La presentazione descrive i modelli di qualità e ripercorre l’analisi del Functional Size Measurement, più conosciuta come tecnica dei Function Point, offrendo una visione aggiornata delle misure dimensionali che tengano conto dei livelli di qualità del software e dei dati.

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POINT
La qualità e il valore del
software:approcci e soluzioni
Qualità e congruità nei sistemi software
Francesco Marinuzzi, ph.d.
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Ing. Francesco Marinuzzi, Ph.D.
Professionista ICT in ruoli di terzietà
Marinuzzi & Associati ©
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Qualità e congruità nei sistemi software
2 Maggio 2017 – Aula 1, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma
P.zza della Repubblica, 59 – 00185 Roma

2. Il Professionista
Il ruolo del
professionista grazie alla
sua etica, indipendenza
e competenza è
fondamentale nelle fasi
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fondamentale nelle fasi
di stima e congruità dei
sistemi sia ex ante sia ex
post delle gare, delle
offerte ed in generale
degli sviluppi software.

3. Finché comunque non si capirà del
ruolo fondante della sicurezza, il
valore del digitale e dei processi di
digitalizzazione rischierà di
crollare al suo solo crescere
Il valore digitale: i rischi
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crollare al suo solo crescere
facendo apparire anche gli
investimenti, gli sviluppi software
e le infrastrutture ICT più ricercate
ed affascinanti, sempre più fragili
castelli di sabbia.

4. Dalla stampa di ieri
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5. La digitalizzazione sta
semplificando le tecniche
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Foto da http://www.tech-faq.com/

6. Nel mondo digitale vale:
 Minore economia di scala -> maggiore sicurezza
 Vetustà e obsolescenza -> maggiore sicurezza

Qualità vs Sicurezza vs Convenienza
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 Maggiore economia di scala -> maggior convenienza ->
maggiore funzionalità -> minore sicurezza «nel tempo».
 Una dischetto da 8’’ di 40 anni fa contiene i dati per il
lancio dei missili nucleari!

7.  Produrre sistemi digitali “universali” particolarizzati con
“strati software (per costruzione reversibili)” è
conveniente: si ammortizza con grande economia di
scala il costo della progettazione dell’hardware, il resto è
…“sabbia” (silicio).
 Il valore nei sistemi “digitali universali” è spesso dato
Il valore digitale: la creazione
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 Il valore nei sistemi “digitali universali” è spesso dato
dalla “inibizione irreversibile” di una funzionalità
piuttosto che dall’aggiunta.
 La sicurezza è spesso creata levando funzionalità,
inserendo singolarità, moltiplicando le proiezioni digitali
spazio/temporali.

8.  Quando un servizio è gratis significa che noi siamo il
prodotto.
 Quando un servizio o prodotto è quasi gratis potrebbe
avere una grande economia di scala e dunque qualità
nelle funzionalità ed affidabilità ma una scarsa sicurezza.
 Quando un servizio o prodotto ha un costo molto alto e
Il valore digitale: i nostri dati
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 Quando un servizio o prodotto ha un costo molto alto e
una componente digitale significativa potrebbe esser
ottimo dal punto di vista della sicurezza ma scarso nelle
funzionalità ed affidabilità generale nel tempo.

9. Le aziende digitali che diventano «unicorno» in sempre
minor tempo hanno ben presente che la nuova moneta
e il nuovo valore è nei dati comportamentali e non
tanto nella moneta o nel «prezzo» applicato.
Vedasi, ad esempio, Google e Facebook che «acquistano»
gratuitamente i comportamenti e le proiezioni digitali di
L’innovazione disruptive
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gratuitamente i comportamenti e le proiezioni digitali di
tutti noi per poi monetizzarle vs gli inserzionisti e creare
valore per «noi» stessi.
Il «baratto» dei dati e servizi è il nuovo modello.

10. Da IoRoma –
www.ioroma.info
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11. PA 600
I Az. 400
II Az. 200
Il mercato ICT:
il programmatore junior
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II Az. 200
III In. 100
IV In. 50
V In. 0
Valori in € al giorno – Ruolo spesso offerto al neolaureato.

