l’articolo 3 che dice: “Tutti i cittadini hanno pari digni- tà sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di o- pinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. Le parole che mi sono piaciute di più, perché penso che siano impor- tantissime, sono state queste: “Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge”. L’articolo parla di diversità e di uguaglianza, basandosi sulla convinzione che ci possono essere diversità fra uguali e uguaglianza fra diversi. Siamo tutti uguali nella nostra dignità e libertà di pensiero. In basso, alcuni disegni sull’articolo 3. Un grazie alle prof.sse Fiorillo e Del Grosso per i disegni. Di Valeria Schiano, classe 3a G Cittadinanza e Costituzione L’articolo 3 Illustrazioni di Martina De Feo e Giulia Ye, classe 3a M. In basso e a destra, disegni di Dakota Acampora e Francesco Fiore, classe 3a F. Pagina 8
  • 9. La pagina del relax: Crucipuzzle e altro TITOLO: PAROLE D’ACQUA O T T O D E U Q C A L S G A C B Q F U A C A S C A T A O E E L L U I I N N C V B A E A S G E E E N L E S O R G E N T E A R L E O O P N N R G A E R A I C C O G U M D Z I P O S F O N I D R O G R A F I A IDROGENO – OSSIGENO – PIOGGIA SORGENTE – CASCATA – FONTE FOCE – NEVE – SALE – GOCCIA ACQUEDOTTO – IDROGRAFIA - LA- GO BAIA – ISOLA – MAREA –LAGUNA SOLUZIONE: 1 – 5 – 1 – 2 – 4 – 8 CRUCIPUZZLE DIDATTICO REALIZZATO DAGLI ALUNNI DELLA SCUOLA MEDIA STATALE “NINO CORTESE” DI CASORIA (NA) Ridiamo con le freddure di Nelson  Cosa fanno 2 squali in una gara? Vengono squali-ficati Ahahahhahahhahahahhaha  Cosa si dice ad un pomodoro per consolarlo? -Coraggio, è passata! Ahahahhahahhahhahhhahah Pierino: “Maestra, è vero che non si può punire uno per una cosa che non ha fatto?”. “No di certo!”. “Bene, allora...non ho fatto i compiti!” A Cura di Sara Guerrero classe 1a F A lato, illustrazione del personaggio “Nelson”, di Alessio Scicolone, 1a F Pagina 9
  • 10. Halloween Le origini di Halloween Il mese di Novembre si apre con la ricorrenza di Halloween e, come ogni anno, le vetrine si riempiono di zucche arancioni, maschere di streghe e scheletri. Considero questo evento una festa simpatica, perché la festeggio con le mie amiche e tante caramelle. Non cono- scevo le origini di questa ricorrenza e le analogie con le nostre tradi- zioni. Ė erroneo pensare che sia una festa estranea alle consuetudini italiane; usanze simili sono comuni anche in Italia e si collocano nella notte fra il 1 e il 2 novembre. La festa di Halloween ha origini celtiche molto antiche, mescolate a origini romane in onore della dea delle messi “Pomona”. I Celti credevano anche che in quella notte le barriere tra vivi e morti si annullassero. Nella notte del 31 ottobre, essi accendevano fuochi sui boschi, indossavano maschere, compiva- no sacrifici animali e vagavano per tre giorni alla luce delle lanterne indossando pelli di animali per spaventare gli spiriti. Col tempo, questa usanza è andata persa, mentre è rimasta la tradizione di trave- stirsi. Oggi la festa ha un carattere soprattutto consumistico, princi- palmente per i giovani che si mascherano per divertirsi con gli amici, bussando alle porte per chiedere i dolcetti. Anche io, con i miei ami- ci, mi travesto da strega e vado in giro per il quartiere a fare “Dolcetto o scherzetto”? Di Lorenza Melluso, classe 5a A, plesso Soriano Casoria, 31 Ottobre. Come tutti gli anni Alice e Flavia festeggiano Halloween andando a fare “Dolcetto o scherzetto”. Le bambine si avviano al cancello di un’abitazione. Una donna molto strana, la signora Barbetti, apre loro la porta. La signora invita le bambine ad entrare e Alice, incan- tata dalla splendida casa e dal gatto nero che fa le fusa sul divano, decide di seguire la donna. Flavia, però, non entra perché non si fida ed aspetta l’amica fuori l’uscio della Barbetti per più di un’ora. Do- po aver bussato più e più volte, Flavia, pensando al peggio, corre a chiedere aiuto ai genitori di Alice che, intanto, hanno già avvisato la polizia. Fatti diversi tentativi per chiamare la padrona di casa, i soc- corritori decidono di fare irruzione. Alice è ritrovata sana e salva e dice a tutti di come la sig.ra Barbetti le abbia svelato i trucchi e le magie di una vera strega. Naturalmente nessuno le crede e tutti ritor- nano a casa. Della signora Barbetti invece, nessuna traccia, alcuni testimoni l’hanno vista dileguarsi in groppa alla sua fidata scopa nel cuore della notte. Di Sofia Esposito, classe 5a A, plesso Soriano Racconto di Halloween Pagina 10