12. Se da una parte permette anche
a CIO (Responsabile Sistema
Informatico) «analfabeti
digitali» di gestire in
«outsourcing» o, comunque,
di esser supportati nel
Il ruolo di CONSIP: pro e contro
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di esser supportati nel
processo di procurement ICT,
dall’altra crea situazioni con
forti asimmetrie informative fra
CIO e Fornitore con svantaggi
evidenti nel medio lungo
periodo se non compensate
con figure di terzietà.

13. Quanto ci sarà di vero negli
articoli in rete?
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14. CORRUZIONE (assenza)
DIGITALIZZAZIONE
L’emergenza inconsapevole: da
Ing. L. Attias – Corte dei Conti
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DIGITALIZZAZIONE

15.  CIO e CTO: ingegneri ed informatici abilitati al settore
dell’informazione sia per rispetto della norma sia per non
creare asimmetrie informative con il fornitore.
Nuove dinamiche complesse richiedono la
figura dell’ingegnere dell’informazione
 Professionisti terzi indipendenti
ed autonomi per le attività di
terzietà e complementari al
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terzietà e complementari al
ciclo della fornitura: studi di
fattibilità, analisi di mercato,
collaudi, redazione di
documenti di gara o di RFO,
monitoraggi, etc.
 Responsabili di Progetto lato
fornitore.

16. Art. 1: “a) per ‘professione regolamentata’ si intende l’attività, o l’insieme delle attività, riservate
per espressa disposizione di legge o non riservate, il cui esercizio è consentito solo a seguito di
iscrizione in Ordini o Collegi, subordinatamente al possesso di qualifiche professionali o
all’accertamento delle specifiche professionalità;
b) per ‘professionista’ si intende l’esercente la professione regolamentata di cui
alla lettera a). Il presente decreto si applica alle professioni regolamentate e ai relativi
professionisti”.
Non v’è alcun dubbio che il settore c) dell’informazione, previsto e disciplinato dall’art. 45 del
L’Ingegnere dell’informazione e la
circolare 194/20013 del CNI
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Non v’è alcun dubbio che il settore c) dell’informazione, previsto e disciplinato dall’art. 45 del
DPR 5 giugno 2001 n.328, costituisca attività riservata ed, in quanto tale, soggetta ai dettami
normativi sulle attività professionali.
E difatti il DPR 328/2001, nell’occuparsi agli artt.45 e seguenti della professione di Ingegnere,
suddivide gli ambiti professionali in tre settori omogenei : a) civile e ambientale, b) industriale,
c) dell’informazione.
Tali settori costituiscono unitariamente la professione di Ingegnere

17. Appendice – Un caso reale
Irregolarità riscontrate dall’ente
di controllo legate al mancato
e/o non corretto rispetto della
regolamentazione emanata dal
Ministero e/o della normativa
applicabile al settore.
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applicabile al settore.
Verifica, contestazione della
spesa fatta, da parte di un
organo vigilante (Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali) e
corretta applicazione del D.Lgs.
163/2006.

18. Approcci storici per calcolare i FP
 Calcolo dei FP come da specifiche di “IBM Albrecht”:
 Pro: nuovi sviluppi;
 Contro: tempi, disponibilità sistema, riuso;
 Calcolo dei FP con il metodo “Early Function Point”:
 Pro: tempi più rapidi, tools, nuovi sviluppi;
 Contro: tempi, disponibilità sistema, riuso;
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 Contro: tempi, disponibilità sistema, riuso;
 Calcolo dei FP in backtrace da Linee di Codice:
 Pro: semplice e sufficientemente significativo, se applicato
da professionisti che verificano punto punto le ipotesi fatte e
validano le varie semplificazioni;
 Contro: livello di approssimazione

19. Nuovi approcci per le metriche
sulle «non funzionalità» 1/3 (isma-13)
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20. Nuovi approcci per le metriche
sulle «non funzionalità» 2/3
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21. Nuovi approcci per le metriche
sulle «non funzionalità» 3/3
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22. Dai Function Point ai soldi 1/3
 Direttamente: valutazione
dei FP e valore sul mercato
in funzione della gare delle
PA
 Direttamente: valutazione
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 Direttamente: valutazione
mesi/uomo
Calcolo della produttività
tramite il processo di
backtrace

23. Dai Function Point ai soldi 2/3
 Direttamente: valutazione dei FP e valore sul mercato in
funzione della gare delle PA
Sono molto diffuse tipologie contrattuali che fissano
direttamente un prezzo unitario per punto funzione,
prescindendo dalla produttività e dal mix di risorse professionali
utilizzate nel processo. E’ bene però dire che questa modalità di
valorizzazione deve essere usata con attenzione, dal momento
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valorizzazione deve essere usata con attenzione, dal momento
che a parità di quantità di funzionalità da rilasciare (e quindi a
parità di punti funzione) progetti diversi tra loro (nella tipologia
applicativa, o nella qualità fornita, o nelle modalità
implementative) richiedono impegni lavorativi di realizzazione
che possono differire fra di loro anche di un ordine di
grandezza.

24. Dai Function Point ai soldi 3/3
 Direttamente: valutazione mesi/uomo
Dalla dimensione del software sviluppato, quantificato in punti
funzione, si può giungere alla determinazione dell’impegno
necessario sulla base di riferimenti di produttività.
Successivamente, dall’impegno necessario si può passare
alla determinazione del costo di produzione utilizzando
riferimenti di costo giornaliero per le varie figure
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riferimenti di costo giornaliero per le varie figure
professionali coinvolte nel processo di sviluppo del software
applicativo. La quantificazione del costo delle risorse umane
dipende dal grado di pianificazione preventiva del loro
utilizzo, dei tempi totali di allocazione, dal loro profilo di
competenza e dalla lunghezza dell’orizzonte futuro di
impegno.

25. Negli ultimi anni si sono rilevate, nelle
procedure concorsuali bandite da
pubbliche amministrazioni per servizi
di sviluppo di software applicativo,
offerte economiche che
Problemi di Approccio 1/3
Il valore “fittizio” dei Function Point
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offerte economiche che
presentavano riduzioni significative
rispetto alla base d’asta, e di
conseguenza aggiudicazioni a prezzi
unitari molto più bassi di quelli usati
per la determinazione dei massimali.

26. Questa situazione si è aggravata
ulteriormente dal fatto che le nuove
gare sono state bandite fissando
come base d’asta il valore di
aggiudicazione della gara
Problemi di Approccio 2/3
Il valore “fittizio” dei Function Point
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aggiudicazione della gara
precedente innescando così un
circolo vizioso che ha portato a
snaturare il valore e il significato
stesso dei FP e spesso lo ha ridotto a
semplice metrica di valore
economico.

27. Problemi di Approccio 3/3
Focus on cost and efficiency
Focus on quality
Focus on customization
and design
Focus on service and
value
Focus on time
From: Anjali Mogre, Prakash Shrivastava – ISMA 13
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1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020
Focus on
sustainability
Focus on data and
analytics
Cost minimization
Mass Production
Manufacturing-based technology
Focus on goods
Local markets
Sustainability
Mass customization
Information-based technology
Focus on value and analytics
Global markets
………………….…………………………………………………………………………………..
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…..….………………….………………………………………..
…….………………….……………………………………………………………….
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28. Per le attività di congruità del software sono necessari
professionisti competenti ed indipendenti focalizzati sul
ciclo delle attività di terzietà complementari rispetto a
quello della progettazione e sviluppo.
Importante valorizzare il capitale umano degli ingegneri nei
ruoli di responsabilità che devono esser legati alla persona
Sintesi
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ruoli di responsabilità che devono esser legati alla persona
fisica.
Le attività di congruità e valutazione economica del software
ed in generale di sistemi digitali o sistemi con significativa
componente digitale richiedono un approccio articolato,
multivariabile e flessibile.

29. Grazie
Francesco Marinuzzi
ingmarinuzzi@gmail.com
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