  • 11. La pagina dello sport Pagina 11 Un campione: Lorenzo Insigne Lorenzo Insigne, originario della pro- vincia di Napoli, è nato a Frattamag- giore il 4/6/1991. Da bambino, viveva in una famiglia numerosa e con delle difficoltà econo- miche. Lorenzo, figlio di mamma Pa- trizia e papà Carmine, ha tre fratelli, anch’essi con la passione del calcio. La sua carriera è stata complicata a causa della sua statura, infatti è stato rifiutato dall’Inter per questo motivo. Però non ha mai perso la speranza di giocare in serie A. Per la mancanza di denaro, da piccolo, ha lavorato come venditore ambulante e spesso i suoi allenamenti duravano di meno a causa della sua stanchezza. La sua prima presenza è stata nell’annata 2009/2010 con la SSC Napoli. In seguito è passa- to in diversi club tra cui: Cavese, Fog- gia e Pescara (dove ha trovato il suc- cesso). Nell’immagine, Lorenzo Insigne, giocatore del Napoli. Paola Ogechi Egonu è la stella della nazionale italiana di pallavolo femminile che il 20 ottobre ha disputato la finale contro la Serbia per il titolo di campioni del mon- do. La schiacciatrice è nata in provincia di Padova, a Cittadella, da genitori nigeriani nel 1998. Paola ha sempre dichiarato di sentirsi “afroitaliana”, perché “un’appartenenza non esclude l’altra”. Il legame con la famiglia è fortissimo. Infatti dice che il suo papà è forte come una casa, la sua mamma tenera come un pupazzetto. Una volta l’anno torna in Nigeria, dove c’è il nonno che l’aspetta a braccia aperte. Paola è una ragazza molto cre- dente e non ha tatuaggi, infatti dice: “Il corpo è un dono del Signore e bisogna prendersene cura al meglio”. Di Emanuela Breglia, classe 5a B, plesso Soriano La pallavolista Egonu alle prese con una schiacciata Arrivato a Napoli nella stagione 2012/2013 ha cominciato a collezionare goal e presenze in serie A, da allora non ha smesso di farci sognare. Di Davide D’Agostino e Gaetano Canfora, 3a I Una star della pallavolo
  • 12. Caporedattore: Salvatore Criscuolo Redattori: Sabrina Tranchese e Andrea La Gorga Intervistatori: Maria Scognamiglio, Deborah Marciano, Sabrina Tranchese, Salvatore Criscuolo Giornalisti: Daniela Esposito, Francesco Laudiero, Oleksander Atamanchuk, Dakota Acampora, Sara Guerrero, Davide D’Agostino, Adele Lettieri, Chiara Battaglia. Fotoreporter: Gaetano Canfora Inviati plesso Soriano: Lorenza Melluso, Sofia Esposito, Emanuela Breglia, Bruno Santarelli, Matteo Maione, Tommaso Caccavale, Angelica Volpe, Giuseppe Molino. Ilustratori dalla succursale: Martina De Feo, Rita Russo, Giulia Ye. Illustratori dalla sede centrale: Francesco Fiore, Dakota Acampora,Valeria Vinciguerra, Alessio Scicolone . Segretarie di redazione: Amalia Arenella e Mariapia Cimminiello Una grande passione: il Napoli I Napoletani hanno una passione incredibile per la squadra della loro città, in- fatti considerano il Napoli come una rivincita sociale, perché è un argomento che li vede protagonisti. I cittadini partenopei si sono sempre appassionati alle vittorie della loro squadra, soprattutto ai tempi di Maradona. Infatti in quel pe- riodo il Napoli era una squadra vincente e Maradona e i suoi compagni diven- tarono idoli di un’ intera città. Maradona e altri calciatori ancora oggi sono idoli dei tifosi napoletani e sono il loro orgoglio. Il Napoli è qualcosa che unisce i tifosi nella speranza di poter sempre migliorare e di fare sempre gioco di squadra. Di Bruno Santarelli, classe 5a B, plesso Soriano La nostra redazione Pagina 12 Vogliamo chiudere il nostro numero con due disegni sul tema del “Rispetto” a cura di Rita Russo di 3a M e Valeria Vinciguerra di 3a L. Arrivederci al prossimo numero!